SUV compatti: itinerario premium a Varese

I SUV compatti e medi sono le auto che oggi la gente più desidera. In questo caso ci riferiamo alla categoria dei compatti ma non troppo, cioè una lunghezza intorno ai 440 cm, perché a noi piace viaggiare comodi e poter trasportare tante cose nel bagagliaio. Che siano utili o no le caratteristiche da fuoristrada è questione di gusti ed esigenze; lo sappiamo che nella maggior parte dei casi il fattore vincente nella scelta è la moda. La dimensione media permette comunque di destreggiarsi su ogni tipo di ambiente e superficie, siano le anguste vie cittadine che le strette stradine montane. Un suggerimento per un weekend sul nostro SUV nuovo fiammante? Magari Varese e il suo circondario. Essenzialmente ai confini di Milano ma tutto un altro mondo. Insieme a tre proposte premium di Jaguar, Jeep e Land Rover.

 

SUV COMPATTI, ITINERARIO VERSO VARESE

SUV compatti: itinerario premium a Varese
Veduta del Sacro Monte e di Varese- Credit: Pier B., CC 3.0

Arrivare a Varese, intendendo il centro storico, da Milano è quanto di più facile possa esistere. E’ infatti proprio su questo tracciato che nel lontano 1924 venne inaugurata la prima autostrada italiana, l’autostrada dei laghi, nel tratto da Lainate a Varese, attualmente A8. Il primo viaggio venne effettuato il 21 settembre da re Vittorio Emanuele III (grande appassionato di automobili), a bordo di una Lancia Trikappa. Oggi dal centro di Milano al centro di Varese la lunghezza del tragitto è di circa 60 Km, a seconda del traffico serve mediamente un’ora per percorrerla.

Da qualsiasi altra direzione in Italia da sud o a est è sempre Milano lo snodo intermedio. Invece da ovest, cioè Torino, è più conveniente lasciare la A4 Torino-Milano al raccordo con la A26 e dirigersi in direzione Gravellona Toce. Tenere come riferimento Sesto Calende, quindi Gallarate, dove ci si immetterà sulla A8 verso Varese.

Varese merita senz’altro una visita, in particolare alle sue splendide residenze nobiliari del XVIII secolo. Nei dintorni è importante meta turistica e religiosa il Santuario del Sacro Monte. Grande attrattiva naturale è invece il Parco regionale Campo dei Fiori, oltre naturalmente al Lago di Varese. Potete trovare informazioni aggiuntive leggendo il nostro articolo su Varese.

 

JAGUAR E-PACE, ISPIRATA ALLA F-TYPE

SUV compatti

Il SUV Jaguar E-Pace è per chi si trova a disagio con le grosse dimensioni del fratello maggiore F-Pace. Con i suoi 440 cm di lunghezza, 198 di larghezza e 165 di altezza consente di muoversi un po’ più agevolmente. Il design richiama indubbiamente le coupé Jaguar, soprattutto la F-Type, anche in alcuni dettagli interni come come il volante e la maniglia sul tunnel centrale per consentire al passeggero di tenersi. Certo, qui non ci sono le prestazioni e le accelerazioni laterali di una F-Type. L’esperienza di guida è molto più tranquilla e rilassante. Tuttavia il motore a benzina 2.0 da 300 cavalli non manca di brillantezza.

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I chilometristi possono scegliere anche il diesel 2.0, meglio quello da 241 cavalli. Quasi tutte le versioni dispongono di serie della trazione integrale, molto ben calibrata elettronicamente per offrire interessanti spunti in fuoristrada. Il lusso è all’altezza del marchio. La Jaguar E-Pace ha prezzi assolutamente premium: da 36.800 a 66.100.

 

JEEP COMPASS, REGINA D’EUROPA

SUV compatti

La Jeep Compass ha un livello di prezzo differente dagli altri due modelli in questione. Ma appartiene per tradizione alla fascia premium e la categoria è la stessa. Le dimensioni sono comparabili: 439 cm di lunghezza, 182 di larghezza e 163 di altezza. C’è un altro fattore da non sottovalutare. La nuova Jeep Compass sta abbattendo tutte le classifiche di vendita in Europa, ha ritmi di crescita che nessun altro, fra i SUV compatti o in altre categorie, riesce lontanamente ad avvicinare. Un’auto che si vende tanto ha sempre ragione.

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Il design è moderno pur restando indiscutibilmente Jeep. Molte sono le affinità stilistiche con Grand Cherokee, senza i notevoli ingombri di quest’ultimo. Grande comfort e notevole praticità sono fra le sue armi vincenti. Le versioni a trazione integrale inoltre ricordano a tutti chi ha inventato il fuoristrada (e fra poco arriverà anche la Trailhawk per chi ama l’avventura). La scelta di motori non è vastissima ma c’è quello che serve. Il 1.4 turbo da 140 cavalli a benzina per la trazione anteriore e quello da 170 per le versioni 4×4. Più ampia la scelta sui diesel Multijet: il 1.6 da 120 cavalli, poi il 2.0 da 140 e 170 cavalli. Su quest’ultimo è disponibile anche la nuova trasmissione automatica a 9 rapporti. Prezzi da 25.000 a 39.750 euro.

 

RANGE ROVER EVOQUE, GLAMOUR INGLESE

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Range Rover Evoque è il SUV più glamour di Land Rover. Piccolo e alla moda, certamente non passa inosservato (e c’è pure cabrio, unico nel suo genere). Corto, largo e basso: lunghezza 437 cm, larghezza 199 cm e altezza 166 cm. Esiste anche la versione coupé a tre porte e un po’ più bassa. La maggior parte dei clienti sceglie la trazione anteriore, perché questo è soprattutto un veicolo da passerella. Tuttavia è sempre costruito dalla Land Rover, quindi se si sceglie una versione a trazione integrale non si resterà delusi nel fuoristrada, a patto di non pretendere le prestazioni del Defender.

SUV compatti

Gli allestimenti sono parecchi. Il motore 2.0 a benzina è disponibile in potenze di 180, 240 e 290 cavalli. Ci sono poi i turbodiesel 2.0 da 150, 180 e 240 cavalli. Anche qui si può avere una trasmissione automatica a 9 rapporti. Prezzi da 36.950 a 71.000 euro.




Range Rover: nuovi motori e tecnologie

Range Rover amplia la sua gamma di motori e aggiunge tecnologie importanti per l’assistenza alla guida. Il SUV di lusso della casa inglese si conferma dunque uno dei modelli più avanzati per chi desidera weekend ad alto tasso di prestigio.

RANGE ROVER, NUOVI MOTORI E TECNOLOGIE

Range Rover

Il SUV Range Rover vede entrare nella sua gamma il motore a sei cilindri diesel biturbo 3.0 da 249 cavalli. Dotato di un’elevata coppia massima, ben 625 Newton metri, è in grado di sopportare notevoli carichi, traini compresi. Consumi contenuti data la dimensione, 7,7 litri per 100 Km secondo i dati sul ciclo NEDC. Per quanto riguarda invece il V8 diesel 4.4 da 339 cavalli, esso ora dispone di una trasmissione automatica ad 8 rapporti che migliora l’efficienza generale. Senza dimenticare la Range Rover P400e, cioè la versione ibrida plug-in, in cui la potenza combinata è di 404 cavalli, mentre i dati sui test dei consumi sono di 3,1 l/100 Km.

Dal punto di vista delle tecnologie di assistenza alla guida, Range Rover ora include il sistema Adaptive Cruise Control con Stop and Go. Si tratta di un dispositivo che permette di mantenere una distanza prefissata dal veicolo che precede, fermandosi quando questo si ferma, e ripartendo automaticamente quando la sosta non supera i tre secondi.

Range Rover

Questo sistema è offerto in combinazione al dispositivo Steering Assist: esso consente di mantenere il veicolo al centro della corsia, applicando una lieve correzione allo sterzo. Una frenata o il cambio di corsia disattivano il sistema. Il prezzo di partenza della Range Rover è di 106.700 euro.

Il direttore prodotto di Jaguar Land Rover, Nick Collins, ha commentato: “Range Rover è l’autentico SUV di lusso, nonché il più capace e raffinato veicolo del suo genere. Le ultime migliorie apportate garantiscono ai clienti l’ineguagliabile comfort che si attendono, con più scelta, praticità e sicurezza che mai“.




Jeep Grand Cherokee Upland: avventura con grinta

La Jeep Grand Cherokee Upland è un nuovo allestimento del grande SUV americano di FCA. Premium lo è senz’altro, perché è una Jeep. Ma anche perché di serie include parecchi equipaggiamenti. Per weekend dove vi pare, su asfalto, terra, rocce, al mare o in montagna. Grand Cherokee arriva ovunque con autorità.

 

LE NOVITÀ DELL’ALLESTIMENTO JEEP GRAND CHEROKEE UPLAND

Jeep Grand Cherokee Upland:

L’allestimento Jeep Grand Cherokee Upland si colloca tra le versioni Laredo e Limited. L’aspetto è un po’ più aggressivo, grazie ai tanti dettagli verniciati in nero lucido, oltre ai cerchi da 20 pollici (anch’essi neri) e i vetri posteriori oscurati. Stesso tema scuro per gli interni.

