IN ATTESA DI TORNARE A VIAGGIARE NASCE “RACCONTA IL TUO SOGNO”

La pandemia ci ha costretto a fermare i nostri viaggi, ma non ha potuto fermare i nostri sogni. E quindi abbiamo chiesto ai nostri ragazzi fragili di inviarci il racconto del viaggio che vorrebbero fare, il weekend che vorrebbero vivere. A ognuno degli autori dei racconti vincitori Weekend Premium darà il suo aiuto per cercare di realizzare il sogno descritto nel racconto, o comunque, un fantastico weekend, quando si tornerà a viaggiare.

PARTECIPARE E’ FACILE

Basta descrivere il proprio sogno come un racconto, massimo in due pagine, e inviarlo a Ilmiosogno@weekendreamers.it con almeno tre proprie foto entro il 21 marzo 2021. Nel sito weekendpremium.it  si trovano racconti già arrivati nella sezione Weekend Dreamers, che possono servire come esempio.

L’iniziativa è riservata a ragazzi con disabilità o patologie senza limiti di età che desiderano trascorrere un weekend in una località raggiungibile italiana o europea.

I tre racconti vincitori saranno  scelti, a insindacabile giudizio, dalla redazione e da tre giurie, e saranno pubblicati su Weekend Premium. E premiati con un weekend.




Weekend Dreamers: Thomas ci racconta il suo sogno di volare a Barcellona

Con molto piacere vi presentiamo un altro racconto che partecipa al concorso Weekend Dreamers. È quello di Thomas Zanghellini, che ci parla della sua passione per i motori e del suo sogno di volare a Barcellona. Anche lui avrà la possibilità di ricevere un fantastico weekend. Ecco il suo racconto.

Mi chiamo Thomas, ho sedici anni e sono nato con una patologia genetica detta Distrofia Muscolare di Duchenne. A poco a poco ho avuto difficoltà nel camminare e da quando ho dieci anni sono costretto in sedia a rotelle. Anche se sono sulla carrozzina, ho sempre vissuto come non l’avessi.  Non mi condiziona tanto, in verità, tranne per le scale, che mi spaventano, ma fortunatamente ho quasi sempre preso l’ascensore, che abbiamo fatto costruire anche a casa.

Un primo vero problema erano gli spostamenti in macchina: la macchina non era adeguata, dunque dovevo farmi mettere sul sedile mentre la carrozzina veniva messa nel bagagliaio. Nel 2017 è arrivata la macchina nuova e adattata, nella quale riesco a entrare e uscire facilmente tutte le volte che facciamo spostamenti e viaggi.

Parlando di viaggi, mi piacerebbe poter visitare la Spagna e in particolare la città di Barcellona.  Da sempre ho avuto una grande passione per gli sport motoristici e quella di Barcellona è sicuramente una delle mete più ambite dagli amanti delle corse automobilistiche e motociclistiche.

Panorama di Barcellona

Lì infatti, si trova uno dei più famosi e importanti circuiti d’Europa, in cui si disputano ogni anno il Gran Prix di Formula 1 e la MotoGp, il Circuito di Catalunya.

Il circuito di Catalunya dove si corre la Moto GP

Il mio sogno più grande, sarebbe avere la possibilità di poter visitare i Box, e osservare il funzionamento delle diverse postazioni. Aggiungo di sapere tutto, ma proprio TUTTO sulle corse motoristiche e continuo a informarmi sul mondo delle due e quattro ruote.

I box del circuito di Catalunya che Thomas vorrebbe visitare

Ho degli idoli in entrambi i tipi di competizione: Valentino Rossi per la MotoGp, di cui ho letto anche il libro e nelle nuove leve mi piace molto Franco Morbidelli che potrebbe lottare per il campionato 2021 e Sebastian Vettel per la Formula 1, che ho sempre ammirato per la sua guida e i suoi riflessi. Tra le due comunque preferisco la MotoGP perché a livello emotivo mi dà più divertimento. Mi piacerebbe molto conoscere dal vivo uno di loro e spero un giorno di poterci riuscire.

Valentino Rossi, idolo del nostro Weekend Dreamer

A Barcellona inoltre si trova anche un importante bene culturale: la Sagrada Familia, una delle basiliche più particolari mai costruite. Lo sapevate che ognuna delle sue torri ha un preciso significato?  Per ora le torri sono soltanto otto, ma alla data stimata di completamento (2026) ne avrà ben diciotto. Inoltre, sono 139 anni che i lavori per completarla vanno avanti, incredibile!

La Sagrada Familia, capolavoro di Gaudì, ancora incompiuta

Spero che anche voi condividiate la mia grande passione per i motori, e vi ringrazio per l’opportunità che state offrendo ad ognuno di noi.

Un abbraccio. Thomas.




Giacomo ci racconta il suo sogno: visitare Roma e Pompei

Questa settimana per il nostro concorso Weekend Dreamer – Raccontaci il tuo sogno abbiamo selezionato il racconto di Giacomo, un ragazzo di 15 anni che da sempre ha la passione della storia e degli antichi Romani. Il suo sogno è quello di visitare Roma e Pompei.

Visitare Roma e Pompei è il sogno che ci racconta Giacomo, 15 anni

Cara Redazione di Weekend Dreamers, mi chiamo Giacomo e ho 15 anni. Abito in un paesino in provincia di Brescia con i miei genitori, un cane e un gatto bianco e nero.  Voglio subito dirvi che per me scrive la mia mamma, perché quando sono nato sono rimasto per un po’ senza ossigeno e questo mi ha creato un handicap fisico e anche un lieve ritardo cognitivo. Questo però non mi ha mai impedito di essere un ragazzo curioso, vivace, allegro.

Veduta di Roma al tramonto

Fin da quando ero piccolo ho sempre avuto una grande passione: l’antica Roma. Ho tanti libri e mi piace guardare i film sui romani. Il mio preferito Il Gladiatore.  Il mio sogno sarebbe viaggiare nel tempo e vedere dal vivo i gladiatori, le corse dei cavalli, gli imperatori romani, andare alle terme e passeggiare per le strade di Roma quando era un grande impero.

“Il gladiatore” è il film preferito di Giacomo

Purtroppo, viaggiare nel tempo non è possibile, però non sono mai stato a Roma e il mio sogno sarebbe proprio quello di visitare la nostra capitale d’Italia. Andrei subito al Colosseo per immaginare i gladiatori che combattono contro gli animali feroci, e poi in qualche museo per vedere i resti archeologici e al Foro romano.

Il Colosseo, la prima tappa del viaggio da sogno di Giacomo

Già che sono là, andrei anche a vedere la Basilica di San Pietro in Vaticano, i Musei Vaticani e la Cappella Sistina con i capolavori di Michelangelo per fare contenta mia mamma.

Mi hanno detto che Roma ha anche delle belle piazze, come Piazza di Spagna, che ho visto una volta in TV. Vorrei vedere anche la Fontana di Trevi per buttarci dentro una monetina ed esprimere un altro desiderio.

Giacomo vorrebbe gettare una moneta nella Fontana di Trevi ed esprimere un desiderio

Il mio sogno è anche quello di andare a Pompei, che non è tanto lontano da Roma e che non ho mai visto. La lava del vulcano ha coperto tutto, anche le persone e i cavalli, che sono rimaste esattamente come erano. Ecco, quello sarebbe come fare un viaggio nel tempo. Vi scrivo questo racconto perché spero che il mio sogno si realizzi!

Ciao a tutti da Giacomo




Il racconto di Martina, Weekend Dreamer che sogna la Sicilia tra vulcani e città d’arte

I racconti per il concorso Weekend Dreamers – Young Reporter stanno arrivando! Oggi abbiamo selezionato quello di Marina Zanon, 19 anni, che ci ha raccontato di sé, delle sue passioni e del suo viaggio da sogno: la fantastica Sicilia.

Ciao! Sono Martina Zanon, abito in Trentino a Predazzo, ho quasi 19 anni e tanta voglia di vivere! Ho la SMA, atrofia muscolare spinale, che parolona vero? Sembrerà strano ma davvero sono felice, fiera della mia vita. Ho tanti amici, vado bene a scuola e ho una famiglia che mi supporta in qualsiasi cosa. Certo, ci sono momenti in cui non vorrei vedere nessuno e in cui mi sento triste, ma poi mi dico che non ne vale la pena e ritorno a sorridere.

