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Borghi da guardare: Arcumeggia, il borgo dei pittori

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Una manciata di case ai piedi del monte Nudo tra la Valcuvia e Valtravaglia, qui sorge Arcumeggia, paese di montagna che ha subito un drastico spopolamento già dalla metà del XIX secolo, quando, i giovani e le famiglie emigrarono per cercare fortuna nelle vicine Svizzera, Germania e Francia.

E per contenere questa situazione e attirare l’attenzione dei turisti, furono chiamati qui artisti noti di tutta Italia per affrescare le pareti delle case e per farne un museo a cielo aperto. Era il 1956. Il riscontro fu immediato: Remo Brindisi, Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Aldo Carpi, per citare i più noti, accettarono di passare un periodo di vacanze estive a dipingere qui e fu l’inizio di un fermento artistico e creativo che col passare degli anni però si perse.

Giuseppe Montanari (1956)
Aligi Sassu (1957)

Per il vitto e l’alloggio si mobilitò tutta la popolazione, che diede anche manodopera volontaria nella costruzione di un casa per i pittori e artisti. Arcumeggia diventò il primo paese dipinto d’Italia. Si cammina tra i vicoli del piccolo borgo con il naso all’insù per estasiarsi davanti ad opere che il tempo ha scalfito solo in piccola parte.

Per arrivare: Autostrada dei Laghi A8 Milano-Varese direzione Sesto Calende-Gravellona Toce, uscita Vergiate. Seguire indicazioni per Gemonio proseguire per Valcuvia-Luino fino a Casalzuigno e poi salire ad Arcumeggia.

Per dormire e mangiare: Locanda del Pittore e ristorante, Piazza Minoia, 1. Tel. 0332 650116