Il pacchetto di equipaggiamenti di serie è sostanzioso, come detto. Troviamo il sistema multimediale Uconnect con navigatore su schermo da 8,4 pollici; non mancano le predisposizioni per gli smartphone compatibili con Apple CarPlay e Android Auto. I sedili anteriori sono a comando elettrico e regolabili in otto posizioni.

Inclusi anche: sistema di assistenza al parcheggio Parksense anteriore e posteriore; luci diurne e fendinebbia a LED, fari al bi-xeno; climatizzatore automatico bi-zona; specchietto retrovisore interno elettro-cromico; cruise control; sistema Keyless; specchietti esterni ripiegabili elettricamente.

Il SUV Jeep Grand Cherokee Upland monta il motore diesel 3.0 V6 da 250 cavalli, abbinato al cambio automatico ad 8 marce, dotato di palette al volante. Jeep significa sempre anche grandi capacità in fuoristrada. La trasmissione a trazione integrale permanente Quadra-Trac II dispone di marce ridotte. Il tutto è gestito dal sistema elettronico BTCS, il quale consente anche di selezionale la modalità di guida più adatta al percorso che si sta attraversando, grazie al dispositivo di controllo di trazione Select-Terrain.

Jeep Grand Cherokee Upland è già nei concessionari, dove è possibile anche effettuare dei test drive, olte che vedere da vicino il nuovo modello. Il prezzo di listino chiavi in mano è fissato a 61.700 euro.




DS 7 Crossback Summer Tour: il SUV in spiaggia

Siete già in vacanza al mare e vi è venuta la curiosità di vedere da vicino e provare il nuovo SUV francese DS 7 Crossback? L’opportunità arriva dal DS 7 Crossback Summer Tour. Un itinerario che per tutto il mese di agosto toccherà alcune delle località marine più note. Sarà possibile prenotare un test drive del modello motorizzato diesel Blue HDi da 180 cavalli con cambio automatico ad otto rapporti in allestimento Grand Chic, il top di gamma. Per i vostri weekend premium.

 

DS 7 CROSSBACK SUMMER TOUR: DATE E LOCALITÀ

DS 7 Crossback Summer Tour

Il DS 7 Crossback Summer Tour conta di raggiungere nelle sue quattro tappe circa 20.000 persone. Uno staff di esperti permetterà di conoscere da vicino tutti gli aspetti di design, tecnologia e servizi che quest’auto rappresenta.

La prima tappa sarà a Sabaudia, dal 2 al 4 agosto, sulla spiaggia di Saporetti. La seconda tappa sarà dall’8 al 10 agosto a Civitanova Marche, presso lo Shada Beach Club. Il terzo appuntamento è fissato a Marina di Pietrasanta, dal 12 al 14 agosto, presso l’Ostras Beach. Il tour si chiuderà a Monopoli dal 17 al 19 agosto, al lido Perla nera.

Il design della DS 7 Crossback è organizzato in diversi abbinamenti estetici tra esterni e interni, definiti “ispirazioni”. Le vetture utilizzate durante il Summer Tour sono equipaggiate con l’ispirazione DS Performance Line: le auto in prova saranno equipaggiate con l’Ispirazione DS Performance Line: sportività ed eleganza con dettagli esterni cromati e neri, i badge esterni Performance Line su cofano e parafanghi, i cerchi specifici da 19 pollici. All’interno, il volante tronco in Alcantara, i rivestimenti in Alcantara/TEP, i tappetini Performance Line e la pedaliera in alluminio accentuano il look sportivo.

La DS 7 Crossback è un’auto molto sicura. Tutte le versioni sono equipaggiate di serie con i seguenti dispositivi di assistenza alla guida: ABS, amplificatore della frenata d’emergenza (anche automatica) con ripartitore elettronico, ESP, funzione Hill Assist, Active Safety Brake, sistema di sorveglianza della pressione dei pneumatici, Drive Attention Alert, Lane Departure Warning, Active Cruise Control e Speed Limit Detection.




Audi Q3 2019: SUV premium per definizione

I SUV sono l’oggetto del desiderio nel mercato automobilistico attuale e lo saranno ancora di più nei prossimi anni. In particolare, la fascia dei SUV compatti è quella a maggiore crescita, perché gli spazi cittadini sono quello che sono. Quando poi si tratta di un modello premium come Audi Q3 2019 le cose si fanno ancora più interessanti. Che lo si usi per muoversi in città piuttosto che per fare qualche viaggetto nel weekend, la nuova generazione di questo prodotto della casa degli anelli saprà soddisfare ogni esigenza.

 

LE NOVITÀ DEL SUV AUDI Q3 2019: DESIGN E INTERNI

Audi Q3 2019: SUV premium per definizione

Spazio, praticità, versatilità e dotazioni tecnologiche sintetizzano le novità del nuovo SUV Audi Q3 2019. E poi è sempre un’Audi. Ma partiamo dal design. L’aspetto del nuovo modello è più sportiveggiante: grande griglia anteriore ottagonale, fari sottili, luci a LED. Nella vista di profilo spiccano le modanature lungo i passaruota verniciate in colore differente, per dare un look da fuoristrada. L’esteso spoiler posteriore completa il quadro d’insieme. Undici colori per la carrozzeria e tre livelli per gli interni consentiranno ad ogni cliente di trovare la combinazione adatta ai propri gusti.

Passando agli interni, spicca il cruscotto digitale. La plancia è suddivisa in due livelli; quello inferiore è una grande superficie ottagonale cromata ai bordi che riprende il tema della calandra. Sedili sportivi, pelle e Alcantara sono disponibili in tre colori.

 

SPAZIO, VERSATILITÀ E COMFORT IN ABBONDANZA

Audi Q3 2019

Nonostante sia un veicolo compatto (tecnicamente appartiene al segmento C), Audi Q3 2019 non difetta certo di spazio. Queste sono le sue dimensioni esterne: lunghezza 4.485 mm, larghezza 1.849 mm, altezza 1.585 mm, passo 2.681 mm. Il nuovo modello è sensibilmente più lungo (97 mm), largo (18 mm) e un po’ più basso (5 mm) del precedente. In particolare il passo è stato allungato di 78 mm. Questo si traduce in maggiore spazio per i passeggeri a livello di ginocchia, testa e gomiti.

La versatilità è completa. Il divano posteriore scorre in avanti di 150 mm, gli schienali sono suddivisi nel rapporto 40:20:40 e possono inclinarsi in sette differenti posizioni. Il bagagliaio è decisamente capiente. A seconda dell’inclinazione del divano, il volume minimo di carico va da 530 a 675. Quando si abbattono gli schienali posteriori si arriva fino a 1.525 litri. Inoltre la cappelliera, una volta rimossa, può essere alloggiata sotto il piano di carico.

 

LA TECNOLOGIA DEL SUV AUDI Q3 2019

Audi Q3 2019: SUV premium per definizione

Sono tanti gli aggiornamenti tecnologici di cui dispone Audi Q3 2019. La strumentazione è tutta digitale, abbiamo detto, grazie all’Audi Virtual Cockpit. Il cruscotto ha un display da 10,25 pollici di serie, mentre nel top di gamma la diagonale arriva a 12,3 pollici. Le informazioni visualizzate sono ampiamente personalizzabili e variano dai brani musicali alle indicazioni del navigatore. Lo schermo multimediale a centro plancia ha diagonale da 8,8 o 10,1 pollici. L’interfaccia per i comandi vocali è in grado di riconoscere espressioni di uso comune e frasi libere. L’interfaccia è “intelligente”: se non capisce pone una domanda e ricorda la risposta per la prossima volta.

Il sistema di navigazione MMI Plus riconosce le preferenze del conducente in base ai tragitti già effettuati e propone suggerimenti intelligenti. Il calcolo dei percorsi viene effettuato sia sulle mappe di bordo che tramite collegamento ai server di Here, la nota azienda di servizi cartografici, aggiornando in tempo reale le informazioni sul traffico. Sono inoltre disponibili numerosi altri servizi grazie alla connettività LTE di bordo.

Per quanto riguarda la tecnologia di sicurezza e assistenza alla guida, fra i nuovi sistemi installati segnaliamo il sistema adattivo, il quale adegua la velocità a quella del veicolo davanti, oltre a mantenere la propria corsia di marcia. Importante la tecnologia Audi Pre Sense Front. E’ il sistema di frenata automatica di emergenza tramite sensori radar; esso riconosce altri veicoli, pedoni e ciclisti.

