Tabbert TAB 320: una vacanza di lusso con la roulotte che costa meno di una moto [VIDEO]

Le agognate vacanze estive sono ormai arrivate, finalmente sarà possibile godersi viaggi o weekend in libertà, magari sfruttando auto, camper e roulotte per una vacanza on the road. Spesso però il budget per le vacanze è limitato, per questo motivo la redazione di Weekend premium ha trovato per voi la soluzione ideale per spendere senza rinunciare ai confort più moderni.

 

La Tabbert TAB 320 è una compatta e moderna roulotte che costa pochissimo, infatti il suo prezzo è di appena 12mila euro, uno dei più bassi del mercato. Anche se parliamo di un costo decisamente contenuto, la TAB 320mette a disposizione tutti i confort e gli accessori più moderni, per una vacanza open air senza rinunce.

Questa roulotte sfoggia una forma arrotondata che ricorda le auto dal sapore vintage, ma dentro è decisamente moderna e accessoriata. All’interno troviamo infatti spaziosa dinette a ferro di cavallo che si trasforma in un letto matrimoniale che misura 175 x 200 centimetri. Non manca un tavolo, sedute e una piccola cucina con frigo che permette di cucinare i pasti. Ricordiamo inoltre che può essere trainata da quasi ogni tipo di auto grazie ad un peso di appena 550 chilogrammi.




In Calabria una ciclovia unisce quattro grandi Parchi

Il cuore verde della Calabria corre…su quattro ruote. È in questa splendida regione del nostro Sud, infatti, che i quattro grandi polmoni verdi, il Parco dell’Aspromonte, il Parco del Pollino, il Parco della Sila e il Parco delle Serre sono uniti dalla Ciclovia dei Parchi, un percorso ciclabile di ben 545 km che attraversa aree naturali di rara bellezza, ricca di storia e tradizioni. Scopriamo le tappe nel dettaglio.

Parco del Pollino, le tappe della Ciclovia

Si può partire a percorrere la Ciclovia dei Parchi dal Parco Nazionale del Pollino, che dal 2015 fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la sua straordinaria biodiversità. Qui le cime superano i 2000 metri e lo sguardo può spaziare fino alle coste del Mar Ionio e a quelle del Mar Tirreno. Simbolo del parco è il pino loricato, che deve il suo nome alla lorica, la corazza romana che ricorda la sua corteccia. Per quanto riguarda la fauna, qui nidificano il nibbio reale e il gracchio corallino. Vediamo allora come scoprire il parco sulle due ruote.

Da Laino Borgo a Morano Calabro

La prima tappa, di circa 34 km, è quella che parte da Laino Borgo, dove si possono ammirare le vestigia dell’antica fortezza longobarda e prosegue verso Laino Castello. Ancora 14,5 km e si arriva a Mormanno, a 830 metri di altezza, noto per essere il paese dei “bocconotti”, deliziosi dolcetti ripieni, e delle lenticchie, per le quali è Presidio Slow Food. Si prosegue fino a superare il Parco della Lavanda e si risalgono poi le pendici del Serra arrivando in località Il Fortino, a 1050 metri. Si inizia poi la discesa fino a Morano Calabro, delizioso borgo medievale conosciuto come “il presepe del Pollino” e inserito tra i “Borghi più belli d’Italia.

Morano Calabro il “Presepe del Pollino”

Il percorso Castrovillari – Lungro – Acquaformosa

Un altro bel tratto della Ciclovia dei Parchi di 34 km è quello che parte da Castrovillari, a 360 metri, dove ha sede il Centro Servizi del Pollino. Si prosegue poi sulla SP263 e si sale verso San Basile, splendido borgo di origine bizantine, continuando poi in direzione di Saracena, il paese dove nasce il celebre Moscato. La ciclovia comincia poi a scendere attraverso suggestivi campi coltivati e arriva a Firmo, a 344 metri, per poi risalire di nuovo in direzione di Lungro, a 590 m, che conserva ancora intatte alcune tradizioni e riti bizantini. Da cui il percorso sale ancora verso Acquaformosa, dove si trova la splendida Chiesa di San Giovanni Battista, del XVI secolo.

Acquaformosa, Chiesa di San Giovanni Battista

Il percorso San Sosti – Ferramonti – Lago di Tarsia

Questo tratto nel Parco del Pollino copre circa 39 km. Si parte da San Sosti, a 360 m, dove vale una sosta il meraviglioso Santuario del Pettoruto. Si pedala attraverso boschi di castagno e si scende sulla SP123 che costeggia i fiumi Rosa ed Èsaro. Si supera poi Mottafollone e si procede in direzione di Pianette, sede del più grande campo di concentramento italiano dell’epoca fascista, come ricorda il Museo della Memoria, che vale una visita. Si continua poi per altri 7 km su un tratto pianeggiante e si arriva infine alla Riserva Naturale del Lago di Tarsia, notevole area umida che si sviluppa attorno al fiume Crati.

Riserva Naturale del Lago di Tarsia

I percorsi nel Parco Nazionale della Sila

La Ciclovia dei Parchi si inoltra poi nei magnifici scenari del Parco Nazionale della Sila, che con i suoi 70mila kmq occupa il cuore della Calabria. Tra scenari spettacolari e selvaggi, con una natura che cambia in tutte le stagioni, si possono scoprire alberi secolari e monumentali, ma anche Musei Tematici, centri visita dove ricevere tutte le informazioni, ristoranti per gustare i cibi della tradizione e praticare tante attività sportive, dallo sci di fondo all’orienteering, dalle passeggiate a piedi a quelle a cavallo. Per quanto riguarda i percorsi in bici, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Da Bisignano al Lago Cecita

Questa tappa abbastanza impegnativa della Ciclovia dei Parchi di 44 km parte da Bisignano, a 350 m, antica città che è stata sede vescovile e che conserva ancora l’importantissimo Santuario di Sant’Umile, fondato dal Beato Pietro Cathin su mandato di San Francesco d’Assisi. La Ciclovia risale poi per circa 10 km sulla SS 660 fino al Timpone della Morte a 760 metri, per poi scendere verso Acri, dove si trova la Basilica del Santo Angelo d’Acri. Si attraversa poi la Conca delle Noci e si sale fino a 1262 m, nelle vicinanze della Cava di Melis, dove si trovano i vigneti più alti d’Europa. Si raggiunge infine il Lago Cecita, a 1143 m, dove si trova il Centro Visita di Cupone.

