TOP TEN: i 10 migliori dolci di Pasqua

Fra i 10 migliori dolci che celebrano la Pasqua non possono certo mancare la classica colomba e le uova di cioccolato, ma in questo periodo sono tante le ricette tradizionali e regionali ad essere preparate. Vi abbiamo già parlato del salame di cioccolato o della ciaramicola perugina, perché i veri protagonisti dei tanti menù pasquali sono i dolci. Qui vi riportiamo la top 10 di quelli più famosi e apprezzati, e in più la ricetta tradizionale di uno di questi: la torta di cioccolato e riso, tipica della provincia di Lucca e di tutte le zone della Versilia.

  1. Colomba pasquale
  2. Nepitelle calabresi
  3. Nido di Pasqua al cioccolato
  4. Treccia alle spezie
  5. Pizza di Pasqua
  6. Pastiera napoletana
  7. Uncinetti
  8. Salame di cioccolato
  9. Treccia pasquale (Campanaccio)
  10. Torta pasquale di cioccolato e riso

INGREDIENTI per 8/10 persone

Per la frolla

  • 350 gr di farina tipo 0
  • 2 uova
  • 140 gr di zucchero
  • 250 gr di burro
  • un cucchiaio di bicarbonato

Per la farcitura

  • 600 gr di latte di riso
  • 200 gr di cioccolato fondente
  • 80 gr di zucchero
  • 70 gr di riso
  • 50 gr di maizena
  • 2 uova
  • Vanillina

PROCEDIMENTO

Amalgamare il burro, lasciato precedentemente ammorbidire a temperatura ambiente, con lo zucchero, le uova e la farina setacciata. Unire infine il bicarbonato e impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciare riposare in frigorifero coperto con pellicola per almeno mezz’ora.

Nel frattempo si può preparare la crema che servirà a farcire la nostra torta pasquale.

Portare ad ebollizione il latte di riso con lo zucchero e la vanillina. Unire quindi il riso e farlo cuocere per 20/25 minuti. Una volta cotto il riso unire il cioccolato grattugiato e mescolare a fuoco basso e per farlo sciogliere. Lasciare raffreddare.

In un recipiente, sbattere con una frusta le uova con la farina, e quindi unire al composto di riso al cioccolato, avendo cura di amalgamare bene il tutto.

A questo punto possiamo stendere parte della pasta frolla, avendo cura di lasciare sufficiente impasto per riuscire ad ottenere le classiche strisce da posizionare sopra la farcitura. Bucherellare il fondo con una forchetta e versarci dentro la farcia distribuendola uniformemente.

Stendere la frolla rimasta e ricavarne delle strisce da incrociare a griglia sulla superficie della torta fissandole con le dita alle estremità.

Cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per 45 minuti.

 




A Sulmona, dopo aver visto la “Madonna che scappa”, gustiamo “la Pupa e il Cavallo”

La mattina della domenica di Pasqua si rinnova a Sulmona (AQ) il rito di origine medievale della Madonna che scappa. Da un lato della centrale Piazza Garibaldi, sotto l’acquedotto romano, è allestito un trono con la statua di Cristo Risorto. Dalla parte opposta, si trova invece la Chiesa di San Filippo, dalla quale uscirà la statua della Madonna. Due membri della Confraternita di Santa Maria di Loreto interpretano i discepoli Pietro e Giovanni e corrono dalla Vergine per annunciarle la risurrezione del figlio. Dopo tre diversi tentativi di convincimento, la statua della Madonna esce finalmente dalla chiesa con il manto nero del lutto, e avanza lentamente, poiché ancora incredula, fino alla fontana monumentale al centro della piazza. Qui i portatori si fermano, poi iniziano una corsa sfrenata, durante la quale la statua della Vergine, grazie a un complesso sistema di fili, noto solo ai componenti della Confraternita, perde il mantello del lutto e svela un vestito verde e dorato, simbolo della primavera, della rinascita e della risurrezione. In cielo vengono liberate dodici colombe, mentre la folla esulta festante.

