Viaggi In Europa

Giappone, non solo sushi e sashimi

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Ristorante caratteristico

Eccoci al consueto appuntamento del lunedì sui paesi che meritano di essere visitati non solo per l’aspetto culturale ma anche per l’aspetto gastronomico. Il Giappone, una terra unica, in cui convivono millenarie tradizioni ancora ben vive e soluzioni futuristiche da fantascienza. Accanto ai tradizionali kimono e agli inchini per salutare, sfrecciano a quasi 400 chilometri orari gli shinkansen i treni proiettile in grado di collegare Tokyio a Kyoto in un lampo. Accanto agli antichi templi scintoisti e ai raccolti e silenziosi giardini zen svettano grattacieli di vetro da cui nascono le soluzioni tecnologiche più avanzate. La terra del Sol Levante è un paese dai mille contrasti dove convivono antiche tradizioni e tecnologie futuristiche. Ma questa terra non regala solo scenari mozzafiato, tradizioni millenarie, eleganza e tecnologia ma regala una cucina ricca, leggera e salutare. In Giappone (www.giappone-turismo.it) contrariamente a ciò che si possa pensare non si mangia solo sushi e riso ma la cucina giapponese è varia e ricca di tantissimi altri ingredienti: gli udon (grossi spaghetti di farina di grano), i soba, spaghetti di grano saraceno, carne e verdura cucinata in molteplici modi.

Molti sono i piatti che vi consigliamo di provare una volta giunti in questa terra magica: il ramen ad esempio, un icona giapponese, sono tagliatelle in brodo di carne o pesce con aggiunta di verdure, il Ganmodoki del tofu fritto a base di verdure, uova e semi di sesamo bianco, gli yakiori dei tipici spiedini di carne, i tendon della croccante tempura su una ciotola di riso o ancora yakiniku carne alla griglia e la variante della cotoletta alla milanese, il tonkatsu servita solitamente con cavolo cappuccio tritato e zuppa di miso (Il miso è un condimento derivato dai semi della soia gialla, cui spesso vengono aggiunti cereali).

Per gli amanti dello street food non perdetevi la okonomiyaki possiamo paragonarlo alla nostra pizza, sembra una grandissima frittata cotta su una piastra calda e condita con quel che si vuole. Infatti okonomi significa “cio che vuoi” e yaki alla piastra. In molti ristoranti è possibile prepararselo da soli. Al tavolo troverete ingredienti, salse e piastra per la cottura.

E cosa bere in Giappone? Tradizionalmente durante il pasto si beve solo brodo. La bevanda nazionale è il tè verde e per i giapponesi bere una tazza di tè è una vera e propria filosofia di vita un rito che ha origini antichissime. Altre bevande tradizionali sono:

il sakè, vino di riso che vi può essere servito caldo o fresco, la birra giapponese, poco alcolica, frizzante e molto aromatica. Fra le cose particolari a tavola ricordate che è poco educato versarsi da bere da soli così come bere l’intero contenuto del bicchiere. Un vostro commensale lo rabboccherà per voi e voi dovrete fare altrettanto. Per brindare evitate accuratamente il nostro classico “cin cin” (in Giappone è una scurrilità) ; ma usate la più idonea forma “Kanpai”.

Per scoprire questa meravigliosa terra vi consigliamo di preparare, vivere e condividere il vostro viaggio con l’assistenza di un operatore turistico esperto della destinazione ad esempio Evaneos (http://www.evaneos.it/) un azienda fondata diversi anni fa da due appassionati di viaggio,  il primo marketplace a mettere in contatto diretto i viaggiatori con dei tour operatori locali e questo vi permetterà di personalizzare ogni dettaglio del vostro viaggio: gli alloggi, l’itinerario, le attività e molto altro ancora. Potete contattarli a (contatto@evaneos.it) o telefonare allo 02 89 87 7718.

Il padiglione d’oro – kinkaku-ji

Qui di seguito i 6 motivi che suggerisce Evaneos per visitare il Giappone:

  • 1.Lasciarsi sorprendere dalla cultura giapponese
  • 2.Scoprire che la cucina giapponese offre molto più del sushi
  • 3.Incontrare una popolazione accogliente
  • 4.Vivere esperienze uniche
  • 5.Scoprire un Giappone diverso ad ogni stagione
  • 6.Fare il bagno negli Onsen Il Giappone può intimorire alcuni viaggiatori per la cultura così diversa e per la barriera linguistica. Tuttavia, sono proprio questi i motivi che rendono così interessante il viaggio, dove ogni scoperta, visita, incontro o esperienza è unica e straordinaria.

 

  • La ricetta per preparare il Tonkatsu | Piatto tipico della cucina giapponese a base di maiale panato e fritto è la seguente:
  • Ingredienti:
  • 1 fetta di Lonza (rosu) di Maiale o Filetto (hire) spessa 2 cm circa
  • Farina
  • 1 o 2 uova, leggermente sbattute
  • Panko (pane grattugiato giapponese)
  • Olio per frittura
  • Sale qb
  • Pepe Nero macinato fresco
  • Salsa Tonkatsu
  • Cavolo cappuccio
  • Preparazione
  • Togliere il grasso in eccesso dalla fettina di carne di maiale e tagliuzzare ad intervalli regolari tutte le parti di grasso rimaste in modo che in cottura la cotoletta non si arricci.
  • Con un batticarne a punte piramidali battere l’intera superfice della fetta di carne per smebrarne le fibre ed ammorbidirla senza schiacciarla troppo.
  • Rimodellate la fetta di carne con le mani, riportandola alla dimensione originale, aggiungete sale e pepe fresco macinato su entrambi i lati della fetta.
  • Passate la carne nel piatto con la farina ed infarinatela per bene.
  • Immergete la fetta di carne infarinata nell’uovo sbattuto ed infine nel panko avendo cura di ricoprirla per bene in ogni sua parte.
  • Mettete a scaldare in una pentola adatta per la frittura, un bel po’ di olio, la cotoletta in cottura non deve essere poggiata sul fondo e portare l’olio ad una temperatura di 175°C.
  • Immergete la cotoletta e lasciate che si dori per bene rigirandola un paio di volte.
  • Togliete la cotoletta dall’olio ed asciugatela velocemente su un foglio di carta assorbente, va benissimo quello del rotolo scottex.
  • Tagliate la cotoletta quando è ancora calda in striscioline trasversali alla sua lunghezza di due centimetri circa.
  • Servire in un piatto accompagnata da cavolo cappuccio tagliato a striscioline sottili, con la salsa Tonkatsu che può essere servita direttamente sulla cotoletta oppure a parte in un piattino da usare per intingere i pezzi di cotoletta durante il pasto.

    esempio di tradizione e modernità