Lago Cecita

Dal Lago Cecita a Silvana Mansio

Chi vuole può proseguire dal Lago Cecita lungo un percorso di rara bellezza che sale sulla montagna. Dopo circa 12 km sulla SP 208 si supera la Serra della Castagna e si raggiungono i pendii del Pettinascura a 1560 m. Dopo una lunga discesa e una breve salita, si arriva a Germano, frazione di San Giovanni in Fiore, e da qui si gira attorno al Lago di Ariamàcina, a 1316 m, e si arriva alla Croce di Megara nella Riserva Naturale dei Giganti di Fallistro, formata da 5 ettari di bosco di pini secolari. Si supera poi il borgo di Sculca, si imbocca la SP 211 e si arriva infine a Silvana Mansio, un suggestivo villaggio di baite di legno, che si trova a 1470 metri di quota. Totale della tappa: 50 km per circa 3 ore di pedalata.

La Riserva Naturale dei Giganti di Fallistro

Da Rovale a Villaggio Mancuso

Questo tratto impegnativo di 56 km parte da Rovale, a 1350 m, un piccolo centro di vacanza che sorge all’estremità nord orientale del Lago Arvo, vicino al villaggio di Lorica. Si procede in direzione del Lago Ampollino e, dopo una serie di saliscendi, si arriva nei pressi di Trepidò, dove ha sede il Centro Visite del Museo dell’Acqua e dell’Energia. La Ciclovia costeggia il lago per circa 13 km poi raggiunge la frazione di Manco Spineto Migliari, a quota 1435 metri. Si scende poi verso i villaggi di Racise e Mancuso, dove si ammirano le splendide baite di legno costruite per la villeggiatura all’inizio del Novecento.

Villaggio Mancuso

Da Taverna a Tiriolo

L’ultima tappa della Ciclovia nel Parco della Sila parte da Taverna, a 521 m, un paese ricco di storia e cultura, che ha dato i natali a Mattia Preti, uno dei più grandi pittori del Seicento. Nel Museo Civico sono custodite infatti alcune delle sue opere. Si attraversa poi Sorbo San Basile e si continua sulla SS109 salendo fino all’abitato di Fossato Serralta, a 720 m, per poi raggiungere località Donnalenardo. Da qui si scende poi lungo la strada che attraversa il fiume Melito, si supera Gimigliano e il fiume Corace. Dopo circa 8 km lungo la SP 40 si arriva a uno splendido punto panoramico sul Monte Tiriolo, a 818 m, da cui si lascia spaziare la vista fino ai due mari, Ionio e Tirreno e, nelle giornate più terse, si può scorgere anche il profilo delle Isole Eolie.

I percorsi nel Parco Regionale Naturale delle Serre

Tra la Sila e l’Aspromonte si trova il Parco Regionale Naturale delle Serre, il cui territorio è formato da valli, boschi, fiumare e sorgenti. Nella parte orientale, poi, i corsi d’acqua diventano torrenti impetuosi e formano forre, gole strette e cascate di rara bellezza come quelle del Marmarico e della fiumara Assi. Qui vivono il lupo, il gatto selvatico e l’istrice, ma la zona è caratterizzata anche dalle produzioni artigianali, come quella della lana, della seta e del legno. Tra le eccellenze, ci sono le pipe di Brognaturo e i vasi di terracotta di Sorianello e Gerocarne. Vediamo di seguito le tratte della Ciclovia dei Parchi.

Da Caraffa a Torre di Ruggiero

Questa tratta di 41,2 km parte da Caraffa di Catanzaro, a 358 m, fondata a metà del XV secolo. Si procede in direzione di Girifalco, di origine medievale per circa 12 km di cui 6 in salita. Si continua poi fino al Bivio di Ponticelle a 873 m. Si svolta poi a sinistra per intraprendere una discesa di 10 km sulla SP 145 fino a San Vito sullo Ionio, rinomato per la produzione casearia e delle pipe. Si continua poi lungo la SP 172 e la SP 182, attraverso il centro di Chiaravalle Centrale e si risale tra boschi di nocciolo e di faggio fino a Torre Ruggiero, che prende il nome dal suo fondatore, Ruggiero il Normanno. Qui si trova il Santuario della Madonna delle Grazie, uno dei centri religiosi più importanti della Calabria. Infine, ci si immette sull’ultimo tratto con direzione Serra San Bruno.

Torre Ruggiero

Da Caraffa a Monterosso

Questo tratto di 43 km parte anch’esso da Caraffa, passa sempre per Girifalco, da cui si sale poi verso il Passo Fosso del Lupo, a 949 m. Si scende poi in direzione di Polia, uno splendido borgo colonizzato dai Greci che è situato nel punto più stretto della Calabria. Dopo aver superato la frazioni di Menniti, si arriva a Monterosso, dove ci si ferma per una visita al bel Museo delle Serre Calabresi. Poco distante c’è anche l’Oasi Naturalistica del Lago Angitola.

Da San Nicola da Crissa a Mongiana

L’ultimo tratto della Ciclovia del Parco nella zona delle Serre parte da San Bicola da Crissa, borgo di origini greche, e procede verso Torre di Ruggiero e Cardinale. Da qui si pedale verso Simbario e Spadola per poi iniziare la salita costeggiando a tratti il fiume Ancinale in direzione di Serra San Bruno. Arrivati qui, dopo circa 2 km si arriva alla Certosa eretta da Bruno da Colonia alla fine del XI secolo. Superato il Santuario di Santa Maria del Bosco, attraverso il bosco di abeti bianchi in cui si inoltra il Sentiero del Brigante, la strada sale fino a 1026 m per poi cominciare a scendere verso Mongiana, dove aveva sede la fabbrica di armi voluta da Ferdinando IV di Borbone. Qui ha sede l’interessante Museo delle Reali Ferriere Borboniche che vale una visita.

