Un weekend di magia, buon cibo e motori

Ormai è già tempo di pensare al weekend. Se le vacanze sono ancora lontane, nulla toglie che possiamo regalarci una gita fuori porta, o partecipare a qualcuno dei tanti eventi in calendario nelle nostre città. Ecco i nostri suggerimenti della settimana.

Sapori d’Oriente con il Milano Sushi Festival

Dal 16 al 18 giugno in Piazza Città di Lombardia, a Milano, si tiene la terza edizione del Milano Sushi Festival, la grande kermesse gastronomica dedicata alla cucina del Sol Levante e, in particolare, al sushi, il piatto tipico dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2017. Quest’anno, accanto a rolls, uramaki, nigiri e gunkan si potranno trovare non solo sashimi e tempura, ma anche alcuni degli street food tipici giapponesi, dai gyoza, i celebri ravioli ripieni di carne, pesce o verdure, ai takoyaki, le gustose polpette fritte a base di polpo tipiche di Osaka. Ma anche i temaki, i coni di alga nori ripieni di riso, pesce e verdure, preparati sul momento, agli hamburger di salmone fino alla pregiatissima carne di Wagyu interpretata da abili sushimen.

Per i golosi, ci saranno i mochi, dolcetti giapponesi a base di riso, da accompagnare con una selezione di thè matcha. Ricchissima anche la proposta di bevande, tra cui la birra Asashi, il gin giapponese Roku e una pregiata selezione di champagne e vini al calice. È possibile acquistare i ticket da 15 euro, che include 10 euro in token, per l’acquisto di piatti e bevande. Il costo dei piatti va da 5 a 15 token.

INFO www.facebook.com/events/555899426005814/?ref=newsfeed&locale=it_IT

A Santo Stefano d’Aveto (GE) torna “Mangia e Sciòppa”

Domenica 18 giugno, a Santo Stefano d’Aveto, in provincia di Genova si tiene l’ottava edizione di “Mangia e Sciòppa”, la mangialonga in sei tappe che si snoda lungo 10 km attraverso facili sentieri e punti panoramici immersi nella natura. I gruppi partiranno dalle ore 10 e le tappe gustose prevedono: Tappa 1 Focaccia e vino bianco; Tappa 2: Verdure ripiene e torta di riso; Tappa 3: Polenta con funghi, olio e formaggio; Tappa 4: Lonzino al mirto e tartare; Tappa 5: spiedini di frutta; Tappa 6: Crostata. Quota di partecipazione: € 30. Famiglia di 3 persone € 85, famiglia di 4 persone € 110, bambini con meno di 6 anni gratis. Per gruppi di 10 persone, l’11° non paga.

INFO: www.mangiaescioppa.it

A Maranello (MO) torna la Notte Rossa

Nel weekend del 17 e 18 giugno, a Maranello, Modena, torna la Notte Rossa, dedicata a tutti gli appassionati del Cavallino Rampante. Ricchissimo il programma della 10° edizione. Anche quest’anno, in occasione della Festa, i cancelli della Scuderia Ferrari saranno aperti al pubblico, sabato dalle 18 alle 23.30 e domenica dalle 9 alle 15 e sarà possibile percorrere a piedi Viale Enzo Ferrari, che attraversa gli stabilimenti del Cavallino. Inoltre, nelle strade di Maranello sarà allestito un museo a cielo aperto con decine di modelli di Ferrari da ammirare e votare in occasione del Concorso d’Eleganza, che saranno premiate domenica 18 alle 12 in Piazza Libertà.

Sempre in piazza nella serata di sabato due speciali allestimenti, “Ferrari Club Italia Race” con in mostra i modelli Challenge e GT3 di ieri e di oggi, e “Le Ferrari del Drake”, che proporrà alcune auto del Cavallino Rampante che hanno avuto un significato importante nella vita di Enzo Ferrari. Il Museo Ferrari per l’occasione propone l’apertura straordinaria fino alle ore 22.30.

A chi vuole approfondire il legame tra la Ferrari e Maranello è poi dedicato il trekking storicoLa strada del mito”, con partenza da Via Abetone, davanti all’ingresso storico dello stabilimento Ferrari, e durata di un’ora: viene proposto sabato alle 19 e domenica alle 11. Ancora alla storia della Ferrari a Maranello sarà dedicato lo spettacolo piromusicale con fuochi d’artificio, luci, musiche ed effetti speciali che dal piazzale del Museo Ferrari alle 23.45 illuminerà il cielo di Maranello.

Non mancheranno i mercati e gli stand gastronomici, così come le attività per i più piccoli, dal circuito delle automobiline elettriche e a pedali in Via Dino Ferrari (Piazzale Piscina) a Pompieropoli, attività per i bambini con i Vigili del Fuoco, da piccolo luna park al Gran Premio delle auto a pedali nel piazzale delle scuole medie in Via Claudia.

INFO: www.maranelloplus.com

A Calenzano Alto (FI) si rinnova la magia di Lunaria

Sabato 17 e domenica 18 giugno nel borgo medievale di Calenzano Alto, nel fiorentino, si rinnova il tradizionale appuntamento con Lunaria, il festival dedicato agli artisti di strada. Il tema scelto per quest’anno sono i quattro elementi. Ci saranno quattro aree, ognuna dedicata a un elemento (Acqua, Aria, Terra e Fuoco) e in ognuna di esse ci saranno artisti che proporranno performance a tema. Ci sarà inoltre la possibilità di visitare il Castello di Calenzano. Oltre agli spettacoli, poi, non può mancare il cibo di strada, in piazza San Niccolò, in piazza Belvedere e nel giardino del Castello. Ingresso: intero € 8, ridotto € 6 (bambini 6-12 anni, soci Coop e ATC). Orario: dalle 19 alle 23.45.

INFO: www.lunariacalenzano.it

A Roma c’è Vinoforum

Fino a domenica 18 giugno, presso il Parco Tor di Quinto, in Zona Ponte Milvio, a Roma, si tiene la nuova edizione di Vinoforum, che lo scorso ha ha fatto registrare 51 mila presenze e ha visto la partecipazione di 800 cantine italiane e internazionali, 2500 etichette in degustazione e 60 grandi chef, oltre a 10 mastri pizzaioli e 15 mila operatori di settore. Il format nasce per valorizzare la cultura enogastronomica del Bel Paese e basa il suo successo sull’incontro tra grandi etichette e cucina d’autore, wine tasting rivolti agli appassionati e momenti di business pensati su misura. Orario: ven-sab 19 – 01; dom 19-24. Biglietti: intero € 20, comprensivo di accesso alla manifestazione, calice, 10 degustazioni a scelta tra quelle presenti.

INFO: www.lospaziodelgusto.it

A Palermo una notte alla Catacomba di Porta d’Ossuna

Sabato 17 giugno, la catacomba di Porta d’Ossuna, in Corso Amedeo 110, a Palermo, aprirà straordinariamente nelle ore serali, per una visita guidata alla scoperta dei cunicoli della città sotterranea. Si potrà ascoltare la storia dei primi cristiani e le antiche leggende. Gli archeologi accompagneranno i visitatori lungo le gallerie e i cubicoli del grande cimitero sotterraneo, narrando le vicende del primo Cristianesimo in Sicilia, ma anche le numerose vicende che hanno riguardato la catacomba nel corso dei secoli, contribuendo a creare attorno a essa un alone di mistero, dai rifugi dei Beati Paoli ai rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Prenotazione Obbligatoria. Quota di partecipazione: intero € 6, ridotto € 4. Turni di visita, ogni ora dalle 16 alle 19.

INFO: www.archeofficina.com

 

 




Ferrari 488 Pista Spider: sogno esclusivo

In questo caso il mare è l’Oceano Pacifico, data la location californiana; ma una spider è per definizione l’auto da ampi spazi aperti, appunto le località marine. Una vettura esclusiva e da sogno come la Ferrari 488 Pista Spider personifica in pieno la voglia di libertà che proprio l’invenzione dell’automobile stessa ha reso reale, ben oltre un secolo fa. Da Maranello a Pebble Beach, dalla California alla Motor Valley e da qui verso tutto il mondo. Sognare è sempre bello.