La mia condizione mi permette solamente di vedere la vita da un’altra prospettiva ed è stupendo. Parlando di me… sono una ragazza davvero solare, ironica, molto sensibile… i miei amici direbbero che sono una pazza scatenata, lo prendo come un complimento! Adoro la notte, il mistero che porta…. non a caso sono una fan sfegatata delle discoteche, dei pub. Potessi ci vivrei lí! La spensieratezza, il poter ballare e divertirsi con gli amici… non c’è cosa più bella secondo me. Mi manca tutto questo, ma sono sicura che presto potrò ritornare in pista!

La cattedrale di Palermo, una delle bellezze che Martina spera di vedere dal vivo

Faccio il quinto anno di ragioneria, indirizzo turistico. Mi aspetta la maturità e sono super agitata! Dopo la scuola mi piacerebbe trasferirmi nella mia città, Milano, per studiare psicologia. Prima però penso di prendermi un anno sabbatico per riflettere bene sulla mia scelta e per lavorare un po’, magari come segretaria (spererei sempre nell’ambito medico).

Veduta della splendida Taormina

Amo viaggiare, fosse per me vivrei per viaggiare. Vorrei tanto andare all’estero, in America… è uno dei miei sogni fin da quando ero piccola. Prima però, vorrei visitare bene la mia Italia, una meta che mi attira un sacco è sicuramente la Sicilia. Ho conosciuto la realtà Weekend Dreamers Young Reporter grazie a Manuel, un socio di una ONLUS, la quale con l’aiuto di volontari permette a ragazzi con disabilità di praticare sport: Sportabili. Perché sogno di andare proprio in Sicilia? Prima cosa perché al sud dell’Italia non ci sono mai stata, dicono che ci sia un mare fantastico e non voglio assolutamente perdermelo! Un’isola ricca di storia, di borghi nascosti di vulcani brontolanti!

Eruzione sull’Etna

Mi piacerebbe poter vederne uno da vicino. Per non parlare di Palermo, città che mi ha sempre affascinata. Vorrei assaggiare tutti i piatti tipici del luogo, sono una mangiona!  Se questo mio piccolo grande sogno si realizzerà non mi importerà scegliere i luoghi da visitare, vorrò lasciare il tutto al caso. Se succederà vi prometto che vi porterò con me, farò tante foto al punto che vi sembrerà di viaggiare anche voi assieme me!

I cannoli siciliani, una prelibatezza che la nostra Weekend Dreamer non si farebbe mancare

Martina aspira a diventare una nostra Weekend Dreamer. Se anche voi volete partecipare al concorso mandateci i vostri testi a ilmiosogno@weekendreamers.it e seguiteci sulla pagina Facebook di Weekend Dreamers

Qui invece trovate tutte le informazioni




Auguri di Buone Feste dai nostri Weekend Dreamers!

In questo anno così difficile e particolare per tutti, abbiamo voluto affidare il nostro messaggio di AUGURI a Ilaria Naef, una delle nostre Weekend Dreamers. E’ stato un anno in cui non si è potuto viaggiare e il turismo, uno dei cardini dell’economia del nostro splendido paese, ha subito una battuta d’arresto. E ancora più difficile è stato non poter viaggiare per quei ragazzi con una disabilità o una patologia, e per questo più fragili.

Ma noi andiamo avanti con un nuovo progetto per il 2121, dedicato proprio a loro, il Concorso Young Reporter – Weekend Dreamers attraverso il quale vogliamo realizzare i sogni di viaggio di altri ragazzi a cui la vita ha riservato prove difficili.

Aspettiamo i vostri racconti all’indirizzo mail ilmiosogno@weekendreamers.itIntanto, potete seguire i nostri progetti sulla Pagina Facebook di Weekend Dreamers .

Il Direttore Raffaele d’Argenzio e tutta la Redazione di Weekend Premium e Weekend Dreamers augurano a tutti i nostri lettori, ai nostri ragazzi, ai nostri followers, ai nostri partner,

BUONE FESTE !!!




Partecipa al concorso “Raccontaci il tuo sogno”. E diventa anche tu un Weekend Dreamer

Nel 2020 non si è potuto viaggiare, o almeno molto poco, perché era pericoloso specialmente per quei ragazzi fragili che hanno bisogno di molte precauzioni. Ma noi speriamo che nel 2021 qualcosa cambi e quindi abbiamo pensato al concorso letterario “Raccontaci il tuo sogno” per ricominciare a sognare. Inviateci i racconti dei vostri weekend da sogno per quando si potrà ricominciare a viaggiare.

“Raccontaci il tuo sogno” è un’iniziativa legata alla pagina FB Weekend Dreamers, ideata e sostenuta dal magazine Weekend Premium, che si propone di aiutare ragazzi fragili, con disabilità o patologie, a realizzare i loro sogni di viaggio.

L’iniziativa è dedicata a Jacopo Marotta, primo vincitore del Premio Young Reporter, che vogliamo ricordare a un anno dalla scomparsa proprio attraverso questa nuova edizione del concorso letterario.

Finora abbiamo pubblicato i racconti di sogni realizzati da Jacopo Marotta, Davide Ciceri, Francesco Forti, Ilaria Naef, Eleonora Ghiazza, Chiara Bruzzese, ma vorremmo aiutare altri ragazzi a realizzarne altri.

RACCONTACI IL TUO SOGNO

Purtroppo per ora non si può viaggiare. Ma nell’attesa di poter ripartire, puoi raccontarci il tuo sogno e diventare un “Weekend Dreamer – Young Reporter”. Come? Inviaci il racconto del tuo sogno all’indirizzo mail

ilmiosogno@weekendreamers.it

I testi più belli e interessanti saranno pubblicati nella sezione Weekend Dreamers del sito www.weekendpremium.it e sulla pagina Facebook di Weekend Dreamers.

COME PARTECIPARE

  • L’iniziativa è riservata a ragazzi con disabilità o patologie senza limiti di età che desiderano trascorrere un weekend in una località raggiungibile italiana o europea.
  • I racconti, della lunghezza massima di 3.000 battute (spazi compresi), dovranno contenere una breve storia del ragazzo/a, la descrizione del proprio weekend/sogno, e le motivazioni della scelta. Al racconto vanno allegate alcune foto, una breve biografia e le informazioni di contatto (telefono ed email). Per i minorenni è necessaria la liberatoria dei genitori per la pubblicazione di testo e foto.
  • Gli elaborati dovranno essere inviati all’indirizzo email ilmiosogno@weekendreamers.it entro il 15 aprile 2021. Nel caso il ragazzo/a sia impossibilitato a scrivere, il racconto potrà essere scritto anche da un familiare.

Come verranno scelti i racconti

  • I racconti più belli, scelti a insindacabile giudizio delle giurie, saranno pubblicati nella sezione Weekend Dreamers del sito Weekend Premium e sulla pagina Facebook di Weekend Dreamers.
  • Tra tutti i racconti pervenuti, ne saranno scelti tre, valutati da tre differenti giurie. La prima sarà composta da giornalisti e scrittori, la seconda da operatori del turismo, mentre la terza sarà una giuria social popolare (in questo caso vincerà il racconto che avrà avuto più like e condivisioni dal popolo del web).
  • I tre racconti vincitori saranno poi pubblicati sulla prestigiosa rivista cartacea e online Weekend Premium Guide. Ogni vincitore riceverà l’invito per un fantastico weekend offerto dai partner di Weekend Premium. E faremo il possibile perché corrisponda davvero al sogno da realizzare.

LA GIURIA DELLA STAMPA

La giuria della stampa sarà composta da: Giuseppe Ortolano, firma di Repubblica, Beba Marsano, firma del Corriere della Sera, Sabrina Talarico, presidente Gist – Gruppo Italiano Stampa Turistica, Raffaele d’Argenzio, direttore di Weekend Premium, Vanni Oddera, scrittore e campione di motocross freestyle, Marina Tagliaferri, giornalista e titolare Studio Agorà, e Raffaella Martinotti Channel manager TGcom24/Viaggi.

