Weekend a Spoleto – Nata sul colle di Sant’Elia, a sud della regione umbra, sorge Spoleto, famosa per la sua arte e l’antico centro storico. Un particolare interessante è la sua escursione climatica: d’estate si passa dai quasi 30° C del giorno ai 19-20° C della sera, obbligando ad un cambio d’abito. D’inverno invece la temperatura è più costante e le giornate di gelo sono rare, così come le nevicate. Abbiamo raggiunto questa città a bordo della Golf GTE, ossia l’ibrida “sportiva” secondo Volkswagen: abbinato ad un normale motore a benzina troviamo un secondo motore elettrico che può spingere da solo la vettura o collaborare con quello a benzina.
Il primo luogo che visitiamo è la Rocca Albornoziana, situata nel punto più alto di Spoleto. fatta costruire da Papa Innocenzo VI per affermare il potere della Chiesa nell’Italia centrale, la Rocca ha un perimetro rettangolare delineato da quattro torri angolari, più altre due collegate da un corridoio. Vi è poi il cortile delle Armi e il cortile d’Onore. Nell’800 fu una prigione mentre dal 2007 è un importante Museo Nazionale. Nelle giornate di Sole si può ammirare il panorama sottostante e possiamo dire che lascia senza fiato!
Riprendiamo la Golf GTE e sfruttiamo il motore elettrico per spostarci nel centro senza inquinare né consumare carburante. Ci attende ora il Palazzo Rosari-Spada: costruito a partire dal 17° secolo ospita il Museo del Tessile di Spoleto. All’interno si possono ammirare i percorsi e l’evoluzione della moda negli anni con l’esposizione di manufatti tessili provenienti da tutto il mondo e da ogni epoca. L’esposizione si sviluppa in cinque sale dalle diverse tematiche, ma non vi diremo di più o vi rovineremmo la sorpresa.
Il vero centro è probabilmente il Duomo di Spoleto: costruito tra il 1151 e il 1227 in luogo di un edificio preesistente; al suo interno, nell’abside, vi è il pregevole ciclo di affreschi di Filippo Lippi Storie della Vergine. Esternamente è molto bello da vedere, con il paesaggio circostante che sembra quasi incorniciarlo, dentro le bianche pareti mettono in risalto il sopra citato abside con gli affreschi, si viene colti da un grande calore e tranquillità, sia per la scelta cromatica sia per le luci naturali ed artificiali.
La città è assai famosa a livello internazionale per il “Festival dei Due Mondi”, che si tiene in estate a partire dalle ultime settimane di Giugno e dura circa 15 giorni. È una manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge annualmente dal 1958 e vede confluire gente da ogni parte del globo, rendendo Spoleto un’ordinata Babele di lingue, cultura e festa. Per rivivere almeno in parte questa celebrazione ci tuffiamo in un ristorante vicino al Duomo ed ordiniamo gli stringozzi. Si tratta di una pasta fatta in casa, tipica di Spoleto, che si ottiene con acqua e farina. La pasta, tagliata in striscioline viene appena immersa nell’acqua bollente affinché rimanga “al dente”; viene poi condita con sugo di aglio, olio e peperoncino.
Il nostro viaggio prosegue a bordo della Golf GTE verso il Ponte delle Torri, un ponte acquedotto di epoca romana, lungo 230 metri ed alto 80. La sua spettacolare bellezza ha affascinato molti scrittori, tra i quali Goethe – e come dargli torto!
Decidiamo di concludere qui il nostro viaggio a Spoleto, ancora con molte energie anche grazie alla silenziosità della nostra compagna di viaggio, che con il cambio automatico DSG non ci ha obbligato a continui cambi nei saliscendi del territorio umbro. Il suo sistema di navigazione si è rivelato inoltre sempre intuitivo e preciso.