 

FERRARI 488 PISTA SPIDER: CON QUESTA SONO 50

Ferrari 488 Pista Spider

La Ferrari 488 Pista Spider è una serie speciale, la versione scoperta della 488 Pista coupé, a sua volta una serie speciale della 488 GTB. E’ stata svelata il 25 agosto durante il tradizionale concorso d’eleganza di Pebble Beach, occasione quanto mai adatta ad una vettura che ha l’eleganza impressa nel codice genetico, quel carattere ereditario generato da Enzo Ferrari più di 70 anni fa.

Si tratta del 50° modello di vettura aperta prodotto a Maranello. La Ferrari 488 Pista Spider tuttavia non nasce precisamente con intenzioni turistiche. Questa è un’auto concepita soprattutto per andare forte in pista. Lo esprime anche il suo design, grazie alla tipica fascia centrale che attraversa l’intera carrozzeria in senso longitudinale. Esclusivi per questa vettura i cerchi diamantati a stella da 20 pollici.

Ferrari 488 Pista Spider

Disponibili come optional anche i cerchi in fibra di carbonio, del 20% più leggeri. Anche gli interni fanno ampio uso di carbonio, oltre ai rivestimenti in Alcantara. Le pedane in alluminio mandorlato sostituiscono i normali tappeti in moquette. Per risparmiare qualche ulteriore grammo, la maniglia della portiera lato pilota è sostituita da un laccetto.

 

PRESTAZIONI ENTUSIASMANTI, DA VERA FERRARI

Ferrari 488 Pista Spider

Perché un’auto molto veloce anche e particolarmente nelle curve deve non solo essere potente ma anche leggera. L’esperienza Ferrari in materia è sconfinata. Così come per la coupé, molte delle caratteristiche della vettura da corsa 488 GTE sono state trasferite a questo modello stradale. Per far sì che l’auto sia guidabile ad alte prestazioni in sicurezza non solo da piloti professionisti, il nuovo sistema elettronico di controllo Ferrari Dynamic Enhancer rende le reazioni del veicolo più prevedibili e intuitive.

Ferrari 488 Pista Spider

La meccanica della Ferrari 488 Pista Spider è la stessa della coupé. Quindi motore V8 3.9 biturbo con devastante potenza di 720 cavalli ad 8.000 giri e strabiliante coppia massima di 770 Newton metri a 3.000 giri. Grazie anche al peso a secco contenuto in 1.380 Kg le prestazioni sono ovviamente da paura: accelerazione 0-100 in 2,85 secondi; accelerazione 0-200 in 8 secondi netti (tempo alla portata di poche auto normali anche per arrivare solo a 100 Km/h); velocità massima 340 Km/h. Dateci un pizzicotto per svegliarci. Anzi no, non vogliamo smettere di sognare.




Ferrari Portofino M: sempre più veloce.

Ferrari Portofino M – la m sta per modificata. Quindi una versione più veloce di quella normale. Questo super Ferrari è perfetta per un weekend di sole come in questo periodo dell’anno. Godetevi il rumore del motore con il vento tra i capelli.

Ferrari Portofino M - lato
Il design è un capolavoro. Incredibilmente meglio della vecchia California che era proprio bruttina

La macchina è bellissima, ma le foto che le hanno fatto un pochino di meno. Anche perché non sono foto, ma render, quindi fatte al computer….con tutti i soldi che hanno non possono fare uno shooting vero? bah

Comunque, la macchina è perfetta, come la maggior parte delle Ferrari ultimamente. Perfetta e stranamente meno noiosa delle sue sorelle maggiori. Monta l’ormai classico V8 bi-turbo, ma con 620Cv, una potenza che non sappiamo descrivervi, perché non abbiamo mai guidato una macchina con 620 Cv. Questo articolo è quindi di fatto inutile…andrei su Al Volante se fosse per me, farei prima, sono più affidabili…lo fanno di lavoro loro.

Ferrari Portofino M - interni
Belli gli interni, ma il monte Fuji cosa c’entra esattamente?🤔

Gli interni sono chiaramente eccellenti. Il design è molto curato e sembra ergonomico. La bellezza di Ferrari, anche un po sua croce, è essere incredibilmente democratica; non come prezzo, chiaramente, ma per quanto riguarda l’utilizzabilità. Questa macchina devono saperla utilizzare tutti, ma proprio tutti. Anche le persone che non hanno idea di come si faccia a vivere perché ormai serviti da chiunque, ecco soprattutto loro. Non abbiamo idea dei materiali e degli assemblaggi, perché non siamo mai saliti su una Ferrari. Ci fideremo degli articoli e delle prove in video sul web, quindi vi diciamo che sono perfetti, materiali ottimi e di estrema qualità e assemblaggi curatissimi.

Ferrari Portofino M - retro
bellissimo il posteriore di questa super sportiva GT da 620 Cv

Vostra per 206.000 euro. Sono davvero tanti soldini, ma quanto è figa quest’auto? Dai non scherziamo. Compratela e portatecela in redazione per provarla, grazie. Buona Domenica




Un weekend a Modena, seguendo il mito Ferrari

di Manuela Fiorini – per le foto dei Musei Ferrari si ringrazia Claudio Vincenzi

Basta dire “Ferrari” e subito il pensiero degli appassionati di motori, e non solo, va a Maranello e a Modena, dove è nato il mito del Cavallino rampante. Proprio seguendo il “Cavallino” si può vivere un weekend nella Motor Valley con tutta la famiglia, senza dimenticare il buon cibo, che qui va di pari passo con il rombo dei motori.

Il Museo Enzo Ferrari di Modena, all’origine del mito

L’itinerario parte dal Museo “Enzo Ferrari” di Modena, che si trova in via Paolo Ferrari 85, a Modena, proprio nel luogo in cui, il 18 febbraio 1898, nacque Enzo Ferrari. Già dal cavalcavia che porta al museo, lo sguardo del visitatore viene colpito dalle linee sinuose dell’enorme e avveniristico padiglione giallo, della stessa tonalità del logo del celebre “cavallino”, che omaggia il design della scocca di un’auto sportiva degli anni Cinquanta.

Ultima grande opera dell’architetto Jan Kaplicky dello studio londinese Future System, il padiglione sembra abbracciare i due edifici storici, la casa natale di Enzo Ferrari e l’Officina Alfredo Ferrari, mentre la sua forma morbida, che sembra un velo appoggiato sulle ampie vetrate, racchiude 5000 metri quadri di spazio espositivo, un vero e proprio “tempio dell’automobile dalle pareti di un bianco accecante.

Entriamo e cominciamo un vero e proprio “viaggio”, attraverso diverse stazioni, ognuna con il nome di una città, e le Ferrari GT in ordine cronologico, che sono state guidate da imprenditori, celebrità, attori e registi. Si può passeggiare tra le auto e ammirarne i particolari, oppure salire la scala che da una balaustra consente una suggestiva visione d’insieme delle auto esposte.

A intervalli regolari, le luci si abbassano e su una delle grandi pareti del padiglione, viene proiettato un breve filmato con immagini d’epoca sulla vita di Enzo Ferrari, da quando, bambino, assiste a una gara automobilistica a quando diventa lui stesso un pilota, da quando inizia a lavorare per l’Alfa Romeo alla fondazione della Scuderia che porta il suo nome, fino ai successi e alla nascita della leggenda Ferrari.

All’interno del padiglione si può anche provare l’ebbrezza di mettersi al volante di una Ferrari da Formula 1. Basta salire sul simulatore semi professionale e scegliere se guidare la “monoposto” sul circuito di Monza, Barcellona, Silverstone, Imola, Mugello, Zandvoort o SPA Francorchamps. E, se anche finite contro un muretto o andate in testa coda…potete ripartire in tutta tranquillità. La simulazione di 7 minuti costa € 25 ed è su prenotazione.

L’Officina Alfredo Ferrari e la Casa Natale di Enzo Ferrari

Usciti dal padiglione, il percorso di visita continua all’interno di un lungo edificio di mattoni, dove un tempo sorgeva l’Officina Alfredo Ferrari, padre di Enzo. Qui si trova un’esposizione permanente di motori Ferrari, per vedere da vicino il “cuore pulsante” della auto che hanno fatto sognare intere generazioni.

