In Auto

A Portofino con la Mazda CX-3

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Mare vista monti. Weekend in Liguria: dal mare di Portofino ai 1115 m. di Barbagelata.29 portofino ph v giannella8911 lungomare di s margherita ligure ph vgiannellaCon l’estate, un tuffo nel mare, un tuffo nella pazza folla piena di vita, colori, suoni e bella gente. Ma a volte il caldo è troppo ed anche tutto il resto e allora si cerca refrigerio in quei monti che sono a due passi, basta salire in auto e dopo aver attraversato il fiume di folla ci si ritrova in strade silenziose, in un paesaggio verde che non immaginavi. E’ l’altro mare, un mare verde. Il primo itinerario è quello che va da Portofino all’altra Liguria, e noi l’abbiamo fatto con la nuova Mazda CX-3.50 portofino  punta chiappa ph vgiannellaPortofino è come un santuario, dove almeno una volta l’anno bisogna andare. Sbucare nella piazzetta e vederla sempre uguale è una piccola emozione irrinunciabile. E spesso si trova qualcuno che si conosce per un abbraccio , un caffè o un pezzo di focaccia. Per il tuffo, però meglio Paraggi, un angolo davvero magnifico. Nel traffico la nostra Mazda CX-3 è agile e rapida, ed anche se vede altre colleghe importanti non ha complessi , anzi sembra pavoneggiarsi quando più di una persona si volta a guardarla. Sembra un’auto fatta apposta per queste strade bellissime, ma in cui devi saper scattare per poter uscire dagli ingorghi.8967 covo di nord est a s margherita lig ph vgiannella
Il primo fresco si può prendere salendo sul Monte di Portofino, andando ai giardini dell’Abbazia La Cervara, che hanno già vinto il premio dei Grandi Giardini Italiani per la gran cura e manutenzione.2898-la cervara e il glicine fiorito-ph v giannellaL’Abbazia è del 1361, è dedicata a San Girolamo ed è a picco sul mare. E’ stata fatto un gran lavoro per il recupero dei giardini, che val la pena di ammirare. Ma anche Santa Margherita ha i suoi giardini di Villa Durazzo. Una sosta è d’obbligo anche per approfittare dei vari ristoranti che offrono i tipici piatti liguri, al pesto ai bucatini con acciughe. Ma quando il caldo si fa opprimente, senza pensarci due volte riguadagnamo l’autostrada e puntiamo verso Livorno. Si esce a Lavagna, e qualche ricordo comincia a farsi strada nella memoria. Poi capiremo perchè. Si va verso la Val Fontanabuona. A Cogorno, prima tappa alla Basilica dei Fieschi, edificata nel 1250, voluta da Papa Innocenzo IV, che apparteneva alla famiglia dei Fieschi, famiglia nobiliare che governava su Lavagna e sulle valli circostanti. Lo stile è romanico e la facciata è fatta di ardesia e di strisce di marmo bianco. Benvenuti nel regno dell’ardesia, che anticamente si chiamava pietra di Lavagna, nome che era anche del torrente che attraversava la valle di questa pietra che è diventata famosa in tutto il mondo, sia per scriverci sopra, sia per i tavoli da bigliardo, sia per farne gradini, tetti… 9304 chiesa di s michele a soglio ph vgiannellaE i nostri ricordi tornano velocemente alle lavagne di scuola su cui scrivevamo coi gessetti, e dietro cui venivamo messi per punizione. Salendo si scopre l’altro mare, quello le cui dolci onde verdi sono colline coperte di faggete. Con questi boschi la Liguria, insieme al Trentino-Alto Adige, è la regione più forestata d’Italia.Dopo profondi respiri, andiamo verto Orero, Cicagna,alla ricerca dell’l’ardesia. Incontriamo una cava con tanto di scavatrice e non resistiamo ad addentrarci in una galleria per scoprire che i minatori scavano seguendo anche loro una vena. Un grande muro di pietra d’ardesia ci ricorda quelli che troviamo nelle fortificazioni dei popoli preistorici, addirittura quelli di Machu Picchu. A Gattorna troviamo case con gerani e fiori, ma poi ci tuffiamo in una faggeta andando verso Orero, per visitare la chiesa di San Michele a Soglio.
Dall’esterno non è un granchè, ma quando ci aprono la porta (informarsi quando è aperta) ci appare una chiesa dallo stile barocco interamente ricoperta di vernice d’oro. Agli inizi del ‘900 la moglie di un emigrante che aveva fatto fortuna,diciamo poco limpidamente, cercò di espiare facendo restaurare la chiesa alla grande. Chissà se è stato perdonato?! Invece a Lorsica troviamo il Museo del Damasco,con uno degli ultimi laboratori che producono questo prezioso tessuto, che i genovesi importarono dall’oriente. Qualcuno ci suggerisce per mangiar qualcosa di andare all’ Osteria di Fontebuona a Favale di Malvaro. La strada è stretta, ma la CX-3 non ha problemi, infatti è un suv compatto che riesce ad andare dappertutto, specialmente con la versione 4wd. Ma dobbimao dirfe che anche questa a due sole ruote motrici non ha problemi. Il cambio automatico è sincronizzato a perfezione. Va liscio come l’olio. Ci rifocilliamo, ma invece di fermarci a dormire, preferiamo tornare a prendere l’autostrada. Ma per goderci ancora questo panorama, puntiamo verso altre curve, vogliamo goderci ancora la CX-3, e infatti le curve verso il passo della Scoglina (927 m.) ci fanno divertire. Questa è una bella strada per provarla. E dopo un tramonto galattico, si passa per Barbagelata m.1115) per poi scendere verso la val Trebbia, passando per Torriglia con i suooi famosi canestrelli. A Busalla incontriamo l’autostrada. La Mazda CX-3, forse si riposa , ma noi ci annoiamo.9106 cave di ardesia a orero ph vgiannella