Museo delle Fonderie Borboniche

I percorsi nel Parco Nazionale dell’Aspromonte

L’ultimo dei quattro parchi attraversati dalla Ciclovia e quello dell’Aspromonte, ricco di meravigliosi sentieri naturalistici che incontrano numerosi corsi d’acqua, boschi di faggi e, nel tratto più vicino alla costa, oleandri e tamerici. Salendo fino a 2000 metri, invece, si incontrano le splendide pinete di pini larici, simbolo del parco. Arrivando qui si potranno poi scoprire le delizie della cucina montana calabrese, come il bergamotto, il pecorino dell’area grecanica, realizzato con la musulupa, uno stampo di legno che lascia un’impronta circolare raffigurante figure umane o pupazzi. Da non perdere inoltre i tradizionali “maccaruni ‘e casa“, maccheroni fatti a mano arrotolando un pezzetto di pasta attorno a un giunco oppure a un ferro da calza e i salumi – capocolli, soppressate, ‘nduja’ e salsicce. Vediamo i percorsi della Ciclovia in questo splendido parco.

Da Fabrizia a Canolo

Questo tratto di 39 km parte da Fabrizia, a 963 m, un paese di antiche tradizioni boscaiole e carbonaie, e prosegue verso il Passo della Croce Ferrata, a 1128. Si scende poi verso Valle Gelata per poi risalire ancora sul Monte Seduto, a 1137 m. Si torna poi a scendere per 12 km durante i quali si supera il Piano della Limina. Si prende poi la SS Jonio-Tirreno fino all’incrocio con la SP 35, da dove inizia la discesa verso Canolo, splendido borgo tra due canyon sui Dossoni della Melia, che dominano la Locride e si trovano a 2 km dal Passo del Mercante, che mette in comunicazione le due coste delle Calabria.

Canolo panorama

Da Canolo a Gambarie

Questo tratto piuttosto impegnativo di 55 km parte da Canolo e sale verso i Piani dell’Aspromonte attraversando Piano Abbruschinato, a 1027 m, Sito di interesse Comunitario. Si supera poi l’incrocio con la SP che conduce a Trepitò e a Molochio e alle Cascate di Mundu e Galasia, tra canyon e salti d’acqua, e si incontrano le Pinete dello Zillastro. Si arriva poi al Sanatorio di Zervò, a 1152 m e si risale verso il Piano Pietra Cuccuma, tra giganteschi monoliti, non lontano dal Santuario della Madonna di Polsi e dell’antica faggeta di Valle Infernale. Si affrontano poi alcuni saliscendi, toccando i 1349 m sulla Guardiola, e si scende lungo la SP 3. Superato il bivio di Sant’Eufemia, dopo 1,3 km si arriva al Mausoleo di Garibaldi e dopo 3,6 km nella rinomata località sciistica di Gambarie d’Aspromonte a quota 1324 m.

Il Mausoleo di Garibaldi

Da Gambarie a Reggio Calabria

L’ultimo tratto della Ciclovia dei Parchi, di 31,5 km, parte da Gambarie, dove ha sede l’Osservatorio per la Biodiversità e risale a 1366 m nei pressi della Montagna di Reggio da dove inizia la discesa che porta al Passo dei Petrulli, nei pressi della Serra secolare dove venne ferito Garibaldi. Si continua poi verso Straorino da dove la Ciclovia risale fino alla fiumara della Cartiera a 634 m. Si scende di nuovo su via Reggio Campi, in direzione di Terreti e Nasiti e si arriva in prossimità della collina su cui sorge l’Eremo della Madonna della Consolazione, il balcone su Reggio Calabria e sullo Stretto di Messina. Il percorso termina proprio a Reggio, la città più antica della Calabria greca dove è d’obbligo una visita al Museo Archeologico Nazionale per ammirare i celebri Bronzi di Riace. Vale la pena fare un altro piccolo sforzo e pedalare lungo l’ultimo tratto della Ciclovia dei Parchi che costeggia il Lungomare Falcomatà, che Gabriele d’Annunzio ha definito “il più bel chilometro d’Italia”.

Reggio Calabria, lungomare

COME ARRIVARE

In auto: si possono raggiungere direttamente diverse località interessate dalla Ciclovia oppure arrivare in prossimità, sia dal versante tirrenico che da quello jonico: da occidente, si giunge tramite l’Autostrada del Mediterraneo (A2) Salerno-Reggio Calabria (E45) che corre lungo il versante tirrenico ma che si spinge più all’interno nei territori del Parco del Pollino e delle Serre; da est si può utilizzare la strada statale SS106 Taranto-Reggio Calabria (E90), che percorre la costa Jonica e che collega tutte le suggestive e panoramiche strade che attraversano la Calabria da costa a costa.

INFO

www.cicloviadeiparchicalabria.it




Laika Ecovip H3109 trionfa nella sezione Camper & Van Weekend dei Weekend Green Awards 2021

Finalmente si sono svolti gli attesi Weekend Green Awards, settima edizione dei premi che dal 2015 valorizzano gli operatori del mondo del turismo. Nella categoria “Camper & Van Weekend” di questa edizione dell’ambito premio ha trionfato – dopo un combattimento testa a testa – il versatile camper Laika Ecovip H3109.

Il Laika Ecovip H3109 è uno dei modelli top di gamma dell’azienda toscana con uno schema abitativo tra i preferiti attualmente, con i letti gemelli in coda su gavone passante raggiungibile tramite due sportelloni esterni simmetrici. Allestito su base meccanica Fiat Ducato ha una lunghezza complessiva di 699 cm. Motore da 2300 (quattro step da 120 CV a 180 CV), peso in ordine di marcia kg 3.015.

Gli interni sono raffinati e molto luminosi, grazie anche al maxi oblò panoramico e le finestre simmetriche oltre all’ampio parabrezza. Pratico il soggiorno con televisore da 32” e semidinette integrata con la cabina di guida grazie alle poltrone girevoli e comoda poltroncina laterale. Il blocco cucina consta di un lavello rotondo in acciaio inox e il fornello a tre fuochi e tre ampi cassettoni oltre ai pensili a soffitto e la colonna frigo da 140 litri in versione slim.

La porta d’accesso alla zona bagno con una seconda porta in metacrilato permette di isolare la zona notte e contemporaneamente assicurare la privacy della toilette con box doccia separabile.  La zona notte consta di due letti gemelli al di sotto dei quali sono presenti due armadi guardaroba. Il matrimoniale basculante sopra la cabina guida fa salire a quattro il numero dei posti letto disponibili. Prezzo base 84.590 euro.

