Giordania fai da te. Il resoconto del viaggio. Prima parte
Proseguiamo il racconto del nostro viaggio fai da te in Giordania. Qui di seguito il resoconto della prima parte del viaggio, nel deserto del Wadi Rum e a Petra.
La mappa della prima parte del tragitto
Il resoconto:
Arrivati ad Aqaba in serata con il volo Ryanair e recuperata la macchina, cambiamo gli Euro in Jod, la valuta locale e ci rechiamo in città.
Con Booking avevamo prenotato una camera al Taj Hotel (https://www.booking.com/hotel/jo/fndq-tj.it.html) vicino al centro città e ai ristoranti. L’albergo si è rivelato un’ottima scelta e ci sentiamo di consigliarlo perché ha un buon rapporto qualità-prezzo. Noi abbiamo speso circa 90 euro a notte per la camera doppia con bagno e colazione. Serata in centro dove abbiamo cenato in un simpatico localino consigliato da TripAdvisor.
Nel Wadi Rum di Lawrence d’Arabia
La mattina dopo siamo partiti per il deserto del Wadi Rum. La strada, ottima in un paio d’ore ci conduce al posto di blocco posto all’ingresso dell’area protetta e dopo aver registrato il nostro ingresso al Visitor Center ci rechiamo nel parcheggio dove ci aspetta il ragazzo che ci condurrà al Jamal Wadi Rum Camp. Su Booking avevamo prenotato una tenda con bagno privato e colazione (https://www.booking.com/hotel/jo/sunset-camp-l-qb.it.html).
Arrivati al campo abbiamo concordato anche un’escursione di 6 ore con pranzo nel deserto e cena beduina. Alla fine tutto compreso ci è costato sugli 80 euro a persona. Il campo di Jamal si è rivelato una scelta vincente. Si trova in pieno deserto, circondato dalla sabbia e dalle formazioni rocciose, ed offre la sensazione di essere veramente fuori dal mondo. Dopo aver preso possesso della nostra tenda siamo partiti per l’escursione.
Indescrivibile l’emozione che si prova. Il Wadi Rum è un deserto con una conformazione singolare, con concrezioni nere, formazioni rocciose che si innalzano tra distese di sabbia rossa, alberi di acacia che interrompono il panorama dell’infinito. In arabo Wadi significa valle, canyon scavato nella roccia. Ed è così che si presenta il deserto con uno scenario di soffice sabbia, rocce altissime che si innalzano e canyon spigolosi e profondi dove si può entrare solamente a piedi.
Un paesaggio suggestivo dove Lawrence d’Arabia aveva stabilito il suo quartier generale durante la rivolta contro gli Ottomani e dove numerosi registi ambientano i loro film.
Dopo aver assistito ad uno spettacolare tramonto rientriamo al campo dove ci attende una bellissima cena beduina con la carne cotta sotto la sabbia e balli e canti tipici, terminata davanti al fuoco. Un’esperienza indimenticabile.
Al mattino seguente partiamo per Petra, la città rosa.
Le meraviglie di Petra
Arrivati a Wadi Musa ci siamo diretti al nostro albergo, il Venus Hotel prenotato sempre con Booking (https://www.booking.com/hotel/jo/venus.it.html). L’albergo si trova in posizione ottimale, a due passi dal Visitor Center e dall’ingresso del sito archeologico. La camera doppia ci è costata 100 euro a notte compresa la colazione a buffet. Ottimo anche il ristorante interno, comodo e a prezzi contenuti.
A Petra c’è da visitare Little Petra, a cui si può dedicare una mezza giornata, cosa che noi abbiamo fatto nel pomeriggio, mentre il giorno dopo lo abbiamo riservato completamente alla visita del sito principale, la meta turistica più conosciuta e visitata della Giordania.
Visitare Petra è una delle esperienze più affascinanti che si possano fare. Questo luogo magico ed immenso conta ben 800 monumenti classificati. Si raggiunge attraverso il Siq, una lunga fessura tra le rocce che termina in uno spiazzo dove si apre quella che è una vera meraviglia, il Tesoro, con la facciata completamente scolpita nella rocca. Non si può fare a meno di rimanere estasiati davanti a tale spettacolo!
Non bisogna perdere la salita su per gli 800 gradini fino al Monastero, che insieme al Tesoro è l’attrazione principale di Petra. Noi però abbiamo deciso di entrare nell’area archeologica dal percorso alternativo che inizia a Little Petra. Torniamo quindi a Little Petra con una comoda navetta che parte dal Visitor Center dopo aver fatto vistare il nostro Jordan Pass. Da qui una Jeep governativa (da pagare a parte, costo 5 JOD a persona), ci ha condotto fino all’inizio del sentiero che si inerpica costeggiando una vallata meravigliosa e in circa 45 minuti permette di raggiungere il Monastero.
Il tragitto è fantastico e ci regala sensazioni indimenticabili. Arrivati al Monastero ci rendiamo conto di essere in uno dei posti più affascinanti del mondo e tra foto di rito e sguardi di ammirazione, complice anche il fatto che data l’ora mattutina non c’è molta gente, indugiamo parecchio prima di iniziare a scendere gli 800 gradini e proseguire la visita del sito archeologico terminando al Tesoro. Da qui lungo il Siq raggiungiamo l’uscita e torniamo al nostro hotel stanchi ma soddisfatti.
Domani partiremo per il Mar Morto.
Se volete continuare a seguirci nel nostro viaggio tornate domani 18 maggio per la seconda parte del viaggio…
Se invece volete sapere come ci siamo organizzati leggete qui