Nello spazio espositivo si trova anche una monoposto di Formula 1, mentre una galleria fotografica che ritrae Enzo Ferrari nelle diverse fasi della sua vita, oppure accanto a campioni come Nuvolari, Castellotti e Villeneuve, introduce allo spazio museale ricavato dalla Casa Natale, uno spazio più riservato e intimo. Un grande ritratto di Enzo Ferrari occupa quasi un’intera parete. In alcune teche si possono poi vedere alcune lettere scritte di suo pugno, la sua penna stilografica e i suoi occhiali.

Impossibile non emozionarsi davanti allo studio dove il Drake teneva le riunioni con i suoi collaboratori, che conosceva personalmente e chiamava per nome, dai dirigenti ai meccanici.

Sulla sua scrivania ci sono anche un mappamondo, il primo esemplare di cavallino rampante e altri cimeli che fanno parte della storia del mito Ferrari.

Secondo giorno: Maranello, dritti al cuore del Cavallino

Da Modena, l’itinerario conduce a Maranello, a circa 20 km dal capoluogo, dove ha sede la scuderia dove nascono le Ferrari. Chi lo desidera, attraverso un tour guidato, può visitare la parte storica dello stabilimento Ferrari, con l’androne originario del 1947, e la Cittadella, cuore dell’azienda, dove vengono progettate e realizzate tutte le vetture con il marchio del Cavallino rampante.

Le strutture architettoniche, poi, portano la firma di archistar come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvelle, Marco Visconti e Luigi Sturchio. Il tour prosegue poi lungo la pista di Fiorano Modenese, il circuito dove, dal 1972, si effettuato i test drive di tutte le auto da competizione e da strada.

Imperdibile una visita al Museo Ferrari di Maranello, concettualmente collegato a quello di Modena. È possibile, infatti, acquistare il biglietto cumulativo per visitarli entrambi a € 24 per gli adulti e € 10 per i minori di 19 anni accompagnati.

Il Museo Ferrari di Maranello viene visitato ogni anno da migliaia di spettatori che si immergono nel magico mondo del “cavallino”, raccontando 90 anni di storia e grandi successi in un percorso che tocca le celebri auto di Formula 1 fino ai modelli leggendari delle categorie Sport Prototipi e Gran Turismo, senza dimenticare le Ferrari da strada, sogno proibito di tutti gli appassionati di auto.

Tra i pezzi “storici” in esposizioni, degna di nota è l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca.

E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Proseguendo nel percorso di visita si arriva in un salone dove, disposte quasi a formare un anfiteatro, si possono ammirare le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikkönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e la mostra temporanea Ferrari at 24 Heures du Mans dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Ferrari, un’esperienza da ricordare!

Per chi volesse “portarsi a casa” un ricordo personalizzato, all’interno del Museo Ferrari di Maranello c’è un set fotografico dove potersi sedere al posto di guida di una Ferrari 458 Special A e farsi scattare alcune foto da fotografi professionisti. Alla fine dello shooting, si possono scegliere le foto preferite e farsele stampare per poi farsele confezionare in un elegante album con il logo del Cavallino.

Anche a Maranello, poi, come nel museo di Modena, si può sperimentare l’emozione di guidare una monoposto su uno dei circuiti più celebri di Formula 1, ma la vera chicca, è la possibilità di cimentarsi nell’esperienza di un Pit Stop. Se vi sentite “meccanici da Formula 1”, potete mettervi alla prova su una monoposto messa a disposizione in un’area dedicata del museo per un “cambio gomme”. Il tempo viene cronometrato e potete anche essere fotografati durante la vostra impresa.

Le auto di Enzo Ferrari

Vi lasciamo con qualche curiosità. Per esempio, vi siete mai chiesti quali auto guidava Enzo Ferrari? Come vi abbiamo raccontato, lui stesso era un pilota e, anche se dal 1929 aveva deciso di dedicarsi esclusivamente alla scuderia, non perse mai la passione per la guida. Per questo provava personalmente tutte le auto che uscivano dal suo stabilimento.

Alcune di esse le scelse come sue auto personali, come la 250 GT 2+2 del 1960, che usava per gli spostamenti personali. Ferrari amava le “quattro posti” perché in grado di unire velocità e comodità. Passò poi a una 330 GT 2+2 e successivamente a una 400 GT e a una 412. Auto che amava guidare e provare personalmente, sia in strada che sul circuito.

Dopo i motori…i sapori da non perdere!

Non solo terra di motori, ma anche di sapori! La terra modenese è famosa in tutto il mondo per i suoi celebri prodotti tipici, come il celebre Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Modena, l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e il Lambrusco, l’irresistibile “rosso frizzante”.

Tra i primi piatti, non mancate di assaggiare i tortellini, la celebre pasta ripiena la cui forma ricorda un ombelico, da gustare rigorosamente in brodo, oppure i passatelli, una pasta lunga e ruvida a base di Parmigiano, uova, pangrattato e noce moscata, da gustare sempre in brodo. Ottimi anche i tortelloni, le lasagne e le tagliatelle al ragù.

Tra i secondi, troviamo lo zampone, carne macinata di maiale insaccata nella cotica della zampa anteriore, oppure il cotechino, di lavorazione simile, ma diverso per aspetto e spessore della cotenna, da gustare con i fagioli o con il purè. Ottimo anche lo gnocco fritto, da gustare imbottito con salumi e formaggi, e le tigelle, da spalmare con la cunza, un battuto di lardo, rosmarino e aglio.

Tra i dolci, troviamo invece il bensone, un pane dolce cotto al forno e decorato con grani di zucchero, gli amaretti, ottenuti da una pasta di mandorle e zuccher e la Torta Barozzi, inventata nel XIX secolo da Eugenio Gollini, pasticcere di Vignola, che la dedicò al suo famoso concittadino, l’architetto Jacopo Barozzi.

COME ARRIVARE

In auto: A22 del Brennero o A1 Milano-Napoli con uscita Modena Nord o Modena Sud. Chi arriva da altre città dell’Emilia Romagna può prendere anche la SS9 Via Emilia.

DOVE MANGIARE

*La Taverna dei Servi, via dei Servi 37, Modena tel 059/217134, www.tavernadeiservi.it Locale ricavato in una cantina del Seicento a due passi dal Duomo. Offre piatti della cucina tradizionale modenese, tra cui zuppe, antipasti con salumi e Parmigiano Reggiano, lasagne, tortellini e tortelloni.

*La Gazzella, via Vandelli 416, Maranello (MO), tel 0536/944597, www.ristorantelagazzella.com Sulle prime colline di Maranello, vanta una tradizione familiare dal 1964. Offre un menù di piatti della tradizione modenese, tra cui gnocco fritto e tigelle con salumi, formaggi e parmigiano.

DOVE DORMIRE

*Hotel PHI Canalgrande****Corso Canalgrande 6, Modena, tel 059/217160, www.hotelcanalgrandemodena.it. In centro storico e in un palazzo d’epoca, offre camere con wifi gratuito, colazione a buffet e terrazza con piante per un soggiorno rilassante.

*Hotel Maranello Palace****, via Grizzaga 71, Maranello (MO), tel 0536/1843000, www.hotelmaranellopalace.com Situato di fronte alla galleria del vento della Ferrari, immerso nel verde, offre camere e suite eleganti, oltre ad appartamenti con angolo cottura e area salotto.

INFO

www.ferrari.com

www.visitmodena.it




YOUNG REPORTER. Un Weekend per catturare il mio sogno chiamato FERRARI

Di Francesco Forti

Mi sono sempre piaciute le auto e la velocità, ma anche ammirarne la linea stilistica e capire come sono state fatte, progettate, sentire il “sound”, cioè il rombo dei loro motori. Un mio grande sogno è sempre stato quello di salire e fare un giro per le strade di Maranello sulla regina di tutte le auto: una Ferrari. E questo sogno si è finalmente realizzato. Ve lo voglio raccontare.

Primo giorno: sfrecciando su una Ferrari Portofino per le strade di Maranello

La mia avventura non poteva che iniziare a Maranello, dove nascono i bolidi con il marchio del Cavallino Rampante. Sono arrivato insieme ai miei genitori di venerdì e ci siamo sistemati presso l’Hotel Maranello Palace, che si trova proprio vicino allo stabilimento Ferrari.

