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Porsche 911, con la “R” si fa sul serio

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Porsche 911 R – “Sono il motivo per cui, anche dopo una dura settimana di lavoro, la domenica ti alzerai alle 6 del mattino. Sono il ricordo dell’infanzia perduta. Profumo di benzina, asfalto e circuito. Una vettura sportiva autentica. Una 911 in forma pura.” Per poter parlare al meglio di quest’auto sin da subito, abbiamo lasciato che fosse lei stessa a prendere la parola, annunciandosi in tutta la sua maestosità. Mette al centro l’uomo pilota, la guida sportiva ed il brivido della velocità, regalando un’adrenalina unica.

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Guardandola esternamente, si distingue dalle “normali” 911 per due strisce rosse che la attraversano lungo il cofano anteriore, il tetto ed ancora la parte terminale. Fin qui tutto nella norma, finché non la si accende: il doppio scarico centrale ha un rombo unico ed inconfondibile, pronto a far sentire tutta la potenza a disposizione. Il motore aspirato boxer 4.0 litri da 6 cilindri giunge fino a 8.500 giri/min ed ha una potenza complessiva 500 CV. La coppia massima è di 460 Nm a 6.250 giri/min. Il cambio manuale sportivo GT a 6 marce permette un’accelerazione in soli 3,8 secondi da 0 a 100 km/h. La sua velocità massima è di 323 km/h.

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la 911 R rinuncia all’alettone fisso a favore dello spoiler estraibile. Inoltre il posteriore è più largo di 4,4 centimetri rispetto alla versione Carrera. Non aspettatevi comodità, perché questa sportiva purosangue ha rinunciato a parecchie cose: non ci sono i sedili posteriori, il climatizzatore automatico ed il sistema di infotainment (ma se proprio non potete farne a meno, sono sempre disponibili su richiesta), le maniglie hanno lasciato il posto a dei lacci che permettono la chiusura delle porte – anch’esse ridotte all’osso togliendo i pannelli fonoassorbenti e le imbottiture. Il peso complessivo è di 1370 kg e rendono la 911 R ancora più divertente da guidare.

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Resta da dire che, per quanto possa essere ritenuta estrema, è una vettura in grado di essere facilmente guidata sulle strade di tutti i giorni. È un tributo alla storica parente del 1967 dove il richiamo al Motorsport è voluto e dovuto, ma non ci si è dimenticati della praticità di tutti i giorni. Una serie limitata che saprà regalare quindi emozioni vere ma anche “sgaloppate” tranquille verso mete esotiche, come solo questa vettura sa fare.

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