CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2024: “Romagna”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Romagna” di Irene Puddu, che descrive la meraviglia, i ricordi e le emozioni vissute in una regione ricca di sapori, profumi e tradizioni, che ti accoglie a braccia aperte con la sua allegria e convivialità.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo. La scadenza del concorso è stata prorogata al 30 aprile 2024.

Romagna

Romagna,

un amore a prima vista, che scalda il cuore

un giro di valzer è felicità,

una corsa in bici e catturi le radici,

tra un bicchiere di vino e una piadina,

il tirare la sfoglia e vai le tagliatelle,

è subito festa, momenti sublimi,

mille emozioni quanta bellezza intorno a me,

i campi sono in fiore e tu canti l’amore,

che con un sorriso ti invade l’anima,

e senza non puoi più stare,

Romagna mia, Romagna in fiore,

come cantava il re del liscio,

viva l’amore dolce, indimenticabile, cara.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2024: “SALENTO NEL CUORE E NEL VENTO”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Salento nel cuore e nel vento” di Arcangelo Vitolo, che descrive la malinconia di un amante incompreso durante una festa in cui si balla la Pizzica, il coinvolgente ballo dalle antiche origini che trascina una folla festante e scatenata.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo. La scadenza del concorso è stata prorogata al 30 aprile 2024.

SALENTO NEL CUORE E NEL VENTO

La Pizzica tra le strade di pietra bianca
La gente balla con la luna sulla testa
Un uomo solo con la sua ombra stanca
Sembra stare fuori dalla festa,
Stringe un bicchiere tra le mani
Ha intinto il cuore nel vino
Sarà pieno o vuoto lo saprà domani
Cosa ne sarà del suo destino,
Innamorato di chi non lo vede
Si strugge e si consuma dentro
L’amore toglie e l’amore concede
In bilico sopra un abisso di vetro,
Vaga nel ventre bianco del Salento
Ogni lacrima si perde nel vento
Al ritmo di un cuore d’argento
Ogni sorriso lacera il pianto,
Da solo sta tra la gente
Non c’è solitudine peggiore
Lecce lo abbraccia dolcemente
E del mare gli regala l’odore.

ARCANGELO VITOLO 

 




POESIA DI VIAGGIO 2024: SESSA, SIGNORA DEGLI AURUNCI

Pubblichiamo una poesia fuori concorso: “Sessa, signora degli Aurunci” di Raffaele d’Argenzio da cui traspare il sentimento di affetto, rispetto e ammirazione per un luogo del cuore: Sessa Aurunca.

Vi ricordiamo che per partecipare alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio” c’è tempo fino al 30 aprile 2024: trovate qui il bando completo.

*Ringraziamo il Circolo Fotografico degli Aurunci per queste splendide foto di Sessa Aurunca

SESSA, SIGNORA DEGLI AURUNCI

 Scontrosa Signora austera,

mi piace incontrarti nella sera,

tu che non concedi sorrisi

ma accogli il viaggiatore illuminato

e ignori il turista sciatto e colorato.

 

 Non hai parole ma pietre

che parlano per te,

pietre su cui son scritte

le sacre storie della Storia.

 

A me le racconta la divina Matidia,

libera vestale del Romano Impero,

col marmo bianco della bellezza

e con quello nero del mistero.

 

Qui passarono gli Etruschi,

i fieri Aurunci e, prima dei Romani,

i Greci che, lasciato l’Averno,

ti donarono le vigne del Falerno.

 

Oggi dell’Arte il respiro sento

nella cripta di un’antica chiesa,

nell’ombra d’un tuo convento

e sui gradini di quel teatro

in cui si recitava Lucilio

che fu padre della satira

dopo che di te prima fu figlio.

 

Sessa, tu non sei soltanto borgo,

degli Aurunci fosti capitale fiera

e la tua grandezza è scritta 

nel basalto e nell’anima guerriera.

 

Oggi spalanca il tuo castello

al giovane futuro e a chi ti sa capire,

alzati dal tuo stesso antico nome,

non più Suessa, non più seduta

ai piedi di un vulcano spento,

ma della passata forza riprendi il vento

affinchè la tua sapienza

non sembri solo superba supponenza.

 

Resta, però, sempre la nobile Signora

che non si concede

 a chi gusto non sa cogliere

ma soltanto a chi

ella stessa vuole scegliere.

