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Weekend Milano

Milano. In palcoscenico

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Milano. In palcoscenico. L’anno nuovo riparte con novità scoppiettanti sui palcoscenici milanesi. Debutti eccellenti, grandi prove  d’attore e d’autore

 

 

 

Teatro Grassi.  Ho paura torero

Prima assoluta.

In apertura del nuovo anno – dall’11 gennaio all’11 febbraio 2024 –, Claudio Longhi e Lino Guanciale portano in scena al Teatro Grassi, in prima assoluta, Ho paura torero, struggente e visionario capolavoro di Pedro Lemebel, scrittore e artista di culto in Cile, nella trasposizione teatrale di Alejandro Tantanian.

 

Murale rutilante di storie incrociate, doloroso e appassionato percorso di formazione che intreccia una doppia educazione, sentimentale e politica, lo spettacolo è una nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano.

La Santiago del Cile del 1986 è evocata dalle scene di Guia Buzzi, dai costumi di Gianluca Sbicca, dalle luci di Max Mugnai e dai video di Riccardo Frati.

Primavera 1986, alle cinque della sera… Santiago è una città di mezza tacca, schiacciata dai pattugliamenti e tutta intenta a spidocchiarsi tra la disoccupazione e il quarto di zucchero preso in prestito all’emporio. Nell’arena tumultuosa di notti marimbe e vagabonde, squarciate dai lampi dei blackout per i cavi elettrici scoperti e cullata dal gracchiare radiofonico di languide canzoni al miele e dulce de leche di “Al ritmo del cuore”, la Fata dell’angolo (travestito passionale), lo studente Carlos (militante del Fronte patriottico Manuel Rodríguez), il generale Augusto José Ramón Pinochet Ugarte e la sua fedelissima donna Lucia, persi nel coro scomposto della città indolente e febbricitante, danzano, sinuosi o impettiti, il loro fatale e grottesco bolero col destino…

Scivolando tra le pagine chiassose e taciturne, arrabbiate e struggenti, ciniche e innamorate di Ho paura torero (2001), prezioso smeraldo del firmamento letterario ispano-americano, Claudio Longhi e Lino Guanciale, in questa nuova tappa del loro lungo sodalizio, compongono un murale rutilante di storie incrociate.

Ho paura torero, è anche un racconto-canzone. Il mosaico di melodie, strofe, ritornelli “leggeri”, che risuonano dalla radio, amplifica il dirompente, viscerale afflato popolare che lega l’autore, Pedro Lemebel, al popolo cileno, con la forza di chi è da sempre vissuto ai margini, come rappresentante di una minoranza etnica, i Mapuche, come omosessuale e come travestito.

Piccolo Teatro Grassi, via Rovello, 2

dall’11 gennaio all’11 febbraio

 

 

Milano. In palcoscenico

Teatro Lirico. Natale in casa Cupiello

Vincenzo Salemme porta a Milano al Teatro Lirico  Natale in casa Cupiello

Natale in casa Cupiello andò in scena per la prima volta al Teatro  Kursaal di Napoli il 25 dicembre del 1931 ed era un atto unico al quale si aggiunsero successivamente altri due atti che compongono la versione definitiva conosciuta oggi.

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La commedia, inizialmente incentrata sul pranzo natalizio durante il quale ha luogo il dramma della gelosia, viene in un secondo momento rimaneggiata da Eduardo che la fa iniziare due giorni prima durante i quali descrive i personaggi che compongono la famiglia, ognuno con le sue peculiarità e il proprio mondo interiore. La sera di Natale del 1977, la commedia registrata viene trasmessa dalla Rai diventando più di un classico televisivo, un vero e proprio rito degli Italiani.

Dal 18 gennaio al 04 febbraio

Via Larga 14

 

 

Teatro Manzoni. Quasi amici

Massimo Ghini e Paolo Ruffini in Quasi amici, dal film “Quasi amici” di Eric Toledano e Olivier Nakache. Adattamento e regia Alberto Ferrari

Quasi Amici è una storia importante, di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate. Anche con il linguaggio delle emozioni più profonde: quello teatrale.  Un adattamento per il teatro del soggetto e della sceneggiatura di Quasi amici è affascinante perché permette di dilatare, in drammaturgia teatrale, quelle emozioni che nascono per il cinema con un altro linguaggio, non solo visivo, ma anche filmico.

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Milano.-In-palcoscenico-Quasi-Amici

Emozioni che devono irrobustirsi però con parole e simboli precisi sul palcoscenico per poter rimandare tutti noi a un immaginario condiviso con il quale far dialogare il proprio. E partecipare. Ed è straordinario raccontare ancora più nell’intimità delle parole, degli scambi, delle svolte narrative, delle luci, dei movimenti, che solo una drammaturgia teatrale può cogliere e restituire, dando il senso profondo di una grande amicizia in fieri. Osservando poi il percorso che compiono i due protagonisti per crescere, ognuno nella rispettiva vita e in quella dell’altro e di come uno diventi assolutamente necessario all’altro per poter proseguire indenne, o quasi, il proprio cammino su questa terra.

Due uomini talmente diversi da costituire una teorizzazione dell’antimateria. Due particelle che potrebbero portare a un’esplosione, un annichilimento delle proprie personalità e invece avviene il miracolo. Ed è questo Miracolo laico che vorrei raccontare.

