A Bologna nasce il Quartiere della Salute

Secondo la classifica annuale del Sole 24 Ore, nel 2022 Bologna si afferma al primo posto per qualità della vita in Italia, seguita da Bolzano e Firenze. È la quinta volta in 33 anni che il capoluogo dell’Emilia Romagna arriva prima in questa classifica, migliorando di cinque posizioni rispetto al 2021. Una vocazione al benessere che continua.

Il centro di Bologna visto dalla Torre degli Asinelli

È stato infatti inaugurato in Via Irnerio 10, nel cuore del centro storico della città, sotto alle Due Torri, il Quartiere delle Salute, che offre ai bolognesi e ai visitatori una vera e propria cittadella del benessere di migliaia di metri quadrati, che arriva dalle terme di San Petronio fino al Polo diagnostico Bodi.

Inoltre, il Quartiere della salute è collegato anche alle Terme Felsinee attraverso una condotta sotterranea di 5 km che porta le acque termali alle Terme di San Petronio, oltre a essere circondato dalle acque del torrente Val d’Aposa e dal canale delle Moline.

Tre centri per un grande Quartiere della salute

Proprio come un vero quartiere anche quello della Salute si divide in tre grandi dipartimenti, ognuno specializzate nei diversi servizi offerti. Il Quartiere Salute via Irnerio 10, può contare sulla presenza di 3 avatar multimediali che guidano gli ospiti alla scoperta delle diverse proposte. C’è l’avatar Najade che presente tutte le proposte del Gruppo Monti Salute Più a partire da Porretta Terme a quelle di Bologna, Ferrara e Venezia. Inoltre, una segreteria offre informazioni e raccoglie le prenotazioni per le varie prestazioni, i pacchetti benessere e i buoni regali termali.

L’avatar Opi, invece, presenta le proposte della salute legate al cibo, dalla tavola conviviale, alla stuzzicheria al tagliere multifunzionale, energetico, dimagrante e digestive. La Tavola Conviviale, a sua volta, comprende due linee gastronomiche: Gusto&Salute, per chi vuole tenere sotto controllo il glucosio e il pH del metabolismo, e una linea tradizionale, per chi ama i sapori locali.

C’è poi l’avatar Gaia che si occupa di tutte le proposte del Natura World, che comprende La Valle del Fitness del Villaggio della Salute Più con 55 percorsi ecologici che si snodano per oltre 300 km; la Strada delle Terme, da percorrere in auto, in bici o a piedi per un totale di 95 km di natura e bellezza; infine, si arriva a Porretta Terme e allo Chalet del Corno alle Scale, per ammirare la splendida natura della montagna, sia innevata sia immersa dal sole.

Da non perdere poi l’area dedicata al Forest Bathing, composto da ulivi radicati nel terreno, in un microclima controllato grazie a un ambiente ideale creato appositamente nel terreno. Attraverso la respirazione di ferormoni, la stimolazione della mucosa olfattiva con i profumi delle essenze neurali biologiche e l’idropinoterapia termale, per un totale di 45 minuti, questo “bagno green”, ha effetti benefici sulla salute più incisivi di una energica camminata in mezzo ai boschi.

Le Terme e il Polo diagnostico all’avanguardia

 Nel secondo dipartimento, il Quartiere Salute Via Irnerio 12/A, si hanno a disposizione tutti i servizi di salute e benessere delle Terme di San Petronio, tra spa termale con trattamenti benessere e medicina estetica, sauna, bagno turco e zona relax. Nel piano interrato si trovano le acque termali con piscina, percorsi vascolari e idromassaggi caldi. Al piano ammezzato, invece, trovano posto decine di ambulatori medici con tutte le prestazioni e strumentazioni sanitarie, una palestra e un presidio di medicina fisica e riabilitazione.

Terme di San Petronio

Infine, il terzo dipartimento, il Quartiere Salute Via Irnerio 12/3C, è costituito dal Polo Diagnostico Bodi, uno dei più grandi centri di diagnostica all’avanguardia d’Italia, con TC, risonanza magnetica di 1,5 tesla, risonanza magnetica aperta, risonanza articolare, rx, centro di mammografia e strumentazioni innovative dotate di Intelligenza Artificiale. Il centro è convenzionato con il SSN, oltre che con mutue, assicurazioni e fondi integrativi.

Nell’esclusivo store, si possono poi trovare prodotti di termocosmesi termale, profumi, articoli tessili e food & beverage legati a testimonianze storiche, artistiche e naturali legate alla storia di Bologna. Infine, al termine dei restauri, negli spazi del Quartiere della Salute sarà esposto l’affresco “Volto Santo di Lucca”, il cui recupero è stato sostenuto dal Gruppo Monti. Regalarsi o regalare un weekend di salute e benessere è una ragione in più per visitare Bologna.

INFO

www.grupposalutepiu.it

 




Da Villa Eden la “Dieta del restart ormonale” diventa un libro

Lo avevamo premiato come miglior “Green Resort” nell’edizione 2018 di Weekend Premium Green Awards, con la motivazione che l’Hotel Villa Eden di Merano, splendido cinque stelle ad avere per primo la certificazione “vegan” in Alto Adige, si “è dimostrato molto attento alla natura e alla cura della persona, in un’ottica di armonia con l’ambiente in un’ottica di armonia con l’ambiente. A partire dai soggiorni detox per rigenerare le energie vitali. La sua cucina, poi, contempla opzioni vegetariane e vegane. Il lavoro congiunto di medici e nutrizionisti consente a Villa Eden di mettere a punto uno stile personalizzato per ogni ospite”.

Angelika Schmid, direttrice di Villa Eden, riceve il premio “Green Resort” da Edoardo Stucchi del GIST (Foto V. Giannella)

Questa vocazione “green”, oggi continua e si mette a disposizione di tutti. È uscito, infatti, il libro “La dieta del restart ormonale”, edito da Sperling & Kupfer (pag 315, € 17,90) e scritto dal Dottor Emanuele De Nobili, esperto in medicina rigenerativa e anti-aging e direttore sanitario del Longevity Medical Center “Eden’s Health” di Merano e dalla giornalista scientifica Margherita Enrico.

Il volume è una guida alla riscoperta degli ormoni, “interruttori del benessere”, troppo spesso sottovalutati, attraverso uno stile di vita equilibrato, a partire da una dieta sana, fino agli esercizi di ginnastica ormonale tibetana e alla meditazione.   Nel libro viene poi spiegato passo a passo un percorso di 28 giorni per riattivare in cinque fasi il circolo virtuoso degli ormoni che regolano il benessere psico-fisico e l’invecchiamento biologico. Vediamone un assaggio.

Emanuele De Nobili, autore del libro e Direttore Sanitario a Villa Eden

Gli ormoni, interruttori del benessere

Efficaci e precisi messaggeri, gli ormoni accompagnano e stimolano lo sviluppo corporeo in stretta collaborazione con le cellule. Degli ormoni e del loro equilibrio, però, si parla ancora troppo poco o in maniera superficiale. Eppure il reset dei livelli endocrini è la chiave per riattivare il metabolismo, abbassare l’età biologica e conquistare il peso ideale, ritrovando una pelle liscia e luminosa, capelli forti e lucenti, un sonno ristoratore, muscoli tonici ed una nuova energia, sia fisica che mentale.

I benefici del Restart ormonale

Riequilibrando i singoli ormoni è possibile agire in modo mirato sugli accumuli adiposi, ottenendo un fisico scolpito, ossa più forti e un sistema cardiovascolare sempre sotto controllo grazie alla riduzione dei livelli di colesterolo e glicemia. Infine, miglioreranno lucidità, concentrazione, e memoria, insieme al ritorno del desiderio sessuale e al generale tono dell’umore.

Villa Eden di Merano

I “sabotatori” del peso

Fra i grandi “sabotatori” del peso ci sono sicuramente alcuni ormoni come la grelina, nota come l’ormone della fame, che stimola l’appetito e spinge il cervello a inviare i segnali necessari per farci assumere più cibo. Senza dimenticare la leptina, un ormone prodotto dagli adipociti, le cellule del grasso, che regola l’appetito, segnalando il senso di sazietà ai recettori presenti nell’ipotalamo e l’adiponectina, ormone coinvolto nel controllo del grasso corporeo che influisce sull’appetito e sull’attivazione del metabolismo consentendo così di perdere peso grazie ad un maggior dispendio calorico. E poi ci sono l’insulina, l’ormone deputato al controllo dello zucchero nel sangue, e il cortisolo, la cui produzione in gran parte indotta dallo stress, che può aiutare il metabolismo di grassi, carboidrati e proteine.

