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A CastelBrando la prima edizione della Borsa Internazionale siti UNESCO

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Sarà il magnifico CastelBrando, a ospitare la prima edizione della Borsa Internazionale Siti Patrimonio Mondiale UNESCO, che si tiene fino al 1° giugno.

Sito a Cison di Valmarino, nel trevigiano, tra le Colline del Prosecco, anch’esse Patrimonio UNESCO, il castello vanta più di duemila anni di storia ed è uno dei più raffinati esempi di riqualificazione del patrimonio storico artistico italiano. Immerso in 50 ettari di verde, tra parco e foresta, sorge alle pendici del monte Castello, da cui domina il borgo, e oggi ospita tra le sue mura un hotel a 4 stelle con eleganti camere e suite, una Spa ricavata negli antichi bagni rimani, diverse aree museali, ristoranti, bar, cantine ed enoteche.

In questa location prestigiosa la Borsa Internazionale dei Siti Patrimonio Mondiale, che prevede la presenza di 50 selezionatissimi buyer italiani e stranieri, che avranno la possibilità di incontrare i seller che hanno sede e operano nelle aree inserite nella World Heritage List UNESCO e che intendono promuovere il territorio, le strutture ricettive, le esperienze e la cultura di tali aree.

Il 1° giugno, poi, gli ospiti e i buyer internazionali saranno i protagonisti di interessanti fam trip nelle Colline del Prosecco, Patrimonio Mondiale UNESCO, alla scoperta di paesaggi unici, tradizioni antiche rinnovate nel tempo ed eccellenze gastronomiche, toccando l’Abbazia di Follina, il Molinetto della Croda, Collagù, Villa Maser e il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno. Il Veneto, inoltre, può vantare 9 siti materiali UNESCO, 2 siti immateriali, 3 Mab e, da poco, anche l’inserimento degli atti della tragedia del Vajont nel Memory of the World UNESCO.

CastelBrando, da fortezza a luxury Hotel

La storia di CastelBrando risale all’epoca romana, quando fu costruito per difendere la via imperiale Claudia Augusta, che collegava l’Adriatico al nord Europa. Per trecento anni è stata poi la dimora dei signori Da Camino, citati anche da Dante nella Divina Commedia, che cinsero il castello di imponenti mura e di una torre centrale. Il maniero passò poi alla Repubblica di Venezia, che lo diede in feudo al doge Marin Falier, nel 1354. Nel 1436 venne invece ceduto per meriti di guerra a Erasmo da Narni, detto Gattamelata, e a Giovanni Brandolino, conte di Valmarino. La famiglia Brandolini abitò poi il castello per cinquecento anni ampliandola e abbellendola.

Nei secoli, a CastelBrando hanno alloggiato importanti personaggi storici, dal re longobardo Rotari, famoso per il suo Editto, a Carlo Magno, da Ottone I di Sassonia, imperatore germanico a Giotto, da Canova alla Regina Margherita di Savoia.

Nel 1959, i conti Brandolini vendettero la proprietà ai padri Salesiani, infine, nel 1998, CastelBrando venne acquistato dalla famiglia Colomban, attuale proprietaria, che lo restaurò completamente, riportando all’antico splendore e restituendo al castello tre chilometri di mura intatte, antichi reperti e decori in quelle che oggi sono diventate magnifiche suite da cui si gode di una magnifica vista sulle colline circostanti.

Oggi, CastelBrando offre 42 camere classiche, arredate in stile storico con arredi autentici, 6 junior suite in stile veneziano, decorate con raffinati stucchi, caminetti e originali veroni, 2 royal suite e una dependance con altre 16 camere a valle e 14 camere della sottostante Villa Marcello Marinelli, nella piazza centrale del borgo.

INFO

www.castelbrando.it