 

LA MECCANICA: MOTORI, CAMBIO E TRAZIONE INTEGRALE

Audi Q3 2019: SUV premium per definizione

Un SUV che si rispetti deve saper affrontare in modo efficace i percorsi in fuoristrada. E’ sufficiente scegliere la trazione integrale permanente quattro, che non ha bisogno di presentazioni. In abbinamento al sistema col sistema Audi Drive Select, il controllo della dinamica di marcia viene adeguato alle condizioni più diverse. Sono disponibili sei configurazioni, una delle quali specifica per l’offroad. La trasmissione viene complicata dal cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti S tronic. Chi invece resta sempre sull’asfalto cittadino può accontentarsi della sola trazione anteriore.

Chiudiamo con i motori, tutti turbocompressi e a quattro cilindri. Le unità a benzina TFSI sono il 1.5 da 150 cavalli con disattivazione parziale dei cilindri, poi il 2.0 da 190 e 230 cavalli. Il diesel 2.0 TDI è disponibile con potenze di 150 e 190 cavalli. Audi Q3 2019 arriverà nei concessionari a novembre 2019 in Germania e nei principali mercati; poco dopo nel resto d’Europa.




DS 7 Crossback: giovani chef premium a bordo

Chi avrebbe mai pensato che alle porte della caotica Milano di oggi ci fosse il 21° borgo più felice d’Italia? E’ proprio così. Si chiama Gaggiano, comune di circa novemila abitanti. Siamo andati a scoprirlo a bordo di un SUV premium di alta classe, ideale per weekend nel buon umore: DS 7 Crossback. Un interessante collegamento unisce l’auto al paese: infatti a Gaggiano opera uno dei cuochi della JRE, Jeunes Restaurateurs d’Europe, associazione di giovani chef di alta scuola che collabora con DS Automobiles: Dario Guidi, della Antica Osteria Magenes. Siamo andati ad incontrarlo.

 

DS 7 CROSSBACK, COMFORT LUSSUOSO

DS 7 Crossback

La DS 7 Crossback è il primo modello nato interamente dopo la nascita di questo marchio premium francese, proveniente dalla Citroën. Dopo l’edizione inaugurale La Première, ora è il turno della serie vera e propria. Un SUV di medie dimensioni che ha nel mirino i classici modelli tedeschi. Punta su lusso, spazio e tanto comfort, potendo contare sul superbo apparato meccanico e tecnologico del gruppo PSA.

Cominciamo il nostro viaggio proprio parlando degli interni, poiché il tempo in un’auto si trascorre nell’abitacolo, non nel cofano o sul tetto. Tutto ricorda la sapienza artigianale di gusto francese. Tanti materiali pregiati per i rivestimenti interni (pelle nappa, Alcantara, legno d’ebano), impreziositi da raffinate lavorazioni ispirate al mondo della moda o dell’orologeria. A tal proposito, uno dei tanti pezzi pregiati sfoggiati dalla DS 7 Crossback è proprio l’orologio BRM Chronographes R180 sulla plancia, col suo stupendo effetto speciale: a motore spento è nascosto, mentre all’accensione il suo vano ruota ed eccolo apparire in tutto il suo splendore.

Gli allestimenti interni qui si chiamano “ispirazioni”. Un altro omaggio alla capitale francese è il loro nome, proveniente dai quartieri di Parigi: Bastille, Rivoli, Opera e Faubourg. Si aggiunge anche Performance Line, di taglio sportiveggiante. Il comfort è assoluto, la qualità impeccabile. Inoltre il lavoro compiuto nell’insonorizzazione è certosino. Non si sente alcun rumore esterno, nemmeno a velocità autostradali.

LA DS 7 Crossback è un’auto pensata per fare lunghi viaggi in scioltezza, in pieno relax, chiudendo lo stress fuori dalle portiere. Questo SUV non è certamente sportivo, sebbene la potenza non manchi. E’ impostato per una guida “morbida”. Ciò non va a discapito della sicurezza, tutt’altro. La tecnologia è tale che scherzi non se ne fanno. Consistenti i sistemi di assistenza alla guida.

DS 7 Crossback
Il dispositivo DS Night Vision per la visione notturna ad infrarossi

Oltre a quelli che a questo livello hanno ormai tutti, segnaliamo il dispositivo DS Night Vision che, tramite una telecamera a raggi infrarossi, rileva di notte pedoni o animali fino a 100 metri di distanza, mostrandoli sul display digitale. Molto sofisticato anche il sistema Active Scan Suspension, sempre nell’ottica del massimo comfort: una telecamera apposita riprende il fondo stradale, rilevandone le asperità. Quindi la centralina regola gli ammortizzatori in modo appropriato prima ancora che l’auto passi sopra la sconnessione.

 

ANTICA OSTERIA MAGENES, LA TRADIZIONE MILANESE

DS 7 Crossback
Lo chef Dario Guidi col suo risotto al pompelmo, gamberi e Campari

Scopriamo un ristorante legato alla grande tradizione milanese e lombarda, diretto da un giovane chef di alta scuola. L’Antica osteria Magenes e il suo chef Dario Guidi fanno parte dell’associazione JRE, Jeunes Restaurateurs d’Europe, la quale collabora frequentemente con DS Automobiles. Lo scopo primario di quest’associazione è favorire la crescita del giovani talenti dell’alta gastronomia: essi sono proprietari dei locali in cui lavorano e le loro ricette attingono alla vasta tradizione, senza tuttavia rinunciare a sapienti tocchi di modernità.

L’Antica osteria Magenes si trova a Barate di Gaggiano, una piccola località di 70 abitanti. Il nome deriva da quello della famiglia, di origine spagnola, legata da sempre a questo luogo. Inizialmente commercianti di bestiame, negli anni ’50 i Magenes hanno aperto un’osteria di campagna, trasformata nei decenni successivi in bar e, dal 2007, nel ristorante attuale. La cucina è neoclassica. Prende spunto dalla cucina milanese, ma non solo, modernizzandola. Immancabili cotoletta e risotti, che derivano dalla tradizione. Ma anche ricette tutte nuove, come quella che ci regala Dario Guidi e che vi mostriamo.

RISOTTO AL POMPELMO, GAMBERI E CAMPARI

Ingredienti per 4 persone:

16 gamberi rossi di Mazara del Vallo

300 gr di riso carnaroli riserva San Massimo

15 gr burro affumicato al fieno

20 gr Campari

5 pompelmi bianchi da cui ricavarne il succo

Procedimento

Burro al fieno: 15gr burro normale, far girare in planetaria ed affumicare con il fieno (maggese) per 2 minuti, riporre in frigo; far bollire i carapaci dei gamberi precedentemente puliti, poi metterli in essicatore a 40° per 16 ore, frullarli per avere una polvere.

Risotto: scaldare il succo di pompelmo bianco, che funzionerà da brodo per il nostro risotto, fino a fine cottura. Per mantecare, giù dal fuoco aggiungere il burro affumicato al fieno e finire la mantecatura. Una volta impiattato il riso, aggiungere nel centro i gamberi crudi marinati al Campari e con un setaccino mettere la polvere di gamberi derivante dall’essicazione dei carapaci.

 

GAGGIANO, UN GIOIELLO A RIDOSSO DELLA METROPOLI

DS 7 Crossback
Gaggiano e il Naviglio Grande. Credit: Andrea Albini, CC 3.0

Gaggiano è letteralmente attaccato a Milano, a sud-ovest della metropoli. L’itinerario è quanto di più semplice possa esistere. Dall’interno del capoluogo, arrivare a via Lorenteggio, quindi sempre dritto lungo la statale 494. Superare Corsico e Trezzano sul Naviglio. Arrivati. Da fuori città, ancora più semplice. Tangenziale Ovest (A50), uscita Lorenteggio, imboccare la direzione Vigevano, dove si entrerà nella statale 494 a Trezzano.

Una volta qui, il panorama di trasforma. Infatti stiamo costeggiando il Naviglio Grande, il canale costruito nel medioevo per facilitare l’irrigazione dei campi. Ancora oggi lo scenario è decisamente naturale e agreste. Quasi incredibile, visto che pochissimi chilometri più indietro siamo circondati dai palazzoni metropolitani.

Chi ama l’arte religiosa farà senz’altro bene a visitare il santuario di Sant’Invenzio, decorato da pregevoli affreschi ottocenteschi e soprattutto uno del Quattrocento. L’architettura civile è sovrastata da Palazo Venini Uboldi, proprio a ridosso del Naviglio; edificio settecentesco di buona fattura. Caratteristico anche il Ponte vecchio, pedonale, dal quale si domina il Naviglio.

DS 7 Crossback
Parco Baronella a Gaggiano. Credit: Andrea Albini, CC 3.0

Ma il punto forte di Gaggiano è certamente il suo essere immerso nel verde. Si trova nel pieno del Parco agricolo sud Milano. Solo il 20% del territorio comunale è stato edificato, un vero record, soprattutto data l’attiguità con Milano. Sono tanti gli itinerari per scoprire un gioiello nascosto alla periferia della metropoli. Meritata quindi l’alta posizione nella classifica annuale del quotidiano finanziario Il Sole-24 ore sui borghi più felici d’Italia: 21° posto nel 2014. Troverete diversi spunti e suggerimenti su cosa vedere a Gaggiano nel sito turistico comunale.