 

Sessa, madre che sempre accogli il mio ritorno,

quando oltre l’antico teatro mi appare

Baia Domizia, che della tua terra è il mare,

e sento il vento della sera planare 

dal vulcano di Roccamonfina nell’anima mia,

è allora che di te nel cuore mi esplode Poesia.

 

Raffaele d’Argenzio

Tramonto sessano

 

 




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2024: “Quel cammino verso Matera”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Quel cammino verso Matera” di Anna Maffezzoli, che descrive lo stupore che coglie il visitatore durante il cammino sulla Via Lucana fino ad arrivare al cospetto della celebre città dei Sassi.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo. La scadenza del concorso è stata prorogata al 30 aprile 2024.

QUEL CAMMINO VERSO MATERA

Fuggendo dalle strade trafficate
ho percorso la Via Lucana,
i versi di Rocco Scotellaro
han risuonato al tempo dei miei passi.
Ho salito ogni altura,
gocce di argenteo sudore
hanno brillato nell’aria tersa
mi sono persa nella pienezza del tempo.
Tricarico con le sue torri,
di Saracena e Normanna storia,
ha dato il la a un concerto
di sentieri, fra colli e pianure.
Prima Grassano mi ha accolta
col profumo delle sue cantine
vere fucine di piaceri conviviali.
La tappa per Grottole
è stata di dura bellezza.
Ho ascoltato il salmodiare
di antiche preghiere pellegrine,
salendo al santuario,
lì da Sant’Antonio abate
lo scenario è un tutto tondo
di emozioni pure e alte.
A Miglionico mi son seduta
nel castello che malconsigliò,
i baroni riuniti col re,
ho respirato di antica congiura
l’odio e la paura.
Il cammino  mi ha portato a Pomarico
fra il profumo del rosmarino selvatico
mi ha donato affreschi scoperti
in un vecchio magazzino
che un incontro fortunato
ci ha offerto prima di scendere nel prato.
A Montescaglioso è festa
ci sono i Cucibocca che silenziosi
invitano i bambini a esser giudiziosi,
con un grosso ago insegnano
a esser rispettosi e a non mangiare troppo.
Una giornata grigia mi porta a Matera
fra il fango e la bufera apprezzo
l’arrivo a quel terrazzo
dove appaiono i sassi all’improvviso,
che importa se ho le gocce sul viso:
sono arrivata!
Un paese lo conosci se lo vedi,

lo ami, percorrendolo a piedi.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2024: “Monte Titano”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Monte Titano (Non è un errore) di Maria Elia Parascani, dove la salita al Monte Titano, nella Repubblica di San Marino, diventa un simbolo di rinascita e di sfida con se stessi.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo. La scadenza del concorso è stata prorogata al 30 aprile 2024.

MONTE TITANO (“Non è un errore”)

Seguo le orme sulla sabbia
Le onde mi ostacolano
Non so la felicità che faccia abbia
Ma è diversa da quella del perdono

Il tempo dice che è ora di fermarsi
Le gambe sono stanche e senza tono
La testa dice che è il momento di riposarsi
E rinascere in un nuovo modo

Scappare non è mai la soluzione
Vigliaccheria è non affrontare il dolore
Eppure prendo un aereo per la destinazione
Viaggiare è scoperta, non errore

E questa volta ho una destinazione
il Monte Titano è il mio campione
Un altro Stato, eppure lo stesso Paese
e soddisfo così le mie pretese.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2024: “Insolitamente Elba”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Insolitamente Elba” di Marco Biato, che descrive le suggestioni dell’isola d’Elba in inverno.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo. Ricordiamo che la scadenza è stata prorogata al 30 aprile 2024

Insolitamente Elba

È pronta a ormeggiar la nave
che già sento l’odor del frate
sbarchiamo noi viaggianti
dell’Isola d’Elba amanti

Al tramonto del sole
ridono e bevono le signore
e anche se non è stagione
le strade ribollono di persone

L’aria è fresca sulla Calata
le imbarcazioni poche ma non importa
i loro alberi illuminati a festa
allontanano dal cielo la tempesta

I vicoli del centro riparano dal freddo
Elba d’inverno, che puro godimento
Le luci del Natale regalano un sapore nuovo
Una scoperta che riscalda ogni uomo.