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Ford Expedition Timberline Off-Grid Concept, il compagno inseparabile per avventure outdoor

 

Il Ford Expedition ha interpretato per anni la compagna perfetta per le famiglie numerose  che amano le tranquille gite fuoriporta. Ore però, la Casa dell’Ovale blu ha deciso di mettere un po’ di pepe e fantasia in questo mastodontico 4×4 realizzando il Ford Expedition Timberline Off-Grid Concept, ovvero il veicolo perfetto per avventure out door in formato Weekend Premium.

Cuore poderoso

Questo concept che verrà presentato anche al celebre SEMA di Las Vegas, sfoggia un’estetica personalizzata e alcuni componenti presi in prestito dal “cattivissimo” Ford F-150 Raptor, come ad esempio skidplate sottoscocca, ma soprattutto il poderoso propulsore EcoBoost V6 3.5 litri in grado di scaricare sulla trazione integrale la bellezza di 440 CV.

Inarrestabile nel fuoristrada

Per rendere questo veicolo inarrestabile, il mezzo è stato equipaggiato con ammortizzatori FOX Performance Elite Series da 2,5 pollici, abbinati a cerchi da 17 pollici avvolti da pneumatici all-terrain da 35 pollici. Grazie a queste novità, il baricentro è stato rialzato di 5 cm circa, per un totale di 32 cm di luce libera dal suolo. Non mancano faretti anteriori supplementari per la guida in fuoristrada e lampadine nei passaruota e nel portellone per garantire una vista ottimale anche di notte.

Tutto per il campeggio

Attingendo alla sua linea di accessori ufficiali, Ford ha equipaggiato l’Expedition con una tenda da tetto Thul, una tenda da sole e addirittura una doccia esterna portatile. Ma a stupire davvero è la presenza di ben due serbatoi supplementari per l’acqua calda e fredda, a cui si aggiunge una cucina con fornello a due fuochi e lavello per pranzi all’aria aperta.




Ronin XL by Hotomobil, il Fiat Doblò diventa un camper super accessoriato [FOTO]

Se siete alla ricerca di un camper compatto, ma ben equipaggiato, che abbia una solida base meccanica e che soprattutto sia relativamente economico, vi consigliamo di dare un’occhiata al nuovo Ronin XL dell’azienda turca Hotomobil, realizzato sull’ottima base del Fiat Doblò (costruito anch’esso in Turchia). Sviluppato in collaborazione con Fiat Professional, è omologato per ospitare 4 persone e vanta una distribuzione del peso tra gli assi pari al 50% pe runa guida sempre equilibrata.

Equipaggiamento

Lungo 5,4 metri, largo 1,95 metri e alto 2,57 metri, la completissima dotazione di questo camper comprende: o cucina completa (due fuochi, lavello, frigo e dispense), bagno con toilette a cassetto,  lavandino e kit doccia esterna, serbatoio dell’acqua dolce da 88 litri e serbatoio acque reflue da 50 litri.  LA zona giorno comprende un divano a “L” e un tavolo con gamba pieghevole. Per dormire trovano posto quattro persone che possono riposare su due letti lunghi 1,90 metri, di cui uno risulta largo 1,20 metri e l’altro 1,35 metri.

Motore e prezzo

Il veicolo può contare sul solido ed economo motore Fiat turbodiesel 1.6 Multijet da 120 CV. Il prezzo dell’allestimento è pari a 38.500 euro, a cui però si deve aggiungere il costo del veicolo. Optional anche il riscaldamento, l’aria condizionata e il tendalino.

GALLERIA FOTO

 




Weekend Awards – Camper /Van 2022: La classifica provvisoria

Ritorna l’aggiornamento sui Weekend Green Awards, e in particolare per la categoria Camper /Van 2022. Ricordiamo che c’è tempo fino al 30 maggio per scegliere il vostro camper o camper-van preferiti.

Vota anche tu camper o van merita di vincere il riconoscimento CAMPER-VAN PREMIUM 2022

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Dacia Dokker Campiz: il camper più economico… in attesa della nuova Dokker

La bella stagione è ormai alle porte e il periodo delle agognate vacanze si avvicina sempre più. Gli amanti delle vacanze open air, sia i veterani che i neofiti, sono ormai pronti per prepararsi alla partenza, ma al momento di scegliere il camper o il camper van più adatto trovano soltanto soluzioni piuttosto costose. Weekend premium corre in aiuto degli utenti che cercano un mezzo abbordabile, ma affidabile per vivere vacanze “on the road” proponendovi la Dacia Dokker Campiz.

Dotazione completa

Parliamo della nota e affidabile MPV Dokker equipaggiata con un allestimento di camperizzazione realizzato dall’azienda specialista Campiz. Quest’ultimo arricchisce la Dokker con due moduli ricchi di accessori, il primo comprende: cassetto estraibile da 25 litri, mini-frigo IsoTherm da 30 litri, batteria ausiliaria 95 A,  fusibile ripristinabile da 40 A, booster da 30 Ah,  presa 12 V, voltmetro, porta fusibili, doppia porta USB e presa di ricarica per il caricabatterie CTEK. Il secondo modulo mette invece a disposizione un lavandino con rubinetto, un vano-desposito da 42 litri, un serbatoio per le acque bianche da 20 litri, un serbatoio per acque nere di 10 litri, una pompa dell’acqua, un doccino esterno e un fornello a gas portatile. La parte laterale è inoltre equipaggiata con un tendalino estraibile, a cui si aggiungono un tavolo sempre estraibile, un’illuminazione a LED, materassi removibili e un sistema di isolamento termico a nove strati. La vettura è spinta da un robusto ed economo motore 1.6 dCi Turbodiesel da 95 CV in grado di garantire prestazioni adeguate per il tipo di veicolo.

Prezzo da saldo

Per quanto riguarda il prezzo la Dokker in allestimento base Essential parte da 13.800 euro in Italia, mentre allestito Campiz raggiunge la cifra di 19.995 euro. Bisogna inoltre considerare che Dacia ora offre la nuova Jogger (anche questo modello verrà camperizzato), quindi è probabile che le Dokker disponibili vengano offerte con un prezzo scontato.