 

VIAGGI RILASSANTI MA LA POTENZA NON MANCA

DS 7 Crossback

La motorizzazione da noi provata era quella a benzina PureTech Turbo da 225 cavalli e 300 Newton metri di coppia, un motore che sa il fatto suo. Sebbene questo SUV non sia sportivo, quando serve ha un ottimo spunto. Al di là del dato nell’accelerazione 0-100 (8,2 secondi, non male, considerando i 1.420 Kg di peso), significa che anche quando si viaggia a pieno carico, quindi la condizione normale in un viaggio medio-lungo con tutta la famiglia, la macchina non farà fatica quando si deve sorpassare rapidamente, né arrancherà nelle salite montane a forte pendenza.

Consumando anche meno, perché non sarà costretta a salire troppo di giri. La media dei consumi è data in 5,9 litri per 100 Km. Per chi non si accontenta, esiste anche la modalità sport, quando si vuole sfruttare tutto quello che il motore può dare.

Parlando della trasmissione, la scelta della trazione anteriore è vincente. Oggi i SUV raramente vengono usati per andare in fuoristrada. Tuttavia, se si vuole fare qualche puntata sugli sterrati, magari per raggiungere la baita preferita, si può installare l’optional Advanced Traction Control. Esso consente di prevenire gli slittamenti praticamente in ogni situazione. Se poi si montano pneumatici M+S quattro stagioni, allora si può anche uscire dal fango in forte pendenza. Il cambio automatico EAT8 è assolutamente perfetto, rapido e accentua ulteriormente il comfort di guida.

La DS 7 Crossback è disponibile in tre livelli di allestimento: So Chic, Business, Grand Chic. Motorizzazioni a benzina da 180 e 225 cavalli, diesel da 130 e 180 cavalli. I prezzi di listino chiavi in mano vanno da 35.600 a 41.550 euro. Quest’ultimo corrisponde al prezzo della vettura da noi provata, la PureTech 225 Grand Chic.




Maserati Levante GTS: arriva il super V8

La Maserati Levante GTS completa finalmente la gamma del primo SUV col Tridente, coprendo la casella ancora scoperta: quella cioè di una versione spinta, molto spinta, un gradino sotto la belva Levante Trofeo. Per weekend dove la potenza non basta mai.

 

MASERATI LEVANTE GTS, MUSCOLI POSSENTI

Maserati Levante GTS

Il cuore del SUV Maserati Levante GTS è naturalmente il motore, il poderoso V8 biturbo che equipaggia l’ammiraglia Quattroporte GTS. Ricordiamo che i motori a benzina Maserati sono sviluppati in collaborazione con la Ferrari e costruiti nella fabbrica di Maranello.

Andiamo subito a vedere i numeri. Cilindrata 3.8 litri, potenza di 550 cavalli a 6.250 giri, coppia massima poderosa di 730 Newton metri, erogata fra 2.500 e 5.000 giri. Il peso in ordine di marcia di 2.170 Kg (è pur sempre un SUV lungo 5 metri) consente di avere un rapporto peso/potenza di 3,9 Kg/CV, quindi restiamo nell’orbita delle supercar. Prestazioni decisamente all’altezza della tradizione: accelerazione 0-100 in 4,2 secondi e velocità massima di 292 Km/h.

Tutta questa potenza è scaricata a terra tramite la trasmissione a trazione integrale intelligente Q4 e il cambio automatico ZF ad otto rapporti. Il sistema Q4 invia la coppia sempre alle ruote posteriori in condizioni normali di guida, per poi variarla fino al 50% tra i due assi in caso di scarsa aderenza. Il tutto è completato dal consueto differenziale posteriore autobloccante a slittamento limitato. Riviste anche la scocca e le sospensioni pneumatiche, ottimizzate in funzione delle prestazioni maggiorate. Il guidatore può anche variare l’altezza da terra della vettura, di 75 mm durante la marcia e di 85 in modalità parcheggio.

 

DESIGN PIÙ AGGRESSIVO, INTERNI EXTRALUSSO

Maserati Levante GTS

Dal punto di vista del design, il SUV Maserati Levante GTS guadagna alcuni ritocchi che ne accentuano il carattere aggressivo. Ad esempio, nella fascia inferiore del frontale sono state ridisegnate le prese d’aria laterali. La calandra sfoggia i doppi listelli verticali e una cronice cromata. Gli elementi aerodinamici principali, splitter anteriore e diffusore posteriore, sono verniciati in tinta con la carrozzeria. Molto interessanti i proiettori Full LED a matrice, optional. Essi usano una telecamera montata dietro lo specchietto retrovisore che modula il riverbero degli abbaglianti, accendendo e spegnendo i singoli diodi, per consentire di tenerli sempre accesi senza infastidire chi arriva in senso contrario.

Maserati Levante GTS

Gli interni offrono la massima eleganza, per creare un’atmosfera esclusiva. Troviamo sedili sportivi sagomati, sottoplancia e braccioli rivestiti in pelle pregiata, finiture in Alcantara. Diamo per scontate le palette del cambio in alluminio e la pedaliera sportiva. Rinnovato anche il look del quadro strumenti e del caratteristico orologio. Mettiamoci dentro anche l’impianto audio Harman Kardon da 900 watt e 14 altoparlanti. Insomma, una Maserati.




Range Rover Velar 2019: il lusso si rinnova

E’ ancora nuovo ma già si rinnova. Il SUV di lusso Range Rover Velar 2019 porta con sè diversi aggiornamenti tecnici. In particolare si amplia l’offerta di motori, mentre l’apparato di assistenza alla guida si arricchisce di nuove funzioni. Mantenendo tutta l’eleganza suprema che le auto della Land Rover sfoggiano da tanti anni. Senza dimenticare le tipiche capacità in fuoristrada impresse nel DNA della marca inglese. Weekend avventurosi in offroad o passerelle nelle località turistiche alla moda, a voi la scelta.

 

RANGE ROVER VELAR 2019, LE NOVITA’

Range Rover Velar 2019

Il SUV Range Rover Velar 2019 è appena diventato disponibile per gli ordini in Italia. Cominciamo subito dal prezzo, il quale parte da 57.900 euro. Dicevamo dei motori. La gamma si arricchisce di un nuovo propulsore V6 3.0 diesel, il D275. Potenza di 275 cavalli e ben 625 Newton metri di coppia massima erogata tra 1.500 e 2.500 giri. La trasmissione a trazione integrale è abbinata al consueto cambio automatico ZF ad 8 rapporti. Peso a vuoto 2.029 Kg. Massa rimorchiabile di 2.500 Kg.

Range Rover Velar 2019

Vengono indicati consumi di 6,6 litri per 100 Km nel ciclo combinato NEDC. Novità anche per i motori a benzina, i quattro cilindri Ingenium 2.0 turbo da 250 e 300 cavalli. Ora entrambi dispongono di filtro antiparticolato, per ridurre ulteriormente le emissioni. I serbatoi dei modelli a benzina passano da 63 a 82 litri.

Passiamo ai sistemi di assistenza alla guida della nuova Velar. E’ ora disponibile l’Adaptive Cruise Control con assistenza alla sterzata, attiva da 0 a 180 Km/h: mantiene contemporaneamente il veicolo nella propria corsia di marcia e la distanza di sicurezza prefissata. C’è anche la funzione Stop & Go, la quale segue la vettura davanti nei rallentamenti fino all’arresto. La frenata automatica d’emergenza è ora attiva anche ad alta velocità, funziona da 10 a 160 Km/h.

Range Rover Velar 2019

Disponibile come optional su tutta la gamma il sistema di sospensioni attive Adaptive Dynamics. Esso varia continuamente la funzione di ammortizzazione, ottimizzando la tenuta di strada e il comfort in ogni situazione. C’è anche la taratura specifica per il fuoristrada.




Jeep Renegade 2019: ancora più Jeep di prima

Che si prediliga l’avventura cittadina piuttosto che quella classica in fuoristrada, la nuova Jeep Renegade 2019 ha le caratteristiche per offrire ampie soddisfazioni a chi la sceglierà. La commercializzazione in Italia comincerà nella seconda settimana di luglio. L’aggiornamento di uno dei modelli a maggiore crescita in Italia e anche in Europa (dopo la Compass sta guidando la conquista da parte del marchio americano di FCA dei maggiori mercati continentali) punta su tanta sostanza. Per weekend all’arrembaggio.

 

LE NOVITA’ DELLA JEEP RENEGADE 2019

Jeep Renegade 2019

Il design della Jeep Renegade 2019 non mostra particolari differenze, solo sottili ritocchi al paraurti anteriore e alla griglia a sette feritoie, poi nuovi fari e luci posteriori a LED, oltre a cerchi da 19 pollici per l’allestimento Limited. Gli interni mostrano una nuova consolle centrale e una ridisposizione dei vani portaoggetti; sono disponibili anche maggiori combinazioni per i rivestimenti.

