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Aperitivo a 3000m in Austria

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Continuando il nostro itinerario per la valle il terzo giorno la meta è il museo delle moto più alto d’Europa.

Terzo giorno: un aperitivo a 3000 metri e il museo delle moto più alto d’Europa

Ripartiamo alla scoperta dell’Ötztal e ci dirigiamo a Sölden, centro per eccellenza dello sci in inverno e della bike, in estate. Il paese si snoda lungo la strada, con negozi (per lo più di abbigliamento sportivo, con le ultime novità), locali, après ski. Abbiamo l’impressione che anche la sera sia un centro animato e vivace, pur mantenendo la caratteristica di paese alpino, incastonato nella natura. Parcheggiamo nei pressi della cabinovia Gaislachkoglbahn e saliamo verso il cielo. Ci sorprende il design all’avanguardia a basso impatto ambientale: la stazione a valle è un gigantesco scheletro di acciaio che avvolge tutto il corpo centrale, una costruzione futuristica, avvolta da materiale plastico, dall’impatto ambientale ridotto al minimo.

Arriviamo alla stazione intermedia posta a 2.174 metri e prendiamo la seconda funivia per raggiungere il gioiello architettonico delle Alpi, il rifugio Ice Q, dove è stato girato l’ultimo filma di James stuibenfall_rudi-wyhlidal_otztal-tourismus-copiaBond, “Spectre”. Un rifugio sui generis, che ospita un ristorante gourmet e una cantina d’eccellenza. A disposizione dei visitatori 132 posti a sedere al coperto e 80 sulle terrazze panoramiche. Le facciate sono in vetro e acciaio e garantiscono il riscaldamento autonomo alla struttura. Si tratta del ristorante di design più alto delle Alpi. L’emozione è forte. Dalla terrazza lo spettacolo è incredibile, ci sentiamo davvero ad un passo dal cielo. Il rifugio propone nella propria lounge e sulla terrazza dei golosi snacks alpini e tapas, accompagnati da vini esclusivi. Una tappa unica, che rimarrà impressa nella memoria. Non resistiamo all’idea di un aperitivo a 3000 metri d’altezza.

Riscendiamo con l’avveniristica funivia: ci aspetta il Passo 20160618_101732Rombo e il nuovissimo museo delle moto più alto d’Europa, inaugurato ad aprile 2016, proprio in cima al Passo Rombo, a quota 2.175 m. Tra tornanti e suggestivi scorci, parcheggiamo nei pressi del museo e entriamo incuriositi in questo edificio polifunzionale, denominato Top Mountain Cross Point, che accoglie la stazione di pedaggio del passo, un ristorante, una cabinovia e il museo delle moto. Nel museo troviamo circa 200 moto, di oltre 100 case. Tra le chicche ci sono una Brough Superior del 1939, appartenuta e guidata dal suo costruttore. Ci sono poi una Laurin & Klement degli anni 50 (diventata successivamente Skoda). E poi una Indian a due cilindri del 1912 oppure la MV Augusta appartenuta a Giacomo Agostini. L’esposizione di 3.000 m² ci porta alla scoperta di rarità come modelli di A.J.S. BMW, DKW, Ducati, Harley-Davidson, Henderson, Honda, Indian, Matchless, Megola, Military, Motoguzzi, Münch, Norton, NSU, Sunbeam, Triumph, Vincent e Zündapp. Anche gli appassionati di macchine d’epoca trovano alcuni tesori rari, come una Ferrari Californian Spider, una Porsche Speedster, la Lotus 23 B oppure un’Alfa Romeo del 1936, che vinse la Mille Miglia.

Holger Meyer im Ötztal

Ci rimettiamo in viaggio: diciamo addio alla Ötztal passando per la strada alpina del Passo Rombo, che collega il Tirolo con l’Alto Adige, un itinerario contemplativo che collega il sud al nord e che invita a riscoprire il senso della lentezza, ritornando ai ritmi antichi, di quando si passava il passo a bordo di carrozze. Ci abbandoniamo al piacere della guida, lasciandoci trasportare dall’emozione di questa strada, ricca di curve, che ci permette di scoprire il fascino particolare della natura, di provare l’ebbrezza della vicinanza di un ghiacciaio e il piacere della brezza del passo, godendoci anche l’atmosfera più schiettamente rude e autentica delle Alpi.