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Viaggi della salute: le terme

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Luoghi di relax e di cure, ideali per questi mesi d’autunno un po’ uggiosi e cupi che fanno proprio venire voglia di coccole. Già i romani avevano capito quanto le acque termali dessero alla salute grandi vantaggi; anzi, forse non sapete che il termine SPA, intesa come stazione termale, deriva dall’acronimo di “salus per aquam”, che in latino vuol dire salute per mezzo dell’acqua. Dunque, tra medicina e turismo, tra cura e relax, perché non programmare un viaggio in agriturismi con terme, immersi nel verde? Ottimo per un benessere sia fisico sia psicofisico. La crenoterapia, cioè il metodo di cura attraverso le acque termali, sfrutta le proprietà terapeutiche delle acque sorgive ricche di zolfo, iodio, cloro, ferro, calcio per disintossicare o riabilitare la persona, che ne avrà benefici interni, bevendole, ed esterni, con balneoterapia e fanghi, oltre che col calore, che favorisce il rilassamento dei muscoli e la vasodilatazione.

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COSA CURARE: Tante sono le patologie che si possono curare alle terme, quali per esempio quelle osteoarticolari, respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, gastroenteriche, le più comuni, ma anche l’apparato respiratorio, come asma, bronchite, sinusite, o malattie della pelle come eczemi, psoriasi, e malattie del sistema osteoarticolare, come l’artrosi, e del sistema digestivo. Dolori abbastanza comuni, soprattutto dopo una certa età, sono il mal di schiena, il male al collo o avere ginocchia doloranti. Possono essere sintomi di artrosi o reumatismi (in Italia ne è interessata circa un terzo della popolazione).

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Per questi disturbi la cura alle terme funziona bene con la sinergia di acqua e fanghi, che si potenziano a vicenda: il calore dei fanghi rilassa i muscoli, attenuando il dolore e migliorando la circolazione, che così porta più nutrimento alle cartilagini, mentre l’acqua, a seconda dei sali che contiene, agisce in diversi modi: come antinfiammatorio il cloruro di sodio, rilassante il calcio e il magnesio, nutrienti per le cartilagini i solfuri e i solfati. Dunque, per ogni disturbo c’è la sua acqua curativa più adatta, come per esempio, quelle bicarbonate, che per l’alto potere disintossicante alleviano i sintomi di gastrite, calcolosi, gotta, malattie del fegato, diabete; le acque cloruro-sodiche contrastano le malattie del fegato, colite e stitichezza, quelle arsenicali e ferruginose sono molto benefiche in caso di malattie della pelle e anemia. Certo, per ottenere un effetto positivo delle cure termali è importante che la durata del soggiorno sia di almeno 10 giorni e che si ripeta per un po’ di anni.

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Tanti sono i METODI: bere acqua della fonte, fare inalazioni, bagni di fango, sabbia o fieno. Occhio alle controindicazioni, però, come per chi, per esempio, è allergico alle erbe non va bene il fieno, o chi ha un’insufficienza respiratoria non è indicato il bagno di fango.

DOVE ANDARE

Dipende da cosa dovete curare. Per esempio, per patologie respiratorie sono ottime le acque sulfuree, come quelle di Sirmione; per l’intestino, le acque ricche di cloruro di sodio, come a Montecatini; per le vie biliari, quelle ricche di solfati come a Chianciano; per la psoriasi, le acque oligominerali e sulfuree di Ischia; per l’artrosi, la scelta va su Abano Terme.

Silvana Lattanzio