La Giuria della stampa. In alto, da sinistra: Vanni Oddera, Marina Tagliaferri, Sabrina Talarico e Giuseppe Ortolano. In basso, da sinistra: Raffaele d’Argenzio, Beba Marsano e Raffaella Martinotti

PER RIMANERE INFORMATI su tutte le iniziative, le notizie e gli aggiornamenti, basta mettere il vostro like alla pagina Facebook di Weekend Dreamers e iscriversi alla newsletter Guida Weekend Premium cliccando su www.weekendpremium.it 

Per informazioni e per inviare i vostri articoli potete scrivere a:

ilmiosogno@weekendreamers.it

È già arrivato in redazione uno dei primi racconti, quello di Martina, una ragazza di 19 anni che vorrebbe visitare la Sardegna e in queste righe ci racconta il suo sogno. Lo pubblichiamo come esempio, ma vorremmo riceverne tanti altri, magari i proprio vostri, e regalarvi un sogno! 

Il sogno segreto di Martina, ragazza disabile e Weekend Dreamer

Mi chiamo Martina, ho 19 anni e sono una ragazza come tante. Anzi no, sono una ragazza speciale, perché al posto delle gambe mi muovo grazie a un paio di ruote, quelle della mia carrozzina. Ho avuto un incidente in motorino che mi ha fatto perdere l’uso delle gambe. Quando mi hanno detto che non avrei camminato più ero disperata. Invece, giorno dopo giorno, grazie alla riabilitazione, alla mia famiglia e ai miei amici, che non mi hanno mai lasciata sola, ho cominciato a capire che, se volevo, potevo continuare a fare molte cose che facevo prima, come studiare, viaggiare, uscire. Dovevo solo farlo in modo diverso e da un’altra prospettiva.

Così, ho finito il liceo, mi sono iscritta all’Università, ho continuato a uscire con i miei amici e sto prendendo una patente speciale che mi consente di guidare un mezzo adattato per i disabili. E non ho intenzioni di fermarmi perché credo che ai sogni non debba essere mai messo un limite. Anzi, siamo proprio noi che ci mettiamo gli ostacoli, che decidiamo che non siamo in grado di farli diventare realtà.

Sono una ragazza a cui piace viaggiare e conoscere il mondo, per questo da tempo seguivo Weekend Premium, perché posso leggere di mete lontane, ma anche dei magnifici luoghi che ci sono in Italia, “viaggiare” ammirando le bellissime foto, leggere di curiosità e di tante cose che non sapevo.

Ho letto dell’iniziativa Weekend Dreamers – Young Reporter e…eccomi qua a raccontarvi il mio sogno di viaggio. Fin da piccola ho avuto la curiosità di visitare la meravigliosa Sardegna, perché avevo un compagno di classe che veniva da lì. Così, ho sfogliato libri, ho guardato documentari e quando conoscevo qualcuno che c’era stato, l’ho assillato per farmi raccontare che cosa ha visto, che cosa ha provato…

Perché la Sardegna? Prima di tutto perché è un’isola, e a me le isole piacciono in generale. Poi perché ha un mare bellissimo, che non ha niente da invidiare ai Caraibi e alle Maldive.

Poi ci sono i nuraghi, qualcosa di unico, che nessun altro ha. Costruzioni così non ci sono da nessun’altra parte in Europa o nel mondo.

La storia della Sardegna, poi, è bellissima. Lo sapete che il sardo non è un dialetto, ma una lingua? E poi il folklore. Il mio sogno sarebbe assistere a una di quelle manifestazioni con le maschere agresti, a forma di animali, che ricordano gli antichi riti legati alle stagioni o alle messi.

Mi piacerebbe ascoltare il canto a tenore, che è un’altra tradizione della Sardegna che è diventata Patrimonio dell’UNESCO, e visitare la Casa di Garibaldi a Caprera e i forti lasciati dagli inglesi che combattevano contro Napoleone.

Eh, sì, so tante cose sulla Sardegna, ma dal vero non l’ho mai vista. Per ora rimane un sogno, ma visto che ci si deve impegnare per fare diventare i sogni realtà, vi ho rivelato il mio. E prometto che, se si realizzerà, vi racconterò tutto! Mi trasformerò in una Weekend Dreamer – Young Reporter!

Ciao a tutti da Martina di Milano




Un anno fa ci lasciava Jacopo Marotta. Una data che non posso dimenticare…

Jacopo Marotta un anno fa ci lasciava. Il nostro ricordo e quello del suo sogno realizzato: volare a Barcellona e veder giocare Messi.

Il 12 dicembre è una data che non posso dimenticare. Per un confusionario come me, ricordarsi una data è un evento, significa che mi interessa davvero, che per me è importante. Anche perché mi ricorda un’altra data che mi ritorna nella mente e nel cuore. Era il 25 settembre 2019 e a Milano, presso l’Hotel Enterprise, si teneva il consueto evento per l’assegnazione WEEKEND PREMIUM AWARDS.

Gente che va, gente che viene. Il presentatore rilegge la scaletta, le hostess accolgono gli ultimi ospiti. La sala ormai è piena, ma ci sono quattro posti in seconda fila tenuti liberi, con la targhetta “Riservato per Jacopo e famiglia”, e io stesso ero attento che nessuno vi si sedesse. Aspettavo Jacopo, aspettavamo tutti Jacopo.

Jacopo Marotta era un ragazzo di 15 anni. Me lo aveva fatto conoscere Vanni Oddera, il campione di moto freestyle che con la Mototerapia riesce a ridare il sorriso ai ragazzi cui gravi crudeli malattie lo hanno tolto. Io, giornalista del turismo con molti viaggi alle spalle, avevo deciso di realizzare i desideri di viaggio di quei ragazzi che la vita aveva messo duramente alla prova, per farli uscire dalla prigione della loro malattia, anche sono per pochi giorni. Volevo regalare sogni.

Jacopo a Barcellona davanti alla casa di Gaudì

Avevo quindi telefonato a Jacopo e lui aveva risposto con gentile prontezza. E quando gli chiesi qual era il weekend che lui sognava di fare, aveva avuto pochi dubbi: andare a Barcellona e vedere giocare Lionel Messi, il calciatore che era il suo idolo. Ma prima voleva parlarne con mamma Erika e papà Andrea. Loro erano stati subito d’accordo. Così, tutto era stato organizzato e Jacopo era partito per Barcellona insieme ai genitori e alla sorellina Matilde.

Jacopo con la famiglia a Barcellona

Agenzia di viaggio sotto la redazione, hotel in centro a Barcellona, a pochi passi dalle ramblas. Jacopo voleva vedere giocare Messi dal vivo, così, dopo lunghe telefonate con la gentilissima Maite De Juan del Turismo Spagnolo in Italia, Jacopo ha potuto assistere alla partita del suo idolo senza fare code e ha avuto la grande sorpresa di ricevere la maglia con l’autografo del campione. Jacopo era veramente contento di avere vissuto un’esperienza così bella con tutta la sua famiglia. Mi aveva mandato tante foto del suo weekend, sapeva che mi faceva piacere. Era sempre gentile, e cercava di non far trapelare la sofferenza per la sua malattia. Quando gli chiesi se voleva aggiungere alle foto anche un suo testo, fu entusiasta. Si rivelò un vero giovane giornalista. Pubblicai il suo articolo sulla rivista e Jacopo fu davvero contento quando ricevette la copia stampata con le foto del suo weekend a Barcellona e il pezzo con la sua firma.

L’articolo di Jacopo su Weekend Premium

Ma torniamo al 25 settembre 2019. Dal palco stavo dicendo che avevo scelto quella data per assegnare i Weekend Premium Awards perché quella era anche la Giornata Mondiale dedicata ai Sogni e, secondo me, bisogna fare di tutto per realizzarli.

Mentre parlavo, guardavo quelle sedie ancora vuote. Sapevo che Jacopo avrebbe voluto venire di persona a ritirare il premio che avevamo pensato per lui, il Premio Young Reporter. Probabilmente, però, non si sentiva bene e non ce l’avrebbe fatta a venire. Il presentatore Giuseppe Morello prendeva tempo, il pubblico non capivano tutto quel “cincischiare”, intanto, le sedie continuavano a rimanere vuote…

Jacopo con la famiglia e il premio Young Reporter

Finché non abbiamo sentito quel “Siamo qui!” Ce l’aveva fatta! Jacopo era arrivato! Era in fondo alla sala con la sua famiglia. Una bellissima sorpresa! E anche lui era sorpreso e felice di avere ricevuto il premio Young Reporter. Così, tutti insieme, io, il presentatore, Anna Maria, siamo scesi dal palco e gli siamo andati incontro. Non dimenticherò mai la luce che aveva in quel momento negli occhi e il suo meraviglioso sorriso. Il suo sogno si era realizzato e, anzi, stava ancora continuando.

