CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2024: “Berlino”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Berlino” di Valeria Cressati, che parla dei ricordi d’infanzia rievocati dal ritorno in una città che un tempo è stata “casa”.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo. La scadenza del concorso è il 30 aprile 2024.

BERLINO

Sono fiume e sono mare.

Muro e orizzonte.

Platano e ulivo.

Respiro l’odore nella U-Bahn

ricordo della mia infanzia.

Mi perdo nelle strade di una città

che sarà

sempre

Casa.

 




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023/24: “TERRE VERDIANE”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Terre Verdiane” di Loredana Bonini, che dipinge con tratti forti e sfumati il panorama e le emozioni di un viaggio nelle terre di Giuseppe Verdi, in provincia di Parma.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

Terre verdiane

Il viaggio?  Un’avventura

un’emozione, un ricordo profumato,

un percorso tortuoso di memoria.

Fatta ad anse come quelle del fiume

Po, nella pianura delle terre verdiane.

Risuona dorato il pensiero che

va stentoreo e silente, all’ombra di una

villa di campagna.

La vista si posa su un calco in gesso di

mano che ha composto note

nei grigiori degli inverni e

nelle calure estive.

Pedalando assapori pane e

Culatello, morbido come

l’erba soffice della piana.

Proseguendo scorgi

Roncole mentre gusti

un gelato al gelso rosso,

Casa Barezzi si apre ricolma

di spartiti e di suoni

spenti ma vivi di note

che s’arrampicano sulle pareti.

Sotto i portici a Busseto

entri nelle locande,

e sulle note del Maestro

gusti una spongata

dal ripieno casereccio

di un impasto dolce e croccante.

Un cambio di passo e di

gusto, un altro locale e un

delizioso scartoss, un

cono di tocchetti di salame

misto a focaccia.

Un’ultima breve sosta

al limitare del ricordo

fra le note e gli aromi

padani si perde lontano

quel viaggio

nello spazio di un sogno.




Concorso Poesia di Viaggio: “Capri”

Continuiamo a ricevere le vostre poesie per il concorso “Poesia di Viaggio”. Pubblichiamo “Capri” che ci ha inviato Milena Nigro, un affresco che è una struggente dichiarazione d’amore per l’isola, di cui l’autrice porta un struggente ricordo nel cuore.

Se volete vedere la vostra poesia pubblicata, partecipare al concorso gratuito e avere la possibilità di vincere un fantastico weekend per due persone, qui trovate il bando completo, inclusa la sezione speciale “Poesie in Mongolfiera” riservato ai ragazzi diversamente abili o con patologie, che avranno la possibilità di realizzare un sogno.

 Capri

C’è un’isola nobile e sublime

tra le braccia del Golfo di Napoli

mondana e brulicante di gente:

Capri è il suo antico nome.

Cime rocciose prominenti

e panoramici altopiani,

ripide scogliere a precipizio

celano anguste grotte e insenature.

Antro di Tiberio quella Azzurra

dai magici giochi di colori

per la leggenda stregata dimora

di spiriti benevoli e demoni maligni.

Tre piccoli isolotti erosi

tra i limpidi fondali son detti Faraglioni.

Ombelico del mondo è la Piazzetta.

Sinuosa la Via Krupp

scende a disegnare tornanti

come un lungo serpente strisciante.

Sale un groppo nella gola

alla vista dell’immensità del mare,

azzurro e vivamente scintillante,

come anche un abile pittore

non potrebbe riprodurre sulla tela.

E vorresti chiudere ammaliato gli occhi

per stampare la sua immagine nel cuore,

o essere un candido gabbiano

per sorvolarne ogni singola onda.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO: “ODORE DI VITA” (MACHU PICCHU)

Continuiamo a ricevere le vostre poesie per il concorso “Poesia di Viaggio”. Pubblichiamo “Odore di VIta” che ci ha inviato Denise Borzacchini e che racconta le emozioni e le sensazioni di un viaggio alla scoperta di Machu Picchu, la città perduta dell’impero Inca. Una montagna silenziosa, che lascia attonito il visitatore che la vede per la prima volta, rapito dalla meravigliosa natura circostante e dal mistero custodito dalle antiche vestigia.

Se volete vedere la vostra poesia pubblicata, partecipare al concorso gratuito e avere la possibilità di vincere un fantastico weekend per due persone, qui trovate il bando completo, inclusa la sezione speciale “Poesie in Mongolfiera” riservato ai ragazzi diversamente abili o con patologie, che avranno la possibilità di realizzare un sogno.