Carlo Alberto Marchetti, il direttore, mi ha detto che nel pomeriggio ci sarebbe stata la prima sorpresa. Infatti, verso le quattro, siamo andati da Motorsport Maranello dove il sig. Massimo e suo figlio ci hanno accolto con gioia e subito ho visto davanti a me una magnifica Ferrari GT Portofino, che ha la caratteristica di trasformarsi da coupé a cabriolet grazie al tettuccio retrattile.

È stato davvero emozionante salire a bordo. Non mi sembrava vero. Il mio sogno si realizzava. A bordo della Ferrari c’era anche una telecamera che riprendeva tutto il percorso. Siamo partiti per un giro fantastico per le strade di Maranello, in compagnia dell’inconfondibile “sound”. Abbiamo visto il monumento dedicato a Gilles Villeneuve e anche l’ingresso dell’circuito di Fiorano, dove i piloti della Ferrari effettuano i test drive.

È stata davvero una giornata emozionante. Ma non era ancora finita. La sera siamo andati al ristorante “La gazzella” e abbiamo assaggiato i buonissimi piatti della cucina modenese. In particolare, mi sono piaciuti molto lo gnocco fritto e le tigelle con i salumi e il pesto modenese, con il lardo e il Parmigiano Reggiano. Poi abbiamo mangiato anche il risotto al parmigiano e aceto balsamico e i bolliti con le salse. Tutto buonissimo!

Secondo giorno: la visita al Museo Ferrari di Maranello alla fiera Motor Gallery

Il mattino dopo ci siamo recati al Museo “Enzo Ferrari” di Maranello. Li ad attenderci c’erano la giornalista Manuela e il fotografo Claudio, mandati da Weekend Premium, che con la loro simpatia ci hanno accompagnato in questo appassionante tour e mi hanno anche intervistato.

All’ingresso c’era uno slogan: “Vivi il sogno”, che sembrava rivolto proprio a me! All’interno ho potuto vedere dal vivo auto meravigliose, che raccontano più di 90 anni di successi della Ferrari.

Tra quelle che mi hanno più colpito c’è la mitica Alfa Romeo 8C 2300 Spider, la prima auto a sfoggiare il simbolo del Cavallino Rampante nel 1932 sulla scocca. E poi la 125 S, la prima vera “Ferrari”, costruita dalla neonata Casa Automobilistica Italiana Ferrari nel 1947, in soli due esemplari, di cui l’unico rimasto al mondo, con il numero 56, è quello che si può ammirare proprio al Museo Ferrari di Maranello.

Siamo poi arrivati in una sala che sembrava un’arena, dove erano esposte le monoposto di Formula 1, tra cui la SF71H su cui hanno gareggiato Vettel e Räikönen nel 2018.

C’era poi una sezione dedicata ai modelli Ferrari in edizione limitata, come le GTO F40, F50, Ferrari Enzo e LaFerrari, e una mostra dedicata alle Ferrari che dal 1949 a oggi hanno vinto la 24 Ore di Le Mans, dalla prima 166 MM Barchetta Touring, sul primo podio nel 49, alla 488 GTE, vincitrice dell’ultima edizione.

Non avrei mai smesso di guardare tutte quelle auto da sogno, non mi sembrava nemmeno vero di essere lì. Non sarei più voluto uscire. Purtroppo, però, abbiamo dovuto andare, ma i ricordi di questa mattina mi rimarranno per sempre. Anche grazie alle bellissime foto che mi ha fatto il fotografo Claudio.

Al pomeriggio, invece, abbiamo visitato una fiera che si chiama Modena Motor Gallery, dove ho potuto vedere altre auto di altri grandi case italiane, tra cui alcune che erano state protagoniste di importanti film. Ho poi conosciuto alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto Ferrari di Maranello e che studiano per entrare a far parte del mondo Ferrari, tra designer, progettisti, meccanici. È stata davvero una giornata molto intensa e ricca di emozioni, che si è conclusa con una sorpresa. Ho saputo infatti da Manuela e da Claudio che a Modena c’è un altro museo dedicato alla Ferrari e per domani mattina loro hanno già prenotato la visita!

Terzo giorno: a “casa” di Enzo Ferrari

Arrivando a Modena, a un certo punto ci troviamo, sulla sinistra, lo stabilimento della Maserati, un edificio fatto tutto di vetrate con il simbolo del tridente. Dall’altra parte, invece, c’è un padiglione enorme e bellissimo, di colore giallo, che ricorda la carrozzeria di una Ferrari. È il Museo “Enzo Ferrari”, dove ci recheremo tra poco. che emozione!

Quando entriamo notiamo subito il contrasto tra l’edifico moderno, dalle linee sinuose e le vetrate, e un edificio più antico, che è l’originale Officina Alfredo Ferrari, del padre di Enzo. L’emozione è forte, perché mi rendo conto di trovarmi proprio dove è iniziato tutto, dove è nato il mito Ferrari.

Entriamo nel padiglione e ci troviamo in una sala grandissima dove sono posizionate le Ferrari GT che sono state guidate da ricchi imprenditori, celebrità, attori, registi. Il percorso era caratterizzato da tappe con il nome delle grandi città d’Europa. In una sola mattina siamo andati in Ferrari a Parigi, Londra, New York, Roma…una cosa possibile solo nei sogni, ma oggi anche nella realtà!

A un certo punto, le luci si sono abbassate e su una delle pareti, enorme, è stato proiettato un breve filmato sulla vita di Enzo Ferrari. È stato bello vedere come la sua grande passione sia scattata quando aveva appena dieci anni e ha assistito ad una gara automobilistica. Lui stesso è diventato un pilota, poi si è messo a lavorare per l’Alfa Romeo per fondare infine la sua Scuderia. Il resto è storia, anzi, leggenda!

Usciti dal padiglione, siamo entrati nell’edificio che una volta era l’Officina Alfredo Ferrari. Subito ho visto una monoposto da Formula 1, mentre, in tutta l’officina, erano esposti i potenti motori delle Ferrari, compreso quello della prima Ferrari da corsa, che avevo visto al museo di Maranello.

Siamo poi andati nella casa dove è nato Enzo Ferrari, accanto all’officina. Qui abbiamo potuto vedere moltissime fotografie che ritraevano il Drake in diversi momenti della sua vita. Un suo ritratto occupava tutta una parete. È stato molto emozionante vedere il suo studio, con il primo Cavallino Rampante sulla scrivania, il mappamondo, il tavolo dove teneva le riunioni con i suoi collaboratori. In una teca c’erano i suoi occhiali, la sua penna e alcune lettere scritte di suo pugno.

Il tempo è passato in fretta, mi sarebbe piaciuto che questo sogno non finisse mai. Vorrei già tornare. Però ho scattato tante fotografie e una volta tornato a casa me le guarderò spesso, per ricordarmi di questa bellissima esperienza, che ho potuto vivere e che non dimenticherò mai. Ringrazio ancora tutti, in particolare Erika di Dreamcatchers e Raffaele di Weekend Premium.

Non poteva però mancare un’altra sorpresa finale: questo mio articolo parteciperà al Premio Young Reporter indetto da Weekend Premium. Un’altra emozione!

Francesco

Testo raccolto da Manuela Fiorini – Si ringrazia per le foto Claudio Vincenzi




Milano: non solo cene per San Valentino

Di Franca Dell’Arciprete Scotti

Milano  è sempre al top con le proposte più varie e originali: dai massaggi in Spa cinque stelle agli abbracci dei peluche, dalle immersioni in sofisticate fragranze d’ambiente a prove su Ferrari da sogno. Ecco qualche idea per un San Valentino TOP!

Armani Hotel Milano per celebrare l’amore con una fuga romantica.

Un rifugio intimo ed esclusivo, dove comfort e relax si uniscono a lusso e stile, per un’esperienza indimenticabile: é l’Armani Hotel Milano. Abbandonatevi a un’esperienza sensoriale di coppia presso la Couple Suite dell’Armani/SPA che inizierà con un welcome speciale, per proseguire con un massaggio corpo personalizzato e l’ingresso nella panoramica area relax.