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Salone del Camper 2022: l’evento dedicato al turismo open air accende i motori

Si accendono i motori del Salone del Camper, l’atteso evento dedicato al settore del turismo open air che si svolgerà alla Fiera di Parma dall’10 al 18 settembre 2022. In enorme spazio  di 100 mila metri quadrati verranno esposte tutte le novità del settore, mentre risulta già accreditati i principali brand del settore.

Sarà il travel trend del 2022. Il #turismo all’aria aperta ha avuto un’impennata nel 2021 e quest’anno è destinato a segnare il boom della vacanza in camper. I numeri parlano chiaro. Le nuove immatricolazioni, secondo i dati di APC, Associazione Produttori #caravan e Camper, nel 2021 hanno raggiunto le due cifre, passando dal +7,68% del 2020 al +11,92% del 2021. Segnale inequivocabile che non si parla più di una moda, ma di uno stile di vita che sta prendendo sempre più piede. La macchina organizzativa del Salone del Camper è già partita e i principali brand del settore si sono già accreditati.

Organizzato con APC, Associazione Produttori caravan e camper, il Salone del camper è uno dei principali eventi internazionali di settore. 100 mila metri quadri di superficie espositiva per 5 padiglioni che ospitano 4 aree merceologiche: Caravan e Camper, dove sono presenti le più importanti aziende europee del settore; Accessori per i veicoli e complementi utili a rendere ancora più confortevole la vacanza; Shopping, con prodotti per la vita outdoor e per i piccoli spazi; Percorsi e mete, sezione di promozione turistica per conoscere luoghi e destinazioni ideali per il #turismo in libertà.




Nuova Fiat e-Ulysse: salotto viaggiante 100% elettrico per le famiglie numerose che amano i weekend green

La Casa del Lingotto ritorna nel segmento dei grandi van con la nuova Fiat e-Ulysse, modello che si ispira all’omonima vettura prodotta fini al 2010 ma che al tempo stesso sposa una nuova connotazione “green” grazie ad una meccanica 100% elettrica. La nuova Fiat e-Ulysse vuole accontentare tutte le famiglie numerose che desiderano effettuare spostamenti o vivere weekend premium senza emettere emissioni nocive. La monovolume targata Fiat è inoltre ideale anche per la clientela business come trasporto come VIP shuttle e hôtellerie.

Comodo e green

Nuovo E-Ulysse gode di tutti i vantaggi della trazione elettrica come l’ingresso in tutte le ZTL dei centri urbani e la silenziosità del motore. Inoltre si distingue dagli altri MPV per le dimensioni che lo pongono al vertice del segmento per compattezza, garantendo la piena libertà di movimento – E-Ulysse arriva ovunque, inclusi tutti i parcheggi sotterranei grazie all’altezza sotto 1,90 metri – e una grande maneggevolezza, difatti si guida come una normale vettura. Queste caratteristiche, insieme alla modularità degli interni e alla capacità di ospitare fino a 8 persone.

Caratteristiche tecniche

  • La nuova Fiat e-Ulisse offre prestazioni in linea con le necessità della clientela più esigente
  • Capacità di batteria da 75 kWh
  • Percorrenza fino a 330 km, ciclo WLTP, la soluzione ideale per muoversi liberamente in ambiente urbano ed extraurbano, rispondendo alle necessità di mobilità di tutti
  • Velocità massima 130 km/h potenza massima 100 kW (136 CV)
  • Coppia 260 Nm
  • Equipaggiato di serie con sistema fast charge da 100 kW per caricare all’80% la batteria in soli 45 minuti
  • Per la ricarica domestica e pubblica c’è anche la possibilità per il cliente di utilizzare il cavo trifase MODE 3 da 11 kW e le Wallbox by Mopar.

Tecnologia

Per quanto riguarda l’Infotainment, per la Fiat e-Ulisse sono previsti tre livelli di radio integrata che, nella versione superiore, prevede uno schermo touch a colori da 7” con funzioni Apple Car Play e Android Auto e servizio Connect Nav fornito da Tom Tom, con informazioni su traffico, parcheggi, stazioni di servizio, meteo locale e Punti di Interesse.

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Camper sharing: tutto quello che c’è da sapere sull’innovativo sevizio targato Goboony

Il progetto Goboony nasce con il desiderio di dare a tutti la possibilità di sperimentare la libertà dei viaggi in camper e di condividerla con altri viaggiatori. Goboony è una piattaforma online dove i proprietari di camper e i viaggiatori si incontrano e scelgono di optare per soluzioni ecosostenibili e risorse già esistenti. E questo da un punto di vista business è probabilmente la caratteristica più importante. Viene definita “capacità inutilizzata” e si riferisce ad auto, sistemi a motore, impianti, cioè il sotto-utilizzo di un mezzo ne aggrava costi fissi e generali. Attualmente le strade sono congestionate e sono piene di mezzi che viaggiano anche con un solo passeggero e l’ultimo rapporto italiano sulla sharing mobility evidenzia anche il tema della sostenibilità ambientale e gli aspetti sociologici che ne derivano. Quindi bisogna lavorarci su, provare ad individuare soluzioni alternative. E questo noi proviamo a fare.

Condivisione come stile di vita

Condividere è un’usanza tipica delle nostre civiltà, che pur in un ambito competitivo sono sempre state solidali tra loro. Il web e la sua diffusione hanno reso semplici questi processi e consentono alle persone che non utilizzano spesso un bene (nel nostro caso il camper) di prestarlo in cambio di un contributo economico per ottimizzare i costi di mantenimento e manutenzione. Se per esempio possedete un camper, che però sta spesso fermo in garage perchè non avete tanto tempo per viaggiare o preferite farlo solo in alcuni periodi dell’anno, potete decidere di metterlo a disposizione per la condivisione. Nella sharing mobility è fondamentale il supporto della tecnologia, ma le piattaforme digitali sono sempre più fruibili, intuitive e originali, e consentono di creare scambi e interazioni che prescindono dalle distanze fisiche. Il potenziale utente è spesso autonomo nella scelta di modificare e migliorare il servizio offerto, riceve feedback e costruisce la sua identità. Chi offre il servizio e chi ne usufruisce diventa attore consapevole, non solo consumatore passivo e spesso si generano rapporti che vanno al di là dello scambio di servizi, contatti utili e amicizie.