Odore di Vita

di Denise Borzacchini

Le acque fangose dell’Urubamba,

cingono in un roteante abbraccio la “Vecchia Montagna”*,

mentre Lei, assopita fra le nubi, resta da sempre impavida guardiana della Valle Sagrada.

Silhouette di condor che sprigiona un umido odore di giungla,

rocce ammuffite, che trasudano terra,

gocce che profumano di civiltà dimenticate.

Resti di vita scomparsi per secoli da ogni mappa,

blocchi di pietra incastonati nella rupe che esalano magia, guerra, stregoneria, terremoti, leggenda.

Sentiero sudato odorante di felci, puyas, orchidee e di Waqanki sbocciati da lacrime di fanciulla.

Anche il cielo profuma, forse perché quassù quasi ti sfiora…

Fragranze di cacao vanigliato, di chicchi tostati, di mais abbrustolito,

profumo di avventura, di un destino sconosciuto,

aromi selvaggi, vapori, nebbia,

ma, a prevalere su tutto, un odore commovente, meraviglioso, indimenticabile di vita.

* Il nome “Machu Picchu” deriva dai termini quechua Machu che significa “vecchio” e Pikchu che vuol dire “montagna”




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO: Libera-mente Toscana

È una poesia molto speciale quella che pubblichiamo. Perché è la prima che riceviamo che partecipa al concorso nella sezione speciale “POESIE IN MONGOLFIERA”, dedicata alle persone diversamente abili o con patologie. Anche i premi per i primi tre classificati saranno speciali e cercheranno di realizzare i sogni di viaggio dei vincitori regalando loro un weekend in Italia per due persone. Lo abbiamo deciso dopo il successo del concorso dello scorso anno Racconta il tuo sogno” che ci ha consentito di regalare un weekend ai vincitori. Luna Wambui ha realizzato il suo sogno di visitare Milano, mentre i ragazzi dell’associazione “Costruire il futuro” sono andati tutti insieme a Gabicce. Prossimamente, anche Martina Zanon volerà in Sicilia.

Ecco, allora, l’emozionante poesia che ci ha inviato Francesca Santolin, dedicata proprio a un sogno, quello di visitare le Cinque Terre e la Toscana, senza barriere architettoniche o senza le difficoltà che spesso si trovano ad affrontare le persone diversamente abili.

Qui invece trovate il bando completo per partecipare, inclusa la sezione “POESIE IN MONGOLFIERA”

Futuro in viaggio

Di Francesca Santolin

Immagino di viaggiare

Pensando a dove voglio andare

E non a cosa riesco a fare

 

Immagino di partire

 Senza aiuto alcuno

Di volare via

Da casa mia

Dalle Cinque Terre

A Firenze

Dalla mia bolla

Al mondo intero

 

Immagino di viaggiare

Senza dover calcolare Il nostro mondo ostile

Le scale I terreni

 I marciapiedi

 

Immagino di partire

Verso i borghi

Le distese verdi

Le pinete

La natura pura

Della Toscana immacolata

 

Immagino di viaggiare

Come molte persone

 Uniche

Scoprendo finalmente

Un mondo libero




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO: “ITACA”

Continuiamo a ricevere le vostre poesie per il concorso “Poesia di Viaggio”. Pubblichiamo “Itaca” che ci ha inviato Roberta Ceudek, ispirata alla splendida isola della Grecia che ha dato i natali a Ulisse.

Se volete vedere la vostra poesia pubblicata, partecipare al concorso gratuito e avere la possibilità di vincere un fantastico weekend per due persone, qui trovate il bando completo, inclusa la sezione speciale “Poesie in Mongolfiera” riservato ai ragazzi diversamente abili o con patologie, che avranno la possibilità di realizzare un sogno.

Itaca

Itaca era il cielo immobile e lontano

che scrutavo

nelle notti infinite a disfare

trame e fili che mi si impigliavano

nella paura di un non-ritorno.

Ora ch’è tornato,

li vedo intorno a lui, tutti quei nodi,

tutti quei fili che lo legano e lo imprigionano

mentre lo sguardo, irrequieto,

ancora cerca

la città di Altrove…

 

Itaca mi è costata

oceani e onde

che ancora mi si agitano dentro.

Da quando l’ho ritrovata

ho sempre mal di mare feroce e alto,

mentre guardo l’orizzonte

senza mai riconoscerlo.

Troppo sereno, e troppa terraferma

che non mi placano il desiderio,

né quest’ansia di un futuro certo:

io, di nuovo Re di un Nulla

pietroso e arso.