Come una vera star, ritirò il premio, venne sommerso dagli applausi, dalle foto, fu contornato dall’affetto delle persone che si erano radunate attorno a lui per festeggiarlo. Jacopo mi ringraziò, ma, Dio mio, no, era stato lui a realizzare il mio sogno di regalargli quel viaggio che lui sognava.

QUESTO IL VIDEO CHE ABBIAMO GIRATO INSIEME A JACOPO

 

Dopo quella serata magnifica, ci congedammo. Jacopo tornò a casa con mamma Erika e papà Andrea, con il suo premio orgogliosamente stretto tra le mani. Da quel giorno, non l’ho più rivisto.

Seppi poi che il 12 dicembre 2019 quel ragazzino forte e tenace, dal sorriso gentile e lo sguardo vivo era volato in cielo. E, se esistono gli angeli, ora Jacopo è di sicuro uno di loro. Un angelo con la maglia di Messi e il premio Young Reporter, almeno, me piace immaginarlo così…

 




Vanni Oddera, il campione che con la Mototerapia “mette le ali” a chi non le ha

Vanni Oddera è campione di motocross freestyle. Ma è anche campione di altruismo. Perché questo ragazzo con la passione delle due ruote si è inventato un modo tutto particolare per aiutare gli altri: la mototerapia. Vanni fa salire in sella bambini e ragazzi disabili, autistici o con gravi patologie. E riesce a farli sorridere, mettendo loro le ali ai piedi.

Vanni Oddera ha il cuore grande. Grande il doppio del normale, e una patologia molto rara, la Sindrome di Kartagener. “Significa che ho il cuore a destra anziché a sinistra, e tutti gli organi invertiti: il fegato al posto della milza, i reni spostati, così come i lobi del cervello, e il sangue circola in maniera contraria”, spiega.

L’ha scoperto per caso, a 12 anni, dopo essersi sottoposto a un elettrocardiogramma per iscriversi a un corso di pattinaggio artistico, un’idea di sua madre per tentare di distrarlo dalla passione che aveva fin da bambino: le moto. Una passione che né il situs viscerum inversus, né le preoccupazioni della mamma hanno fermato, perché Vanni ha fatto di quello che poteva essere un punto debole il suo punto di forza.

Vanni Oddera in uno dei suoi spettacolari salti

Una “vita spericolata” la sua, che l’ha portato a volteggiare in sella a una moto da cross a 30 metri di altezza, a saltare, a esibirsi in giri della morte, e a diventare campione di motocross freestyle a livello nazionale e internazionale. Fino alla svolta che, come racconta nel suo libro “Il grande salto. Come ho capito che l’amore per gli altri rende felici” (Ponte delle Grazie), lo porta a realizzare il progetto di Mototerapia, dedicato a bambini e ragazzi disabili, autistici o con gravi patologie. Vanni Oddera fa salire questi ragazzi in moto, li fa volare, li fa sorridere, mette loro le ali quando sembra le la malattia gliele abbia tranciate.

Vanni Oddera ha raccontato nel suo libro “Il grande salto” come è nata la Mototerapia

E, se i ragazzi non possono andare da lui, va lui da loro in ospedale, naturalmente in moto (elettrica), portando il suo progetto Freestyle Hospital. Nel marzo 2020, grazie a uno studio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, vengono ufficialmente riconosciuti i benefici della Mototerapia sui pazienti oncologici.

Mototerapia all’Ospedale Regina Margherita

Vanni Oddera è stato uno dei primi sostenitori della mia idea di voler aiutare questi ragazzi dalle ali fragili che oggi è diventato Weekend Dreamers. L’ho conosciuto a un convegno, mi ha dato il suo numero. E quando nessuno sembrava volermi “aiutare ad aiutare” realizzando i sogni di viaggio dei ragazzi più fragili, l’ho chiamato e lui mi ha risposto. Non solo, mi ha fatto conoscere Davide, Jacopo, Francesco, Eleonora, Veronica, Chiara, Ilaria, i nostri Weekend Dreamers e mi ha permesso di catturare i loro sogni e di aiutarli a realizzarli.

Vanni con il nostro Weekend Dreamer Francesco

Perché, secondo te, quando cercavo collaborazione per realizzare il progetto Weekend Dreamers ho trovato così poco aiuto?

“Credo perché, come per ogni cosa nuova che nasce, le persone all’inizio non ci credono, non danno valore alle idee.  Ancor più se si esce fuori dagli schemi, come portare i disabili e i malati in moto. Poi, l’Italia è il paese della burocrazia e delle conoscenze e questo non aiuta. Però non bisogna mai arrendersi, ma credere in quello che si fa e andare avanti”.

Perché invece tu hai appoggiato Il mio progetto di aiutare questi ragazzi a conoscere questo mondo che loro amano tanto anche se per loro è un mondo difficile?

“Ti ho aiutato perché ho subito capito che sei una persona buona, un po’ speciale, un sognatore, e che la tua idea del viaggio weekend era strepitosa per i ragazzi. Consentire loro di realizzare un sogno, di viaggiare, di vivere un’esperienza nuova non solo li solleva dalle difficoltà quotidiane, ma dà loro la forza di capire che la malattia, la disabilità non deve essere un limite. Certo, si fa più fatica, ma niente è impossibile se lo si vuole”.

Vanni Oddera in moto con Veronica Franco

Tu hai aiutato me, e quindi WEEKEND DREAMERS a cominciare, ma tu come hai cominciato?

“Era il 2008, ero a Mosca e avevo appena partecipato a una gara importante. Stavo andando a una festa, mi ero vestito bene e mi ero messo in tasca una manciata di banconote. Ho chiamato un taxi e quando sono salito c’era una puzza terribile. Mi sono accorto che l’autista era senza gambe e che era incontinente, ma lui non chiedeva la pietà di nessuno. Per me è stato come ricevere uno schiaffo. Gli ho dato tutti i soldi che avevo e sono tornato in albergo. Sono scoppiato a piangere, poi, appena tornato a casa, ho chiamato un amico che lavora in un centro per disabili e mi sono proposto di aiutare. È nata così l’idea della Mototerapia, che ho portato avanti credendoci con tutto me stesso”.

Mototerapia con i piccoli pazienti (foto Lorenzo Refrigeri)

Qual è la spinta che ti fa andare avanti che ti dà tanta energia che poi sai trasmettere a questi ragazzi?

Il sorriso negli occhi che questi piccoli guerrieri hanno durante le giornate con me. Sono saliti in moto ragazzi tetraplegici, altri con la sindrome di down o malati oncologici, senza distinzioni. Ho fatto Mototerapia con i bambini di ematologia e oncologia dell’Ospedale Gaslini di Genova e del Regina Margherita di Torino. Bambini talmente fragili che non li fanno nemmeno uscire in giardino, invece davanti a una moto urlavano di felicità, facevano le giravolte…”

La moto mette le ali a chi non le ha

Perchè ti vogliono tanto bene?

“Perché credo di essere genuino, vero, e loro lo sentono. Ma, soprattutto, perché li tratto come tratto tutti non come diversi o malati. Quando mi vedono in tuta, poi, mi percepiscono come un supereroe “che vola” e si fidano ciecamente”. Poi salgono sulla moto e provano emozioni mai provate prima, come se volassero”.

Emozioni sulla moto (foto Lorenzo Refrigeri)

Tra i nostri Weekend Dreamers avrebbe dovuto esserci anche Veronica Franco, che sognava di andare a Disneyland Paris. Veronica ci ha lasciato, ma un suo grande sogno è riuscita a realizzarlo, grazie a te: aveva una voce straordinaria e l’hai portata a “”Tu sì que vales”. L’emozione di quel giorno?

Veronica quel giorno ha esaudito il suo più grande desiderio, quello di fare sentire la sua meravigliosa voce nella sua indimenticabile interpretazione di “Halleluja”. La giuria era commossa e anche io piangevo come un bambino”

Vanni Oddera con Veronica Franco a “Tu sì que valés”

Tu riesci a scuoterli, a dare loro tanta energia, a fargli fare delle cose pazze. Qual è stata la cosa più pazza che hai fatto con loro?