Dal 16 al 28 gennaio

 

 

Milano. In palcoscenico

Teatro San Babila. Colto in flagrante

Uno spettacolo che vi coinvolgerà dall’inizio alla fine per una serata all’insegna del divertimento.

La Compagnia del Teatro San Babila porta in scena Colto in flagrante di Derek Benfield per la regia di Marco Vaccari, equivoci, scambi di ruolo e sorprese al centro di una farsa dall’intreccio rocambolesco. Colto in flagrante andrà in scena  dal 12 al 14 gennaio.

 

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Debolezze degli uomini maturi! Marco pur non essendo più un ragazzo e pur essendo sposato, non disdegna di correre dietro alle giovani gonnelle. La sua ultima conquista Giulia è in predicato di venire ad abitare nella villetta accanto, lasciata libera dal trasloco dei vicini. Per l’ennesimo colpo di testa Marco ha bisogno della complicità di Gianni, l’amico che ogni volta gli ha fatto da parafulmine coprendone le scappatelle. Questa volta però le sue intenzioni sono più serie, vuole il divorzio dalla moglie scaricando sull’amico l’incombenza di comunicarlo alla coniuge. Non solo, vuole andare a vivere con Giulia che nel frattempo, per una serie di malintesi, equivoca su Gianni. Entrano nel girotondo una collaboratrice domestica, un uomo in uniforme, un’altra conquista di Marco e un tipo che sua moglie ha conosciuto tempo prima. Scambi di ruolo e sorprese al centro di una farsa dall’intreccio rocambolesco.

dal 12 al 14 gennaio

Corso Venezia 2/A – 20121 Milano

 

 

Teatro Franco Parenti. I fantasmi della nostra storia

Fabrizio Gifuni porta in scena I fantasmi della nostra storia

I corpi di Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini occupano da quasi mezzo secolo la scena della nostra Storia di ombre. Corpi a cui non è stata data ancora degna sepoltura. Corpi su cui inciampa, storcendosi le caviglie, un’intera nazione: amici, nemici, distratti o interessati, autenticamente indifferenti o affetti da un’assai consapevole ansia di rimozione, è impossibile per molti non farci i conti. E allora può accadere che questi fantasmi tornino a interrogarci con le loro parole, scomode e urticanti, che troppi, quando erano in vita, irrisero, volutamente distorsero o non vollero ascoltare.

 

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Milano.-In-palcoscenico-GIFUNI

La tragica conclusione delle loro vite matura all’interno di vicende diverse, accomunate però dal medesimo contesto storico: Moro e Pasolini, da postazioni fatalmente contrapposte, vissero con crescente e acuto dolore quello stesso clima, cercando ciascuno di immaginare possibili soluzioni. Pur all’interno di condizioni esistenziali e caratteriali diametralmente opposte, entrambi finirono per sprofondare nel medesimo stato di angoscioso isolamento.

Fino al tragico epilogo.

Per questo motivo ho scelto di riportare in scena, eccezionalmente insieme per pochi giorni, i due lavori teatrali più rappresentativi di questo percorso: Con il vostro irridente silenzio – ‘rituale scenico’ dedicato alle carte di Moro e Il male dei ricci – Ragazzi di vita e altre visioni, sintesi e nuova elaborazione drammaturgica di precedenti lavori dedicati a Pasolini.

Restituire una voce a questi due fantasmi non è, oggi, soltanto un esercizio di memoria, ma un rito collettivo più che mai necessario a un’intera comunità.

9 – 11 gennaio 2024 Il male dei ricci

12 – 14 gennaio 2024- Con il vostro irridente silenzio

via Pier Lombardo 14

 

 

Teatro Strehler. I ragazzi irresistibili

Dal 16 al 21 gennaio, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, i due irresistibili “ragazzi” del teatro italiano, portano al Teatro Strehler la commedia di Neil Simon, con la regia di Massimo Popolizio.

Due anziani attori di varietà, che hanno lavorato insieme tutta la vita per poi separarsi a causa di insanabili incomprensioni, sono invitati a riunirsi, undici anni dopo, per un’unica serata, in occasione di una trasmissione televisiva dedicata alla storia del glorioso varietà americano. Gli antichi contrasti non tardano però a ricomparire, dando luogo a un meccanismo teatrale di geniale comicità e profonda malinconia.

 

UMBERTO-ORSINI-FRANCO-BRANCIAROLI-I-RAGAZZI-IRRESISTIBILI
UMBERTO-ORSINI-FRANCO-BRANCIAROLI-I-RAGAZZI-IRRESISTIBILI

Dopo Pour un oui ou pour un non – al Grassi nel gennaio 2022 – Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano sul palcoscenico per dare vita alla commedia scritta da Neil Simon nel 1972 e diventata presto un film di notevole successo, nel tentativo di cogliere tutto quello che accomuna il testo più al teatro di Beckett (Finale di partita) o, addirittura, di Čechov (Il canto del cigno), piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento.

In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole, deliziose manie e tragiche miserie, li affianca la regia di Massimo Popolizio, che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada con cui ha condiviso tante esperienze, tra le più intense e significative del teatro di questi ultimi anni.

Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza)

dal 16 al 21 gennaio 2023