Le novità più importanti della Jeep Renegade 2019 riguardano i motori. Infatti entra in gamma una nuova famiglia di propulsori turbo a benzina a tre o quattro cilindri con filtro antiparticolato; aggiornati anche i diesel, i quali ora dispongono del sistema SCR (un catalizzatore specifico per abbattere le emissioni di ossidi d’azoto, basato sull’additivo AdBlue).

Jeep Renegade 2019

I motori a benzina partono dal tre cilindri 1.0 da 120 cavalli e 190 Newton metri di coppia; trasmissione a trazione anteriore e cambio manuale. Troviamo poi il quattro cilindri 1.3 da 150 cavalli con trazione anteriore cambio a doppia frizione DDCT e sette marce; questo motore è disponibile anche nella versione a trazione integrale e cambio automatico a convertitore di coppia e 9 rapporti; qui la potenza sale a 180 cavalli. Stessa coppia per entrambi, 270 Newton metri. Mediamente questi motori consumano circa il 20% in meno rispetto alla generazione precedente.

Jeep Renegade 2019

Arriviamo ai motori diesel Multijet II. Si parte dal 1.6 da 120 cavalli con cambio manuale o automatico a doppia frizione; poi c’è il 2.0 da 140 o 170 cavalli, cambio manuale o automatico a 9 rapporti. Passiamo alle versioni a trazione integrale, perché Jeep e il fuoristrada sono sinonimi. Sempre disponibili i sistemi Jeep Active Drive e Jeep Active Drive Low.

Il primo assicura un passaggio fluido di motricità dall’asse anteriore al posteriore in modo automatico quando è necessario; il secondo aggiunge le marce ridotte quando il gioco si fa duro. La versione Trailhawk infine, la più “selvaggia”, permette un’altezza da terra di 210 mm e capacità di mantenere il contatto al suolo su tutte e quattro le ruote anche su fondi altamente sconnessi. Direttamente dalla Wrangler.

Jeep Renegade 2019

Chiudiamo con l’elettronica. L’apparato multimediale della Jeep Renegade 2019 offre l’ultima versione del sistema Uconnect su schermi da 5 ad 8,4 pollici e compatibilità smartphone Apple Carplay-Android Auto. L’assistenza alla guida prevede ora di serie su tutte le versioni l’avviso invasione corsia e il regolatore di velocità intelligente basato sul riconoscimento dei segnali stradali. Aggiornato anche il parcheggio automatico, ora attivo anche nelle manovre d’uscita.




Auto ibride: weekend a Parma con i SUV plug-in

Ancora una carrellata di SUV con un occhio al contenimento delle emissioni. Abbiamo tre modelli altamente premium dotati di tecnologia ibrida plug-in, ciascuno con le sue declinazioni “caratteriali”, per ogni tipologia di guidatore, dallo sportivone al risparmioso (in termini di consumi). Sotto allora con le proposte di Audi, BMW e Porsche.

Un bel giro da fare? Perché non a Parma? Un bel weekend dall’impronta gastronomica di alta classe; quando parliamo di Made in Italy applicato alla cucina, intendiamo il vertice mondiale, non una posizione più in basso. Senza trascurare le opportunità turistiche legate all’arte. Se poi si vogliono esplorare le zone circostanti la città, le campagne vere e proprie, abbiamo pur sempre dei SUV dotati di eccellente trazione integrale. Per andare dappertutto. E caricare i capienti bagagliai con il meglio del meglio della produzione locale.

 

L’ITINERARIO VERSO PARMA, CENTRO DEL MADE IN ITALY GASTRONOMICO

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Il Duomo di Parma col Battistero – Credit: Carlo Ferrari, CC 3.0

Arrivare a Parma richiede un tragitto molto lineare e semplice. Da Milano s’inforca l’autostrada del Sole e non si esce più, si arriva in meno di due ore, meno di 130 Km. Da Torino è preferibile usare l’A21 fino a Piacenza, poi immettersi sull’A1, circa 250 Km, meno di tre ore. Da Genova due percorsi quasi identici come tempo e spazio: la Cisa fino a La Spezia e poi la statale 62 fino a Parma; oppure risalire l’A26 fino a Tortona, poi la Torino-Piacenza e infine l’A1. Sono sempre circa 200 Km e due ore e 20 minuti. Da Venezia l’A13 ci porterà a Parma in circa 2 ore e 40 dopo 250 Km. Da sud ci si dirige verso Bologna e poi si prosegue lungo l’A1 e il gioco è fatto.

Dicevamo di Parma e della gastronomia. C’è solo l’imbarazzo della scelta, a partire dai musei del cibo. Se hanno cominciato a chiamarla Food Valley, ci sarà pure una ragione. Nel nostro articolo a questo link trovate tutti i dettagli per trascorrere al meglio il vostro weekend in terra emiliana.

 

AUDI Q7 E-TRON, IL RE DEI CONSUMI

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L’attuale versione di Audi Q7 e-tron è arrivata sui mercati lo scorso anno. Rispetto ai due concorrenti di questa pagina, questo è il SUV che consente la maggiore percorrenza elettrica. E anche i minori consumi generali, perché quest’auto con gli anelli ha una differenza sostanziale rispetto alle altre: il motore termico è diesel. Si tratta dell’inossidabile V6 3.0 TDI di casa Audi, qui configurato a 258 cavalli. Il motore elettrico ne eroga 128.

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La potenza massima di sistema è di 374 cavalli, insieme ad una coppia mostruosa di 700 Nm (l’accoppiata diesel+elettrico è imbattibile). Nonostante il peso di 2.445 Kg, anche il SUV di Audi si fa rispettare nelle prestazioni: 6,2 secondi nello 0-100 e 230 Km/h di velocità massima. La batteria da 17,3 kwH consente un’autonomia in modalità solo elettrica di 56 Km. Il consumo medio invece ha l’imbattibile valore di 1,8 l/100 Km. Emissioni a livello di citycar: 50 g/Km. Il prezzo di Audi Q7 e-tron parte da 87.000 euro.

 

BMW X5 XDRIVE40E, IL GIUSTO EQUILIBRIO

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La nuova generazione del SUV BMW X5, modello 2019, è stata svelata da pochi giorni; tuttavia, considerando il lancio a dicembre 2018 delle prime versioni, non passerà meno di un anno prima di vedere la relativa motorizzazione ibrida. Nel frattempo riepiloghiamo l’attuale BMW X5 xDrive40e, nome formale della versione ibrida plug-in. Il powertrain è derivato da quello della i8 precedente. Il motore a benzina a quattro cilindri 2.0 turbo eroga 245 cavalli; il motore elettrico ne sprigiona 113.

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La potenza massima di sistema è di 313 cavalli con una coppia di 450 Newton metri. Prestazioni di tutto rispetto per non perdere in sportività, fondamentale in una BMW: 0-100 in 6,8 secondi e 210 Km/h di velocità massima, elettronicamente limitata. La batteria da 9 kWh permette di percorrere 31 Km in modalità solo elettrica, alla velocità massima di 120 Km/h. Peso 2.305 Kg. Consumi medi 3,3 l/100 Km. Emissioni CO2 77 g/Km. Il prezzo parte da 75.300 euro.

PORSCHE CAYENNE E-HYBRID, ACCENTO SPORTIVO

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La Porsche Cayenne E-Hybrid si è appena rinnovata, proprio e soprattutto nell’apparato elettrico. Rivisto anche il motore a benzina, il V6 3.0 turbo da 340 cavalli, 7 in più della versione precedente e una maggiore efficienza dal punto di vista dei consumi. Il motore elettrico è invece parecchio più potente rispetto alla vecchia serie, il 43% in più: da 95 a 136 cavalli. Questo consente alla Cayenne 2018 di erogare una potenza massima di sistema di ben 462 cavalli. Le batterie hanno ora una capacità di 14,1 kWh (erano 10,8).

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Significa che questa vettura è in grado di percorrere in modalità solo elettrica fino a 44 Km. Le prestazioni rimangono all’altezza di una Porsche, nonostante i 2.295 Kg di peso: 5 secondi nell’accelerazione 0-100 e 253 Km/h di velocità massima. Il consumo medio di benzina registra da 3,2 a 3,4 l/100 Km ed emissioni di CO2 da 72 a 78 g/Km. Il prezzo della Porsche Cayenne E-Hybrid 2018 parte da 93.402 euro.




Audi Q8: SUV coupé per l’avventura sportiva

SUV e coupé in origine non avrebbero dovuto avere alcunché in comune. Ma negli ultimi anni questi due mondi si sono avvicinati parecchio, grazie alla fantasia dei designer. L’ultimo esempio in ordine di tempo arriva proprio ora: Audi Q8. Grandi dimensioni per grandi weekend, sia per viaggiare comodi trasportando tutto quello che si vuole, sia quando si desidera dare sfogo alla propria anima sportiva. Aggiungendo la possibilità di cavarsela su ogni tipo di terreno.

