Weekend Car Sport GTI

Volkswagen Up! GTI: weekend tra curve strette, rievocando un mito

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Up! GTI – Rivivere un mito è sempre emozionante. Era il 1976 quando nacque per la prima volta il segmento delle compatte sportive. Una rivoluzione: motori brillanti e prestazioni degne di nota su piccole scatole di lamiera. Tutti se ne innamorarono: la prima Golf GTI era appena nata e aveva già uno stormo di ammiratori che la bramavano. Ed oggi riviviamo quel momento. Oggi che le compatte sportive arrivano a numeri che fino a quindici anni fa erano solo nel cerchio ristretto delle super-car. Oggi che le dimensioni sono aumentate, il peso è aumentato e l’anima un po si è persa. Parliamo di dimensioni e peso perché la nuova Up! GTI, auto del segmento A è paragonabile come prestazioni e dimensioni alla prima storica Golf GTI mk1. Incredibile ma vero. L’accelerazione da zero a cento è sostanzialmente identica 8,8 sec per la Up GTI contro i 9 secchi della vecchia GTI.Su strada ancora non le abbiamo provate, non sappiamo quindi se si eguagliano a coinvolgimento, prontezza, anche solo stile di guida…. Ciò che sappiamo per certo è che la piccola Up! GTI ha un piccolo 1.0 tre cilindri turbo. Motore leggerissimo e moderno ma che, paragonato al glorioso 1.6 aspirato del ’76, costruito quasi di nascosto (togliamo il quasi) da una squadra di appassionati visionari di una Volkswagen in fallimento (ricordiamo i difficilissimi anno’ 70), perde leggermente di fascino. In ogni caso nulla è stato lasciato al caso e tutto ricorda il passato. I riferimenti sono infiniti, a partire dalla celeberrima fantasia che ricopre i sedili, fino all’immancabile pomello del cambio a forma di pallina da golf. All’esterno non poteva mancare la sigla argentata sul posteriore, così come diverse placche marchiate disseminate un po’ ovunque.E’ chiara la veste nostalgica ed emozionale, ma questa piccola peste non è tutto fumo. L’assetto è stato rivisto ed abbassato di 15 mm, i cerchi sono da 17′ e l’impianto frenante (dichi anteriori e tamburi posteriori) è stato maggiorato. Lo sterzo deriva dalla sorella maggiore Polo, con particolare attenzione alla sensibilità. Insomma non vediamo l’ora di guidarla e dirvi cosa si prova a rivivere un mito.