Come funziona

In primo luogo è necessario trovare il proprio camper o van preferito sulla piattaforma di Goboony che garantisce un vasto assortimento in Italia e non richiede pagamenti anticipati. Come secondo passo è possibile parlare direttamente con il proprietario del veicolo per organizzare una visita al camper e magari fare anche una prova su strada. Dopo che il proprietario avrà approvato la richiesta di sharing sarà possibile finalizzare la scelta e prenotare definitivamente il camper.




Winnebago Revel 4×4, l’inarrestabile camper van festeggia il record di vendite dell’azienda americana

Winnebago, azienda leader nel settore dei camper e camper van, con alle spalle una storia lunga 64 anni, ha realizzato il suo cinquecentomillesimo veicolo (500.000). Parliamo del camper van Winnebago Revel 4×4, in grado di affrontare qualsiasi tipo di terreno grazie al suo assetto rialzato e alla trazione integrale.

Ideale per le vacanze outdoor

Il Winnebago Revel 4×4, ideale per viaggi e Weekend Premium, è basato sul Mercedes-Benz Sprinter ed è stato sviluppato in maniera specifica per gli amanti delle vacanze outdoor e delle attività all’aperto.  Il veicolo adotta un approccio all’avventura senza fronzoli, con un design semplice e caratteristiche tecniche sopraffine. Sfrutta appieno il collaudato telaio 4×4 del Mercedes Sprinter VS30, spinto dal poderoso turbodiesel da 3.0 litri.

Completo di tutto

All’interno del Winnebago Revel 4×4 troviamo un letto matrimoniale e una cucina completa di frigorifero a compressore. Il bagno con toilette a cassetta elimina la necessità di un serbatoio separato per le acque nere. Non manca un inverter/caricatore standard da 2.000 watt e il nuovo Lithium Power System, una dinette con un tavolo estraibile trasformabile in spazio aggiuntivo per dormire, piano cottura a induzione portatile e molte altre funzionalità innovative.




XPro One: dalla Polonia arriva il nuovo camper off-road di ispirazione militare [FOTO e VIDEO]

L’azienda polacca Xpedition Pro ha svelato immagini e dettagli ufficiali della sua ultima creazione battezzata XPro One, camper off-road che promette di diventare un compagno di viaggi ed esplorazioni estreme e senza limiti.

Misure generose

Basato sull’ Iveco Daily 4×4, l’XPro One risulta disponibile in tre passi: 3400, 3480, 4175 mm. La larghezza per tutte e tre le versioni è sempre di 2300 mm, mentre l’altezza totale è di 3520 mm, tanto basta da posizionare in alto una “camera da letto”.

Camper inarrestabile

Lo stesso allestitore afferma che il design di questo camper dotato di livrea mimetica trae ispirazione dai veicoli militari, mentre le sue qualità fuoristradistiche sono indubbie. Oltre alla trazione integrale, l’ XPro One può vantare un angolo di uscita di 27°, non mancano inoltre luci supplementari, mancorrenti sul tetto e i cerchi da 17 pollici avvolti da pneumatici offroad da 37″.

Interni con tutti i confort

Se l’aspetto di questo camper è decisamente “rude”, gli interni sono super confortevoli e dotati di ogni gadget e accessorio. Non manca infatti una zona giorno completa di sala da pranzo con cucina e frigo che può ospitare anche un letto matrimoniale, mentre sopra abbiamo una zona notte con un altro letto. Completa la dotazione una bagno con water, lavandino e box doccia separato.

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L’Ucraina in camper: da Truskavets a Kiev (2° puntata)

Continua il reportage di Marina Cioccoloni sull’Ucraina in camper. Nella prima puntata  vi avevamo mostrato l’itinerario a tappe dal confine polacco fino a Leopoli. In questa seconda e ultima puntata continuiamo il viaggio da Leopoli fino a Kiev.

Truskavets e le sue terme

Di Marina Cioccoloni

Per gli amanti delle terme c’è Truskavets, una delle città termali più antiche d’Europa, a 350 metri d’altitudine nella splendida valle dei Carpazi occidentali. La cittadina inoltre possiede delle magnifiche ville antiche in legno. Durante l’impero austro-ungarico Truskavets divenne una città Resort al pari di Wiesbaden. Numerosi alberghi hanno SPA interne e cliniche di bellezza ed estetica all’avanguardia. E i prezzi sono estremamente competitivi rapportati al nostro costo della vita.

A Pochaiv, dove la devozione si tocca con mano

Lasciata Leopoli, ci spostiamo a Pochaiv, raggiungibile con una deviazione lungo la strada che va verso est.  La località non sarebbe di grande importanza se non fosse che qui convergono fedeli da tutta l’Ucraina per via del monastero, il più grande complesso ortodosso del Paese dopo la Lavra di Kyev.

Le cupole d’oro affascinano chi arriva mentre, circondati dai banchetti che vendono oggetti sacri si sale verso la chiesa, sempre gremita di gente che si affolla prima di spostarsi nella cattedrale per andare a venerare l’impronta della Vergine Maria, apparsa, secondo la tradizione, ad un monaco e ad un pastore dando origine anche ad una sorgente sacra dalla quale i fedeli attingono acqua.

Un altro edificio porta alla Chiesa nella grotta dove una lunga fila di devoti si accalcano per venerare i resti di Sant Iov. 

Il castello a strapiombo sul fiume

Si scende verso sud per raggiungere Kamenec Podil’s’kyj e il suo imponente castello separato dalla città vecchia da un canyon.  Costruito a guardia di un crocevia strategico il castello è su un’altura che emerge dal fiume Smotrič in una posizione di grande suggestione che lascia stupefatti.

Il ponte per raggiungerlo è l’unica via che lo collega alla città, posta di fronte su un altro sperone roccioso. La leggenda dice che anche il sultano turco Osman, deciso a conquistare la città, rimase impressionato dalla sua posizione e credendo che fosse opera di Allah preferì lasciar perdere, girò i tacchi e tornò indietro. Il castello è candidato ad essere inserito nel Patrimonio dell’Unesco.

Nel vastissimo cortile interno c’è un ristorante dove si può mangiare carne alla brace cotta al momento e assaporare birra non filtrata alla vecchia maniera e si può salire sui bastioni.  Da lassù il panorama è spettacolare e solamente la sua vista merita arrivare fino qui.

