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L’ultimo viaggio di Fiorucci

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Un’ultimo viaggio di Elio Fiorucci. Vi sveliamo quali erano i weekend preferiti di Fiorucci:

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Guru del design e inventore della rinomata griff che porta il suo nome, lo stilista Elio Fiorucci amato tuttora dai giovani mostra il suo lato estremamente romantico e solitario con grandi lodi alle dune nordafricane e alle isole mediterranee. Pur amando l’Italia. 

di Riccardo Sada

Elio Fiorucci è un maestro e non solo nel saper disegnare capi unici, portando il nostro Paese nel resto del mondo, ma anche un grande oratore. Potrebbe fare l’insegnante, con quella sua passione per i viaggi, per le scoperte, per quei giri attorno al globo. L’Italia ovviamente è una delle nazioni più amate. “L’Italia è fortunata. Se si pensa che si estende dalle Alpi, dal Monte Bianco, dal Cervino sin giù, sino alla Sicilia, la cosa ha dell’incredibile. Si passa da diversi climi, dall’altissima montagna a quelli nordafricani, nell’arco di un migliaio di chilometri. È un paese ben distribuito, che offre paesaggi incredibili e grandi città, molte delle quali sono state anche capitali della Repubblica. Esiste una nazione così nel mondo?”. Nel tempo libero, Fiorucci cerca di viaggiare. “Il momento più bello è quando arrivo in stazione o in aeroporto. Partire è sempre una grande emozione”.

Elio Fiorucci nel deserto (1)

Il viaggio di Fiorucci è leggero come… l’Elio. Lo stilista adora esplorare nuovi territori, è sempre a caccia di stimoli, di idee, di passioni. “Noi della moda siamo così: facciamo una ricerca continua della creatività locale. Una città ad esempio deve tuttavia dimostrare una faccia diversa da quella che l’ha resa nota. Ecco perché consiglio a tutti di andare oltre alle solite arterie metropolitane, sorpassare le consuete attrazioni, e svoltare l’angolo. Per conoscere l’imprevisto”. A lei piacciono parecchio i luoghi in cui ritrovare se stessi, non è così? “In un posto su un’isola ci si può dissociare da tutto e tutti, se si vuole. Io consiglio sempre Ibiza, perché ha un clima temperato e offre dal puro intrattenimento sino al relax nella più assoluta intimità. Ma restando nel Mediterraneo troviamo anche la Grecia e la Turchia, che hanno bellissime spiagge”. Per un weekend lungo quindi cosa suggerisce? “Se si hanno a disposizione 4-5 giorni, direi Ibiza e Formentera, comunque le Canarie in generale. Sennò il Portogallo, spesso sottovalutato. Se il fine settimana è volto alla cultura, alle motivazioni, allora consiglierei Londra, dal mio punto di vista la capitale del mondo, che fa convivere più razze pacificamente. Londra è come l’Antica Roma. Ma in Europa ci sono anche Parigi, con il suo stile unico e con il resto della Francia e la navigazione dei suoi fiumi, e Berlino, vivace ed energica”.

Sembrerebbe un esterofilo, Fiorucci. Invece…“Amo le isole Eolie e quelle toscane come l’Elba e il Giglio. La Sardegna,poi mi sembra un piccolo continente. Percorrendo la Sicilia, da est a ovest, si nota il cambiamento di carattere della popolazione; e poi c’è Taormina, splendida: ci sono stato tante volte”. Ci sono anche tanti altri capoluoghi che rappresentano la cultura? “Ci sono tante città: ai cittadini europei occorre tantissimo tempo per conoscere il nostro infinito patrimonio. Prendiamo Firenze o Venezia, quest’ultima immobile sull’acqua, nella sua meraviglia per secoli, sembra protetta dal cielo. Il pensiero degli abitanti è unico e poi ci sono le ville veneziane. Roma, con gli scavi si scopre sempre di più e ci sono vie in cui puoi camminare su secoli di storia. Infine, Napoli e la sciagura dell’eruzione del Vesuvio, che non ha intaccato la città né Pompei, alla fine comunque conservate in buono stato”. La sua Milano? “Basta guardare il Duomo, che sembra un cesello, per capire la città: è un monumento ardito da togliere il fiato. Insomma, la più bella cattedrale esistente”. Torniamo in terra straniera?

