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LE DONNE DEL VINO PREMIANO PHILIPPE DAVERIO

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Una cerimonia di premiazione davvero suggestiva per “Le donne del vino” quella per Philippe Daverio, il critico d’arte insignito del titolo “Uomo dell’anno 2014″ dall’Associazione Nazionale delle Donne del Vino, svoltasi il 1 ottobre 2014 a Palazzo Venezia nella Sala Altoviti.

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Dopo il saluto della Sovrintendente speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e del Polo Museale della città di Roma, la Dottoressa Daniela Porro, che ha magistralmente descritto gli affreschi della Sala Altoviti, la Presidente dell’Associazione delle Donne del Vino, Elena Martusciello ha presentato brevemente l’Associazione, ha ringraziato gli intervenuti e passato la parola al Dottor Cesare Lampronti, Presidente dell’Associazione della Biennale dell’antiquariato di Roma, che ha presentato la mostra di antiquariato allestita a Palazzo Venezia, al Dottor Carlo Orsi, Presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia, che ha definito l’amico Daverio come un grande rappresentante della cultura in Italia, e al Maestro orafo Gerardo Sacco, autore delle originali opere d’arte realizzate in modo conforme alla tipologia dei vari personaggi premiati. Per Philipe Daverio il Maestro Sacco ha creato la coppa Pitagora e la bottiglia con etichetta indicante il nome del professore premiato e con il tappo in oro 24 carati recante il suo logo e quello dell’Associazione delle Donne del Vino.

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La Presidente Elena Martusciello ha consegnato al Professor Daverio anche la targa dell’Associazione a ricordo dello speciale evento. La Presidente ha ribadito l’insostituibile appoggio che ha dato all’Associazione delle Donne del Vino per la realizzazione di questa premiazione, il dottor Luigi Michielon, creatore della Società D.O.G.E., che organizza eventi da ben 18 anni e che ha allestito la mostra d’antiquariato coadiuvato dalla preziosa collaboratrice Paola Viaro. Il Professor Philippe Daverio ha incantato tutti con la sua cultura e con la sua simpatia che trapela dagli annedoti divertenti legati al cibo e al vino con cui ha intrattenuto i presenti. Daverio ha ribadito come il mondo del vino deve molto all’azione delle donne, che non ritiene essere discendenti delle casalinghe, ma di Matilde di Canossa e di Adelaide di Savoia, che hanno influito sulla politica del periodo in cui sono vissute. Per il professor Daverio non esiste la bellezza, ma l’armonia che deve essere preservata anche a tavola nella forma con cui viene servito un vino d’eccellenza. Per questo motivo ha chiesto all’Associazione delle Donne del Vino di farsi promotrice di un ritorno all’attenzione del rito del bere vino in bicchieri e calici che siano conformi alla natura del prodotto proposto. Il Professore ha infine ringraziato l’Associazione delle Donne del vino perché per lui, che è un grande difensore del paesaggio rurale, le zone meglio conservate di tale territorio sono quelle adibite a vigneti.