 




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023/24: “TERRE VERDIANE”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Terre Verdiane” di Loredana Bonini, che dipinge con tratti forti e sfumati il panorama e le emozioni di un viaggio nelle terre di Giuseppe Verdi, in provincia di Parma.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

Terre verdiane

Il viaggio?  Un’avventura

un’emozione, un ricordo profumato,

un percorso tortuoso di memoria.

Fatta ad anse come quelle del fiume

Po, nella pianura delle terre verdiane.

Risuona dorato il pensiero che

va stentoreo e silente, all’ombra di una

villa di campagna.

La vista si posa su un calco in gesso di

mano che ha composto note

nei grigiori degli inverni e

nelle calure estive.

Pedalando assapori pane e

Culatello, morbido come

l’erba soffice della piana.

Proseguendo scorgi

Roncole mentre gusti

un gelato al gelso rosso,

Casa Barezzi si apre ricolma

di spartiti e di suoni

spenti ma vivi di note

che s’arrampicano sulle pareti.

Sotto i portici a Busseto

entri nelle locande,

e sulle note del Maestro

gusti una spongata

dal ripieno casereccio

di un impasto dolce e croccante.

Un cambio di passo e di

gusto, un altro locale e un

delizioso scartoss, un

cono di tocchetti di salame

misto a focaccia.

Un’ultima breve sosta

al limitare del ricordo

fra le note e gli aromi

padani si perde lontano

quel viaggio

nello spazio di un sogno.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2013: “VENEZIA”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Venezia” di Giancarlo Fattori, che descrive con struggente nostalgia una “Serenissima” vista con gli occhi del cuore.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

VENEZIA

Tu che sei stata forgiata

chiedendo silenzio

ora nel tramonto forgi il mio dolore,

scompigli in silenzio

questa natura distratta,

la tua scollatura di marmo e clamore.

 

Camera con vista

sulle tue viscere antiche,

sulle tue cosce di diamante,

sul mio perdere me stesso,

sul tuo nudo sfuggente.

 

Forse tu sfumi i sospiri

alla furia dei venti,

indifferente alla nostra morte,

disincagliando la bocca

da tempo ancorata

a questa mia bocca scolpita e bruciata.

 

Briciole d’Oriente,

l’incendio a ponente,

miasmi di passione,

il muro che si scrosta,

i corpi in collisione

nella tua luce nascosta.

Giancarlo “Nārāyaṇa” Fattori




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: “Le Piastre”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Le Piastre” di Marco Fusi, che descrive un luogo del cuore, il borgo settecentesco de Le Piastre, nel Comune di Pistoia, a pochi km dall’Abetone.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

Le Piastre (Pistoia)

La sua posizione richiama Dante

stando nel mezzo di lunga via

erta e sinuosa come serpente

che porta da Pistoia all’Abetone.

 

È indeciso tra mirar la città d’arte

o il passo ornato da pini e abeti

dopo il lungo e faticoso cammino

come lieto miraggio nel deserto

t’accoglie la fontana Campari che

si offre da aperitivo di benvenuto.

 

Poi v’è dolce la discesa al paese

che la provinciale taglia di netto

come una ferita o placido fiume

da cui parte un rivolo di strada

che porta a una piazza ordinata

con quattro piante al suo fianco

come soldati allineati di guardia

a difesa d’umile e spoglia chiesa

che ti guarda un poco incredula

pensando abbia sbagliato strada

non avvezza a veder tanti turisti.

 

Il campanile, diritto e compatto

appare dotato di un lungo naso

per ricordare a cittadini e turisti

che la prima domenica d’agosto

sotto alla sua ombra così austera

si celebra il campionato della bugia,

macchina di sogni e viaggi antica.

 

Usciti dal paese girando a destra

si sorge l’imprevedibile sorpresa

una antica ghiacciaia, a ricordarci

com’è freddo il mondo del piastrese

lontano dal calore dell’amato paese.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: “Rwanda”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Rwanda” di Giovanni Schettini, che fotografa la nostalgia per la meraviglia di un viaggio che rimarrà per sempre nel cuore.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

“RWANDA

Tetti che paion disegnati da bambini

su verdi colline trapiantate di banani,

Strade invase da comuni passanti

strade gioiose di cuori d’infanti.