Il pacchetto globale, che comprende il soggiorno di due notti con colazione americana inclusa e trattamento di coppia con  massaggio, offre una vista mozzafiato dall’ottavo piano dell’Armani Hotel Milano, che  farà da cornice a una degustazione di crudo, a cura dell’executive Chef, accompagnata da un flute di champagne. Accesso aperto alla zona relax e ai servizi SPA

INFO: www.armanihotels.com

Biancolatte Hugs: la terapia dell’abbraccio con un tenero peluche

Un regalo perfetto, pronto a confortare e riscaldare il cuore di chi si ama. Dove cercarlo se non da Biancolatte Hugs? Un angolo magico, un “giardino segreto” nascosto nel bel mezzo della giungla urbana, in cui perdersi tra centinaia di peluche di ogni forma, colore e dimensione che, per l’occasione, potranno essere accompagnati da cuori, scritte, biscotti e cioccolatini a tema.

Dalla coppia di romantici coniglietti ai ranocchi innamorati, fino ai koala abbracciati, sarà impossibile non trovare il regalo ideale, che possa suscitare un sorriso, sorprendere ed emozionare. Per gli amanti degli animali, inoltre, ricordiamo che Biancolatte Hugs aderisce per tutto il mese di febbraio all’iniziativa “Adotta un Koala“: per ogni koala di peluche venduto, il 50% del ricavato sarà devoluto al WWF per l’adozione di un koala vero.

Dono intramontabile per dimostrare l’amore più sincero, il peluche consente di mettere in pratica i benefici della Hug Therapy o terapia dell’abbraccio che, secondo i ricercatori dell’Università di Amsterdam, aiuta a dominare ansie, depressione e stress, contribuendo a renderci mentalmente più forti e più felici.

Fin dalla sua apertura nel 2008, Biancolatte si è subito rivelato un indirizzo cult per i milanesi e non, un luogo accogliente e familiare dove sentirsi come a casa. Situato in centro città, è stato il primo concept store ad aprire in via Turati, fungendo da apripista per quello che sarebbe poi diventato un vero e proprio food district.

Il locale riprende l’idea della vecchia latteria, dove l’atmosfera è genuina e calorosa, l’attenzione alla qualità degli ingredienti massima e il benessere degli ospiti il principale obiettivo.

Da CULTI Milano A Tribute to Amore

A Tribute to Amore, una fragranza avvolgente e sensuale che racconta la bellezza di un’emozione intensa, è il fulcro degli eventi organizzati a Milano da CULTI Milano per celebrare il prossimo San Valentino.

Con il suo tocco d’artista, l’esperta calligrafa Marta Biasi personalizzerà su richiesta dei clienti i diffusori della nuova fragranza, rendendoli unici e ideali come oggetti da regalare nella ricorrenza dedicata all’amore. L’appuntamento è per mercoledì 12 febbraio nell’area Home&décor di Rinascente e giovedì 13 febbraio alla CULTI HOUSE di Corso Venezia.

INFO: www.culti.com

Il regalo perfetto? Sentirsi piloti per un giorno alla guida di una Ferrari

Vedere gli occhi dell’altra persona brillare sapendo di aver scelto qualcosa che la rende felice. Ecco l’obiettivo di un  regalo memorabile. Proprio per questo, automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio di proprietà del gruppo eBay, seleziona il regalo perfetto per l’appassionato di motori: i circuiti in Italia dove è possibile sentirsi piloti per un giorno alla guida di una Ferrari. Che sia una donna o un uomo ad avere questa passione è possibile viverla fino in fondo in un’esperienza su circuito, perché, sfatiamo un pregiudizio, non sono solo gli uomini ad amare i motori!

La Ferrari in particolare, simbolo dell’automobilismo italiano che a marzo compie ben 73 anni, permette di sentire il brivido di domare un circuito con la potenza del Cavallino Rampante. Un sogno che può diventare realtà, proprio a San Valentino: basta conoscere i circuiti come i maggiori 5 proposti da automobile.it

Tra questi, il più vicino a Milano é l’Autodromo di Monza Il vero e proprio tempio della velocità è il più grande complesso di questo genere nel mondo e il più amato. Composto da 9 curve impegnative e 4 lunghi rettilinei per un totale di 5.793 km, trasmette sensazioni uniche sia a piloti professionisti sia amatoriali. Chiunque lo abbia provato, alla guida di una Ferrari, ha impresso nel cuore ogni frazione di secondo passato su questa pista.

INFO: www.automobile.it

 

 




Ferrari Roma : eco della dolce vita

Ferrari Roma – Basata sulla Portofino, questa nuova Ferrari Roma vuole portare una nuova GT V8 sul mercato. La tradizione delle belle con motore anteriore riporta al passato, oltre che alla storia totale del marchio. Riporta alle fontane di Roma, capitale dalla quale prende il nome, il bianco e nero, le luci, le star dei film. Insomma eleganza, raffinatezza, fascino, prima delle prestazioni.

Ferrari arriva dalla presentazione della SF90 Stradale e F8 Tributo, modelli estremi in tutto, sia esteriormente che come potenza. La Ferrari Roma vuole la sinuosità e non è una serie limitata. A parità di prezzo troviamo infatti modelli come l’Aston Vantage e l’AMG GT.

Le forme sono disegnate per durare. Le linee vogliono essere senza tempo. La vista si rilassa perché pochi sono i dettagli intricati che una macchina di oggi prevede. Le superfici sono lisce, le nervature sono ridotte al minimo…less is more. La Ferrari Roma è filante, sportiva, ma elegante e pacata alla stesso tempo. La griglia riprende il colore della carrozzeria e sembra ricamata, con fessure che vanno quasi a sparire. Il frontale di per sé rimane aggressivo, ma le linee morbide del cofano smorzano le fessure nelle quali sono “disegnati” i fari anteriori.

Il posteriore è il nostro punto di vista preferito ;), con forme che reputiamo quasi perfette. Le linee che definiscono i fari si integrano alla perfezione, il resto è pura firma Ferrari. Sono infatti una rivoluzione nella casa di Maranello, che ha come tradizione i fari rotondi al poteriore. La pulizia delle fiancate ricorda i celeberrimi mostri sacri degli anni sessanta quali 250 GT Berlinetta e Lusso. Sono bombati e avvolgono gli pneumatici, i cerchi e la meccanica.

I posti sono chiaramente  e rigorosamente 2, con una non proprio modesta lunghezza di 456 cm. Così come il passo che è di 267 cm, non pochissimo per una Ferrari 2 posti. Questo sicuramente garantisce maggiore spazio all’interno e una maggiore praticità nella fruizione quotidiana. I sedili sono un classico capolavoro Sabelt e la plancia avvolge il guidatore e il passeggero (che usufruisce di un proprio schermo touch-screen.

Parlando di cose importanti, il motore è un V-8 bi-turbo da 620 CV. Come aspettarsi altro. Il cambio è un robotizzato a 8 marce che porta la Ferrari Roma da 0-100 in 3,4 secondi. E’ chiaramente una vettura da più di 300 km/h e con un peso a secco di 1.472 Kg, valori molto buoni per una GT.
Il prezzo parte da 200.000 € ed è già ordinabile.

 




Ferrari da sogno: festa e sfilata a Milano

Franca Dell’Arciprete Scotti

 

Tifosi della Ferrari a raccolta.

La scuderia di Maranello, che  compirà quest’anno novant’anni, fondata da Enzo Ferrari il 16 novembre 1929, festeggia in Piazza Duomo a Milano.

Il 4 settembre  appassionati in visibilio per festeggiare insieme i  90 anni Ferrari e la 90esima edizione del GP d’Italia all’Autodromo di Monza.

Dalle 17, i piloti di ieri, oggi e domani  aspettano le folle insieme alle vetture che hanno fatto la storia.

 

 

 

“90 Anni di Emozioni” è il nome dell’evento che unirà due protagonisti iconici del mondo dei motori, Automobile Club d’Italia (ACI) e Scuderia Ferrari  per celebrare i due anniversari.

Nonostante il compleanno Ferrari cada tra due mesi e mezzo,  la data scelta per festeggiare  in Piazza Duomo a Milano è ideale, perché  appunto alla vigilia del Gran Premio d’Italia a Monza.

In piazza saranno presenti vetture di ogni epoca, protagoniste anche di una spettacolare parata, mentre sfileranno celebri stelle del motorsport, nomi storici della Formula 1 e del team di Maranello.