Chi si trovasse in città in occasione delle festività pasquali, non può perdersi un tour del centro storico, per ammirare le bellezze della municipalità che ha dato i natali al poeta Ovidio e ai confetti, celebri in tutto il mondo. Oltre alla centrale Piazza Garibaldi, sede della manifestazione, nelle vicinanze si trovano la bella Chiesa di San Filippo Neri, risalente al 1315 e la Chiesa di Santa Chiara, eretta attorno al 1200, e poi ricostruita in stile Barocco. La chiesa ospita al suo interno una piccola pinacoteca. Secondo la leggenda, proprio qui nacquero i celebri confetti, inventati dalle Clarisse che frequentavano l’edificio religioso. Da non perdere una visita all’Acquedotto medievale, fatto costruire nel 1256 da Federico II di Svevia, con le sue splendide e sinuose arcate e condotte. L’itinerario prosegue con una sosta alla Chiesa di San Rocco, donata alla città nel 1484 dalla Regina Giovanna d’Aragona, che amava così tanto questo luogo da attribuirsi il titolo di Principessa di Sulmona. Chi ha tempo, può visitare anche la bella Chiesa di San Francesco della Scarpa, risalente al 1291m che conserva una raffinata cantoria barocca, raffinati stucchi del Settecento  e una Pala di Paolo Olmo. Meritano una visita anche la Cattedrale dedicata a San Panfilo, il Complesso dell’Annunziata, composto da una chiesa e da un palazzo, la Fontana del Vecchio, il Museo Civico con la sua pregiata collezione archeologica e una selezione di artigianato abruzzese e l’Eremo di Sant’Onofrio a Morrone.

 

LA RICETTA: La pupa e il cavallo

Sono semplici biscotti di pastafrolla a forma di cavallo e di bambolina che vengono preparati in casa e donati ai bambini durante la Pasqua. La tradizione risale all’Ottocento, quando costituivano un dono nuziale. Successivamente, diventò un simbolo dell’Ultima cena.

Ingredienti

  • 200 gr di zucchero
  • 500 gr di farina
  • 3 uova
  • ½ cucchiaino di lievito per dolci in polvere
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 limone
  • Gocce di cioccolato
  • Confettini

Lavorate le uova con lo zucchero, poi unite la farina setacciata, il lievito per dolci e lavorate gli ingredienti fino a ottenere una pasta morbida e omogenea. Unite la scorza d limone e l’olio di oliva e amalgamate il tutto. Dividete la pasta e datele la forma di una bambolina e di un cavallo. Potete fare due pezzi grandi oppure più pezzi più piccoli. Decorate con i confettini colorati e le gocce di cioccolato. Mettete al cento un uovo intero e infornate a 180° per 20 minuti. 

COME ARRIVARE

In auto da nord, si prende l’autostrada Adriatica A14 in direzione di Ancona – Pescara, si prosegue sulla A24 in direzione Roma-L’Aquila-Avezzano e si prende l’uscita Pratola Peligna-Sulmona. Da Roma, A25 in direzione Pescara, poi uscita Pratola Peligna-Sulmona. Da Napoli Autostrada A1 con uscita Caianello, poi si prosegue sulla SS17 in direzione Castel di Sangro-Roccaraso-Sulmona.


DOVE MANGIARE

DOVE DORMIRE




Alla scoperta dei dolci pasquali: la ciaramicola di Perugia

Anche questa domenica proseguiamo nel nostro viaggio alla scoperta delle tipiche ricette pasquali. Oggi protagonista è la Ciaramicola, un dolce della tradizione di Perugia e provincia. Si tratta di una ciambella dal colore rosa/rosso ricoperta da una meringa bianca e confettini colorati di copertura. Questo abbinamento del colore rosso e bianco è stato scelto come inno alla città, per ricordarne quindi i rioni storici e lo stemma. Il nome Ciaramicola deriva da “ciaramella”, e serve a evocare la forma circolare, a ciambella, del dolce. Questo perché la tradizione vuole che questo fosse il dolce che le promesse spose regalavano al futuro marito in occasione della Pasqua.

Ingredienti

250 gr di farina

150 gr di zucchero

2 uova

60 gr di burro

1 buccia di limone non trattato

Lievito e vanillina

Liquore alchermes

Per decorare

2 albumi

150 gr di zucchero a velo

Confetti colorati

Preparazione

In una ciotola montare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere poi il burro fuso e il liquore alchermes, secondo i gusti (indicativamente il colore da ottenere è un bel rosa, che ricorda il colore delle gomme americane – NB: se l’alchermes non è di vostro chiarimento si può sostituire con del colorante per alimenti rosso). Unire la farina, il lievito e la buccia grattuggiata di un limone e continuare a montare fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare quindi l’impasto ottenuto in uno stampo per ciambelle, precedentemente imburrato e infarinato. Infornare in forno ventilato già caldo a 160°C e cuocere per 35 minuti circa.

Nel frattempo preparare la meringa montando gli albumi a neve e aggiungendo man mano lo zucchero. Continuare a montar fino ad ottenere una meringa soda. Una volta trascorsi i 35 minuti e il dolce sia cotto, sfornare e ricoprirlo con il composto della meringa e, se gradite, cospargendola ci confettini colorati e infornare nuovamente a 100°C per circa 40 minuti. Una volta cotta anche la meringa, sfornare e lasciare raffreddare prima di capovolgerla su un piatto da portata.