“Farli saltare in moto con me”

In moto nei corridoi dell’Ospedale Regina Margherita

Quale quella che farai?

“I miei progetti futuri sono top secret, ma per ora te li sussurro nell’orecchio senza che ci sentano, anzi potremmo realizzarli insieme…Chissà che oltre alla Mototerapia non nasca anche la Viaggioterapia”




Il sogno segreto di Martina, ragazza disabile e Weekend Dreamer

È arrivato in redazione il racconto di Martina, una ragazza di 19 anni che vorrebbe visitare la Sardegna. In queste righe ci racconta il suo sogno

Mi chiamo Martina, ho 19 anni e sono una ragazza come tante. Anzi no, sono una ragazza speciale, perché al posto delle gambe mi muovo grazie a un paio di ruote, quelle della mia carrozzina. Ho avuto un incidente in motorino che mi ha fatto perdere l’uso delle gambe. Quando mi hanno detto che non avrei camminato più ero disperata. Invece, giorno dopo giorno, grazie alla riabilitazione, alla mia famiglia e ai miei amici, che non mi hanno mai lasciata sola, ho cominciato a capire che, se volevo, potevo continuare a fare molte cose che facevo prima, come studiare, viaggiare, uscire. Dovevo solo farlo in modo diverso e da un’altra prospettiva.

Così, ho finito il liceo, mi sono iscritta all’Università, ho continuato a uscire con i miei amici e sto prendendo una patente speciale che mi consente di guidare un mezzo adattato per i disabili. E non ho intenzioni di fermarmi perché credo che ai sogni non debba essere mai messo un limite. Anzi, siamo proprio noi che ci mettiamo gli ostacoli, che decidiamo che non siamo in grado di farli diventare realtà.

Sono una ragazza a cui piace viaggiare e conoscere il mondo, per questo da tempo seguivo Weekend Premium, perché posso leggere di mete lontane, ma anche dei magnifici luoghi che ci sono in Italia, “viaggiare” ammirando le bellissime foto, leggere di curiosità e di tante cose che non sapevo.

Golfo Aranci visto da Capo Figari. Visitare la Sardegna è il sogno di Martina

Ho letto dell’iniziativa Weekend Dreamers – Young Reporter e…eccomi qua a raccontarvi il mio sogno di viaggio. Fin da piccola ho avuto la curiosità di visitare la meravigliosa Sardegna, perché avevo un compagno di classe che veniva da lì. Così, ho sfogliato libri, ho guardato documentari e quando conoscevo qualcuno che c’era stato, l’ho assillato per farmi raccontare che cosa ha visto, che cosa ha provato…

Perché la Sardegna? Prima di tutto perché è un’isola, e a me le isole piacciono in generale. Poi perché ha un mare bellissimo, che non ha niente da invidiare ai Caraibi e alle Maldive.

Le acque spettacolari della Spiaggia della Pelosa a Stintino

Poi ci sono i nuraghi, qualcosa di unico, che nessun altro ha. Costruzioni così non ci sono da nessun’altra parte in Europa o nel mondo.

Non solo mare, Martina vorrebbe visitare anche i nuraghi

La storia della Sardegna, poi, è bellissima. Lo sapete che il sardo non è un dialetto, ma una lingua? E poi il folklore. Il mio sogno sarebbe assistere a una di quelle manifestazioni con le maschere agresti, a forma di animali, che ricordano gli antichi riti legati alle stagioni o alle messi.

Mi piacerebbe ascoltare il canto a tenore, che è un’altra tradizione della Sardegna che è diventata Patrimonio dell’UNESCO, e visitare la Casa di Garibaldi a Caprera e i forti lasciati dagli inglesi che combattevano contro Napoleone.

La Casa Museo di Garibaldi a Caprera

Eh, sì, so tante cose sulla Sardegna, ma dal vero non l’ho mai vista. Per ora rimane un sogno, ma visto che ci si deve impegnare per fare diventare i sogni realtà, vi ho rivelato il mio. E prometto che, se si realizzerà, vi racconterò tutto! Mi trasformerò in una Weekend Dreamer – Young Reporter!

Ciao a tutti da Martina di Milano

 

Se volete diventare Weekend Dreamer – Young Reporter e vedere pubblicati i vostri articoli, qui trovate tutte le indicazioni 




La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità dedicata ai nostri Weekend Dreamers

Il 3 dicembre è stata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita dall’ONU nel 1992 per promuovere l’uguaglianza e la garanzia dei diritti delle persone con disabilità e per agevolare il loro prezioso contributo nel settore sociale, culturale, politico ed economico.

Quest’anno, poi il Disability Day coincide con l’Anno Internazionale delle Persone Disabili e la Convenzione degli Stati, sottoscritta da 195 Paesi ONU per lo Sviluppo Sostenibile ha inserito all’interno della Agenda 2030 per l’Inclusione una serie di iniziative ed eventi nell’ambito della solidarietà, dei diritti all’istruzione e alla realizzazione personale delle persone disabili.

Il progetto Weekend Dreamers 2020-2021

Anche Weekend Premium ha voluto dare il suo contributo con il progetto Weekend Dreamers -Young Reporter, che già da alcuni anni si propone di realizzare i sogni di viaggio di ragazzi con disabilità o patologie gravi, trasformandoli poi in “giovani reporter” e pubblicando i racconti delle loro esperienze sulla rivista, sul sito e sulla pagina Facebook.

Un modo per “mettere le ali” a chi non le ha e regalare sorrisi, ma anche per fare diventare i nostri “Weekend Dreamers” protagonisti di un sogno che si realizza e testimonial di un mondo “senza barriere” dove la disabilità non deve essere un ostacolo, ma un punto da cui partire per viaggiare, sognare, fare esperienze, osare, forse in modo un po’ diverso, ma comunque unico e possibile.

Per questo, per il 2021, abbiamo lanciato una nuova iniziativa  per cercare nuovi Weekend Dreamers, invitandoli a mandarci all’indirizzo ilmiosogno@weekendreamers.it i racconti con i loro sogni e desideri di viaggio che saranno pubblicati sul sito e sulla pagina Facebook.  I migliori tre poi, scelti da altrettante giurie di esperti, diventeranno i nostri Young Reporter e potranno vedersi assegnato un weekend in Italia offerto da Weekend Premium e dai suoi partner. Potete leggere tutti i dettagli qui

A Paestum e Roma alcune iniziative…virtuose e virtuali

Il tema scelto dalla Conferenza della Convenzione ONU per quest’anno è legato all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo a livello mondiale. Gli esperti si interrogheranno, in questo difficile 2020, su come “Ricostruire meglio: verso un mondo posto COVID 19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”

Veduta del Parco archeologico di Paestum e Velia

Tra le iniziative messe in atto in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con disabilità segnaliamo quella del Parco Archeologico di Paestum e Velia che propone “A scuola Nel museo e Dal Museo”, che prevede la possibilità per le scuole di tutta Italia di visitare gratuitamente il museo di Paestum da remoto, grazie alle moderne tecnologie informatiche che abbattono le distanze imposte dall’emergenza Covid.

Didattica a distanza nel Parco di Paestum e Velia

L’esperienza didattica, a differenza dei tour virtuali, propone un’esperienza anche emozionale e relazionale, grazie a operatori culturali connessi dalle sale del museo e gli alunni e gli insegnanti che interagiscono tramite la rete.

Uno scorcio del Parco Archeologico di Paestum e Velia

Lo slogan scelto per la giornata è “Un giorno all’anno tutto l’anno” e saranno ufficialmente collegate tre classi di Como, Napoli e Salerno per le visite al museo. L’arte e l’archeologia diventano così strumenti eccezionali di conoscenza di se stessi e degli altri. E garantirne la fruizione a tutti, in particolare alle persone con bisogni speciali, significa promuovere il processo di inclusione per una società dove proprio le differenze che ci caratterizzano, diventino un valore aggiunto”.

Percorso accessibile nel parco di Paestum e Velia

E, quando il Parco archeologico di Paestum e Velia si potrà di nuovo visitare anche “fisicamente” si potrà contare su un percorso accessibile nel Santuario meridionale con una passerella per entrare nel tempio più antico di Paestum, la Basilica. Grazie al progetto “Un tuffo nel blu” sono stati pensati percorsi guidati dedicati a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico.

