LE MIGLIORI RICETTE DI VIAGGIO DEL “DOPO PASQUA”

Anche se le vacanze pasquali sono ormai finite, nulla ci impedisce di continuare a viaggiare tra il gusto e la storia della penisola italiana… Di seguito, ecco le migliori ricette “pasquali”, da noi trovate, per preparare un pranzo all’insegna della tradizione!

 

Gli antipasti

 

A Sulmona, luogo dove ogni anno si rinnova il rito pasquale della Madonna che scappa, si conserva una semplice ma sempre buona ricetta: la bruschetta a base di aglio rosso di Sulmona.

Ingredienti2

  •  10/12 fette di pane casereccio
  •  6 spicchi di aglio rosso di Sulmona
  •  Olio extravergine di oliva
  • Sale

Preparazione

Fate abbrustolire le fette di pane su una griglia o nel forno; strofinatele abbondantemente con gli spicchi di aglio rosso; spennellatele con l’olio di  oliva e salatele. Servitele calde. A piacere, si può aggiungere della polpa di pomodoro a pezzetti.

 

Focaccia fritta molto semplice, le cui origini risalirebbero persino agli abitanti dell’Umbria prima dell’avvento dei Romani. Si prepara con pochi semplici ingredienti e si gusta farcita con salumi, salsiccia, formaggi teneri, oppure cipolla e rosmarino.

Ingredienti10

• 120 gr di farina 00

• 200 ml di acqua fredda
• 3 cucchiai di olio di oliva
• Sale q.b

Preparazione

Dopo aver preparato la pastella con farina, acqua e sale, fate scaldare l’olio di oliva in una padella di circa 30 cm di diametro. Buttate la pastella, stendetela bene e fate cuocere per bene prima un lato poi l’altro, rigirandola con una spatola finché non avrà la consistenza di una frittata. Appoggiate su un piatto e farcite a piacere.

 

I primi piatti

 

I gnocchi di patate, ricetta diffusa in ogni regione italiana e ben conosciuta in tutto il mondo, sembrano aver origine dalle terre campane: qui, con le prime patate importate dall’America, nacquero per la prima volta questi piccoli e delizioso gnocchetti che in onore alla tradizione sono ancora oggi conosciuti come “alla Sorrentina”.

Ingredienti

• 600 gr. di patate4

• 200 gr di farina

• 100 gr di parmigiano grattugiato                                                     • 500 gr di pomodori

• 1 uovo
• 300 gr di mozzarella

• 200 gr di olio d’oliva
• Basilico e sale

Preparazione

Dopo avere lessato e schiacciato le patate, aggiungete la farina, l’uovo, il sale e il parmigiano e impastate. Formate dei cilindri e tagliateli a tocchetti.  In una pentola mettete l’olio, i pomodori passati,  il basilico e il sale e fate cuocere per 20 minuti. Cuocete gli gnocchi in acqua e sale, scolateli e conditeli con il sugo, aggiungendo la mozzarella, il basilico e il parmigiano. Metteteli in una pirofila a gratinare in forno per 10 minuti. Una sola parola: squisiti!

 

Dopo aver assistito alla tradizionale cerimonia pasquale dello Scoppio del Carro (www.weekendpremium.it/wp/la-pasqua-scoppiettante-di-firenze-tra-tradizione-e-buona-cucina), ci concediamo un buon piatto di trippa, una ricetta conosciuta in tutto il mondo ma che a Firenze detiene ancora un primato assoluto.

Ingredienti5

• 1 kg di trippa
• ½ kg di pomodori pelati
• 2 cipolle rosse
• 2 carote
• 1 sedano
• Parmigiano reggiano grattugiato
• Olio di oliva

Preparazione

Dopo aver lavato la trippa e averla tagliata a striscioline, tagliate a pezzetti il sedano, le carote e le cipolle e soffriggetele con un po’ d’olio. Unite la trippa e fatela rosolare rigirandola spesso. Dopo 15 minuti, aggiungete i pomodori pelati; salate, pepate e cuocete per circa un’ora a fuoco basso per fare assorbire il liquido.

 

I secondi piatti

 

A Vulture, in Basilicata, oltre a poter rivivere la suggestiva tradizione della processione dei sepolcri (www.weekendpremium.it/wp/a-vulture-in-basilicata-la-processione-dei-sepolcri-nel-segno-della-tradizione), è  ancor oggi possibile assaporare il gusto del Baccalà, cucinato secondo l’antica ricetta “a Ciauredda”.

Ingredienti

• 500 gr di baccalà già spugnato
• Cipolline fresche1
• 1 pomodoro tondo e maturo
• Peperoncino
• Aglio
• Prezzemolo
• Olio di oliva
• Sale

Preparazione

Affettate le cipolline e fatele imbiondire in una padella con l’olio. Aggiungete il pomodoro a pezzi, l’aglio e un mestolo di acqua calda e lasciate cuocere per 10 minuti. Unite il baccalà a pezzi, il prezzemolo e il peperoncino. Allungate con altra acqua, aggiustate di sale e ultimate la cottura. Servite con fette di pane casereccio abbrustolito e lasciate che la carne morbida del pesce vi si sciolga in bocca.