 

AUDI Q8, GRANDE GROSSO E SPORTIVO

Audi Q8

Il nuovo SUV Audi Q8 deriva strettamente dal Q7, quindi la stazza è notevole. Ma la carrozzeria ha proporzioni che ne esaltano l’aspetto dinamico; il look è molto vicino a quello di una moderna coupé a cinque porte, anzi lo è; in più ha l’assetto rialzato per andare ogni tanto in fuoristrada leggero. Le dimensioni non lasciano dubbi: lunghezza 4,99 metri, larghezza 2 metri, altezza 1,71 metri, passo 2,99 metri. Bagagliaio discreto per un veicolo di questa lunghezza, la capacità va da 605 a 1.755 litri.

Audi Q8

Il design riflette la personalità, imponente e possente. Quindi spazio alla grande calandra ottagonale, allo spoiler anteriore ben visibile, al tetto arcuato, ai grossi passaruota (cerchi fino a 22 pollici), alla banda luminosa che collega i fanali posteriori.

Gli interni offrono tutto il lusso che si vuole. E’ in evidenza, perché invisibile, il display centrale superiore MMI Touch Response, il quale quando è spento sparisce alla vista grazie all’effetto “black panel”. Esso gestisce le funzioni multimediali. Lo schermo sottostante invece raggruppa i comandi per la climatizzazione e le altre regolazioni ambientali. L’apparato di comunicazione è sempre connesso e riconosce i comandi vocali anche in linguaggio realistico. Le funzioni di sicurezza e assistenza alla guida sono innumerevoli, sullo schema introdotto dalla nuova berlina A8.

Audi Q8

La trazione integrale quattro è il cuore meccanico del SUV coupé Audi Q8, così come di ogni Audi di fascia alta. Differenziale centrale meccanico con ripartizione della coppia 40:60 (anteriore-posteriore) in condizioni normali; l’elettronica può poi indirizzare la motricità a ciascun asse nella quantità necessaria date le condizioni di aderenza.

L’utilizzo in fuoristrada anche abbastanza impegnativo (ma non estremo) è reso possibile dall’altezza da terra variabile fino a 254 mm (con le sospensioni pneumatiche adattive, optional, l’escursione nell’assetto è di 90 mm); gli sbalzi molto ridotti e il sistema di assistenza alla discesa permettono di superare la maggior parte degli ostacoli anche fuori dall’asfalto.

Audi Q8

Non sono ancora stati forniti dettagli sui motori, a parte il fatto che saranno tutti di tipo mild-hybrid con rete di bordo a 48 volt: il gruppo elettrico alternatore-starter-generatore è in grado di recuperare fino a 12 kW di potenza dalle decelerazioni; il sistema start/stop sfrutta in modo molto efficiente l’avanzamento per inerzia a motore spento, possibile fino a 22 Km/h. Il SUV Audi Q8 arriverà sul mercato europeo in autunno. E’ già ordinabile nel frattempo il modello Q8 50 TDI, diesel da 286 cavalli con trazione integrale quattro e cambio tiptronic. Prezzo di listino chiavi in mano per l’allestimento di partenza 78.450 euro. L’allestimento Sport ha invece un prezzo di 86.500 euro.




Auto ibride: tra le bellezze di Nardò con i SUV plug-in

La Puglia offre innumerevoli occasioni per chi vuole trascorrere un weekend in completo relax. In provincia di Lecce, nel comune di Nardò, si trova il Parco naturale di Porto Selvaggio. Si affaccia ad uno dei litorali più puliti d’Italia. Ma a noi appassionati di automobili Nardò richiama alla mente anche l’omonima pista di prova dove sono stati realizzati parecchi record, non solo di velocità. Il circuito purtroppo non è aperto al pubblico, però presenta sempre motivi d’interesse. Vogliamo proporvi questa volta un itinerario che ci porta a visitare questa importante località turistica. Dato che parliamo di mare pulito e ambiente in ordine, perché non andarci su auto ibride?

Allora ecco tre SUV di grandi dimensioni altamente premium con motorizzazione ibrida plug-in: Range Rover Sport PHEV, Mercedes GLE 500 e, infine Volvo XC90 T8 Twin Engine. Quando si parla di SUV premium di fascia alta, le alternative alla motorizzazione diesel diventano praticabili, poiché è minore l’incidenza del fattore prezzo. Le vetture ibride plug-in sono caratterizzate da batterie di capacità consistente, quindi in grado di percorrere anche una cinquantina di Km e oltre in modalità solo elettrica. Usando l’acceleratore in modo ragionevole e sfruttando le rigenerazioni da frenate e decelerazioni, è possibile contenere i consumi in modo importante, quindi il fatto di avere un motore termico a benzina diventa senz’altro accettabile da un punto di vista della riduzione delle emissioni.

 

L’ITINERARIO PER NARDO’ CON LE NOSTRE AUTO IBRIDE PLUG-IN

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Le distanze in questo caso sono lunghe, quindi parliamo di un viaggio in auto con diverse soste, magari meglio se suddiviso in due giornate. Da Roma superiamo 600 Km, da Firenze 800, da Bologna 850, da Milano 1.000, da Torino quasi 1.200, da Venezia circa 1.000. Tra le città principali, la più vicina è Napoli, circa 400 Km.

Per chi parte da nord, la via più agevole è arrivare a Bologna e poi prendere l’Adriatica, cioè l’autostrada A14. Usciti a Lecce, seguire le indicazioni verso Gallipoli e da qui verso Nardò. Da Firenze e Roma percorrere l’A1 fino a Napoli. Successivamente si entrerà nell’A16 in direzione Bari, da dove ci si dirigerà verso l’Adriatica.

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Nardò in notturna. Credit: Luca Margheriti – CC 3.0

La pista di Nardò è stata costruita dalla Fiat e aperta nel 1975. Oggi appartiene a Porsche Engineering. Si compone di diverse tracciati per i collaudi di auto, moto e camion. Uno dei questi è un anello ad alta velocità di 12 Km. Proprio qui nel 2005 una Koenigsegg CCR ha battuto il record di velocità per auto di serie, raggiungendo 388 Km/h. Nel 1994 un prototipo a motore elettrico di Bertone e di uno studente del Politecnico di Milano ha battuto il record del chilometro lanciato con 303 Km/h. Nel 1979 la Mercedes-Benz C111-IV, motore a benzina V8 biturbo da 500 cavalli, raggiunse 404 Km/h.

Le bellezze naturali di Nardò valgono certamente la pena di essere apprezzate da vicino. Uno sguardo più approfondito di cosa è possibile vedere è possibile leggendo il nostro articolo a questo link.

 

RANGE ROVER SPORT PHEV: LIBERTA’ ECOSOSTENIBILE

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Il SUV Range Rover Sport PHEV (la sigla PHEV sta ovviamente per Plug-in Hybrid) parte da un motore a benzina a quattro cilindri Ingenium 2.0 turbo da 300 cavalli, accanto al quale troviamo un motore elettrico da 85 kW, cioè 116 cavalli. La potenza massima combinata erogabile dal sistema è di 404 cavalli. Le batterie hanno una capacità di 13,1 kWh. Ciò si traduce in un’autonomia massima in modalità solo elettrica di 51 Km. La ricarica avviene in circa tre ore tramite una colonnina ad alta capacità, mentre dalla presa domestica occorrono sette ore.

Uno dei vantaggi offerti dai motori elettrici è la coppia motrice elevata e disponibile immediatamente: su questa Range parliamo di ben 640 Newton metri, meglio di un diesel. A velocità da statale, sotto i 105 Km/h, le sospensioni attive abbassano l’assetto, migliorando l’aerodinamica e quindi diminuendo ulteriormente i consumi, che vengono dati a 2,8 l/100 Km nei test NEDC sul ciclo combinato. Anche adattandoli ad un utilizzo reale, restano decisamente bassi per un veicolo di circa 2,4 tonnellate. Dentro c’è tutto il lusso e lo spazio di cui le Range Rover sono capaci, quindi parecchio. Lunghezza 488 cm. Il prezzo è all’altezza dell’insieme: da 90.200 a 111.500 euro.

 

MERCEDES GLE 500 E, STELLA CHE NON BRUCIA

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Non brucia benzina, non troppa almeno. Il SUV Mercedes GLE 500 e va forte come un V8 pur montando un V6, il 3.0 a benzina turbo da 245 kW/333 Cv. Il motore elettrico aggiunge 85 kW/116 Cv. La potenza di sistema è di 325 kW/442 cv. Coppia sempre micidiale, 650 Nm. In termini di energia, viene indicato un consumo nel ciclo combinato di 16,7 kWh/100 Km; più convenzionale e comprensibile riferirsi ai 3,5 l/100 Km. In modalità solo elettrica questo GLE può percorrere fino a 30 Km alla velocità massima di 130 Km/h. Disponibili come sempre diverse modalità di utilizzo dei due motori, a seconda che si vogliano privilegiare le prestazioni o l’autonomia. Lunghezza 482 cm, doti stradali e in fuoristrada impeccabili e all’altezza della tradizione Mercedes. Lusso? Va da sè. Prezzi da 85.050 a 96.220 euro.