 

Natura violenta che colpisce con fragore

restituisce agli occhi con lo stesso stupore,

in cotanta bellezza non ci si sente mai soli

versi e cinguettii sposan mille odori.

 

Dentro hai ferite come ogni uomo

le tue son cicatrici che hanno scelto il perdono,

resilienza è il motto che oggi si decanta

tu in silenzio hai alimentato speranza.

 

Avrai posto nei ricordi, avrai spazio nei punti caldi

il tuo nome evocherà la spensieratezza di quei giorni,

non c’è lacrime al nostro addio sulla tua terra

ma già so che a mancar sarai a me, dolce Rwanda.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: “ULISSE”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Ulisse” di Michela De Martino, che traduce in versi le emozioni, le avventure e le peripezie del ritorno a casa dell’eroe omerico.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

Itaca, l’isola natale di Ulisse

Ulisse

Errando

Nell’Egeo mare

Di Grecia vittorioso

Tra mari misteriosi che

L’italica terra lambisce

Naufrago vittorioso

Nel Mediterraneo mare

Smarristi la via

Della patria e dell’amore.

Furioso Nettuno

Ti spinse tra le sponde

Dell’Isola di Ogigia

Dove Calipso attendeva

Di donarti il suo cuore.

Ma lo sapevi,

quel mare scintillante

furioso e tuo nemico

a Itaca di spingeva

a ritornare

dove Argo

era rimasto ad aspettare.

Ma la furia

Del Dio

Dovesti placare

E l’ira dei mari

Sapesti domare.

Oh, Itaca,

mia patria, mia terra

a te son tornato

e sono rinato,

e l’amore

della dolce Penelope

ho dovuto

riconquistare.

Deh,

italico mare,

tra le tue acque cristalline

i miei compagni

la loro dimora han trovato.

Con Scilla e Cariddi

Ho dovuto lottare

Per poter alla mia patria ritornare.




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: LE ONDE DEL SILENZIO (Medjugorje)

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Le onde del silenzio” di Roberta Grasso, che trasforma in parole le forti emozioni provate a Medjugorje.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

LE ONDE DEL SILENZIO (Medjugorje)

Possa il cuore riempire,

Il tempo del ricordo,

tra i suoni del sole,

regalato alla maestosa estate,

tra i sorrisi della giovinezza,

tra le gambe stanche,

di interminabili salite,

nella pace della fede estrema,

tra le rocce color bruno,

tra la terra pastosa di pianto,

lì dove la vetta splende,

lì dove la salita è respiro,

vive il silenzio del mondo,

sulla eterna croce blu,

Medjugorje si innalza,

Impetuoso è il suo splendore,

tra le rovine di un deserto,

la sofferenza si delinea,

e diventa canto,

tra le pieghe dei sassi,

una mano si tinge di rosso,

si sbriciola la ferita,

che copiosa sparge il suo sangue,

vivo come la sofferenza di una madre,

che si abbandona al ricordo di un figlio,

forte e potente e il suo lamento di dolore,

la sua discesa sarà piena di battito,

la sua notte sarà ricordo,

ma il suo cuore sarà glorioso,

e quando arriverà l’alba,

la sua anima tornerà,

sulle onde del silenzio.

Roberta Grasso




IL NUOVO ANNO COMINCIA A SETTEMBRE?

di Raffaele d’Argenzio

Settembre, da sempre per me, è come se fosse l’inizio del nuovo anno. A settembre ho cambiato città, ho cambiato redazione, ho lanciato una nuova rivista, o una nuova rubrica…Perché proprio a settembre? Forse perché, in tutte queste situazioni, avevo avuto le vacanze estive per pensare. Anche se un direttore, grande o piccolo che sia, non va mai in vacanza. Le rotelle, o rotelline, continuano sempre a girare… anche se non lo vuoi, loro girano sempre. E, spesso, le esperienze, gli incontri che fai in “vacanza”, ti servono da spunto, da stimolo per cambiare o fare qualcosa di nuovo.

Per esempio, questa estate, durante la mia “vacanza”, ho avuto la richiesta di parlare un po’ del mio libro “POST-IT DI UN VIAGGIO”. La location? Il portico della mia casa al mare, in una sera di fine estate. Ho accettato con entusiasmo. In fondo, forse avrei raccolto qualche offerta per Le Mongolfiere .