Gli alimenti amici

 Fragole, lamponi, mirtilli, quinoa, avocado, olive, spinaci e bietole per tenere sotto controllo l’insulina, evitando il miele, lo zucchero e il succo d’acero, oltre a qualsiasi alimento ricco di zuccheri in modo da stemperare la sensazione di fame provocata da questo ormone. E per riequilibrare la leptina, meglio evitare gli alcolici e non mangiare peperoni, melanzane, pomodori e patate. Prediligere, invece, i carciofi, le carote, i broccoli, la zucca e i piselli. E ancora: per ridurre i livelli di cortisolo meglio stare lontani da caffè e bevande gasate, optando per le verdure a foglia, i legumi e l’acqua con zenzero e limone.

Infine, ormoni tiroidei in equilibrio senza le farine, il pane e i cereali con glutine e l’alcol e con un menù invece ricco di verdure, pesce, carni bianche e spezie. Ultimo, ma non per importanza, l’ormone GH, la cui carenza è in grado di determinare l’accumulo adiposo nei tessuti e la perdita di massa muscolare. Per mantenerlo nella norma meglio non assumere prodotti industriali e prediligere pesce, carne, e verdure. Evitare poi le sostanze chimiche come ad esempio i conservanti, in grado di impigrire il metabolismo e di far abbassare i livelli di testosterone.

I cinque pilastri del programma

Il programma alimentare si compone di cinque fasi ed è il risultato di decenni di esperienze cliniche con migliaia di pazienti che ne hanno sperimentato i benefici. Le linee guida del metodo sono:

  • consumare cibi naturali, vegetali e preferibilmente biologici
  • privilegiare le proteine di pesce azzurro, uova e proteine vegetali e ridurre al minimo il consumo di carne
  • evitare i latticini e i cereali con glutine
  • limitare i cibi con sali, zuccheri semplici e grassi aggiunti
  • mantenersi ben idratati, eliminando però sia alcolici che caffè

Attività fisica e ginnastica ormonale tibetana

È consigliato praticare un’attività aerobica moderata, come per esempio la camminata veloce, la pedalata in bicicletta, il nuoto, lo step. L’ideale sarebbe associare all’allenamento aerobico quello anaerobico, cioè uno sforzo breve ma intenso (salti, scatti, sollevamento pesi, corsa veloce). L’esercizio aerobico richiede 40-60 minuti al giorno mentre per quello anaerobico sono richiesti 10-15 minuti e si suggerisce di praticarlo almeno tre volte alla settimana. Ultima, ma non per importanza, la ginnastica ormonale tibetana: un potente antidoto allo stress da declinare in nove esercizi suggeriti dagli autori per ritrovare la propria essenza spirituale con gesti semplici.

Le ricette anti age

Nel libro si può infine trovare un ricco menù di ricette ideate e realizzate personalmente dal dottor De Nobili che completa questo percorso virtuoso, che promette una perdita di peso fino a 3 chili nella prima settimana, con un successivo calo medio di 1 chilo ogni sette giorni.

INFO

www.dottordenobili.it/it/

www.villa-eden.com/it/medical-beauty/longevity-medical-center/




Arriva il bonus Terme! Ecco come ottenerlo

Un bonus di 200 euro per usufruire di cure e servizi termali. È quello istituito da un apposito fondo istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 1°luglio, con un decreto poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 agosto 2021.

Il bonus si rivela particolarmente utile, soprattutto in questo delicato momento per il turismo termale, sia per chi desidera, per esempio, integrare un primo ciclo di cure termali con un secondo ciclo annuale per contrastare alcuni dei disturbi più comuni, ma anche per gli stessi stabilimenti, che potranno accreditarsi sulla piattaforma informatica che INVITALIA sta predisponendo.

L’accredito consentirà ai clienti di prenotare direttamente presso il Centro Termale scelto i trattamenti, usufruendo del bonus fino all’importo massimo di 200 euro. Possono richiedere il bonus tutti i cittadini.

A tal proposito, COTER (Consorzio Terme Emilia Romagna), che riunisce 24 stabilimenti termali situati dalla Collina all’Appennino, dal mare alle Città d’Arte sono già pronti a cogliere questa opportunità e attendono i propri ospiti.

“Il bonus terme”, ha detto il presidente di COTER Lino Gilioli, “rappresenta una misura molto importante per il sostegno delle Terme, così duramente colpite dalle conseguenze della pandemia. Allo stesso tempo, è un’agevolazione utile per i cittadini che intendono effettuare trattamenti termali e riabilitativi a difesa della propria salute”.

INFO: COTER – Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna, numero verde 800.88.88.50, www.termemiliaromagna.it

 




Riapre il Villaggio della Salute Più, per una vacanza green e wellness

Immaginate un’oasi immersa in una natura incontaminata e variegata, tra boschi, colline, laghi, pianori e sorgenti termali. Siamo nel bolognese, tra Castel San Pietro Terme e Monterenzio, dove ha finalmente riaperto il Villaggio della Salute Più, il cui territorio è stato dichiarato SIC – Sito di Interesse Comunitario per il suo ambiente naturale unico. In particolare, si respira un’aria particolarmente buona, con un tasso di ossigeno tipico di altitudini doppie e mancanza di smog.

All’ambiente si aggiungono i servizi, in grado di soddisfare la voglia di una vacanza all’insegna del benessere, dello sport e della sicurezza. Troviamo, infatti, un agriturismo a coltivazione biologica, un albergo diffuso, uno stabilimento termale, un grandissimo Acquapark, con ben 24 piscine scoperte, tra cui alcune antiage, anticellulite, con acqua salata, magnetizzata e biotonica e vasche idromassaggio.

Natura World, una palestra all’aperto

A ciò si aggiunge Natura World, la più grande palestra del fisiofitness dell’Appennino tosco-emiliano, con 55 percorsi da fare a piedi, in mountain bike, e-bike o hand bike, totalmente mappati e georeferenziati, per un totale di 302 km. A questi si aggiungono 10 location emozionali, con ecoterapie dell’autoconsapevolezza.

Durante il percorso, infatti, sotto la guida di un coach esperto si svolgono almeno venti attività diverse, da quelle mnemoniche, a quelle uditive e olfattive, dalla camminata consapevole a quella silenziosa, dall’automassaggio alla forest therapy. A ogni location, poi, è associata un’essenza olfattiva del territorio che viene impiegata durante l’esperienza per attivare la rigenerazione neurale dell’epitelio olfattivo.

Mangiare e dormire secondo natura

Una vacanza o un weekend al Villaggio della Salute Più è una vera e propria full immersion nella natura. Le possibilità di pernottamento, per esempio, sono diverse. Si può scegliere di soggiornare in confortevoli casali immersi nella natura e distanziati tra loro, oppure in appartamenti panoramici, situati ai piedi di boschi secolari con una vista mozzafiato. Ma non è finita. A pochi passi dal centro del Villaggio e dalla zona sportiva, c’è l’Ostello Cà degli Aironi e un’area camping attrezzata per tende, camper, roulotte, a stretto contatto con la natura.

Due ristoranti, bar e chioschi sono poi a disposizione degli ospiti per soddisfare tutte le esigenze. Per esempio, il Ristorante Sillaro è ospitato in un elegante palazzo del Settecento e offre un menù di cucina tradizionale basata su piatti locali, con ingredienti biologici e di stagione, con carne di produzione propria, pane e pasta fatti in casa, vino biologico Pignoletto e Sangiovese Colli d’Imola Doc, Birra Monti), a cui si affianca un menù dietetico Saninforma, fornito, previa visita medica, dal dottor Stefanino Mattu, direttore sanitario delle Terme dell’Agriturismo.

Il Ristorante Panoramico, invece, è stato completamente rinnovato un anno fa ed è collegato alle terme da un corridoio di vetro riscaldato. Il menù offre interessanti proposte gastronomiche, tra cui la nuova pizza all’acqua termale, e i Taglieri del Villaggio, con salumi e formaggi del territorio e tigelle.

Le terme e i soggiorni benessere

Protagonista delle Terme dell’Agriturismo sono le preziose acque termali solfato calciche dalle proprietà benefiche per tutto l’organismo. I trattamenti della Beauty Farm del Villaggio della Salute Più offrono un percorso di rigenerazione fisica e mentale, una sosta benessere in un luogo magico, dove è possibile immergersi contemporaneamente nelle acque termali e nella natura incontaminata dell’ambiente circostante, grazie a una innovativa struttura in vetro e legno. Per una vacanza davvero…in bellezza!