Piatto di antiche tradizioni, la sella di coniglio può essere ben accompagnata con polenta schietta o con peperonata oppure essere usata per un ragù di spaghetti, chitarre o tagliolini. Noi l’abbiamo scoperta viaggiando tra i vitigni abruzzzesi di Loreto Aprutino (www.weekendpremium.it/wp/terra-di-teate-fra-adriatico-e-maiella).

Ingredienti

1000 gr carne di sella o di lombo di coniglio (rustico);coniglio

70 gr rosmarino, timo, salvia, maggiorana fresche;

300 gr patate novelle medie;

200 gr carote e zucchine;

200 ml vino bianco secco misto a aceto di vino;

40 gr di burro;

25 ml olio extravergine d’oliva;

sale e pepe (macinato e intero a grani)  q.b. a piacere

Preparazione

Pulire e lavare con molta cura la sella; metterla in un recipiente di giusta dimensione, unire le erbe aromatiche, il vino bianco e l’aceto; coprire e lasciare marinare almeno mezza giornata in luogo fresco; girare ogni tanto. Pulire le patate novelle tagliate in sei spicchi, lasciare in acqua fredda per 60 minuti, quindi asciugarle molto bene. Scolare la carne, posizionarla in una pirofila precedentemente scaldata con burro e olio, sale e pepe macinato e infornare a 180° per 25 minuti da girare e bagnare con sugo proprio almeno due volte. Tenere a parte la marinatura in un pentolino. Intanto pulire e lavare le altre verdure dando una forma identica a zucchine e carote.  Unire tutte le verdure, scottare in acqua bollente, cuocerle a vapore per 10 minuti, buttare in padella con burro e lasciarle rosolare esternamente. Scaldare, ridurre la marinata aggiungendo ancora vino e burro. Unire nel pentolino il fondo di cottura e filtrare, tenere caldissimo. Tagliare a fette la sella cotta e caldissima, impiattare due fette con sopra la salsa bollente, contornare a tricolore con patate, carote, zucchine e qualche foglia di timo.




A Vulture, in Basilicata, la processione dei sepolcri nel segno della tradizione

Nella zona del Vulture, in pro-vincia di Potenza, dove ancora si parla l’arberesco, una lingua di origine albanese, si rinnovano i riti della Settimana Santa, qui chiamati dei Sepolcri. A Barile, la via crucis si ripete da più di duecento anni. Ha inizio alle 14.30 del Venerdì Santo,  ora della morte di Cristo, e parte dal-la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il corteo è composta da oltre cento personaggi in costume: centurioni a cavallo e soldati romani, le pie donne, la Vergine Addolorata e altri che incarnano i simboli della Passione. La figura di Gesù viene rappresentata da tre giovani in tre momenti diversi: legato alla colonna, l’Ecce homo con la canna come scettro e con la croce sulle spalle.

A Rionero in Vulture, la processione è preceduta, il giovedì, dalla rappresentazione dell’Ultima Cena. La mattina del Sabato Santo, invece, lungo le strade della città sfila la via crucis con armature e costumi d’epo-ca che si conclude con la scena della Crocifissione e il disperato pianto della Madonna.  Processioni particolar-mente suggestive si tengono anche ad Atella, Filiano, Maschito e Venosa.

 

DOVE MANGIARE: Ristorante Al Boschetto,  c/o Villa Madre Teresa di Calcutta, via Ten. Corrubia, tel 320/0737061, Barile  www.osteriavecchiocortile.com

 

DOVE DORMIRE : Grand Hotel Garden***, SS 93 Km 75,  loc. Giardino, Barile, tel 0972/761533,  www.grandhotelgarden.com
Hotel San Marco***, Largo Fiera 16, Rionero, tel 0972/724121, www.hotelsanmarcorionero.it

 

COSA VEDERE; A Barile, la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, la Chiesa della Madonna delle Grazie, quella di Sant’Atta-nasio e San Rocco, la chiesa di San Nicola e la Fontana dello Steccato. A Rionero: Palazzo Giustino Fortunato e il Museo del Brigantaggio.

 

Ricetta di viaggio: Il Baccalà “a Ciauredda”

ORIGINE: Un gustoso piatto tipico della tradizione lucana.

 

Ingredienti

• 500 gr di baccalà già spugnato
• Cipolline fresche
• 1 pomodoro tondo e maturo
• Peperoncino
• Aglio
• Prezzemolo
• Olio di oliva
• Sale

PREPARAZIONE: Affettate le cipolline e fatele imbiondire in una padella con l’olio. Aggiungere il pomodoro a pezzi, l’aglio e un mestolo di acqua calda e lasciate cuocere per 10 minuti. Unite il baccalà a pezzi, il prezzemolo e il peperoncino. Allungate con altra acqua, aggiustate di sale e ultimate la cottura. Servite con fette di pane casereccio abbrustolito.