Progetto “Un tuffo nel blu”

Anche i Musei Civici di Roma, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità propongono diverse iniziative online per permettere la partecipazione condivisa del loro patrimonio culturale. Il Museo Napoleonico nell’ambito del progetto “Il museo in casa” propone la lettura della scultura in bronzo “Il Ritratto del Re di Roma”, attraverso una descrizione multisensoriale fatta di parole, suoni e suggestioni, pensata per un pubblico non vedente o ipovedente, ma aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare un modo nuovo per fruire dell’arte.

Il Museo Napoleonico di Roma

La Sovrintendenza Capitolina propone invece sulla sua pagina Facebook  un video racconto sulla Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona dedicato a chi ha disabilità uditive o visive.

La Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona

Il Museo di Casal De’ Pazzi, invece, sempre sulla pagina Facebook  propone un video di immagini e parole sulla cura delle persone malate o disabili all’epoca degli uomini di Neanderthal, raccontando come i cacciatori e raccoglitori del Pleistocene limitati da traumi o anziani potessero ricevere un sostegno da parte di tutta la comunità, dalla quale venivano ritenuti ancora importanti.

Il Museo di Casal De’Pazzi

 




Weekend Dreamers. Matilde ci racconta il suo sogno: andare a cavallo con Don Matteo

Stanno arrivando! I racconti dei nostri aspiranti Weekend Dreamers – Young Reporter stanno giungendo in redazione. E con grande piacere oggi pubblichiamo quello di Matilde Cecchi, una ragazza di Firenze che ci apre il suo cuore e il cassetto dove sono racchiusi i suoi sogni. Un’amica speciale che siamo lieti e orgogliosi di ospitare sulla nostra pagina. A lei la parola.

Ciao a tutti, sono Matilde, una ragazza di 22 anni di Firenze. Chi scrive però è la mamma, perché solo lei, insieme al mio babbo, possono capire le mie emozioni. Sono una ragazza normale, ma molto diversa da tutti. Ho avuto da piccola un ritardo di mielinizzazione e questo mi ha portato ad avere un ritardo cognitivo e intellettivo, facendomi anche mancare la manualità, ma a chiacchiera me la cavo!

I sogni…la vita è fatta di sogni e di speranze. E sono proprio i sogni che a volte ti fanno andare avanti nel quotidiano, anche per una come me.

I miei sogni nel cassetto

Il mio sport preferito è l’equitazione e la mia passione sono i cavalli.

I cavalli, una delle passioni della nostra Weekend Dreamer Matilde

La persona che mi rende particolarmente felice quando la vedo in TV, invece, è Terence Hill, sia nei panni di Don Matteo che in quelli della Guardia Forestale nel telefilm “Un passo dal cielo”. Un weekend da sogno? Ovunque, per una ragazza a cui piace sognare. Non importa, poi, se i sogni si avverano oppure no, l’importante è continuare a sognare.

Matilde Cecchi




Chiara, Weekend Dreamer a cavallo: con lui può camminare, correre, volare

Dopo aver realizzato il suo sogno di visitare l’Umbria grazie a Weekend Dreamers, Chiara Bruzzese, già campionessa di danza in carrozzina, ci parla di un’altra delle sue passioni: l’equitazione.

 Di Chiara Bruzzese

In questo periodo dove tutto è difficile per il rischio di contagio per noi disabili la vita è diventata ancora più complicata. Le regole dicono che dobbiamo stare sempre distanziati e quindi io che sono disabile e sportiva per me non allenarmi vuol dire perdere tutto quello che avevo acquisito. Tuttavia, se non posso allenarmi per la disciplina della danza in carrozzina, posso tuttavia dedicarmi all’altra mia grande passione: l’equitazione, che si fa all’aperto.

Chiara Bruzzese durante un’esibizione di danza in carrozzina

Ho la fortuna di vivere in un posto molto bello, Quiliano, un paese di circa 7000 abitanti, situato nell’entroterra tra Savona e Vado Ligure a pochi chilometri dal mare. È composto da due centri e tre frazioni montane e da borgate ricche di fascino, alcune in collina tra il verde di pinete, castagneti e boschi di lecci e faggi.

Veduta di Quiliano, il paese di Chiara

La mia esperienza da cavaliere inizia molto presto, all’età di 6 anni. Mio nonno mi ha regalato un pony ed è grazie a lui che ho imparato a montare. All’inizio è stato difficile perché l’andatura del pony è molto particolare e quindi per me, che allora facevo più fatica a mantenere l’equilibrio, era molto impegnativo. In seguito, durante le mie vacanze in Trentino con l’associazione Sportabili, ho iniziato a praticare equitazione in un maneggio. Così ho deciso di continuare con Il Faggio, un gruppo che pratica l’Ippoterapia. Ho iniziato come riabilitazione, poi nel 2013, hanno formato il gruppo “Faggio Equitazione Olympic”. Con altri due ragazzi del gruppo, Michele e Delia, abbiamo partecipato agli Special Olympic ad Arezzo.

È stata una bellissima esperienza, con tanti ragazzi, uno spettacolo di apertura, una sfilata, le gare e la cerimonia di chiusura con l’assegnazione delle medaglie e i festeggiamenti.  Due anni dopo, ho partecipato ancora agli Special Olympic a Varese. Il tipo di gara e le esibizioni erano un po’ diverse. Ho vinto e mi sono classificata bene anche in una nuova specialità, il dressage (CONTRY MUSIC). Ho deciso così di continuare ancora, seguendo lezioni e manifestazioni a feste, e dopo tanto tempo ho ripartecipato a una piccola gara proprio qui nel mio paese, e ho vinto una coppa!!!

La mia lezione di dressage

Vista la situazione di questa pandemia gli sport all’aperto sono consigliati. La danza invece è in sospeso, mentre l’equitazione è sempre continuata o meglio io non l’ho mai mollata perché in questi anni di danza ho sempre continuato a fare la mia lezione di dressage settimanale come terapia-riabilitativa. Ma la vera emozione è stata partecipare a una gara. Ve la voglio raccontare.

Chiara durante una lezione di dressage

Il venerdì mattina durante la lezione di allenamento l’istruttore mi chiede se volevo partecipare a questa manifestazione nel maneggio proprio qui nel mio paese. Non ho potuto che dire di sì! Dopo tanto tempo ho indossato la tenuta da dressage: giacca blu scuro, pantalone beige chiaro, camicia bianca con un foulard al collo, guanti, stivale con ghette, caschetto. Essendo io in carrozzina il cavallo, invece, lo prepara l’istruttore. Arrivo a lato campo, sono emozionatissima, salgo su una pedana che è l’altezza più o meno della sella sul cavallo. Una volta salita allungo un braccio e con la mano lo saluto. Inizia il mio percorso di gara dressage. L’istruttore è vicino mi spiega e mi fa provare il campo. La disciplina del dressage che eseguo a seconda del tipo di disabilità ha varie andature: la mia è il passo. Le mie figure sono: volta, mezza volta, diagonali, slalom e tagliate. La gara si svolge su un campo dove sono posizionate delle lettere che indicano l’inizio e la fine del percorso.

Il dressage, poi, è uno sport di memoria perché sia il cavallo che il cavaliere devono imparare sia i passaggi che i movimenti. Per eseguire il dressage anche la razza del cavallo è importante, deve essere di buon carattere e con corpo armonico e ancora dai bei movimenti. Ma sia io che il mio cavallo siamo stati davvero bravi!




Ilaria Naef, la nostra Weekend Dreamer ci racconta la “sua” Sicilia

Grazie a Weekend Dreamers ho potuto passare un bellissimo weekend di relax in Sicilia insieme al mio migliore amico Matthew. Siamo molto uniti da quando ci siamo conosciuti alle scuole medie, e ci siamo sempre supportati a vicenda anche nei momenti più difficili, quindi è stato molto bello poter condividere con lui questa esperienza, che è stata anche la sua prima volta in Sicilia.

Mentre aspettavamo in aeroporto, abbiamo pensato di chiamare degli amici siciliani, che avevamo conosciuto un giorno mentre facevamo shopping a Genova. Loro abitano nei dintorni di Catania ed eravamo sicuri che sarebbero stati felici di poterci incontrare durante il nostro weekend. Da quando ci siamo conosciuti, infatti, speravo di poter andare in Sicilia per incontrarli e visitare la loro bellissima terra. Per me era diventato un piccolo sogno, che ora si è avverato grazie a Weekend Dreamers.