Bellezza sì, ma con un occhio alla salute! Presso il Centro Residenziale di cure Antiage e Saniform 120 è possibile prenotare soggiorni settimanali che includono trattamenti esclusivi anti invecchiamento, coniugando le tecniche naturali, come cure termali e fitness, alle cure più aggiornate della scienza medica per energizzare le sei funzioni rigenerative del sistema nervoso centrale, cardiocircolatorio, respiratorio e metabolico.

Infine, alle Terme dell’Agriturismo, oltre alle classiche cure termali in convenzione con il SSN, vengono applicati anche i protocolli più avanzati di Balneoterapia, tra quella osteoarticolare e muscolo scheletrica o la balneoterapia recettoriale-encefalica.

Una vacanza…a tutta birra

Infine, presso il Villaggio della Salute Più potrete assaggiare la Birra Monti, una birra chiara pastorizzata e non filtrata a rifermentazione naturale in bottiglia, ottenuta da pregiato malto d’orzo italiano e addizionata di acqua termale bicarbonato-solfato-calcica proveniente dalla fonte “Alexander” delle Terme Felsinee di Bologna. Si tratta di un’acqua ricchissima di minerali, tra cui bicarbonato, calcio e magnesia, riconosciuta dal Ministero della Salute per le sue qualità diuretiche e depurative.

Alle proprietà dell’acqua si associano poi quelle della birra, il cui consumo moderato aumenta i livelli del colesterolo “buono” nel sangue e riduce il rischio di malattie cardiovascolare, come infarto e ictus grazie alla vitamina B6 di cui la birra è ricca.

COME ARRIVARE

In auto: A14 con uscita Castel San Pietro Terme, poi seguire la provinciale Sillaro in direzione Sassoleone per 15 km.

INFO

Villaggio della Salute Più, via Sillaro 27, Bologna, tel 051/929791, www.villaggiodellasalute.it




Parchi e foreste fanno bene alla salute

Non è un mistero che una bella passeggiata nel verde, in un parco, in un bosco, in una foresta, migliori l’umore e faccia sentire subito meglio. Ora, però, arrivano le prime conferme scientifiche.

Dobbiamo, tuttavia, attribuire ai Giapponesi il merito di avere riconosciuto per primi queste proprietà benefiche sulla salute di quello che chiamano Shinrin-yoku, cioè “bagni nella foresta”. I visitatori vengono infatti invitati a brevi passeggiate nei boschi al fine di respirare sostanze volati, chiamati terpeni, emesse dalle diverse specie di alberi e piante.

Questa pratica consente non solo di migliorare l’intera funzione immunitaria, aumentando il numero di anticorpi e di proteine antitumorali, ma anche di ridurre la produzione dei cosiddetti “ormoni dello stress”, tra cui il cortisone.

La conferma dal…Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Che i Giapponesi “ci abbiano visto giusto” viene ora confermato da Franco Berrino, già direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Istituto Tumori di Milano.

Commentando uno studio partito nel Parco delle Foreste Casentinesi, Berrino ha detto: “È quello che ha fatto la medicina giapponese da decenni, constatando che quando le persone passano alcune ore in un ambiente con una grande concentrazione di alberi (foreste, parchi) si riduce il loro stato di stress, di ansia e di depressione, documentato da una diminuzione dei livelli plasmatici o salivari del cortisolo, dalla riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, e dall’aumento della variabilità del ritmo cardiaco, un indicatore prezioso di salute; è stata inoltre riscontrata una diminuzione dello stato infiammatorio cronico”.

“Sono sufficienti anche brevi periodi di cammino in foresta”, ha continuato Berrino, “dell’ordine di mezz’ora o un’ora, per riscontrare effetti fisiologici, ed è logico ipotizzare che periodi più lunghi abbiano un impatto significativo sul rischio di sviluppare o dell’aggravarsi di patologie croniche”.

“Grandi studi epidemiologici hanno coerentemente riscontrato che chi abita in aree ricche di alberi ha una mortalità significativamente ridotta rispetto a chi vive in aree più cementificate. La differenza è verosimilmente dovuta al minor inquinamento atmosferico, alla maggiore comodità di praticare esercizio fisico, ma anche alla bellezza e al silenzio, che conferiscono al sistema nervoso autonomo una maggiore capacità di gestire lo stress”, ha concluso.

La cura migliore è il turismo “verde”

Soddisfatto dei risultati della sperimentazione anche Luca Santini, presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: “Gli esiti di questa ambiziosa sperimentazione, che mira a quantificare con parametri medici il beneficio dell’immersione in foresta, potranno andare ad ampliare ulteriormente il novero delle funzioni riconosciute agli ecosistemi forestali complessi, per superare una ormai anacronistica dicotomia tra conservazione e sviluppo”.

“La sanità pubblica grava in percentuali che variano tra l’80 e il 90% sui bilanci regionali e la frequentazione di questi luoghi garantirebbe ricadute su quella voce di spesa e un ulteriore importante incremento di molte forme di accoglienza turistica”.

Insomma, tante buone ragioni in più per scegliere i parchi italiani, il nostro patrimonio verde, per una vacanza, un weekend, o per una semplice passeggiata.

INFO

www.laviadelleforeste.it




Nuovi viaggi con occhi nuovi

Negli ultimi anni, l’operazione chirurgica di ovviare all’opacizzazione del cristallino, la cataratta, si è trasformata sempre di più in un’opportunità di correggere tutti i difetti di vista, per vicino e per lontano. Grazie al progresso delle tecnologie operatorie con i nuovi femtolaser e alle nuove lenti ad estesa profondità di fuoco che sono in grado di far recuperare una vista giovanile.

di Ferruccio Paini

È l’intervento più eseguito nelle sale operatorie di tutta Italia: l’anno passato è stato eseguito su 557.000 persone, con un’incidenza di complicanze ridotta a pochi punti percentuali. Ed è l’unico intervento che pone rimedio a un disturbo dell’invecchiamento restituendo a un organo l’efficienza che aveva in età giovanile.

Sono questi gli invidiabili primati della chirurgia della cataratta, che ha raggiunto negli ultimi anni traguardi incredibili sotto il profilo dell’efficacia e della sicurezza, anche grazie a un costante aggiornamento tecnologico. E ha aperto nuove prospettive di recupero dei difetti rifrattivi – miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia – in soggetti colpiti con una cataratta solo incipiente o addirittura assente.

“In sintesi, l’operazione di cataratta consiste nella sostituzione del cristallino opacizzato e non più efficiente dal punto di vista ottico con un cristallino artificiale”, spiega il dottor Scipione Rossi, direttore dell’UOC di Microchirurgia oculare dell’Ospedale San Carlo di Nancy a Roma. “Nella sua versione classica, l’intervento prevede l’uso di uno strumento chiamato facoemulsificatore che, grazie all’emissione di ultrasuoni, frantuma il cristallino, riducendolo in polvere, e nel medesimo tempo ne aspira i frammenti.

Il dottor Scipione Rossi

Una volta terminata questa fase, il cristallino artificiale viene inserito arrotolato, grazie a una minuscola siringa, e si dispiega all’interno dell’occhio assumendo la posizione e la conformazione corretta”. Proprio per la fase di frantumazione e di asportazione del cristallino si è resa disponibile negli ultimi anni una nuova tecnologia: il laser a femtosecondi.

“Si tratta di uno speciale strumento che, grazie a impulsi laser di durata brevissima, dell’ordine di milionesimi di miliardesimi di secondo, sostituisce gli ultrasuoni, e consente di polverizzare il cristallino a occhio chiuso e con una precisione e una ripetibilità irraggiungibili dalla mano del chirurgo più esperto, a tutto vantaggio della sicurezza e della tollerabilità dell’intervento”, ha aggiunto il prof. Rossi. “Purtroppo, il laser a femtosecondi ha un costo molto elevato ed è presente solo in poche strutture pubbliche del nostro Paese, mentre è in fase di crescita nel settore privato”.

I cristallini multifocali

L’altra rivoluzione tecnologica che ha investito l’operazione di cataratta riguarda i cristallini artificiali. Nell’intervento convenzionale, questi sono monofocali, consentono cioè di correggere il difetto di vista per lontano. Negli ultimi anni, sono arrivate sul mercato lenti di nuova generazione, le multifocali “dinamiche”.