Già, perché il mio libro non è in vendita, è stato fatto per raccogliere fondi, appunto per il progetto che cerca di realizzare i sogni di viaggio dei ragazzi più sfortunati. In questo modo, le mie poesie servono anche a qualcosa di concreto, oltre che a solleticare il mio lato vanesio. Una volta che l’evento, e anche la location, sono stati decisi, però, si affacciano subito le prime difficoltà: siamo troppi per stare sotto il portico di casa mia, mancano le sedie, e i bambini dove si mettono? Si annoieranno a sentir parlare di poesia… Ma ormai bisogna andare avanti.

Il portico diventa IL PATIO DELLA POESIA, Federica, la bella figlia di “Aquila”, il manutentore e angelo custode della casa, si offre di fare la presentatrice; Stefania, la moglie dell’avvocato Dario rivela che  ha il teatro nel sangue  e recita in una compagnia romana e, quindi, leggerà delle poesie; mio nipote Pino s’improvvisa sommelier e si dedica alla distribuzione dei vini vulcanici di Roccamonfina; Tonino lascia la moglie dai parenti per essere presente; Tina la vicina ha già letto qualche verso, ma è presente con marito e affini; un giovane amico d’amici si dedica alle luci e l’onnipresente “Aquila”, dopo aver costruito  il magnifico barbecue in pietra e mattoni stasera  lo usa per fare bruschette e cuocere le salsicce che ha scovato nei migliori produttori della zona.

Si accendono le luci, Federica presenta e io, dopo un bicchiere di Falanghina, vulcanica, cito Socrate: ”Conosci te stesso,  diventa chi sei” per dire che con questo libro faccio apparire un altro volto di me stesso: forse quello più vero, più mio.

Dopo che Stefania, l’attrice, Federica e io abbiamo letto alcune poesie, sento qualche applauso e vedo occhi increduli. Dario mi sussurra: “Per tanti anni siamo stati vicini d’ombrellone e non avevo capito chi sei…” Tonino, ex dirigente della Banca d’Italia esprime un desiderio: “Per favore rileggi quella dei colori del viaggio, mi ha commosso”. Stefania, la vicina con gli alti pini nel giardino, invece mi fa: “Io stasera ho capito che voglio riprendere le ali per volare” . Marina, mia nipote:Grazie zio, per questa serata di poesia, ci fai risentire “La felicità non sa fare i conti”? Pino smette di versare Falanghina e mi guarda incredulo“Facendoci conoscere di più di te, ci hai fatto guardare anche dentro noi stessi” Stefania Ninetti, l’attrice, si prende gli applausi e indica me. Luigi Tommasino, già sindaco di Sessa Aurunca: “Sono medico, ma da una famiglia con la letteratura nel DNA. Le tue poesie sono belle e mai banali.” Federica, la presentatrice: “A me ha fatto commuovere “Il tuo Volo”, dedicata ai tuoi figli.”

Una serata di fine agosto, con le albe di settembre ormai vicine. Negli occhi lo stupore di sentirsi diversi, sensibili, di aver capito che la poesia l’abbiamo dentro, e basta poco per farla vivere in noi. Arrivano anche le offerte per le far volare le Mongofiere. Aquila, tutta la sera a lottar con la brace del barbecue, non vuole compenso gli basta un libro, le mie sorelle fanno offerte e prendono un altro libro anche se uno lo hanno già, Tonino scatta per primo a far l’offerta…

Ecco, settembre ci sta portando la consapevolezza che la poesia può servire, che ci ha fatto star tutti bene facendo anche qualcosa di concreto: le offerte serviranno a far volare quei ragazzi fragili, a fargli realizzare quel viaggio che sognano. Aquila che rinuncia al suo compenso, gli altri che fanno offerte, Stefania che vuol riprendere in mano il suo sogno… Sì, questa sera abbiamo volato tutti verso qualcosa di buono, verso un settembre in cui la poesia può essere anche concretezza, per il bene comune. Settembre, quando anche il viaggio può diventare poesia, e può aiutare con azioni concrete, diventando un turismo diverso, etico, un ethic-travel.  Credo proprio che anche questa volta per me il nuovo anno cominci a settembre.