Da Vinnycia a Kiev

Il viaggio prosegue quindi verso Vinnycja, città moderna, sede universitaria e di una base dell’Aeronautica Militare ucraina, con un bel centro storico e una chiesa protestante tra le più grandi di tutta Europa. Da alcuni anni un punto di riferimento per le sere d’estate sono i giochi d’acqua, di luci e di musica della fontana Rochen, una mezz’ora di spettacolo che vale la pena di non perdere.

Ma la cosa più interessante di Vinnycja è la mummia che si conserva qui, l’unica dell’Ucraina, 40 anni più vecchia di quella di Lenin! Si tratta del corpo di Nikolai Pirogov, medico, chirurgo, scienziato, eroe nazionale, considerato il padre della chirurgia militare. Curò anche Giuseppe Garibaldi ferito in Aspromonte, sviluppò tecniche anestetiche utilizzando gli eteri e fu il primo ad utilizzare l’anestesia in campo militare durante l’assedio di Sebastopoli.

Studiò nuove tecniche di imbalsamazione alle quali chiese di essere sottoposto lui stesso dopo la morte, avvenuta nel 1881. Sua moglie rispettò i suoi voleri e il corpo imbalsamato di Pirogov è visibile nella cripta di Vishnya, mentre la casa è stata trasformata in museo.

Da Vinnycja si sale verso nord per raggiungere Zytomir, una città molto amata dagli appassionati di outdoor e sport d’avventura per la sua posizione tra boschi e foreste. Ma anche un’altra è l’attrattiva principale di Zytomir, e cioè il Museo Cosmonautico dedicato a Sergey Koroliov, eroe locale e ingegnere spaziale.

Nel museo sono raccolti cimeli del programma spaziale sovietico oltre a satelliti e frammenti di rocce lunari. C’è perfino una navicella Soyuz.  Proprio di fronte al museo si visita anche la casa natale di Korolyov.

A Kyev, con l’augurio di un futuro di pace 

L’itinerario ora punta a Kyev, la capitale dell’Ucraina, distesa lungo le rive del Dnepr. Moderno e antico si fondono tra parchi alberati dove le famiglie prima del conflitto andavano a passeggiare, chiese, palazzi, storia.

Cuore pulsante è Maydan Nezalezhnosti, centro nevralgico, luogo di ritrovo e teatro di manifestazioni.  La città antica ruota attorno alla cattedrale di Santa Sofia e ai vecchi vicoli mentre l’imponente statua della Madre Patria si affaccia sul fiume dominando i quartieri periferici e le distese di casermoni al di là del Dnepr.

Su tutto svettano le cupole d’oro di Pecharska Lavra, il Monastero delle Grotte, un fitto complesso di chiese su una collina di 28 ettari a strapiombo sul fiume. È  il centro religioso più importante dell’Ucraina dove perdersi tra icone e candele, donne in preghiera, pope e cunicoli dove si venerano mummie vecchie di secoli.  Kyev, ferita e martoriata, il nostro augurio è di tornare presto ad accogliere turisti e visitatori desiderosi di ammirare tutte le sue innumerevoli bellezze.




SOD Rise 4×4, l’inarrestabile camper da 1 milione di dollari su base Mercedes Unimog [FOTO]

Moltissimi allestitori di camper e caravan hanno realizzato il proprio Motorhome sfruttando come base il Mercedes Unimog, l’inarrestabile motrice della Casa della Stella dotata di trazione 4×4 e caratteristiche off-road senza precedenti. Ora tocca all’azienda specializzata Stone Offroad Design che ha di recente svelato l’inedito SOD Rise 4×4, motorhome dal carattere rude e minaccioso all’esterno e lussuoso come un attico a Manhattan all’interno.

Da punto di vista estetico, il Rise 4×4 sfoggia un design massiccio e austero che sposa una livrea grigia, rendendo l’aspetto di questo veicolo simile a quello di un mezzo militare, ma quando si ha la possibilità di sbirciare all’interno del suo abitacolo si scopre un ambiente extralusso dalle tinte bianche nere. Ricordiamo che il modulo abitativo può essere sganciato e l’Unimog può essere utilizzato senza l’ingombrante “fardello”.

Ambiente lussuoso

Entrati nel Rise 4×4 si può apprezzare un ambiente “lounge” posizionato nella parte posteriore che ospita un ampio divano letto avvolgente abbinato ad un tavolo centrale. Il lampadario sul “soffitto” nasconde un letto che si abbassa sopra il divano per creare una seconda postazione dove dormire. Molto elegante anche la cuci a dotata di quattro elementi a induzione, di un forno e un lavandino, il tutto incassato nel marmo. LA cucina viene completa da un frigo di dimensioni normali al posto di un mini bar, mentre completa l’ambiente un bagno completo di water (dall’originale forma triangolare), doccia, lavandino e specchio.

Energia green

Il SOD Rise 4×4 viene alimentato da una batteria agli ioni di litio 400-Ah e può contare fino a 840 Watt di energia accumulata dal sole grazie a pannelli specifici. Grazie ai suoi serbatoi può stivare 400 litri di acqua dolce e 150 litri di acqua grigia, mentre la temperatura interna è gestita da pompa di calore e aria condizionata.

Prezzo da capogiro

Ovviamente un motorhome di queste caratteristiche ha un prezzo a dir poco sbalorditivo:  La versione top di gamma spinta da un motore da 400 CV viene venduta ad un prezzo di circa un milione di dollari.

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L’Ucraina in camper: dal confine polacco a Leopoli (1° puntata)

Ve lo avevamo promesso: dopo Kiev e la sua storia, continuiamo il nostro impegno per mostrarvi l’Ucraina come era prima della guerra che la sta sconvolgendo. Tuttavia, il nostro non è solo un ricordo del passato, ma vuole essere un invito alla speranza e un augurio per il futuro. La speranza che questa guerra finisca presto e che ognuno di noi, nel suo piccolo, possa aiutare la ricostruzione dell’Ucraina e delle sue meravigliose città ricche di arte e di storia scegliendole come destinazioni future.