“Queste nuove lenti a profondità di fuoco o multifocali garantiscono una correzione di praticamente tutti i difetti di vista, per lontano e anche per vicino, permettendo al paziente di fare a meno degli occhiali”, ha sottolineato il prof. Rossi. “Anche in questo caso, purtroppo, la tecnologia più avanzata e più efficace ha un costo elevato, ed è disponibile solo in una minima parte degli ospedali pubblici”.

Le nuove lenti intraoculari possono essere impiantate in soggetti con una cataratta solo incipiente, o addirittura assente, in questo caso si parla più propriamente di lensectomia, un intervento in cui l’obiettivo principale è la correzione dei difetti visivi. Si aprono così nuove prospettive per molti 50-60enni che vogliono recuperare la vista che avevano da giovani, grazie anche al fatto che l’intervento non presenta particolari problemi di sicurezza e di tollerabilità.

“Sia nel caso della cataratta sia nel caso della lensectomia, prima dell’intervento l’oculista procede chiaramente a una visita approfondita per verificare che non ci siano controindicazioni”, ha specificato il prof. Rossi. “L’operazione si effettua ambulatorialmente e dura circa un quarto d’ora; nella maggior parte dei casi si effettua con un’anestesia topica, cioè instillando gocce di collirio nell’occhio (solo con pazienti complicati o non collaboranti si procede a un’anestesia intraoculare) e il soggetto operato viene dimesso dopo un’ora di osservazione: dopo 4-5 giorni c’è un recupero completo del visus”.

Molto rassicuranti sono anche i dati riguardanti la sicurezza.

“Dopo l’intervento, il paziente, che può essere bendato o meno, deve seguire solo alcune norme igieniche, utilizzando un collirio antinfiammatorio e antibiotico per alcuni giorni, dopo di che può tornare alla sua vita normale”, ha aggiunto il prof. Rossi. “Le complicanze sono intorno al 3%, ma in questo computo sono comprese anche le alterazioni che riguardano la superficie oculare, come la sensazione di bruciore che si può avvertire nel post operatorio, mentre quelle più gravi, come le infezioni, sono veramente rare: è uno degli interventi più sicuri al mondo”.

L’indicazione per i pazienti che si trovano nella necessità di operarsi di cataratta e che vogliono cogliere l’occasione per recuperare un visus ottimale di rivolgersi a un oculista specializzato, valutando attentamente l’opportunità di avvalersi delle lenti di ultima generazione.

“La soddisfazione riportata dai pazienti è generalmente molto elevata con questo tipo di lenti avanzate, non solo per il recupero dei difetti refrattivi ma anche, nei casi di cataratte avanzate, per recupero della brillantezza e di vividezza dei colori”, ha concluso il prof. Rossi.

La qualità della vista spesso significa anche qualità della vita.




Pasqua e Pasquetta, un weekend a Villa Eden per la remise en form

Nonostante a Pasqua e a Pasquetta tutta l’Italia sarà “rossa” è comunque possibile spostarsi per motivi di salute. Si può quindi cogliere l’occasione per regalarsi un weekend di remise en forme o relax presso i centri termali o resort con Medical Spa che rimangono aperti.

Tra questi c’è Villa Eden Leading Park Retreat di Merano (BZ) che propone un soggiorno di 3-4 giorni per staccare la mente e dedicarsi alla cura del corpo all’insegna dell’esclusività e della sicurezza. Villa Eden, infatti, è il primo Covid Safe Hotel d’Europa e da sempre adult only. È inoltre possibile richiedere alla struttura un certificato sanitario per gli spostamenti da altre regioni, grazie ai trattamenti da effettuarsi nella Medical Spa certificata.

I pacchetti benessere…

Per Pasqua e Pasquetta, Villa Eden propone due pacchetti. La Short Remise en Form ha come obiettivo quello di donare nuova vitalità ed energie grazie a una consulenza medica esclusiva e trattamenti mirati. Il programma prevede una visita medica inziale, una valutazione analitica con misurazione e valutazione della composizione corporea e del Body Mass Index (BMI), consulenza nutrizionale, visita finale per discutere di obiettivi, progressi e risultati. Prescrizione della terapia di mantenimento e consigli alimentari. Sono incluse 6 ore di trattamenti individuali a scelta su consulto medico per 3 giorni (8 ore per 4 giorni). Quota: € 1160 a persona per 3 giorni, € 1390 a persona per 4 giorni (soggiorno escluso).

Il pacchetto Just Relax di 3 giorni, invece, si propone di allentare le tensioni e aiutare il corpo a liberare nuova energia. Oltre alla visita medica iniziale e diagnostica del BMI uguale al pacchetto precedente, sono inclusi: 2 massaggi corpo da 55 minuti, 1 stimolazione dei punti chakra con musicoterapia (55 min), 1 fitoalgheterapia a base di Sali del Mar Morto (55 min), 1 trattamento viso ossigenante da 55 min. Quota: € 1050 a persona per 3 giorno (escluso soggiorno).

…e le coccole di benvenuto

Oltre ai pacchetti benessere, chi deciderà di trascorrere la Pasqua a Villa Eden potrà contare in tante coccole e sorprese. Sarà accolto con un aperitivo all’arrivo e riceverà uno spa voucher di 50 euro a persona, da utilizzare a piacere. Inoltre, potrà godere della formula Retreat dining per prendersi cura di sé al Mindful Restaurant. Ma non è finita, perché si potrà anche usufruire di sessioni personalizzate di yoga e personal fitness oltre che di escursioni guidate.

La cena del 3 aprile, poi, sarà la Diamonds Dinner, un’esclusiva serata di gala, in collaborazione con la gioielleria “Tiroler Goldschmied”, in cui tra una portata e l’altra verranno serviti piatti particolari con le creazioni di gioielli con brillanti e diamanti. Il 4 aprile, invece, ci sarà la tradizionale Cena di Pasqua.

Al Villa Eden Leading Park Retreat gusto e benessere

Immersa in un parco secolare nella più esclusiva zona residenziale di Bolzano, Villa Eden è un vero a proprio Small Luxury Hotel of the World e un luogo ideale per godersi un soggiorno all’insegna di tranquillità e benessere. Dispone di sole 29 suite ed è il primo Covid-Safe Hotel 5 stelle in Europa.

Gli ospiti potranno passare dai trattamenti benessere e medicali alle delizie del ristorante gourmet interno, capitanato dal giovane chef Philipp Hillebrand, recentemente insignito del Premio Godio 2020 come “Miglior Chef dell’Alto Adige”. Inoltre, ha ricevuto il premio “Due forchette” dalla guida Gambero Rosso e 2 cappelli da Gault Millau.

Momenti di relax si potranno vivere anche dalla bella terrazza panoramica e nello Cheminée Lounge Bar, elegante e frizzante luogo d’incontro, presso il rinomato centro benessere e nelle sale del Mindful Restaurant.

Benessere in tutta sicurezza

A Villa Eden si può accedere solo con un test coronavirus negativo, che può essere effettuato anche all’arrivo. Tutti gli ospiti riceveranno il Covid Kit, che include: 1 mascherina in tessuto griffata Villa Eden, 1 mascherina certificata FFP2, 2 mascherine chirurgiche, 2 paia di guanti in nitrile e 1 flacone di gel igienizzante per le mani.

INFO

Villa Eden Leading Park Retreat*****, via Winkel 68/70. Merano (BZ), Tel. 0473/236583, www.villa-eden.com , info@villa-eden.com




A Villa Eden un webinar su come riequilibrare il sistema immunitario

Villa Eden Leading Park Reatreat di Merano organizza, mercoledì 24 febbraio alle 19, un webinar su come mantenere efficiente o ritrovare un buon equilibrio per il nostro sistema immunitario.

L’esterno di Villa Eden

Sarà il dottor Emanuele De Nobili, direttore sanitario di Villa Eden, a illustrare via web, i programmi appositamente studiati e le iniziative mirate che vengono proposte e attuate nel retreat, oltre a dispensare preziosi consigli per il proprio benessere.

Mantenere efficiente il sistema immunitario è uno dei temi di grande attualità, soprattutto in questo periodo in cui siamo tutti chiamati ad assumere comportamenti responsabili e rispettare le norme anti Covid per non ammalarsi. Per questo Villa Eden ha pensato a questo interessante appuntamento per conoscere come aiutare le nostre difese a rimanere sempre “in forma”.