 

VOLVO XC90 TWIN ENGINE, SICURO ED ECOLOGICO

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Fra i modelli qui considerati, il SUV Volvo XC90 T8 Twin Engine è quello a maggior vocazione stradale, nel senso che l’offroad pesante non è nelle sue corde. Grandi viaggi comodi, sicuri ed extralusso, questi sono i tratti salienti di una Volvo, questa in particolare. In più aggiungiamo ora la tecnologia ibrida plug-in. Il motore a benzina a quattro cilindri 2.0 turbo ha 23 kW/320 cavalli, quello elettrico aggiunge 65 kW/87. Arriviamo quindi a 407 cavalli di potenza di sistema, coppiona di 640 Nm. Autonomia in modalità solo elettrica 40 Km, batteria da 10,4 kWh, consumi nel combinato 2,6 l/100 Km. Aggiungiamo la comodità lussuosa di un viaggio in un jet executive (perché la prima classe non è abbastanza). Lunghezza 495 cm. Prezzi da 79.900 a 120.400 euro.




Citroën C5 Aircross: SUV dal comfort totale

Lo vedremo nei concessionari alla fine di quest’anno, per il momento il nuovo SUV medio Citroën C5 Aircross si è mostrato in anteprima anche nella sua versione europea, dopo l’esordio assoluto avvenuto in Cina ad aprile. La scia è quella del modello compatto C3 Aircross: carrozzeria alla moda, design personale, capacità di andare dovunque, tanto spazio e comfort. Per weekend dove ci pare.

 

CITROËN C5 AIRCROSS: IL DESIGN

Citroën C5 Aircross

La piccola C3 Aircross ha dimostrato con oltre 80mila esemplari venduti in meno di un anno che questa formula funziona molto bene. Allora ecco il momento del modello più grande. La Citroën C5 Aircross appartiene alla fascia media del mercato, come testimoniano le sue dimensioni: lunghezza 4,50 metri, larghezza 1,84, altezza 1,67 e passo 2,73 m. l’altezza da terra di 230 mm ci ricorda che quest’auto è un SUV. Che sia spaziosa lo confermano anche le misure del bagagliaio, un volume da 580 a 1.630 litri.

Citroën C5 Aircross

Il design della Citroën C5 Aircross è indubbiamente da SUV e altrettanto indubbiamente da Citroën. Prende in prestito le linee stilistiche inaugurate da C3 Aircross e C4 Cactus: quindi all’anteriore il logo del double chevron che attraversa l’intera larghezza del veicolo inglobando le sottili luci diurne a LED, la griglia centrale che avvolge i fari, il paraurti con le cornici laterali a contrasto che replicano gli Airbump laterali, il cofano con due profonde scolpiture ai bordi.

La fiancata è quella che meglio ci ricorda un SUV, dalle ampie protezioni su passaruota e fondo alle barre sul tetto, dall’alta linea di cintura agli Airbump (le ormai celebri protezioni con capsule ad aria compressa per le portiere). Da notare il bordo a C che avvolge l’intera superficie vetrata. Nella coda spiccano lo spoiler, i gruppi ottici in rilievo con quattro moduli a LED con effetto tridimensionale e i doppi scarichi cromati.

 

INTERNI DALL’OTTIMO COMFORT

Citroën C5 Aircross

Gli interni della Citroën C5 Aircross sono caratterizzati da spaziosità e comfort di alto livello. Materiali piacevoli alla vista e al tatto ispirati al mondo dei viaggi e della valigieria; tante personalizzazioni per i colori, cinque combinazioni di “ambienti” per rivestimenti e plancia. I sedili, come inaugurato dalla C4 Cactus, usano una particolare imbottitura che garantisce un comfort di guida ottimale e una durata immutata nel tempo. Eccellente inoltre l’isolamento acustico grazie ai vetri anteriori stratificati dal doppio spessore, oltre all’accurato isolamento del vano motore. Per quanto riguarda la versatilità, i 3 sedili posteriori sono individuali, ripiegabili a scomparsa, scorrevoli e inclinabili.

 

TECNOLOGIA E MECCANICA DI PRIM’ORDINE

Citroën C5 Aircross

I sistemi di assistenza alla guida della Citroën C5 Aircross sono parecchi. Ci limitiamo ad elencarli, ormai il loro significato è ampiamente noto: Active Safety Brake; sistema attivo di sorveglianza dell’angolo morto; avviso attivo di superamento involontario della linea di carreggiata; regolatore della velocità attivo con funzione Stop&Go; allerta rischio di collisione; Coffee Break Alert; Driver Attention Alert; riconoscimento dei limiti di velocità; Highway Driver Assist; commutazione automatica dei fari.

Chiudiamo con la meccanica. Inizialmente saranno disponibili due motorizzazioni a benzina e tre diesel: PureTech da 130 e 180 cavalli (solo con cambio automatico EAT8); BlueHDi da 130 (anche con cambio automatico) e 180 cavalli (solo automatica). A fine 2019 arriverà una motorizzazione ibrida plug-in a benzina, la prima in casa Citroën, capace di un’autonomia di 60 Km in modalità solo elettrica.

Per finire, due parole sulle sospensioni. Per mantenere il comfort a livelli molto elevati, la C5 Aircross usa il sistema a smorzatori idraulici progressivi: alle due estremità degli ammortizzatori ci sono due smorzatori supplementari per accentuare la sensazione “tappeto volante” nelle normali imperfezioni stradali ed eliminare l’effetto “rimbalzo” in caso di grosse sconnessioni.




Record di Tesla: una Model X traina un Boeing

Le categorie dei record del mondo Guinness sembrano essere infinite. Ne esiste perfino una dedicata al traino più pesante da parte di un’auto elettrica di produzione. Pochi giorni fa è stato battuto. Il nuovo primato è un record di Tesla. Un SUV Model X ha infatti trainato nientemento che un super jumbo jet, un Boeing 787-9 Dreamliner in servizio con la Qantas.

 

RECORD DI TESLA: ALTRO CHE TRAINARE LA ROULOTTE

Record di Tesla

Naturalmente si è trattato di un’operazione pubblicitaria, organizzata dalla linea aerea australiana, per promuovere i propri accordi commerciali stretti con l’azienda di Elon Musk. Ma certamente anche le capacità della Tesla Model X ne escono rafforzate. Come sempre, alcuni numeri rendono meglio l’idea. Il SUV californiano è riuscito a trainare il colossale aereo per 300 metri. Se vi sembrassero pochi, dovreste tenere a mente la massa del 787: questo gigante dei cieli pesa la bazzecola di 130 tonnellate. Non è precisamente la stessa cosa di una roulotte. Nemmeno questa Tesla (o qualsiasi altra automobile al mondo, se è per questo) è stata progettata per sopportare simili sforzi. Infatti i dati di omologazione indicano una massa ammessa al traino non superiore a 2,5 tonnellate. Il Boeing usato per il record viaggiava “leggero”, infatti era privo di carico e passeggeri, oltre ad imbarcare una quantità minima di carburante. Il tentativo è stato effettuato all’aeroporto di Melbourne.

Record di Tesla

Trainare necessita una grande forza. Quando si parla di un veicolo, la forza è tradotta in coppia motrice. La Tesla Model X P100D dispone di due motori elettrici, uno per asse, i quali trasmettono il moto su tutte e quattro le ruote. La potenza massima è di 611 cavalli. Soprattutto, la coppia massima arriva a ben 970 Newton metri. Non è poi così facile per un motore elettrico alimentato a batteria sostenere uno sforzo così elevato e prolungato, perché le batterie raggiungerebbero temperature troppo elevate, rischiando seri danneggiamenti; in situazioni di utilizzo reale i sistemi di controllo attivano presto le varie protezioni per evitare situazioni critiche. Nel caso di questo traino è probabile che gli ingegneri abbiano allentato un po’ il rigore dei parametri. Tuttavia il record di Tesla qui ottenuto è sempre un risultato notevole.




Itinerari per SUV: a Ferrara nel lusso

La voglia di SUV o crossover è infinita e non accenna a placarsi. Ce ne sono di tutte le forme, lunghezze, potenze e prezzi. E la gente li vuole di tutte le forme, lunghezze, potenze e prezzi. Un suggerimento fra i tanti possibili itinerari per SUV che vi permetta di trascorrere un bel weekend con la vostra nuova auto? Perché non a Ferrara, una città ricca di arte e storia? Andiamoci a bordo di tre modelli certamente prestigiosi: Infiniti QX30, Jaguar E-Pace e Range Rover Evoque. Appartengono tutti alla fascia media, in termini di dimensioni, tecnicamente definita segmento C. Essa rappresenta il perfetto punto di equilibrio tra spazio e agilità. SUV di questa categoria permettono di affrontare gli stretti spazi cittadini senza soffrire; ma sono anche in grado di accompagnarci in scioltezza nei viaggi più lunghi in tutta sicurezza e comodità. Senza avere paura di qualche puntata montano-campagnola-collinare, visto che la trazione integrale non manca mai.