 

 

È prevista la partecipazione di campioni come Jean Alesi, Gerhard Berger, Kimi Raikkonen, Felipe Massa,  Eddie Irvine,  Rubens Barrichello,  i giovani Mick Schumacher e Giuliano Alesi, e i titolari della Scuderia Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc.




Ferrari Monza SP1 ed SP2: le corse nel cuore

E’ improbabile che le vedremo mai circolare per strada, poiché ne costruiranno pochissime e diventeranno preziosi pezzi da collezione. Ma le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sono certamente motivo di meraviglia. Ammiriamole quindi ora. E poi l’equazione Sport = Ferrari ha la stessa ferrea validità universale della relatività di Einstein.

 

FERRARI MONZA SP1 ED SP2: GIOIELLI DI ESTREMA PUREZZA

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sono due vetture in serie limitata, molto limitata, appena presentate a Maranello. Richiamano stilisticamente un passato più che glorioso, leggendario: quello delle “barchette” degli anni ’50 che hanno dominato le competizioni mondiali nella categoria Sport (Mille Miglia, Le Mans, Targa Florio, 1000 Km di Monza, eccetera). In gergo tecnico, una barchetta è un tipo particolare di carrozzeria scoperta. Rispetto ad una normale spider, la differenza è la totale assenza di montanti e tetto, oltre a disporre di un parabrezza ridottissimo, a volte anch’esso assente.

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Tale conformazione fa somigliare la vettura appunto ad una piccola barca. Il primo modello del genere fu la Ferrari 166 MM, presentata nel 1948 e carrozzata dalla Touring. Pare che l’appellativo barchetta sia un’invenzione di Gianni Agnelli il quale, vedendola esposta al salone di Torino, disse “Questa non è un’auto ma una barchetta”. L’aneddoto non è certo. E’ invece assodato che l’Avvocato poi comprò effettivamente quella vettura.

Le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sono quindi un omaggio a quei tempi eroici e indimenticabili: un periodo, ricordiamolo, in cui le case italiane crearono le auto più belle del mondo e di tutti i tempi, Ferrari in prima fila. L’appellativo Monza è un tributo alle 750 Monza ed 860 Monza, altri due splendidi modelli di quegli anni, disegnati sempre con tale tipo di carrozzeria.

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Le vetture di oggi rappresentano un autentico regalo a chi, milioni a parte, cerca in un’auto esclusiva la suprema emozione nella guida ad alte prestazioni. Sono ispirate a vetture da corsa e troveranno nella pista l’habitat ideale; tuttavia le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sono omologate per circolare in strada. La SP1 è una monoposto, la SP2 ha due posti.

 

MOTORE E PRESTAZIONI STELLARI

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Sono vetture molto leggere. Grazie al telaio in fibra di carbonio, il peso a secco è contenuto in soli 1.500 Kg. Per un’auto stradale di oggi sono molto pochi, considerando che sotto il cofano anteriore ruggisce, urla, canta e suona il superlativo motore V12 6.5 che anima anche la Ferrari 812 Superfast. Quindi una potenza massima devastante di 810 cavalli ad 8.500 giri, così in alto da fare invidia ad un soprano. La coppia massima è altrettanto micidiale, 719 Newton metri a 7.000 giri. In parole povere, questo motore spinge sempre fortissimo e non si ferma mai. Abbiamo detto che è una Ferrari?

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Il peso di 1.500 Kg è riferito alla SP1, mentre la SP2 arriva a 1.520 Kg. Le prestazioni, per entrambi i modelli, non lasciano spazio ad altre parole: accelerazione 0-100 in 2,9 secondi, 0-200 in 7,9 secondi, velocità massima oltre 300 Km/h. Non osiamo immaginare quanto oltre.




Ferrari 250 GTO: un altro record multimilionario

I record monetari destano sensazione quasi allo stesso modo di quelli sportivi. La Ferrari 250 GTO è da parecchi anni regina in entrambe le categorie. Già detiene il record di auto venduta al prezzo più alto in un’asta pubblica, 52 milioni di dollari nel 2013. Ora questo primato viene spazzato via, sebbene non si abbiano informazioni certe, trattandosi di una vendita privata. Si vocifera che l’acquirente abbia sborsato una cifra vicina ai 70 milioni di dollari, pari a circa 60 milioni di euro. Il compratore sarebbe il collezionista americano David MacNeil, proprietario della multinazionale di accessori per auto WeatherTech.

 

FERRARI 250 GTO, PER LEI I RECORD SONO NORMALI

Ferrari 250 GTO
La banda gialla che attraversa il cofano è il colore nazionale del Belgio

Quando ci si trova a leggere cifre di questo calibro scambiate per un’automobile, ci si domanda sempre se la follia possa avere un limite. Vanno però tenuti in considerazione altri fattori. A tali livelli non si parla più di auto ma di oggetti che vanno oltre la loro funzione. Qui parliamo non solo di pezzi rari ma anche di vere e proprie opere d’arte. La Ferrari 250 GTO è una delle auto più belle di tutti i tempi, la carrozzeria di Sergio Scaglietti è un autentico capolavoro. E’ anche una delle Ferrari più rare, essendo stata prodotta in soli 39 esemplari tra il 1962 e il 1964. Tra i collezionisti più celebri va senz’altro ricordato il batterista dei Pink Floyd Nick Mason, un appassionato cultore delle auto d’epoca nonché ottimo pilota amatoriale (ha anche corso a Le Mans).

Ferrari 250 GTO
Il batterista del Pink Floyd Nick Mason alla volante della GTO di sua proprietà

A far lievitare ancora più del solito la quotazione dello specifico esemplare di Ferrari 250 GTO acquistato da MacNeil (telaio numero 4153 GT) è il suo stato, insieme al suo curriculum sportivo. Intanto la vettura non è rossa, bensì grigia. La fascia gialla che attraversa il cofano è anch’essa originale: simboleggia il tradizionale colore nazionale per le auto che corrono sotto la bandiera del Belgio. Infatti questa GTO fu utilizzata nelle competizioni dalle scuderie Ecurie Francorchamps ed Equipe National Belge.

Ferrari 250 GTO
La carrozzeria della Ferrari 250 GTO è stata disegnata da Sergio Scaglietti

Venne impiegata complessivamente in 14 gare. Ottenne il quarto posto assoluto alla 24 ore di Le Mans del 1963 (piloti Pierre Dumay e Léon Dernier) e vinse il Tour de France nel 1964 (al volante Lucien Bianchi e Georges Berger). Restaurata negli anni ’90 dagli specialisti inglesi di DK Engineering, nel 2013 è tornata a Maranello per ottenere la certificazione del reparto Ferrari Classiche. Il motore è il celebre V12 3.0 (il numero 250 del nome indica infatti la cilindrata unitaria) da 300 cavalli.




Ferrari 488 Pista: il fulmine dal volto umano

Come spesso accade, le voci sono state smentite: non Speciale, meno che mai GTO, bensì Pista. Nome chiaro e inequivocabile, Ferrari 488 Pista. Ne sono state appena diffuse foto e principali informazioni, la versione più corsaiola della 488 verrà presentata ufficialmente al salone di Ginevra 2018. Per i pochi fortunati che potranno permettersela, tanti weekend ad altissime prestazioni.

 

FERRARI 488 PISTA, QUASI UN’AUTO DA CORSA

Ferrari 488 Pista

Che una Ferrari stradale derivi dal mondo delle competizioni non è certo una novità, anzi è una caratteristica genetica ben precisa delle auto prodotte a Maranello. La Ferrari 488 Pista è quindi la sintesi delle vetture impegnate nelle competizioni: la 488 GTE che partecipa al campionato mondiale FIA WEC (compresa la 24 ore di Le Mans) e la 488 Challenge dell’omonimo trofeo monomarca.

Ferrari 488 Pista

Più leggera, più potente, più efficiente nell’aerodinamica, ancora più divertente da guidare: sono queste le principali differenze tra la 488 pista e il “modello base”. Il motore V8 turbo guadagna 50 cavalli , raggiungendo la quota rarefatta di 720 cavalli a 8.000 giri. Si tratta della migliore potenza specifica della categoria, 185 cv/l. La coppia è aumentata a tutti i regimi di rotazione (770 Nm a 3.000 giri) ed è stata migliorata ulteriormente anche la rapidità di risposta dei due turbocompressori.