Compagna di viaggio: Mazda CX-3
La Mazda cx-3 di questo weekend è la versione SKYacTIV-D 1.5, turbodiesel 1,5 litri da 105 cV, con bassissimi consumi e prestazioni brillanti. le sue linee, dal design KoDo, le danno una personalità immediatamente riconoscibile. Il lungo frontale ha fari affilati che si protendono verso la calandra centrale donandole un aspetto dinamico. Quindi questo crossover compatto si comporta da coupé con linee originali e carattere. la guida è ben calibrata grazie allo sterzo leggero ma preciso ed al cambio automatico a sei marce molto regolare. Insomma è sicuramente adatto alla città ma anche ai viaggi in montagna.Il comfort di marcia è ottimo. l’assetto è morbido rimanendo comunque sicuro grazie alla leggerezza e alle ottime sospensioni. la scocca è costituita per il 63% di acciai ad alta resistenza: una scelta che ha permesso un sostanziale taglio sul fronte di rumore e vibrazioni, grazie all’incrementata rigidità torsionale. Nell’abitacolo della mazda cx-3: il quadro strumenti ad impronta sportiva ha un grande contagiri al centro,(negli allestimenti medio e top) ed è possibile comandare molte funzioni di bordo dal volante e dal controller al centro del
tunnel con tasti e rotella. lo schermo da 7” incastonato nel cruscotto presenta infotainment da segmento superiore. Il navigatore è intuitivo e piacevole da consultare grazie alla grafica 3D. Il Design della plancia sposa con armonia materiali ricercati: plastiche morbide, pelle con doppia cucitura e inserti effetto alluminio. l’abitabilità anteriore è ottima e i sedili sono morbidi al centro e più rigidi ai lati, per sostenere il corpo in curva. Dietro invece c’è spazio per due adulti, mentre il terzo è un po’ sacrificato. Il motore giusto per l’Italia è il 1.5 SKYacTIV-D 1.5 (quello del nostro viaggio) che è possibile accoppiare alla trazione anteriore o integrale. le scelte: 2 o 4 WD, cambio automatico a 6 marce piuttosto che manuale a 5. Prezzo: dai 18.000 euro.

MAZDA CX-3
cilindrata cm3: 1499
Potenza massima kW (cV)/giri: 77 (105)/4000 giri
coppia max Nm/giri: 270/1600-2500
Emissione di co2 grammi/km: 136
Trazione: anteriore
Velocità massima (km/h): 172
accelerazione 0-100 km/h (s): 11,9
consumo medio (km/l): 19,2
lunghezza/larghezza/altezza (cm): 428/177/154
Passo (cm): 257
Peso in ordine di marcia (kg): 1235