Villa Eden è uno Small Luxury Hotel che propone trattamenti benessere e beauty di eccellente qualità e mette a disposizione degli ospiti un’intera equipe medica, specializzata nella medicina preventiva e nella longevità. I percorsi personalizzati, sia settimanali che di durata più brevi, includono programmi detox, terapie alimentari, prevenzione dell’invecchiamento cellulare, trattamenti benessere e beauty.

Colazione a Villa Eden

Per partecipare al webinar è necessario registrarsi a questo link

INFO

Villa Eden Leading Park Retreat*****L, via Winkel  68/70, 39012  Merano (BZ), tel. 0473/236583, info@villa-eden.com, www.villa-eden.com




La cataratta vi rovina le vacanze? Eliminatela in modo sicuro con le nuove tecnologie

Gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma attraverso di loro catturiamo la bellezza dei paesaggi, dei luoghi che visitiamo durante le nostre vacanze o i weekend fuori porta. All’improvviso, però, soprattutto se avete superato i 70 anni, potreste vedere tutto più offuscato, come se fosse caduto un velo tra il vostro sguardo e la bellezza dei paesaggi. In una parola, potreste soffrire di cataratta.

Visione normale e con cataratta

Oggi, però, grazie alle nuove tecnologie, l’intervento per eliminare la cataratta e tornare ad ammirare le bellezze del mondo, ma anche gli oggetti quotidiani, è ancora più veloce e sicuro. Ne abbiamo parlato con il Dottor Sandro Soldati , esperto di chirurgia refrattiva e della cataratta e dirigente medico di 1° livello.

Dottor Soldati, che cos’è la cataratta?

“È un velo agli occhi che dopo una certa età offusca la vista. Si calcola che tra i 70enni, 3 su 4 possano averla. Tanto è vero che l’intervento per eliminarla è il più eseguito nelle sale operatorie di tutta Italia. Quest’ultimo consiste nella rimozione del cristallino naturale che abbiamo all’interno dell’occhio, che con l’età tende ad opacizzarsi ed è l’unico intervento che pone rimedio a un disturbo dell’invecchiamento restituendo a un organo, l’occhio, l’efficienza che aveva in età giovanile”.

Occhio con cataratta

In che cosa consiste l’intervento di cataratta?

“Nella sostituzione del cristallino opacizzato e non più efficiente dal punto di vista ottico con un cristallino artificiale. Con le nuove tecnologie a nostra disposizione, l’intervento può essere effettuato oggi con un laser di ultimissima generazione chiamato femtolaser che consente di polverizzare il cristallino con una precisione e una sicurezza impensabili fino a poco tempo fa a tutto vantaggio del paziente. A questo si aggiunge la possibilità di sostituire il cristallino naturale con uno artificiale grazie alle lenti multifocali “dinamiche”. Queste permettono una correzione di tutti i difetti di vista, da lontano e anche da vicino, consentendo dunque a chi vi si sottopone di fare a meno degli occhiali”.

Intervento di cataratta con il laser

Queste nuove tecnologie valgono solo per chi soffre di cataratta?

“Queste nuove lenti possono essere impiantate anche in soggetti con una cataratta solo incipiente, o addirittura assente. In questo caso si parla più propriamente di lensectomia, un intervento in cui l’obiettivo principale è la correzione dei difetti visivi. Si aprono così nuove prospettive per molti 50-60enni che vogliono recuperare la vista che avevano da giovani, grazie anche al fatto che l’intervento non presenta particolari problemi di sicurezza e di tollerabilità”.

Il Duomo di Milano visto…con la cataratta

Ci sono controindicazioni?

“Naturalmente, in entrambi i casi, prima dell’intervento l’oculista procede a una visita approfondita per verificare che non ci siano controindicazioni. Dopo l’intervento, il paziente, deve seguire solo alcune norme igieniche, utilizzando un collirio antinfiammatorio e antibiotico per alcuni giorni, dopo di che può tornare alla vita normale e le complicanze sono minime come la sensazione di bruciore che si può avvertire nel post operatorio, mentre quelle più gravi, come le infezioni, sono veramente rare poiché è uno degli interventi più sicuri al mondo”.

Si può quindi tornare a vedere come prima?

“Va comunque ricordato che è sempre un intervento chirurgico dove esistono delle precise linee guida a cui attenersi. La soddisfazione riportata dai pazienti è generalmente molto elevata con questo tipo di lenti avanzate, non solo per il recupero dei difetti refrattivi ma anche, nei casi di cataratte avanzate, per recupero della brillantezza e di vividezza dei colori”.




Terme aperte in inverno, sette indirizzi dove il benessere è gratuito

Voglia di relax a costo zero? Molte terme sono aperte in inverno, anche in questo periodo di pandemia. Vi proponiamo sette indirizzi per trascorrere un weekend all’insegna del benessere.

Trascorrere un weekend in una delle tante località termali gratuite in Italia è un’esperienza emozionante da vivere, all’insegna del benessere e del relax, in ogni momento dell’anno. Il nostro Paese è ricco di sorgenti termali di acqua calda di incredibile bellezza. Luoghi idilliaci nascosti nel cuore di numerose regioni. Location ricche di fascino, spesso circondate da una natura rigogliosa, dove le acque termali raggiungono temperature che arrivano a 48 gradi centigradi. Queste location sono mete ideali per una mini-fuga all’insegna del relax, cogliendo l’occasione anche per visitare suggestivi borghi tutti da scoprire.

Ecco sette indirizzi dove trovare terme aperte in inverno a costo zero, ammirando panorami mozzafiato e posti di incredibile bellezza.

 Bagni di Craveggia (Piemonte)

Per gli amanti del benessere e del trekking in montagna, sul confine italo-svizzero (a quota 986 metri sulle Alpi Lepontine), sorge una piccola sorgente termale, i Bagni liberi di Craveggia, dove l’acqua affiora ad una temperature costante di 28° gradi. Totalmente immersa nella natura dell’Alta Val Onsernone,  la sorgente consente di trascorrere momenti di relax sulla riva del fiume Isorno, consumando il proprio pic-nic sul prato o  su un tavolo di legno massiccio in un angolo della radura, circondati da un bosco incantevole.

Bagni di Craveggia.
Bagni di Craveggia.

Pur essendo in territorio italiano (Comune di Craveggia, in Val Vigezzo), queste terme si trovano geograficamente sul versante alpino della Svizzera. È possibile raggiungerle dalla parte italiana, ma soltanto a piedi, attraverso il lungo percorso escursionistico che scavalca il crinale montano, partendo da Toceno o Craveggia. Altrimenti dal versante svizzero, percorrendo in auto la valle Onsernone fino a Spruga, da dove si prosegue per una quarantina di minuti a piedi lungo la strada asfaltata. L’accesso alle vasche è libero e aperto tutto l’anno.

Bormio (Lombardia)

Bormio è una delle destinazioni di montagna più famose, ed è anche particolarmente ricca di sorgenti termali. A Bormio (foto di apertura) si trovano sia le celebri ed eleganti terme – Bagni Vecchi e Bagni Nuovi – che le suggestive e bellissime terme libere “Vasche di San Leonardo”.

Le acque termali di Bormio sono solfato-alcaline-terrose-minerali-radioattive, e sgorgano ad una temperatura compresa tra i 38 e i 41°C. Sono particolarmente indicate nel trattamento di varie patologie, come ad esempio riniti, faringiti, bronchiti e malattie reumatiche.

terme di bormio
La cosiddetta Pozza di Leonardo a Bormio.

Le Terme Libere di Bormio sono chiamate Vasche di Leonardo perché fu proprio Leonardo da Vinci per primo a parlare di queste acque e di questa località termale nel suo Codice Atlantico. Leonardo da Vinci venne infatti inviato in quest’area dal Duca di Milano Ludovico il Moro per un sopralluogo, durante uno studio idraulico del bacino dell’Adda.

Le Vasche di Leonardo si trovano fuori dalla cittadina di Bormio, lungo la strada che conduce a Livigno. Lasciata la macchina nell’area di sosta, si procede poi a piedi lungo un sentiero nel bosco, costeggiando il torrente, fino ad arrivare alle vasche naturali.

La vista è davvero particolare: una vasca di acqua azzurra immersa nel verde del bosco, un’atmosfera unica e intima. La vasca non è molto grande, e raccoglie l’acqua della sorgente prima che si riversi nel torrente Braulio. Proprietà delle acque Terme Bormio, ha effetti benefici sugli apparati respiratorio, digerente, genitale, locomotore, oltre che effetti benefici per la pelle e per i disturbi reumatici. Composizione delle acque: solfato, alcaline, terrose, minerali, radioattive. Terme sono libere e ad accesso gratuito.