Ferrari 488 Pista

Tradotto in cifre, significa accelerazione 0-100 in 2,85 secondi; 0-200 in 7,6 secondi, velocità massima oltre 340 Km/h. Diversi interventi sui materiali hanno consentito una riduzione complessiva della massa di ben 90 Kg, ora il peso a secco è di soli 1.280 Kg (risultato straordinario quando si ha un motore di 3.902 cc). Per la prima volta una Ferrari monta cerchi in fibra di carbonio (optional).

PENSATA PER FAR DIVERTIRE ANCHE CHI NON SI CHIAMA SEBASTIAN

Ferrari 488 Pista

L’obiettivo dei tecnici del Cavallino era di garantire alla Ferrari 488 Pista un comportamento brillante sia su strada che su pista, sfruttabile anche se guidata da un pilota non professionista. Inoltre da Maranello informano che anche il suono del motore è aumentato in intensità e qualità. L’aerodinamica è stata affinata per un’efficienza ottimale sia su circuito che quando si guida su normali strade, prendendo in prestito soluzioni della monoposto di Formula 1 per il frontale e della GTE per l’estrattore posteriore. Tutti questi interventi si quantificano in un aumento del 20% nel carico aerodinamico rispetto alla 488 GTB.

Ferrari 488 Pista

Proprio perché la Ferrari 488 Pista deve essere sfruttabile anche da chi non è pilota di professione, l’elettronica è stata affinata in tal senso. Ad esempio tramite il Ferrari Dynamic Enhancer: si tratta di un sistema di controllo che, basandosi sulla pressione inviata alle pinze dei freni, ottimizza la prestazione in percorrenza e uscita di curva, rendendo il comportamento della vettura più prevedibile e intuitivo. Tutto sempre per consentire il massimo divertimento nella guida vicino al limite anche a chi non si chiama Sebastian o Kimi.




Ferrari FXX-K Evo, si aggiorna il laboratorio supremo del Cavallino

Si aggiorna la più invisibile delle Ferrari, la vettura-laboratorio non omologata per uso stradale né per le competizioni. La Ferrari FXX-K Evo è stata presentata in anteprima durante le finali mondiali 2017 del trofeo Ferrari Challenge, tenute al Mugello dal 26 al 29 ottobre. Questa vettura appartiene al “Programma XX”, progetto di ricerca e sviluppo lanciato dalla casa di Maranello nel 2005; consiste nella produzione di vetture particolari, in un numero molto limitato di esemplari, in vengono applicate e sperimentate soluzioni derivate direttamente dall’esperienza nelle corse. Prestazioni senza compromessi dovuti a normative o regolamenti sportivi. Vetture riservate a pochissimi selezionati clienti, i quali condividono la loro esperienza in pista direttamente con i tecnici Ferrari. Più che supercar, delle vere e proprie hypercar.

 

LE NOVITA’ DELLA FERRARI FXX-K EVO

Ferrari FXX-K Evo

La Ferrari FXX-K Evo concentra le sue novità soprattutto nella riduzione del peso e in interventi aerodinamici. Non è stato comunicato il dato della massa, ma viene detto che è inferiore a quello della FXX-K grazie all’adozione di nuovi processi di lavorazione dei componenti in carbonio.

Ferrari FXX-K Evo

Da un punto di vista aerodinamico l’elemento più vistoso è la grande ala posteriore fissa di tipo biplano, la quale “collabora” con lo spoiler mobile, riprogrammato per ottimizzare i propri interventi con la nuova appendice. Ciò consente un aumento del 10% del carico verticale al posteriore e del 23% di quello complessivo. Parliamo di 640 Kg di spinta a 200 Km/h e di 830 Kg alla velocità massima della vettura, non comunicata.

Ferrari FXX-K Evo

E’ invece sostanzialmente invariata la meccanica, solo le sospensioni sono state ritarate per adeguarsi ai nuovi valori aerodinamici. Al centro di tutto c’è il gruppo di propulsione ibrido, il sistema Hy-Kers. Motore a benzina V12 aspirato 6.3 da 860 cavalli a 9.200 giri e 750 Newton metri di coppia a 6.500 giri, accanto ad un motore elettrico da 190 cavalli. Viene indicata la potenza complessiva di 1.050 cavalli. Cambio direttamente derivato dalla Formula 1 a doppia frizione e 7 marce, sospensioni a triangoli sovrapposti all’anteriore e Multilink al posteriore, freni carboceramici Brembo e pneumatici P Zero slick completano il quadro.




Modena Motor Gallery, le meravigliose Ferrari di Sergio Scaglietti

Modena Motor Gallery è un’esposizione di capolavori dell’arte automobilistica. Perché quando si parla di Ferrari 250 GTO, Ferrari 340 MM e altri oggettini del genere, la parola arte è certamente la più appropriata. Un weekend all’insegna delle più affascinanti creazioni dei maestri italiani (ma c’è spazio anche per gli altri). Il protagonista assoluto dell’edizione 2017 sarà Sergio Scaglietti. L’appuntamento è per il 23 e 24 settembre alla fiera di Modena.

MODENA MOTOR GALLERY, EDIZIONE 2017 DEDICATA A SCAGLIETTI

Modena Motor Gallery
La rarissima e stupenda Ferrari 340 MM

L’evento principale di Modena Motor Gallery 2017 sarà la mostra “Le Ferrari di Sergio Scaglietti, maestro carrozzaio“. Modenese autentico, negli anni Venti Scaglietti era un lattoniere, riparava parafanghi di auto da corsa; l’incontro con Enzo Ferrari nel 1939 gli cambiò la vita, perché nei decenni successivi si trasformò in uno dei designer più prestigiosi del mondo. La Ferrari fu il suo esclusivo soggetto. Nei giorni della fiera sarà possibile ammirare una Ferrari 250 GTO del 1962 originale in lamiera, affiancata da un manichino verniciato nel consueto rosso. Già questa è una delle Ferrari più belle, rare e costose di tutti i tempi. Ma non finisce qui, perché Modena Motor Gallery esporrà anche uno dei due soli esemplari mai costruiti della Ferrari 340 MM del 1953.

L’appuntamento modenese offre anche molto altri. Per esempio, saranno in esposizione altre Ferrari particolarmente prestigiose, da una Dino 246 GTS del 1972 a una 275 GTB del 1964, da una Daytona Spider del 1973, passando per un telaio della 250 LM del 1965. Verrà anche bandita l’astaBarn Finds My Love – Rottami d’amore“. In vendita diversi “pezzi” ritrovati in rimesse abbandonate, a volte anche nei fienili (appunto “barn” in inglese). Esemplari in stato molto precario che competenti artigiani potranno far tornare all’antico splendore dopo un laborioso restauro. Fra queste segnaliamo una Alfa Romeo Giulietta Spider Passo Corto e una Giulietta Sprint Veloce, entrambe del 1959; poi una Jaguar E-Type 4.2 del 1971, insieme a tante altre auto molto interessanti. Per le informazioni logistiche su come recarsi a Modena Motor Gallery, consultare il sito web www.motorgallery.it.




Ferrari laFerrari Aperta, esemplare unico all’asta per beneficenza

Un weekend particolare a cui partecipare almeno in spirito, perché gli effettivi protagonisti saranno pochissimi multimilionari rigorosamente selezionati e invitati. Ferrari laFerrari Aperta, questa hypercar se ricordate è stata prodotta lo scorso anno in una serie ultralimitata, solo 209 esemplari, duecento dei quali venduti “ad invito” ancora prima che l’auto venisse presentata, al modico prezzo di 1,9 milioni di euro ciascuna. Neanche tanto, se si considerano ad esempio i 2,9 milioni necessari per acquistare una delle 500 Bugatti Chiron. Ad ogni modo, un esemplare unico particolarissimo dell’Aperta è stato messo all’asta sabato 9 settembre. L’evento, chiamato “Leggenda e passione”, si è tenuto all’autodromo di Fiorano, l’asta sarà organizzata da RM Sotheby’s. Come ci si attendeva, le cifre sono da capogiro, com’è normale quando ci sono di mezzo vetture del Cavallino: il martelletto del banditore ha aggiudicato questa vettura per la bellezza di 8,3 milioni di euro; tuttavia questa volta lo scopo è benefico.