Weekend a Sorrento alla scoperta del casatiello dolce

L’origine delle processioni dei Bianchi e dei Neri risale al 1200 quando un corteo di confratelli era solito attraversare le strade della città portando una semplice croce di legno e recitando salmi penitenziali. Con il tempo, le processioni si sono arricchite di elementi scenografici e religiosi, soprattutto durante la dominazione spagnola. Risale a questo periodo infatti l’introduzione dei “cappucci” e dei simboli della Passione di Cristo: la lanterna, la borsa (che ricorda quella che conteneva i trenta denari di Giuda), il gallo (che cantò tre volte dopo che Pietro mentì), il bacile (che ricorda il gesto di Ponzio Pilato di lavarsi le mani), la colonna e flagello, la veste rossa e la corona, il martello e i chiodi, il sudario, la spugna e la lancia. Le processioni prendono il nome dal colore dei sai indossati dagli “incappucciati”. La processione Bianca si svolge nella notte tra Giovedì e Venerdì Santo ed è organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica, che ha sede nella Chiesa della SS Annunziata. Rappresenta il peregrinare della Vergine Maria alla ricerca del figlio. La processione Nera invece si svolge alle ore 21 del Venerdì Santo ed è organizzata dall’Arciconfraternita della Morte e Orazione, che ha sede nella Chiesa dei Servi di Maria. Gli incappucciati trasportano una splendida statua lignea settecentesca del Cristo Morto, seguita dalla statua della Vergine Addolorata. Il tutto accompagnato dai tradizionali canti della Passione, tra cui le marce funebri eseguite dalla banda e il Miserere, il salmo di Davide eseguito da duecento cantori.

Sorrento in weekend

Si parte dalla moderna Piazza Lauro e si prosegue lungo Corso Italia fino a Piazza Tasso, la principale della città, dedicata all’autore della Gerusalemme Liberata. Da qui si devia verso Viale Caruso per ammirare il panorama sul Vallone dei Mulini. Si riprende poi lungo Corso Italia, e ci si sposta per visitare la Cattedrale (www.cattedralesorrento.it) dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, con la bella facciata neogotica. A lato della piazza si trova il Museo Correale di Terranova (www.museocorreale.it) che conserva dipinti, porcellane e oggetti dal XVI al IXX secolo. All’interno del settecentesco Palazzo Pomarici Santomasi ha sede il Museo della Tarsia Lignea (www.museomuta.it) che conserva mobili intagliati, pale e oggetti dal design contemporaneo. Prendendo via San Cesareo e scendendo lungo via Giuliani si incontra la bella Chiesa di San Francesco con il suo splendido chiostro trecentesco. Da non perdere una passeggiata nella Villa Comunale per ammirare il panorama della costiera amalfitana con il cono del Vesuvio sullo sfondo. Da qui si scende nella zona del porto, oppure si prosegue fino a Piazza Vittoria, altro punto panoramico, per continuare fino al borgo di Marina Grande e ci si ferma per il pranzo o la cena, gustando una delle specialità locali: dai celebri gnocchi alla sorrentina ai cannelloni con ricotta, il caciocavallo dolce e le famose sfogliatelle.

CASATIELLO DOLCE

 

Ingredienti

  • 500 gr di farina 00
  • 4 uova + 1 albume montato a neve
  • 220 gr di zucchero
  • 150 gr di lievito madre
  • 50 gr di strutto
  • 50 gr di burro
  • 30 ml di limoncello
  • 30 ml di liquore Strega
  • 125 gr di zucchero a velo
  • confetti colorati per decorare

Preparazione

In una ciotola montare le uova con lo zucchero e unire la farina e il lievito madre. Aggiungere il burro ammorbidito, lo strutto, il liquore Strega e il limoncello ed impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Disporre l’impasto in un recipiente imburrato e infarinato. Livellarlo e coprire il recipiente con un canovaccio umido e lasciare riposare in un posto asciutto dalle 12 alle 24 ore successive (il tempo è variabile a seconda della forza del lievito). L’impasto sarà pronto quando raggiungerà i bordi della teglia. A questo punto cuocere il casatiello per 50 minuti/1 ora a 170°. Per decorarlo preparare una glassa con l’albume montato a neve con lo zucchero a velo. Una volta che il dolce si sarà cotto, lasciarlo raffreddare e aggiungere la glasse e decorare con i confetti colorati.