Saturnia (Toscana)

Un luogo magico dove la natura e il benessere si fondono in un’esperienza unica, da provare nel cuore della Maremma toscana. Parliamo delle Terme Libere di Saturnia, considerate tra le più belle terme libere in Toscana, che si caratterizzano per la temperatura dell’acqua di 37°C alla sorgente, per le straordinarie proprietà benefiche e per la natura incontaminata.

Si tratta di un luogo che si è creato naturalmente, grazie all’azione di una cascata di acque solfuree termali e generata dal torrente termale del Gorello.  Le Cascate del Mulino  sono l’attrattiva turistica più recensita ed apprezzata della Maremma Toscana su TripAdvisor,  e recentemente sono state citate nella classifica stilata da Huffington Post sui siti turistici più importanti d’Italia. Oltre che nell’elenco delle destinazioni da vedere almeno una volta nella vita secondo il New York Times e The Guardian. Lonely Planet le considera fra le dieci migliori sorgenti termali benefiche in Europa.

Le Cascate del Mulino a Saturnia.
Le Cascate del Mulino a Saturnia.

Le Cascate del Mulino si trovano lungo la strada provinciale SP10, che unisce Montemerano e Saturnia. Arrivando da Montemerano è possibile fare una sosta nel punto panoramico lungo la provinciale, da cui si può ammirare tutta la vallata di Saturnia. Lcascatelle (così le chiamano i locali) viste da lontano sembrano il disegno di una cartolina. Sono aperte 24 ore al giorno, tutti i giorni, anche in inverno, e l’ingresso è gratuito. Presso le cascate del Mulino si trovano un bar e un parcheggio, sempre aperti.

Bagni San Filippo (Toscana)

Il cuore della Val d’Orcia custodisce uno dei gioielli termali più belli. Si trova alle falde del Monte Amiata e si tratta di Bagni San Filippo. Un piccolo paese nel sud della Toscana, tra la Val d’Orcia e il Monte Amiata, conosciuto fin dall’antichità per le calde acque termali che qui hanno creato un paesaggio magico di bianche formazioni calcaree, cascatelle e piccole vasche calde.

Inoltrandosi nei boschi appena fuori dal borgo, il visitatore potrà scegliere se approfittare dell’acqua di zolfo che sgorga dalle rocce del Fosso dell’Acqua Bianca, o se attraversare il ponticello più avanti e immergersi nelle piscine fangose dette della “Balena Bianca”.

Bagni San Filippo
Le concrezioni calcaree a Bagni San Filippo.

Il nome del borgo si deve a Filippo Benizi, priore dell’ordine fiorentino dei Servi di Maria, che qui trovò rifugio per sottrarsi all’elezione al soglio pontificio durante il conclave di Viterbo del 1296. Tuttavia Bagni San Filippo era conosciuto come centro termale già in epoca romana. Poi nel corso del ‘500 Cosimo de Medici decise di restaurare le terme restituendo loro fama e prestigio, grazie anche alla citazione nell’opera Mandragola di Niccolò Machiavelli.

Oggi tutti coloro che vogliono passare un po’ di tempo all’insegna del relax e del benessere a Bagni San Filippo possono essere ospitati nel nuovo albergo collegato allo stabilimento termale Nuove Terme San Filippo, dove si trovano una piscina e una cascata d’acqua a 37 °C.

Bagno Vignoni (Toscana)

Nel cuore della Val d’Orcia, in prossimità della Via Francigena, Bagno Vignoni è  un caratteristico borgo tutto da scoprire. Il paesino si caratterizza per la presenza, in Piazza delle Sorgenti, di una grande vasca cinquecentesca di acqua termale che sgorga dalla sottostante sorgente naturale.

La vasca era già utilizzata in epoca romana, e qui si bagnarono personaggi del calibro di Papa Pio II, Caterina da Siena e Lorenzo de’Medici, attirati dalle straordinarie proprietà benefiche e curative delle acque.

bagno vignoni
La piscina termale di Bagno Vignoni corrisponde alla piazza centrale del paese (ph. Discover Tuscay)

Le acque, che sgorgano nella piscina del paese, vengono oggi fatte defluire verso il Parco Naturale dei Mulini. L’acqua termale è composta da carbonato di calcio e ferro, cloruro di sodio, solfato di calcio, magnesio e sodio; ha una temperatura di 38°C ed è particolarmente indicata per la cura di disturbi osteo-articolari, malattie artroreumatiche, problemi broncopolmonari.

Giunti sul posto, vale la pena visitare anche il Parco dei Mulini: qui infatti fino alla fine del 1800 i mulini sfruttavano l’energia dell’acqua delle sorgenti termali. Oggi non sono più in funzione, ma la visita al parco è di grande interesse storico.

Piscine Carletti (Lazio)

Situata a circa 2,5 Km dal centro di Viterbo,  la zona ipertermale gratuita delle Piscine Carletti è situata in prossimità dell’incrocio tra strada Terme e Strada Tuscanese. L’acqua ha una temperatura in uscita di circa 58°C, ed alimenta diverse vasche che sono meta di molti viterbesi e di turisti.

Le Piscine Carletti a Viterbo.

La zona è servita da un grande parcheggio gratuito non custodito molto vicino alla sorgente, ma non dispone di altri servizi. L’area è circondata da aree a prato dove volendo ci si può sdraiare per un momento di totale relax.

Alle piscine Carletti è molto gradevole fare il bagno anche in inverno vista l’alta temperatura delle acque che, all’interno delle pozze, rimane sempre calda. Il bar-trattoria più vicino è a circa 250 metri (La Felicetta).

Ischia (Campania)

Grazie alla sua natura vulcanica, Ischia si configura come uno dei maggiori centri termali d’ Europa. A seconda della loro composizione, le acque ischitane sono un rimedio curativo per patologie quali reumatismi, artrosi, nevralgie, fratture, strappi muscolari, disturbi femminili, malattie dell’apparato respiratorio e malattie cutanee.

La baia di Sorgeto è un vero e proprio parco termale a cielo aperto, gratuito e accessibile tutto l’anno. Si tratta di una cala a forma di mezzaluna, circondata da pareti rocciose in verticale dove le acque termali calde sgorgano direttamente in mare.

baia di Sorgeto a Ischia
Nella baia di Sorgeto (Ischia) le acque termali sgorgano direttamente in mare.

Sorgeto è una delle località più sbalorditive dell’isola. La sua posizione riparata dai venti del quadrante meridionale consente la frequentazione di questo angolo di paradiso anche nei mesi invernali. Per arrivarci, bisogna scendere oltre 200 scalini (il che potrebbe non essere alla portata di tutti). In estate l’alternativa è il comodo servizio taxi-boat da Sant’Angelo.

Chi vuole fare un bagno caldo invernale può andare anche alle Fumarole, il tratto di spiaggia dei Maronti cui si accede dalla Madonnella, la parte alta del borgo di Sant’Angelo. Questo caratteristico tratto di spiaggia è famoso tra l’altro per la particolare usanza di cuocere pollo al cartoccio, patate e uova sode sotto la sabbia, che raggiunge i 100 gradi di temperatura.




Le terme italiane sono aperte e accolgono gli ospiti in sicurezza

L’ultimo DPCM che ha messo l’Italia in semi-lockdown ha chiuso piscine, palestre e centri benessere. Ma le terme italiane sono aperte, nel pieno rispetto delle regole anti-Covid.

Difficile orientarsi in questo periodo tra i vari DPCM che vengono emanati dal governo, le ordinanze regionali, i suggerimenti dei medici. Fatto sta che gli stabilimenti termali – dopo la recente chiusura di palestre, piscine e centri benessere – si sono viste piovere addosso una valanga di disdette da parte di ospiti che avevano effettuato prenotazioni.

Disdette che hanno lasciato decisamente interdetti gli operatori del settore. Dal momento che gli stabilimenti termali non rientrano nelle categorie blindate dal DPCM. Ma tant’è, come si diceva, la confusione è tanta.

le terme italiane sono aperte
Un massaggio ayurvedico presso il centro Ayurmana.