Una volta atterrati a Catania siamo subito andati a ritirare l’auto a noleggio e ci siamo diretti subito verso l’hotel “Il Principe“, in cui abbiamo alloggiato per le nostre due notti a Catania, grazie a Raffaele d’Argenzio e a Weekend Dreamers.

Per le strade di Catania

La mattina dopo, abbiamo visitato il centro di Catania, iniziando da piazza del Duomo, al centro della quale si trova la bellissima fontana dell’Elefante (l’elefante è il simbolo di Catania).

Poi siamo entrati nella Cattedrale di Sant’Agata, molto suggestiva sia dall’interno che dall’esterno. Sempre dalla piazza del Duomo, abbiamo potuto osservare il Palazzo degli Elefanti (il municipio) e il Palazzo dei Chierici.

Abbiamo proseguito la nostra visita dirigendoci verso il Castello Ursino. Questo castello ospita al suo interno il museo civico. Ci sono bellissimi dipinti, mosaici, statue, monete antiche, e persino alcune pistole d’epoca. Nella parte esterna ci sono invece dei frammenti di capitelli e sculture.

Ci hanno raccontato che il castello ha avuto per diversi anni la funzione di carcere, infatti sono ancora visibili sui muri le incisioni e i messaggi sui muri. Dopo la visita al castello, abbiamo pranzato con i nostri amici siciliani, ed eravamo tutti molto felici di poter finalmente passare del tempo insieme!

Nelle terre di Giovanni Verga

Nel pomeriggio ci siamo diretti con la macchina verso Aci Castello. Abbiamo visto il panorama dei paesi vicini: Acireale, Aci Catena, Aci Trezza, e poi abbiamo fatto una passeggiata lungomare, fermandoci ad ammirare il castello normanno sul mare, molto spettacolare.

Per cena abbiamo finalmente potuto gustare diversi tipi di arancini e di dolci siciliani, tutti molto buoni! Dopo cena siamo tornati in hotel e siamo andati subito a dormire, per accumulare energie per il giorno seguente, l’ultimo del nostro weekend.

Dalle pendici dell’Etna a Carlentini

La domenica mattina, ci siamo preparati per salire sull’Etna. Mentre salivamo con la macchina siamo rimasti senza parole per la bellezza del panorama, con gli alberi d’autunno e la roccia nera per le passate eruzioni del vulcano.

Una volta raggiunto il rifugio Sapienza ci siamo fermati lì per un bel po’, per goderci l’aria fresca e ammirare lo splendido panorama.

Una volta scesi, ci siamo diretti verso Carlentini, e abbiamo pranzato all’Agriturismo Il Giardino del Sole, dove abbiamo potuto gustare cibi siciliani molto particolari, che non avevo mai assaggiato prima, come ad esempio il “falsomagro”, un rotolo di carne ripieno. Dopo pranzo abbiamo visitato la fattoria, dove abbiamo potuto anche dare da mangiare alle caprette e ai cavalli. Purtroppo, per noi era giunta l’ora di prepararci a ripartire verso l’aeroporto. Abbiamo preso la macchina e siamo tornati verso Catania.

Siamo tornati a casa felici e con dei bellissimi ricordi, grazie Weekend Premium per averci permesso di vivere questa bellissima avventura. Sono felicissima di essere una Weekend Dreamer e di poter partecipare al Premio Weekend Dreamers -Young Reporter!

Ilaria

CHI È ILARIA NAEF

“Mi chiamo Ilaria Naef, ho 26 anni e sono nata a Genova, abito a Varazze. Sono nata prematura e per questo ho una disabilità e non riesco a controllare bene i movimenti delle gambe. Riesco a camminare con le stampelle, ma è da quando ho fatto la scelta di usare la carrozzina che ho iniziato a sentirmi veramente libera. Pratico uno sport che si chiama WCMX, potremmo definirlo freestyle in carrozzina. In pratica faccio salti e uso le rampe da skate con una carrozzina fatta apposta, sono la prima italiana a farlo e sono riuscita anche a fare un backflip (salto mortale).

DOVE DORMIRE E MANGIARE

*Hotel Principe****, via Alessi 24, Catania, tel 095/2500345, www.ilprincipehotel.com

*Agriturismo Il Giardino del Sole, Contrada San Demetrio, Carlentini (SR), tel 333/3291842, www.ilgiardinodelsole.it




Ilaria Naef, la nostra prossima Weekend Dreamer si presenta: pronta per la Sicilia!

Il Coronavirus non ferma i nostri Weekend Dreamers. Siamo lieti e orgogliosi di presentarvi Ilaria, che dalla prossima settimana ci racconterà il suo weekend alla scoperta della Sicilia attraverso le sue foto, i suoi video e le sue impressioni. Intanto, però, ci ha parlato un po’ di lei.

“Mi chiamo Ilaria Naef, ho 26 anni e sono nata a Genova, abito a Varazze. Sono nata prematura e per questo ho una disabilità e non riesco a controllare bene i movimenti delle gambe. Riesco a camminare con le stampelle, ma è da quando ho fatto la scelta di usare la carrozzina che ho iniziato a sentirmi veramente libera.

Pratico uno sport che si chiama WCMX, potremmo definirlo freestyle in carrozzina. In pratica faccio salti e uso le rampe da skate con una carrozzina fatta apposta, sono la prima italiana a farlo e sono riuscita anche a fare un backflip (salto mortale).

Ho scelto il viaggio in Sicilia  perché finora ho visto solo la costa della Sicilia, e non vedo l’ora di poter finalmente visitare il Parco dell’Etna e godermi un weekend di relax. Porterò con me il mio migliore amico Matthew, lui non è mai stato in Sicilia, ma so che lo desiderava da tanto. Siamo inseparabili da quando ci siamo conosciuti circa 15 anni fa, e ci siamo sempre sostenuti a vicenda nei momenti difficili che entrambi abbiamo avuto, quindi siamo felicissimi di poter fare anche questa esperienza insieme”.




Il viaggio di Chiara continua verso Spello, Perugia e Gubbio

Dopo aver lasciato a malincuore il Resort di Borgobrufa, insieme alla mia famiglia decidiamo di visitare anche Spello, Perugia e Gubbio.

Ecco, allora, Spello uno dei borghi più belli d’Italia, conosciuto per le magnifiche infiorate create ogni anno in occasione della festa del Corpus Domini. Sono entrata dalla grandiosa Porta Consolare e ho percorso i vicoli con scorci unici, ammirato panorami e beni artistici, la chiesa Santa Maria Maggiore con affreschi del Pinturicchio, Sant’Andrea e San Lorenzo. Affascinata lascio questo posto incantevole uscendo da Porta Venere con le due belle Torri di Propenzio.

Da Spello a Perugia

Con nostalgia lascio Spello, ma poi, ecco Perugia! Parcheggiamo e, dopo aver fatto la risalita con le scale mobili che attraversano i sotterranei della Rocca Paolina, luogo buio, però nello stesso tempo affascinante, antico e ricco di mistero. Eccomi in centro!!

Bellissima Piazza IV Novembre, cuore della città, con al centro la Fontana Maggiore in marmo, composta da tre vasche con i segni dello Zodiaco, i mesi dell’anno, scene della Bibbia e favole di Fedro. Una vera opera d’arte anche Palazzo dei Priori, in stile gotico, con sopra l’ingresso le statue del grifo e del leone e la Cattedrale di San Lorenzo.

Seduta sulle scalinate ho ammirato tutta la bellezza della piazza e il  brulicare di persone che vi sostano per fare fotografie e godere della vista, l’atmosfera che si respira ti fa tornare indietro nel tempo.

Sono golosa e da golosa del cioccolato mi è mancato non visitare il negozio della Perugina, anche se mi sono accontentata di ammirare le vetrine. Pazienza sarà per la prossima volta!!!!

Verso Gubbio!

I miei genitori mi sorprendono ancora facciamo tappa a Gubbio. Lungo la strada da Perugia a Gubbio ammiro il paesaggio umbro, molto verdeggiante, e arrivo in questo borgo medievale arroccato sul monte Ingino, al confine con le Marche. Raggiungo il grande complesso di Piazza Grande, che comprende il Palazzo dei Consoli e il Palazzo Pretorio. Da qui si gode uno splendido panorama. Ma non è ancora finita!