*Per ordinare il libro “Post-it di un viaggio”

 Come detto, i proventi delle vendite del libro andranno a sostenere il progetto “Le Mongolfiere Solidal”. Il libro si può richiedere scrivendo a

redazione@weekendpremium.it

con un’offerta minima di € 15 a copia, incluse spese di spedizione con Poste Italiane, e indicando: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, numero di copie. La spedizione verrà effettuata una volta ricevuta copia del pagamento effettuato allo stesso indirizzo al seguente IBAN

IT 84 X 03069 01603 100000070059

Intestato a Edizioni Premium con causale “Acquisto X copie libro “Post it di viaggio” Progetto Le Mongolfiere Solidal.

 

 




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: “Sicilia”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Sicilia” di Antonella Alberghina, che ci trasmette tutto l’amore per una terra meravigliosa, dove i colori del mare e dei fiori si sposano con i monumenti e una storia millenaria.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

Palermo

 Sicilia

La Sicilia nel cuore

Un’orchestra di suoni

Dal mare turchino

E i mandorli in fiore.

 

Con forma di donna

E capelli fluenti

Richiama gorgone

I visitatori.

 

Paesaggi di storia

Monumenti e colori

Altera mostra

Con piazze e decori.

Carretti ed orpelli

Teatri e gioielli

In una regione dai mille

Risvegli.

 

Marionette e putie

Mercatini e vie

Diventano arte

E poesia.

 

Le strade

Son stampi

E le chiese altrettanto

Per scalpelli e

Inchiostri pensanti.

 

Sono sculture

E opere d’arte

In mostra perenne

Da ogni parte.

 

I canti e la gioia

Degli abitanti

Assai veraci e

Coinvolgenti

Fanno da sfondo

Al suo languore

E alla sua

Solare accoglienza.

Così da incollare

Nei viaggiatori

Eterna

L’immagine

Di musei viventi.

Antonella Alberghina

Il mare cristallino della Riserva dello Zingaro




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: I COLORI DEL VIAGGIO

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “I colori del viaggio…Al Marco Polo di Venezia” di Francesco Romeo, che si sofferma su volti, rumori, sensazioni del viavai quotidiano in un aeroporto, nel momento che precede il viaggio o sancisce la fine di esso.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

I COLORI DEL VIAGGIO…al Marco Polo di Venezia* 

I colori del viaggio li trovi nella pelle delle persone che incontri, nelle valigie sgargianti, nelle parole scambiate con accenti diversi, nelle urla dei bimbi.

Armonie dissonanti che rincuorano i soli, disturbano i più e straziano gli altri.
I sorrisi son rari perché già sprecati nelle faccine “postate”.

I contatti evitati, come pure gli sguardi un po’ persi e riflessi nell’azzurro da schermo.

L’atmosfera è metallica come la voce del volo che ci porterà lontano.

Non è vacanza per tutti, dalla tensione dei volti si direbbe per pochi.

Gli altri chissà, forse solo un impegno, un viaggio donato, un ritorno che però non ricorda l’andata.

Tatuaggi animati dalle braccia in cammino o da caviglie nervose rubano a tutti la scena e si fanno fumetti.

SI lamentano tutti perché imprigionati nei corpi ché son troppo esibiti o nascosti da sempre.

Spesso son nomi impressi per amori dispersi, lontani e talvolta anche irrisi.

Già! Gli amori ci sono ma si fermano il giusto, per emozioni e promesse o per essere incisi nei tatuaggi di prima.

Francesco Romeo

 




CONCORSO POESIA DI VIAGGIO 2023: “Festa in città”

Ecco un’altra poesia che partecipa alla Seconda edizione del Concorso letterario “Poesia di Viaggio”.  Pubblichiamo “Festa in città” di Irene Puddu, che fotografa un momento, durante la splendida Sartiglia di Oristano, in Sardegna.

Per inviare la vostra Poesia di Viaggio trovate qui il bando completo

Festa in città

È festa in città, tra un battito di ciglia, un’emozione,

colori, suoni, sapori e batticuori

E tu cavaliere fiero, con la tua spada, trionfi di felicità.

Con il calore della folla, ti inebri d’amore e accarezzi il cuore,

con maestria e signorilità.

Essenza viva di un tempo lontano che la storia ci ricorderà,

ed è realtà.

Tu, grande emozione, sei dentro ognuno di noi.

SARTIGLIA nel cuore.