ESEMPLARE UNICO DI FERRARI LAFERRARI APERTA PER BENEFICENZA

Ferrari laFerrari Aperta

I proventi dell’asta verranno donati all’associazione Save the Children per un programma internazionale dedicato all’istruzione. L’esemplare unico della Ferrari laFerrari Aperta messo all’asta ha una livrea rossa metallizzata (dal fantasioso nome di rosso fuoco) con doppia striscia racing bianca (bianco Italia) sul cofano e sul retro. Gli interni sono in Alcantara nero e fibra di carbonio in nero lucido; ai sedili sono stati applicati inserti in pelle rossa con cuciture rosse.

La Ferrari laFerrari Aperta è la versione spider della celebre hypercar ibrida uscita nel 2013 e prodotta in 500 esemplari. E’ stata la prima vettura stradale prodotta a Maranello con tale motorizzazione, deriva dalla non omologata FXX-K, la cui tecnologia riprende il sistema Kers utilizzato in Formula 1. Al motore termico aspirato V12 6.3 da 800 cavalli è associato un motore elettrico che porta la potenza di sistema a 963 cavalli. La coppia massima complessiva supera i 900 Newton metri. Particolari accorgimenti costruttivi e affinamenti aerodinamici hanno consentito alla roadster di mantenere la stessa rigidità torsionale della coupé e di conservarne le medesime prestazioni. Quindi accelerazione 0-100 sotto i 3 secondi, 0-200 sotto i 7 secondi, 0-300 in 15 secondi. Velocità massima superiore a 350 Km/h.




Ferrari Portofino, la nuova spider gran turismo di Maranello

Dalle spiagge americane sul Pacifico alla riviera ligure: è stata svelata in questi giorni la Ferrari Portofino, gran turismo spider che sostituisce la Ferrari California T. Più potente e leggera della precedente, tetto rigido, discreto bagagliaio: tutto quello che serve per un turismo extralusso e altamente sportivo, appunto gran turismo. Il primo appuntamento pubblico per la nuova nata di Maranello è il salone di Francoforte 2017.

FERRARI PORTOFINO, GRAN TURISMO MADE IN MARANELLO

Ferrari Portofino

Quando c’è il Cavallino di mezzo, è obbligatorio partire dal motore. La Ferrari Portofino monta il propulsore V8 3.9 turbo visto su 488 e GTC4Lusso T, rivisto con modifiche ad aspirazione e scarico per ridurre ai minimi termini il turbo lag (ritardo di risposta a basso numero di giri tipico dei motori turbo). Nuovi anche i pistoni e le bielle. La potenza è salita a 600 cavalli a 7.500 giri, 40 in più della California T. La micidiale coppia massima di 760 Newton metri è disponibile da 3.000 a 5.250 giri. Le prestazioni sono attestate in 3,5 secondi per l’accelerazione 0-100 e oltre 320 Km/h di velocità massima.

Ferrari Portofino

Non è stato comunicato il peso complessivo della vettura, viene però detto che il telaio e la scocca sono stati ridisegnati e alleggeriti, oltre ad essere diventati più rigidi. Il comportamento stradale è reso più raffinato da tecnologia di alto livello. Ad esempio il nuovo differenziale posteriore elettronico, lo sterzo elettrico, le sospensioni magnetoreologiche per ridurre il rollio.

Ferrari Portofino

La Ferrari Portofino è una convertibile 2+2, i posti posteriori usabili solo per brevi tratti com’è normale in vetture di questo tipo. Il tetto è del tipo rigido retrattile. Nella marcia ad auto scoperta il comfort è migliorato grazie all’adozione di un deflettore che riduce del 30% il flusso d’aria all’interno dell’abitacolo, attenuando la rumorosità. Anche il climatizzatore è stato riprogettato per la massima efficienza quando il tetto è abbassato. Nel design esterno è stata posta la massima attenzione all’efficienza aerodinamica.




Ferrari F40 30 anni: rivediamola al Museo Ferrari di Maranello

Il 2017 non rappresenta solo il compleanno per i 70 anni della Ferrari come costruttore indipendente di automobili. Segna anche un’altra ricorrenza molto suggestiva per gli appassionati: i 30 anni della Ferrari F40. Infatti proprio nel luglio 1987 venne presentata quella che divenne immediatamente l’emblema della supercar e, sotto molti aspetti, lo è ancora oggi. La cerimonia si tenne nell’allora centro civico di Maranello. Oggi quell’edificio ospita la sede del Museo Ferrari. Una meta certamente d’obbligo per un weekend all’insegna dell’assoluto automobilistico. Una visita che permette di tuffarsi nella storia dell’automobile tout court, soprattutto nella storia delle corse. Dove anche la F40 è esposta ancora oggi.

FERRARI F40, REGINA DELLE SUPERCAR

Ferrari F40

La Ferrari F40 ebbe un curioso destino, almeno per quanto riguarda i modelli col Cavallino rampante sulle fiancate. Progettata espressamente come vettura estrema da impegare nelle competizioni, partecipò invece a pochissime corse, esclusivamente da parte di clienti privati, senza nemmeno ottenere risultati di particolare rilievo. Diventò invece immediatamente l’oggetto del desiderio di tutti i super-facoltosi appassionati, collezionisti e anche oggetto di folli speculazioni. Fu praticamente l’ultimo modello proposto e supervisionato da Enzo Ferrari, il quale si sarebbe congedato dal mondo un anno dopo. La macchina doveva celebrare i 40 anni di storia dell’azienda. E lo fece col botto.

Ferrari F40

L’aggettivo “corsaiola”, spesso usato a sproposito, qui invece calzava come un guanto. Era sì omologata per uso stradale, però le piste costituivano il suo habitat naturale. Non era solo lo stupefacente motore, un V8 2.9 biturbo da 478 cavalli (potenza oggi alla portata di parecchie berline, mentre le hypercar viaggano intorno ai mille e più cavalli), un’evoluzione di quello montato sulla GTO. La F40 fu anche la prima auto di serie ad usare in elevata percentuale materiali compositi per la carrozzeria. Ciò diminuiva sensibilmente il peso complessivo. Il carico aerodinamico era garantito principalmente dall’enorme alettone posteriore.

Ferrari F40

Anche gli interni erano spartani, per risparmiare peso. L’unica concessione al comfort era l’aria condizionata di serie. I rivestimenti erano minimali, non c’erano nemmeno gli alzacristalli elettrici. Le portiere non avevano la maniglia interna, per aprire si doveva tirare un cavo. Elettronica zero, non c’erano né il servosterzo né l’ABS. Ciò non impediva alla F40 di frenare sull’asciutto da 100 a 0 in 37 metri, sapendo come farlo, ovviamente. Queste e mille altre attenzioni contenevano il peso a 1.100 Kg e consentivano prestazioni straordinarie: accelerazione da 0 a 100 in 4,1 secondi e velocità massima di 324 Km/h. Velocità da panico anche oggi. Nel 1987 la rese invece l’auto stradale più veloce del mondo, battendo la Porsche 959 uscita un anno prima, che arrivava “solo” a 314 Km/h, un’utilitaria.

IL MUSEO FERRARI DI MARANELLO, FERRARI F40 E TANTO ALTRO

Ferrari F40

Un esemplare di Ferrari F40 è conservato oggi al Museo Ferrari di Maranello. In questi mesi sono attive due mostre particolari. “Rosso infinito” celebra i 70 anni dell’azienda Ferrari facendo convergere alcuni dei modelli più prestigiosi, sia stradali che da competizione; ad esempio la 500 F2 che permise ad Alberto Ascari di vincere due campionati del mondo di Formula 1, nel 1952 e 1953; oppure la F2004, la monoposto che ha vinto più gran premi in F1 (15), sulla quale Michael Schumacher divorò il mondiale 2004 vincendo 13 corse su 18. Oppure le mitiche 250 TDF, GT e GTO; e le più moderne hypercar F50, Enzo, FXX K e LaFerrari. Invece la mostra “Under the Skin” è rivolta agli amanti della tecnica. Racconta lo sviluppo ingegneristico e creativo della Ferrari, tramite l’esposizione di disegni e motori, oltre a vetture come la capostipite 125 S.