Per fare questo abbiamo chiesto ad amici, collaboratori, giornalisti e fotografi che sono stati a Kiev negli anni scorsi di poterci inviare un loro contributo, un ricordo delle loro esperienze di viaggio. Questa settimana ospitiamo il reportage di Marina Cioccoloni, che ha viaggiato in Ucraina in camper. Un mezzo molto pratico da scegliere quando si potrà tornare a visitare l’Ucraina e, magari, ci saranno pochi alberghi e poco camping ma, sicuramente, tanta gente con il cuore grande. Ecco allora questo nostro nuovo omaggio all’Ucraina.

Itinerario dal confine polacco a Leopoli

di Marina Cioccoloni

Accolgo con piacere l’invito del Direttore Raffaele d’Argenzio a scrivere di questo Paese che noi italiani conosciamo più che altro per le donne che arrivano in Italia per svolgere lavori umili e assistere con dedizione ai nostri anziani. Donne che in questo momento sono in pena per i loro familiari rimasti a casa e con il futuro incerto.

Vicini al popolo ucraino, la cui dignità e generosità abbiamo potuto toccare con mano in occasione di alcuni viaggi, in queste pagine vogliamo raccontare questo Paese dal passato glorioso che merita di essere visitato almeno una volta nella vita.  E quando taceranno le bombe se gli alberghi saranno da ricostruire ci potremo andare in camper, per vivere la straordinarietà dei suoi paesaggi e di un ecosistema ancora incontaminato che appassionerà gli amanti della natura e dell’outdoor.

Un paese dai mille volti

L’Ucraina è boschi dove si celano animali altrove scomparsi, laghi e cascate mozzafiato, mercati contadini dove gli agricoltori arrivano a bordo di carretti trainati da cavalli, santuari che attraggono migliaia di fedeli, ragazze che la domenica vestono il costume tipico. E poi città maestose, musei curiosi, cremlini imponenti dalle cupole maestose, borghi medievali intatti che non aspettano altro che di essere scoperti, piazze con bar e locali dove i ragazzi la sera si riunivano davanti ad una birra come in altre piazze d’Europa e dove vogliamo tornare a farlo anche noi.

Tutto questo e molto altro è l’Ucraina, un Paese a buon mercato per viaggiare e con due anime, una più mitteleuropea che ha il suo cuore a Lviv, e una più slava verso Est e oltre il Dnepr, il fiume che la divide quasi in due.

Leopoli (Lviv), crocevia di popoli e architetture a due passi dal confine

Per chi arriva con un mezzo proprio la prima tappa è Lviv, Leopoli in italiano, 70 km dopo aver varcato il confine con la Polonia. È una città antica, dall’aria romantica e le strade acciottolate che salgono verso il castello. Dal 1998 il suo centro storico, ricco di edifici in stile Belle Époque, è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Lviv, vero museo a cielo aperto e centro culturale del Paese, sede di un’orchestra filarmonica e di un teatro prestigioso, contesa per secoli proprio per la sua posizione geografica, viene chiamata la Firenze dell’Est.

La visita non può che iniziare dal cuore pulsante della città, Ploscha Rynok, la piazza del mercato, con gli edifici costruiti da architetti italiani. La casa nera, la torre del comune, la fontana del Nettuno, i migliori locali della città, e la Coffee Mining Manufacture dove il caffè si va a prendere scendendo sottoterra, come in una miniera.

E poi la Prospekt Svobody, il grande viale alberato che dal teatro dell’opera arriva fino alla statua di Adam Mickiewicz senza dimenticare quella imponente di Taras Shevchenko, poeta, scrittore, umanista tra i più importanti dell’Ucraina. E le panchine che gli appassionati di scacchi e giochi di carte trasformano in tavoli da gioco.

In piazza Soborna, vicino all’ingresso del mercato comunale, le babushke col fazzoletto sul capo vendono a prezzi irrisori fiori, uova, galline, conserve in barattoli. Nei banchi del mercato carne, pollame, verdure, souvenir e tante composizioni di fiori.  Per chi è alla ricerca di anticaglie, libri usati, cimeli del vecchio regime, il posto giusto è il piazzale intorno alla statua di Ivan Fedorov, vicino alla Chiesa della Santa Eucarestia, una delle preferite per i matrimoni.

Le chiese a Leopoli sono tante: cattoliche, ortodosse, armene, uniate, greche ortodosse e sinagoghe (in città prima della seconda guerra mondiale gli ebrei erano 140mila), testimoniano il crogiuolo di popoli passati per di qua. E prima di ripartire merita dare uno sguardo alla città dall’alto, dalla torre del Comune oppure dalla collina del castello. Magari all’imbrunire, quando il sole scende ad accarezzare i tetti.

Ma se Leopoli è una meta da non mancare, è anche il luogo da cui partire per visite ed escursioni nel ricco territorio della Regione di Lviv, che conta 4.000 monumenti storici, 5 siti Unesco, 10 castelli medioevali, 90 fortezze antiche, 200 sorgenti termali, 7 Resort-vacanze, 5 stazioni sciistiche.




Nissan Primastar Seaside: svelato il camper van tecnologico e versatile [FOTO]

Con la bella stagione ormai alle porte la voglia di viaggiare e vivere nuovi piacevoli weekend si fa sempre più forte, per questo motivo abbiamo deciso di svelarvi le ultime novità relative al settore dei camper van, tra cui spicca l’inedito Nissan Primastar Seaside.

Collaborazione di successo

Frutto della collaborazione tra la Casa giapponese e l’azienda Dethleffs, specializzata da oltre 90 anni in conversioni di van, il Nissan Primastar Seaside è il veicolo ideale per chi desidera avere una casa su ruote maneggevole e poco ingombrante, ma che nello stesso tempo sia capace di offrire ogni tipo di confort moderno e tecnologico. Per la notte è possibile dormire in 4 persone nel letto sotto il tetto a soffietto e gli altri due nell’abitacolo.

Tanti accessori e spazio

Non mancano tutti gli elettrodomestici necessari come frigo da 36 litri, lavandino e fuochi per cucinare. Per avere tutto a portata troviamo anche vano di carico, guardaroba e box sul tetto che permettono di ospitare  biciclette, passeggini o addirittura scii, snowboard o tavole da surf.

Due livelli di potenza

Per quanto riguarda la meccanica, il Nissan Primastar Seaside può contare sul generoso motore 2.0 Turbodiesel, declinato nei livelli di potenza da 150 CV e 170 CV, mentre è disponibile un cambio manuale o un cambio automatico, entrambi a sei rapporti.

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