“New York è unica. La Meta, scritto in maiuscolo: teatri, club, ludoteche: ogni passione nella grande mela ha il suo mondo. Poi San Francisco Vancouver. Bangkok ha uno sviluppo e un’educazione commoventi. E Shangai: sono andato l’anno scorso per l’Expo e sono rimasto colpito dallo skyline, che può far invidia alle metropoli statunitensi. Tokyo, inoltre, con le sue piccole case vicine ai grattacieli. Puoi camminare ore e ore tra la gente. Se riesci ad intrufolarti nelle viettine, riesci a scoprire il Giappone di un tempo”. Un suo grande amore sono le dune di sabbia, è vero? “Ho degli splendidi ricordi in merito al deserto africano, una visita del quale vale una vita: non c’è niente di più bello che arrivare in un’oasi e vivere una situazione da sogno. Le pastorelle che prendono l’acqua dai pozzi è un’immagine magnifica. Ma di colline di sabbia splendide ne ho viste anche nel nordest del Brasile, a Jericoacoara, su e giù a bordo di una Dune Buggy”.

Dune Buggy a Jericoacoara

Quando viaggia di cosa non può fare a meno?

“Mi basta una piccola valigia e un abbigliamento versatile. Al massimo mi porto un costume se la località è marina o un impermeabile se montana”.

Che auto possiede?

“Non sono proprietario di vetture. Avevo una Porsche ma circa cinque anni fa ho smesso di guidare. Oggi al massimo condivido quelle degli amici se sono in vacanza. Mi piacciono i fuoristrada, sì: in Brasile ne ho noleggiato uno per scoprire dei paesini che con fatica sarei riuscito a raggiungere con altri mezzi. Le auto ti permettono effettivamente di approfondire l’esplorazione”.

Come pianifica un weekend?

“Mi faccio dare una mano dalle ragazze dell’ufficio”.

Ha mai pensato di disegnare dei capi per dei viaggiatori?

“È una specializzazione, questa, e i militari sono i più bravi a realizzare forniture tecniche. Bisogna avere passione quando si producono certe creazioni. Un capo ti fa compagnia e alla fine ti ci affezioni, è un po’ come la coperta di Linus”.

Chi era Elio Fiorucci

Nato a Milano nel 1935, Elio Fiorucci è il visionario della moda in Italia. A 17 anni inizia a lavorare nel negozio di scarpe dei genitori, nel centro di Milano, e nel ‘67 apre il mitico negozio di Galleria Passarella, in San Babila. Nel ‘74 apre un secondo store Fiorucci a Milano, in Via Torino; nel ‘75 tocca a Londra e nel ‘76 New York. Andy Warhol sceglie la vetrina di questo negozio per il lancio del suo rivoluzionario giornale Interview. Nel ‘78 è il primo marchio a firmare una linea di occhiali. Nel’81 nasce la collezione di t-shirt e felpe illustrate con immagini di Walt Disney.

Curiosità

Nel’84 prende il via la pubblicazione della serie di figurine Panini che pubblicano tutte le immagini grafiche del lavoro di 30 anni di attività. Una collezione che vende oltre 25 milioni di bustine in un anno. Nel 2007 alla Triennale di Milano si è tenuta la mostra “Anni settanta, il decennio lungo del secolo breve” a cui è stato dedicato un ampio spazio a Elio Fiorucci: “Fiorucciland”.

Siti Internet

www.lovetherapy.itwww.eliofiorucci.it
www.jericoacoara.comwww.desertfoxtravel.com