Il borgo medioevale di Sermoneta ha festeggiato il suo weekend donna immergendo la cittadina in un vortice di iniziative e creatività tutta al femminile. Un’altro borgo ci festeggia, ormai è un trend stabile quelle che vede le cittadine organizzare festeggiamenti per noi donne, e non potevamo mancare all’appuntamento!
“Le piazze ed i vicoli di Sermoneta, colmi di colori, di artigianalità, di fantastiche idee, di originalità, di sfilate in costume, di arti e mestieri interpretati in chiave moderna, saranno al centro di una memoria storica di lavoro, un monumento vivo alle donne, alla loro coscienza di essere, alla loro utilità per la famiglia, alla loro complicità, alla loro solidarietà”, questo era l’obbiettivo dell’assessore alla cultura Giuseppina Giovannoli e del delegato alle pari opportunità Maria Marcelli.Tra sabato 25 e domenica 26 aprile si è voluto fare quindi un weekend di festeggiamenti rosa, a cui hanno partecipato una fiumana di persone che hanno affollato tutte le stradine di Sermoneta alla ricerca dell’iniziativa che facesse al caso loro… e di scelta ce n’era tanta! Lungo i vicoli si è tenuto infatti il mercatino dell’artigianato, mentre in Largo Nassirya sono state vendute “Le frittelle della solidarietà”: il ricavato è stato devoluto alla sezione di Latina dell’Andos. In piazza Santa Maria Nuova Era ha tenuto laboratori per i bambini, a palazzo Caetani sono state esposte le opere di Serena Inchioda e Barbara Di Salvo. Alla chiesa di San Michele c’è stata la mostra della FI.DA.PA. di Latina – Sermoneta con esposizione di abiti del ventesimo secolo.
Grande successo sotto la Loggia dei Mercanti l’esposizione di abiti da sposa dagli anni ’50 agli anni ’70 delle donne di Sermoneta dal titolo “Sermonetane all’altare”, e “Sposarsi a Sermoneta” a cura di Tres Chic. Fotografo della giornata è stato Vincenzo Corbi, che ha curato anche una raccolta di immagini di matrimoni a Sermoneta a partire dagli anni ’50.
Dopo le esibizioni di balli di gruppo a cura di Aguanilé, ha concluso la manifestazione la tanto attesa sfilata di moda “Give me a second chance” a cura di “Amavis – stilista del riciclo”. Sono stati proposti abiti realizzati con bottiglie di plastica, cinture di sicurezza, tessuti di copertine auto, lenzuola fallate di hotel, cravatte e tessuti di campionari. Amavis ha vinto il primo premio internazionale Arte del rifiuto marino Marlisco Art Contest e il secondo posto al contest Stop allo 048 degli oggetti alle ciminiere di Catania.