Il salame di cioccolato: ecco la versione emiliana della ricetta del riutilizzo

Esistono molte ricette che suggeriscono idee per sbarazzarsi delle grandi quantità di cioccolato avanzato dalle uova di Pasqua, ma la più famosa è sicuramente il salame di cioccolato. E’ un dolce moto amato e per questo esistono diverse varianti: da quelle “tradizionali”senza uova o senza burro a quelle più “moderne” glutenfree.

La ricetta originale pare sia portoghese, ma in Emilia Romagna questo dolce viene tradizionalmente confezionato nel periodo pasquale. Noi che amiamo  la tradizione qui vi suggeriamo la nostra variante preferita:

  • 150 gr di burro
  • 2 uova
  • 300 gr circa di biscotti secchi
  • 1 cucchiaio di rum
  • 100 gr di zucchero
  • 200 gr di cioccolato

 

Far sciogliere a bagnomaria il burro con il cioccolato e farli raffreddare.

In una ciotola sbattere i tuorli, precedentemente separati dagli albumi, con una frusta ed aggiungere lo zucchero. Lavorare fino ad ottenere un composto il più chiaro possibile, quindi unire il rum e il composto di burro e cioccolato fuso.

A questo punto mettere i biscotti secchi in un sacchetto antigelo da cucina e pestarli con uno batticarne per ottenere quasi una farina grossolana. L’impasto risulterà piuttosto asciutto, ma si ammorbidirà con l’aggiunta degli albumi montati a neve.

Portare l’impasto su un foglio di carta da forno, arrotolandolo e cercando di dargli la forma di un salame.

Lasciare riposare nel freezer per almeno 2 ore prima di servire.

Servite il salame di cioccolato tagliato a fette e freddo.

Consiglio: se gradite, potete aggiungere all’impasto della frutta secca, tipo mandorle, pistacchi o nocciole da pelare e tagliare grossolanamente.




RICETTA DELLA SETTIMANA: CONIGLIETTI DI PASQUA RIPIENI

Tempo di Pasqua, di Primavera e di coniglietti! La Ricetta della settimana che vi proponiamo è proprio a tema pasquale, per la precisione si tratta di quella del coniglietti di Pasqua ripieni di cioccolato o marmellata.

Vi siete mai chiesti perchè i coniglietti sono diventati un simbolo pasquale? Noi sì, ed abbiamo scoperto che probabilmente deriva dai riti pre-cristiani della fertilità che avevano come simbolo, data appunto la loro grande fertilità, i conigli e le lepri, divenuti allora il richiamo alla Primavera e alla nascita di una nuova vita.

Un’altra teoria è che invece dei coniglietti le lepri siano stati associati alla Pasqua da Sant’Ambrogio, a causa del loro manto che muta a seconda delle stagioni.

Il coniglietto pasquale fu introdotto in Germania nel XV secolo: da qui si sviluppò la tradizione dei dolcetti a forma di coniglio, che qui oggi riproponiamo in versione super-golosa per portarli come simpatica sorpresa ad amici o parenti da cui passerete il weekend di vacanza! Infatti sono facilissimi da preparare e da trasportare: perfetti per sopportare un viaggetto in macchina!

Passiamo ora alla ricetta dei coniglietti di pasqua ripieni:

coniglietti

Ingredienti:

60 gr di burro

70 gr di zucchero

190 gr di farina

1 busta di vanillina

1 uovo

12 ovetti di cioccolato (per la variante al cioccolato)

confettura a scelta q.d. (per la variante alla marmellata)

Preparazione:

Montare il burro con lo zucchero e unire poi l’uovo, continuando a mescolare. Aggiungere farina e vanillina continuando a lavorare l’impasto fino ad ottenere un composto morbido con cui formare una palla da lasciare riposare in frigo per 30/40 minuti. Successivamente, stendere una sfoglia di 3.5 mm circa e tagliarla con uno stampo rotondo.

Per la versione al cioccolato, inserite all’interno di ogni cerchio di frolla un ovetto e ripiegare poi i lembi della pasta per ricoprirlo, in modo da ottenere la forma di una palla un po’ allungata.

Per la versione alla marmellata, porre al centro di ogni cerchio di frolla 2/3 cucchiai di marmellata e ripiegare i lembi della pasta per ricoprirla. Fare attenizione a non fare fuoriuscire il ripieno: con la marmellata l’operazione si può rivelare più difficile!

Ora che avete ottenuto della palline di pasta frolla dalla forma allungata, aiutarsi con le mani o con delle forbici per creare le orecchie del coniglietto e con uno stuzzicadenti abbozzare il contorno del muso (se si vuole si può aggiungere una goccia di cioccolato all’altezza degli occhi):

Coniglietti_di_cioccolata_1

Fate riposare in frigo i coniglietti per un paio di ore e gli ultimi 10 minuti in freezer. Infornate a 180° per 10 minuti.