 

INFINITI QX30, LUSSO GIOVANE

Itinerari per SUV

Il design della Infiniti QX30 è decisamente personale e si distingue dalla media. Del SUV ha il look, l’altezza da terra, la trazione integrale, lo spazio interno e la praticità. Lunghezza 443 cm. Della berlina da cui deriva (Q30) mantiente la facilità di guida, l’agilità nonostante la massa, l’eleganza, la sicurezza. Il motore diesel Mercedes da 170 cavalli offre una buona spinta senza eccedere nei consumi.

Itinerari per SUV

Il cambio automatico a sette rapporti e la trazione integrale intelligente (varia automaticamente la coppia tra gli assi a seconda delle condizioni di aderenza) permettono una scioltezza di guida di alto livello. E’ un SUV per giovani che vogliono vivere con stile. Per chi fa pochi chilometri c’è anche la motorizzazione a benzina 2.0 da 211 cavalli, sempre con cambio automatico. I prezzi della Infiniti QX30 variano da 37.680 a 46.160 euro.

 

ITINERARI PER SUV: ALLA SCOPERTA DI FERRARA

Itinerari per SUV
Il palazzo municipale di Ferrara

Ferrara è agevolmente raggiungibile. Da Venezia è a un tiro di schioppo, ci si dirige verso Padova e poi sulla A13 si arriva subito. Da Milano l’opzione più veloce è la A1 fino a Bologna, poi si risale lungo la A14 in direzione Padova. Il percorso più breve invece comprende la A4 fino a Verona Sud, poi la Tangenziale Sud verso Rovigo, quindi la statale 434 fino a destinazione. Da tutte le altre città lo “snodo” è sempre Bologna, poi è come da Milano. Da Torino la strada migliore è la A6 in direzione Savona, poi la A21 verso Piacenza, quindi la A1 verso Bologna. Da Roma e dal Sud è meglio la A1 fino a Firenze e poi Bologna.

La nostra scelta fra gli itinerari per SUV ci ha condotto quindi a Ferrara. Questa città è, in compagnia di tantissime altre località italiane, classificata dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. La città emiliana ospita numerose e preziose testimonianze architettoniche dell’epoca rinascimentale. Potete trovare maggiori dettagli su cosa vedere leggendo il nostro articolo su Ferrara.

 

JAGUAR E-PACE, SPORTIVA E ALLA MODA

Itinerari per SUV

Il binomio fra Jaguar e mondo SUV è molto recente, poco più di un anno, però è già molto consistente. La Jaguar E-Pace, 440 cm di lunghezza, è un’auto molto apprezzata dalle donne, per il suo design e gli ammiccamenti alla moda. Ma il marchio che porta sul cofano ha sempre un valore e un significato preciso: sportività. Potremmo definire il SUV E-Pace come il cugino atletico del Range Rover Evoque, poiché ne condivide architettura e meccanica. Non sono pochi infatti i riferimenti stilistici alla corsaiola F-Type, a partire dai fari.

Itinerari per SUV

La scelta dei motori va fatta accuratamente in base ai propri gusti. Infatti se si privilegia la sportività e il divertimento alla guida, è d’obbligo il 2.0 a benzina (va già forte quello da 249 cavalli, poi c’è il top da 300 cavalli). Invece il diesel è più per chi deve percorrere tanti chilometri con regolarità: il 2.0 da 150 cavalli è penalizzato dal peso, quello da 179 è un discreto compromesso, mentre quello da 249 cavalli spinge molto bene, grazie alla coppia elevata. Prezzi da 36.800 a 66.100 euro.

 

RANGE ROVER EVOQUE, CITTADINA CHE AMA IL FUORISTRADA

Itinerari per SUV

Volendo, si comporta bene in fuoristrada (senza esagerare, perché non ha le marce ridotte), perché è sempre una Land Rover. Ma il SUV Range Rover Evoque è soprattutto un modello da tranquille passeggiate cittadine, dove lo stile originale del suo design risalta meglio. Tutto il lusso Range e una buona praticità, bagagliaio compreso per un veicolo lungo soli 437 cm sono altri punti di forza.

La guidabilità è ottima, particolarmente se si sceglie l’optional delle sospensioni attive. I motori diesel partono da 150 cavalli, un po’ pochini; molto meglio la versione da 179 cavalli, mentre il top da 241 spinge che è un piacere. Le motorizzazioni a benzina da 241 o 290 cavalli sono l’ideale per i viaggiatori poco assidui. Prezzi da 36.200 a 71.000 euro.




Rolls-Royce Cullinan: il gioiello della Corona

Lo parcheggeranno sotto la Torre di Londra? La domanda non è del tutto fuori luogo, poiché il SUV Rolls-Royce Cullinan può a pieno titolo aspirare a diventare il 141° gioiello della Corona britannica, il celebre tesoro dal valore incalcolabile custodito nella suddetta torre. Cullinan è proprio il nome di una di queste pietre preziose, per la precisione si tratta del diamante più grande mai estratto da una miniera. Da un gioiello all’altro, insomma. Per viaggi regali su qualsiasi superficie.

 

ROLLS-ROYCE CULLINAN, LUSSO REGALE SENZA COMPROMESSI

Rolls-Royce Cullinan

L’avanzata dei SUV è come un fiume in piena: nulla può resistergli. Bentley, Lamborghini, fra poco anche Ferrari. Mancava all’appello appunto la più prestigiosa fra le case britanniche. In realtà la decisione di entrare in questo settore anche da parte della marca più aristocratica sul pianeta è stata presa da qualche tempo, poiché l’annuncio è stato dato ben tre anni fa. E ora il mondo ha potuto ammirare per la prima volta la Rolls dei SUV o il SUV della Rolls, a seconda dei gusti.

Questo particolare veicolo risponde ad una precisa esigenza segnalata dai miliardari clienti della marca con la statuetta dello Spirit of Ecstasy sul cofano, in particolare i più giovani. Cioè poter affrontare qualunque terreno nel lusso più totale, recarsi in qualsiasi luogo anche remoto per soddisfare la propria voglia di avventura, ma sempre con i calici di cristallo per lo champagne e il decanter per il whisky.

Rolls-Royce Cullinan

La Rolls-Royce Cullinan, come ogni Rolls che si rispetti, deve essere un’auto senza compromessi. Anche in questa epoca confusionaria, nella sede di Goodwood conservano e tengono sempre nella massima considerazione la massima del fondatore, Sir Henry Royce, da seguire come filosofia nella creazione di ogni modello: “Prendi il meglio e rendilo migliore. Se non esiste, disegnalo”.

Il primo compromesso da rifiutare è quello del rumore. Rolls-Royce significa silenzio assoluto e totale assenza di vibrazioni (il celebre “effetto tappeto volante” è nato proprio con le prime Phantom). Obiettivo difficile da raggiungere con la carrozzeria tipica dei SUV, cioè due volumi, vale a dire con il vano bagagli non fisicamente separato dall’abitacolo.

 

ANCHE IL SUV VIAGGIA SUL TAPPETO VOLANTE

Rolls-Royce Cullinan

Quindi ecco il primo SUV a tre volumi del mondo, una forma sparita perfino dalle berline. Ma qui ha un senso. Ed è anche qualcosa che solo la Rolls può permettersi di costruire. Perché non ha bisogno di utilizzare piattaforme condivise per il telaio. I pianali Rolls non sono usati dalle altre marche del gruppo BMW, nemmeno dalla Serie 7. La struttura della Cullinan è quella introdotta dalla sorella Phantom di ultima generazione, chiamata “Architettura del lusso”.

Allora abbiamo per la Rolls-Royce Cullinan dimensioni imponenti (5.341 mm di lunghezza, 2.164 di larghezza, 1.835 di altezza, passo 3.295 mm). L’abitacolo è isolato dal bagagliaio, anche termicamente, mediante una paratia di vetro. L’architettura, benché massiccia, è interamente in alluminio, quindi il peso della vettura rimane contenuto, in senso relativo: 2.660 Kg a secco.

Rolls-Royce Cullinan

La Cullinan è un SUV che non scherza nel fuoristrada, dove il tappeto volante è sempre in funzione. Infatti l’assetto si alza di ben 41 mm, consentendo una profondità di guado di ben 53 cm. Le sospensioni pneumatiche autolivellanti permettono di assorbire tutte le sconnessioni della guida offroad senza trasmetterle all’abitacolo. Infine ci si potrebbe chiedere a cosa serve un motore strapotente in un’auto non pensata per la velocità. A fare quello che fin dagli anni ’20 veniva richiesto ad una Rolls: trasportare pesi anche molto consistenti senza il minimo sforzo.

Rolls-Royce Cullinan

Nel caso della Cullinan, come per la Phantom attuale, il V12 6.75 biturbo da 571 cavalli (benzina pura, qui l’ibrido non è contemplato) è in grado di erogare la straordinaria coppia massima di 850 Newton metri già a 1.600 giri, quindi con un filo di gas; il tappeto volante, appunto. Gli interni? Immaginate il salotto della regina Elisabetta e avrete un’idea abbastanza precisa.