Salgo poi su un trenino turistico per un viaggio nella storia di Gubbio. Mi sono seduta e mi sono goduta con emozione questo tour, alla scoperta di vie, vicoli e splendide piazze di grande bellezza.

Mi sono immersa nella storia, nella cultura e nelle tradizioni di questa città meravigliosa. Ma, prima di ripartire, mi sono gustata una crescia farcita con prosciutto crudo e formaggio molle, un piatto tipico del posto. Buonissima!!!!

CIAO GUBBIO. CIAO UMBRIA!

Tre giorni sono trascorsi velocemente. Il sogno di questo viaggio non finirà, perché io ritornerò con la mente lì e ricorderò questa bellissima avventura. Ringrazio Raffaele D’Argenzio di Weekend Dreamers (la pagina FB che cerca di realizzare i sogni come il mio).

La sorpresa finale è che questo articolo partecipa  al premio Young Reporter, perché anch’io sono una weekend dreamers. Altra avventura, altra emozione.

Chiara Bruzzese

CHI È CHIARA BRUZZESE

Sono Chiara Bruzzese, ho 27 anni e sono una tipa socievole, ma scontrosa. Mi piace la musica, sentirla a tutto volume, e sono una grande fan di Mika. Sogno di incontrarlo e diventare sua amica!!! Poi ballo in carrozzina, mi piace perché  mi fa sentire libera e mi coinvolge a tal punto che dimentico la mia disabilità.




WEEKEND DREAMERS AD ASSISI. Chiara: “Ho ballato in carrozzina per San Francesco”

Sono Chiara Bruzzese e lo scorso febbraio speravo di visitare Assisi, dal momento che già mi trovavo a Foligno per una gara di danza in carrozzina. Purtroppo, però, la gara si è prolungata e ho dovuto rinunciare. Adesso, finalmente il mio sogno di vedere Assisi si è avverato. Ho trascorso un weekend in questa fantastica città conosciuta in tutto il mondo perché qui nacque, visse e morì San Francesco, patrono d’Italia, e Santa Chiara. Questa meravigliosa esperienza mi è rimasta nel cuore. E la voglio condividere con voi.

Ho ricevuto una telefonata da un amico speciale, poi un’altra telefonata da un nuovo amico, anche lui speciale: Raffaele della WEEKEND DREAMERS (la pagina Facebook che cerca di realizzare sogni come il mio). Ero confusa, però anche felice perché si stava realizzando un altro grande sogno: un weekend al Resort Borgobrufa di Assisi con la visita guidata a questa sublime città.

PRIMO GIORNO: Coccole e relax al Borgobrufa Spa Resort

Sono partita con i miei genitori e Mia, la nostra dolce barboncina toy. È stato un viaggio di circa 4/5 ore, ero molto emozionata. Appena arrivata, in lontananza ho visto Assisi.   Dopo pochi chilometri ecco il Resort. Il Borgobrufa è lo SPA Resort più grande dell’Umbria ed è situato sopra una collina nelle vicinanze di Assisi e di Perugia. È un vero e proprio piccolo borgo dedicato al Benessere con una piscina interna ed esterna, la sauna e la Spa, la zona di relax e un bellissimo ristorante con una terrazza panoramica.

In questa bellissima location vivrò il mio sogno. Si, qui passerò due giorni, mi coccolerò un po’. Mi accoglie la responsabile e mi consegna la chiave della favolosa suite panoramica. Cavoli che meraviglia!!!  Il personale è gentile, cortese e disponibilissimo.  L’ambiente super accogliente, rilassante e dalle finestre si gode di un panorama a 360° stupendo.

Mi sono sistemata e poi è arrivata l’ora di cena. Ero impressionata e tesa, in un ambiente chic e raffinato.  Il personale mi ha accolta e messa a mio agio. Mi ha deliziato con piatti elaborati e particolari, ho gustato ottimi agnolotti ripieni di prosciutto di Norcia.  E visto che Assisi è vicino sono andata a vederla di sera illuminata…  Stupenda sembra un presepe… anzi è proprio un presepe.

SECONDO GIORNO: Nelle strade antiche di Assisi

Appena sveglia ero un po’ preoccupata per la giornata che mi attendeva. Ho fatto una ricca colazione e ammirato il paesaggio. Mi aspettava Assisi la mia meta sognata da tempo. Ho pensato tante volte a questa città dai vari stili (romani, medievali e rinascimentali) arroccata su una collina, dove spicca l’imponente Basilica di San Francesco.

Eccomi arrivata, sono senza parole, osservo il paesaggio, e mi avvio   all’appuntamento con Giulio Proietti, il responsabile dell’Ufficio del Turismo del Comune di Assisi, e con la nostra guida Maddalena D’Amico.

“Chiara eccoti!”, una voce si fa avanti e io “Sì, ci sono!”. Ci siamo presentati e scambiati i vari pareri su dove andare, ma ero ancora immersa nella bellezza di quel posto. Io e la guida ci siamo avviate ed è iniziato il viaggio nell’atmosfera di spiritualità di quel luogo di storia e di fede.

Dopo aver sostato davanti alla Tomba del Santo, ammirato le ricchezze dei capolavori di artisti come Giotto e Cimabue nelle Basiliche, sono andata all’altra meta che desideravo visitare da tempo: la Basilica di Santa Chiara, luogo di culto e di pellegrinaggio, oltre il corpo della Santa, vi è conservato il Crocifisso di San Damiano, che parlò a San Francesco. Devo dire che qui mi sono molto emozionata.

Il viaggio continua. Il Signor Proietti mi dice che sono attesa in Comune per essere ricevuta e salutata dall’Assessore allo sport Veronica Cavallucci e dal consigliere comunale Paolo Sdringola. Ecco sono arrivata in una piazza fantastica dove spicca Palazzo dei Priori, oggi sede del municipio, il tempio di Minerva con il campanile chiamato “Torre del Popolo” e il Palazzo del Capitano del Popolo, la fontana settecentesca “Fontana dei due leoni”.

Dire che sono emozionata è poco! Sono addirittura frastornata. Mi premiano con una targa e con una copia dell’enciclica firmata da Papa Francesco pochi giorni prima.

Ma le emozioni non sono ancora finite, perché mi dicono che ora devo ballare. Ma dove? Sorpresa! Ballerò davanti alla Basilica di San Francesco. Sono molto tesa!! Torno in piazza, ed ecco la carrozzina da ballo!  Mi devo concentrare, sono emozionata. Mi guardo attorno: sono in un luogo così importante e suggestivo, le mie sensazioni sono a mille, la basilica di San Francesco, le persone, la musica inizia e io ballo, ho ballato, ho ballato!!!!

È andata sono felice, è stata una grande esperienza. L’Assessore e il Signor Proietti si sono complimentati e anche commossi. È quasi sera. Ci salutiamo. Sono ancora incredula di aver trascorso un giorno così da sogno, in un posto incantevole e con persone gentili e che mi hanno coccolata e che mi hanno chiesto di tornare. Mi hanno detto che sarò sempre la benvenuta e che mi seguiranno nelle mie prossime avventure sportive. Ritorno al Resort a gustare l’ultima cena, il “Delizia menù quattro sensi”: piatto unico di gnocchi rossi con ragù di chianina e un sorbetto.

Il terzo giorno si parte. CIAO ASSISI!! Spero di rivederti presto…

Ma c’è un’altra sorpresa finale: questo articolo partecipa al premio Young Reporter perché anch’io sono una Weekend Dreamers.

Chiara

CHI È CHIARA BRUZZESE

Ho 27 anni, ho una disabilità motoria legata anche al linguaggio. Sono diplomata, ora svolgo un piccolo lavoro al computer in una biblioteca. La mia passione è sempre stato lo sport. Ho iniziato con il nuoto, poi con l’equitazione nella specialità dressage vincendo 2 Medaglie d’oro ai Special Olimpic per 2 anni consecutivi.

Però la musica e la danza sono sempre state nel mio corpo e nella mia anima, così ho iniziato a fare Wheelchair Dance, cioè danza in carrozzina. Sono stata Campionessa italiana assoluta nel 2019 e nel 2020 nella specialità SOLO e Medaglia d’oro alla Coppa delle Nazioni 2018 a Bratislava nel DUO. Nel 2019 ho partecipato a varie competizioni internazionali e ai mondiali a Bonn, ottenendo ottimi risultati.