Per questo Federalberghi Terme ha diramato un comunicato in cui mette i puntini sulle i. “Il nuovo decreto – evidenzia Emanuele Boaretto, presidente dell’associazione – prevede espressamente che gli stabilimenti termali muniti di presidio sanitario (di fatto, la stragrande maggioranza delle terme italiane) possono continuare ad offrire i propri servizi. Si tratta di un riconoscimento importante, che sancisce le condizioni di sicurezza in cui operano le aziende termali italiane, con protocolli rigorosi, anche grazie alla presenza del personale medico e sanitario.”

Le terme italiane sono aperte, e lavorano in sicurezza

Anche il Coter (Circuito Termale Emilia Romagna) ci ha tenuto a precisare che le 24 strutture aderenti “continuano ad operare e ad erogare i propri servizi in totale sicurezza, insieme per proteggere la salute dei propri clienti”.

Apertissimi anche gli hotel che hanno fatto dei trattamenti termali il loro punto di forza. Come Villa Eden, a Merano. Grazie alla stretta collaborazione tra lo staff del Longevity Medical Center, l’Azienda Sanitaria locale ed esperti di fama internazionale, Villa Eden ha raggiunto lo status ufficiale di “Covid Safe Hotel”. Il protocollo sanitario è rigorosissimo, e prevede tra l’altro che possano accedere alla struttura solo persone con un test coronavirus negativo (che si può effettuare anche nel Medical Center all’arrivo).

 

le terme italiane sono aperte
Una struttura a Riccione Terme.




La Moringa, dall’India alla Sardegna per un pieno di salute

Di Manuela Fiorini

Appena qualche settimana fa, camminavo per le vie di Arzachena, suggestivo comune capoluogo della Costa Smeralda, nella magnifica Sardegna, per visitare “Arzachena in fiore”, manifestazione tutta “green” che trasforma le vie del centro storico in un grande e rigoglioso giardino, con piante, fiori, aiuole e mercatino di prodotti tipici, biologici, curiosità.

A un certo punto, eccolo “l’assaggio che non ti aspetti”, quello che colpisce prima la curiosità, poi l’olfatto, infine ti conquista con il gusto, al punto da volerne sapere di più. Mi offrono un pezzetto di “carta da musica”, la sfoglia di pane sottilissima tipica della Sardegna, con spalmato un cucchiaino di pesto verde profumato e speziato, dal gusto che ricorda quello della rucola, ma più aromatico.

Conosco così la Moringa Oleifera, e mi faccio raccontare la sua storia (e le sue proprietà) da Domenico Vargiu, titolare dell’Impresa Agricola Samor – Moringa di Sardegna, a Sassari, la prima in Sardegna in cui si coltiva la Moringa e si producono i suoi derivati per uso alimentare, primo tra tutti il gustosissimo pesto.

La Moringa, l’”Albero dei Miracoli”,

Le origini della Moringa Oleifera sono nell’India Settentrionale, da qui si è poi diffusa nei paesi a clima caldo, come il Sud Est Asiatico e l’Africa, i Caraibi, l’America Meridionale, grazie alla sua grande adattabilità ai terreni impervi e alle condizioni climatiche sfavorevoli. Anche in Italia, oltre alla Sardegna, ha trovato un habitat ideale in Sicilia, in Puglia e nelle regioni del Sud in genere, dove il clima è più caldo-secco.

Usata fin dall’antichità nell’alimentazione, contiene alte concentrazioni di proteine, 18 aminoacidi e 9 aminoacidi essenziali, vitamine e sali minerali, tra cui calcio, ferro, potassio, con effetti benefici sulla salute, al punto da essere considerato un vero e proprio superfood. Ha infatti proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, aiuta a tenere sotto controllo la glicemia e i valori della pressione.

Dalle foglie ai semi, gli usi in cucina

La parte più utilizzata della Moringa sono le foglie. Noi, per esempio, abbiamo assaggiato un buonissimo “pesto” a base di foglie sminuzzate, sale e olio extravergine di oliva. Ottimo sulle bruschette, ma anche sulle uova, sulla carne e nelle frittate.

Qualche fogliolina cruda nelle insalate aggiunge un gusto sfizioso. Senza contare il pieno di vitamine (A, gruppo B, e C) a cui si aggiungono calcio, ferro, potassio, magnesio, fosforo, zinco e sodio.

Facendo essiccare le foglie, anche se in questa versione si perde la concentrazione di elementi benefici, e sminuzzandole, si possono preparare infusi, tè, ma anche aggiungere a salse, zuppe e minestre.

Da tempo inseriti nell’alimentazione delle popolazioni dell’Asia Meridionali, i baccelli ancora immaturi della Moringa si possono invece consumare bolliti per fare il pieno di fibre, e minerali come potassio, magnesio e manganese.

Dai semi, buonissimi anche bolliti o tostati, invece, si ricava un olio brillante, dal colore giallo oro, che ricorda un po’ il nostro extravergine di oliva, chiamato olio di Ben, dal sapore dolce e aromatico.

Ricco di acido oleico e di acido beenico, ha la peculiarità che, con il tempo, non irrancidisce proprio per l’alta presenza di antiossidanti. Oltre all’uso alimentare può essere impiegato in cosmetica per le sue proprietà emollienti, nutrienti e idratanti.

Le radici, invece, si possono tagliare alla julienne e aggiunte alle insalate, oppure grattugiate su zuppe e minestre. Infine, ai frutti di Moringa vengono attribuiti dalla medicina tradizionale proprietà afrodisiache.

Curiosi? Ecco allora una ricetta sfiziosa a base di moringa.

Spaghetti alla Moringa con gamberetti

Ingredienti per 4 persone

  • 60 gr di foglie fresche di Moringa (o 1 cucchiaio di polvere di Moringa)
  • 50 gr di foglie di basilico
  • 2 spicchi di aglio
  • 40 gr di pinoli tostati
  • 40 gr di pecorino grattugiato
  • 100 ml di olio extravergine di oliva
  • 70 gr di gamberetti sgusciati
  • 350 gr di spaghetti
  • Sale e pepe

Tritare in un frullatore le foglie fresche di Moringa il basilico, l’aglio, i pinoli tostati e l’olio d’ oliva e creare una crema morbida, aggiungendo eventualmente poco acqua calda). Aggiungere il pecorino e la polvere di Moringa e mescolare il tutto. Soffriggere i gamberetti con l’olio e condire con sale e pepe. Mettete a cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli, poi mescolateli e saltateli in padella per qualche minuto con il preparato a base di Moringa e i gamberetti.

INFO

Samor – Impresa Agricola, via A. Pigliaru 3 (SS), tel 389/9931344

www.moringadisardegna.it

www.facebook.com/pg/samormoringa




Un bagno? Sì, ma di suoni

Di Manuela Fiorini – foto di Matteo Gelatti

Non solo nel mare, al lago, alle terme e in tutte quelle situazioni che richiedono la presenza di acqua…C’è anche il Bagno di Suoni, una tecnica olistica che consente di essere “avvolti” dai suoni che riproducono quelli degli elementi della natura, generati da strumenti dall’origine antica e legati alle diverse culture del mondo.

Benessere per corpo e mente

Il Bagno di suoni, pur non sostituendo alcuna terapia medica, rilassa tutto l’organismo, donando a chi lo riceve un senso generale di benessere e armonia. Gli effetti si prolungano fino a 2/3 settimane dal “bagno”, durante le quali di ci sente più creativi, sicuri di sé e determinati. Tra i benefici “fisici”, invece, c’è il riequilibrio del sistema nervoso autonomo, del sistema cardiovascolare, endocrino e immunitario. Migliorano anche i disturbi causati da ansia e stress.

“Secondo la Medicina tradizionale Cinese”, ci spiega Matteo Gelatti, musicista olistico, “nel nostro corpo sono presenti dei centri energetici, chiamati meridiani, attraverso i quali scorre l’energia vitale che alimenta le funzioni fisiche, psichiche ed emotive. Il Bagno di suoni agisce secondo la “legge di risonanza”, un principio universale secondo il quale, quando due corpi vibrano con la stessa frequenza, si riconoscono e si attraggono”.

Durante il “bagno” vengono messi in vibrazioni più strumenti. Le onde sonore vengono quindi “assorbite” dal nostro organismo e si diffondono a tutti i nostri sistemi energetici attraverso l’acqua, elemento di cui siamo fatti per circa il 65%.

Come si fa un Bagno di suoni

Un “bagno” dura circa 60 minuti e non richiede nessun impegno fisico o mentale. Non ci sono quindi controindicazioni. Ci si stende su un materassino, in un ambiente confortevole, che può essere un centro yoga, una stanza, oppure, nella bella stagione, anche all’aperto. Non esiste uno “spartito” e la scelta degli strumenti e dei suoni viene lasciata al “Maestro” che può adattarli alle situazioni e alle persone.

Nella prima fase le persone vengono invitate a svuotare la mente attraverso la voce e il canto armonico, per poi passare a strumenti “rilassanti”, che riproducono suoni simili a quello dell’acqua, come il “bastone della pioggia”.

C’è poi una fase centrale dove entrano in scena i gong, che vengono suonati con intensità crescente per aiutare a liberarsi dalle tensioni. Nella terza fase, vengono invece utilizzati suoni che trasmettono leggerezza, come l’hang, oppure radicamento, come il tamburo o il didjeridoo che riportano alla percezione del proprio corpo. Infine, c’è una fase di risveglio che avviene con campanellini e koshi per trasmettere un senso di pace.

Suoni e strumenti dal mondo

Nel Bagno di suoni non si utilizzano strumenti convenzionali, ma legati alle culture più o meno antiche del mondo, e che riproducono i suoni della natura. Lo strumento principale è il gong, che secondo la tradizione orientale riproduce il suono primordiale dell’Om e racchiude l’energia dell’Universo.

Le campane tibetane, invece, sono originarie della cultura sciamanica himalayana, mentre i cimbali, sono usati dalle popolazioni tibetane per indurre la meditazione. Dall’India Meridionale arriva lo shruti box, utilizzato spesso insieme al flauto indiano o per accompagnare il canto. La kalimba è uno strumento di origine africana, mentre il didjeridoo è il tipico strumento a fiato degli aborigeni australiani il cui suono allenta le tensioni e induce il rilassamento.

Altri strumenti che possono essere utilizzati nel “Bagno di suoni” sono le conchiglie marine, il più antico strumento a fiato della storia dell’uomo, il tamburo sciamanico, che con le sue vibrazioni profonde rinsalda il legame con la Terra, il Koshi, uno strumento più recente dal suono cristallino, l’Ocean drum, un tamburo che riproduce un suono simile alle onde del mare o al frusciare nel vento, e l’Hang, un altro strumento a percussione con sonorità che suggeriscono leggerezza.

Per provare il Bagno di suoni

Volete provare il “Bagno di suoni”? L’occasione è sabato 17 agosto, nella splendida cornice di Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza, tra i borghi medievali più belli d’Italia.

Nell’ambito della Notte degli artisti, dalle 17, le vie del borgo si riempiranno di musicisti, giocolieri, maestri del fuoco e ci sarà la possibilità di provare alcuni Assaggi di Suono, tra gong, campane tibetane, hang e didjeridoo. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Parcheggio € 4.

INFO

www.matteogelatti.it




STRESS DEL VOLO? ANSIETA’? CLAUSTROFOBIA? ECCO 7 MOSSE ‘ANTI-STRESS’ E… UNA DRITTA AMERICANA

DI CESARE ZUCCA  –
Si chiama ‘aviofobia’ ed è piuttosto comune 1 persona su 6 ha paura di volare. Quindi se in arereo  difficilmente ti rilassi e facilmente hai paura, ecco 7 mosse ‘anti-terrore’…
1) Le buone abitudini
Riposarsi prima di partire per evitare che la stanchezza amplifichi il malessere
Distrarsi con un libro, un lettore mp3, il pc e qualsiasi altra cosa pro-relax
Chiudere gli occhi e lasciarsi andare, magare con una mascherina salva occhio
In casi estremi ansiolitici in gocce o pastiglie.


2) Cuscino and Friends
Per chi è ancora vittima di insofferenze a bordo e paranoie in volo, ecco il rimedio: relax! Sono stati inventati un’infinità di gadget anti-stress, come mascherine antiluce fornite di tappi antirumore e cuscinotti salvacollo e salva lato B.

Vanno dall’antiallergico all’ergonomico a quello da ancorare al sediel, fino a quello terapeutico imbottito di grano saraceno. Dai un’occhIata ai cuscini di Magellan’s, gonfiabilie abili di promette di attutire la corsa e fornire supporto. SkyMall ne vende uno riscaldato, mentre Cabeau.com propone il suo evolution cooling pillow.

3) Let’s play!
Molto richiesto è il seat pack pratico contenitore a tre tasche da ancorare allo schienale di fronte per avere sottomano tutto ciò che può servire, dal passaporto a una mini lozione rinfrescante. Durante il volo, la mente va distratta, quindi portarsi a bordo qualche gioco o passatempo, come gli scacchi, il mitico Monopoli e il popolarissimo gioco delle parole Scrabble, tutti rivisitati, magnetizzati e riadattati allo spazio dell’aereo.

Qui a New York tutto questo si trova da Flight 001 negozio-aereo nel West Village, presente anche a Los Angeles, Chicago e San Francisco e i cui prodotti sono reperibili anche online, ma sono certo che, con un po’ di ricerca, si possono trovare anche in Italia.


4) Occhio alla pelle
Il volo disidrata e raggrinzisce. Khiel’s, la più antica e rinomata fabbrica americana di creme per il corpo, presente anche in Italia, propone una linea di prodotti a base di ginseng tibetano e fiori di cactus studiati appositamente per il volo, come il midnight recovery concentrate e l’idratante 24/7 activate moisturizer per l’arrivo dopo un lungo viaggio, il facial fuel eye per‘sgonfiare’ gli occhi e poi ancora il first class per le mani, mentre per il viso basterà una spruzzata diel magico spay in-flight refreshing facial mist.


5) Let’s drink!
Evitare bevande eccitanti, come il caffè o alcoolici. Come alternativa, prova i magici drink di Cocktail Kit, preparati da mixare al vostro liquore preferito (che ti può essere fornito solo da un assistente di volo)A scuola del coraggio


6) A scuola!
Pare infallibile il corso online Fearless Flyer” (Viaggiatore senza Paura) di EasyJet capitanato, è proprio il caso di dirlo, da un Capitano di Volo della compagnia.


7) E per finire…
Una dritta americana per voi e per i vostri amici timorosi.
Wear a hat! Mettiti un cappello! Una ricerca eseguita a Boston, ha scientificamente provato che la semplice azione di indossare un cappellino può ridurre la paura e farti sentire più al sicuro.
Insomma, volare bene, sereni e arrivare splendidi!




PARTI IN VACANZA? GLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE SONO UNA TUTELA PER LA SALUTE

Tanti Ordini Professionali in un’unica Federazione TSRM PSTRP, che ti potrà essere utile se in vacanza o in città dovrai rivolgerti ad un professionista. Ecco di che cosa si tratta

 Di Dafne Cervi

TSRM PSTRP…non si tratta di un Codice Fiscale, bensì delle sigle appartenenti ad una Federazione che raggruppa tanti ordini professionali che sia in vacanza che in città ti potranno essere utili.

Dallo studio dentistico al negozio di ottica, dall’ambulatorio di logopedia alla sala diagnostica di risonanza magnetica: che si tratti di una visita di routine, di un percorso terapeutico complesso o di un esame strumentale di alta tecnologia diagnostica, le situazioni in cui molti di noi si avvalgono dell’operato dei professionisti della salute sono pressoché quotidiane.

Gli Ordini Professionali, che cosa dice la legge

Da quasi un anno, ogni cittadino ha una garanzia in più: tutti i professionisti sanitari – non solo i Medici, quindi – hanno l’obbligo di iscriversi all’ordine professionale di riferimento. Lo ha stabilito la Legge di riforma Lorenzin, indicata anche più formalmente come Legge 11 gennaio 2018, n. 3.

Tutti gli Ordini neoistituiti sono poi riuniti in un’unica Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, che rappresentano ben 19 profili professionali.

I vantaggi per medici e cittadini

“La prima cosa che vorrei sottolineare è la complessità del progetto che stiamo portando avanti”, dice Alessandro Beux, presidente della Federazione nazionale.

I numeri sono rilevanti se guardiamo il numero dei professionisti coinvolti: 33mila circa tra Tecnici di radiologia e Assistenti sanitari, e circa 200mila per le alte 17 professioni, per un totale che a fine censimento dovrebbe attestarsi intorno ai 230.000 iscritti.

I vantaggi di riunire in un unico Ordine gli operatori di 19 professioni della salute sono sostanzialmente tre. Il primo è un censimento dei soggetti abilitati a operare sul territorio italiano, che farà sì che coloro che ne hanno titolo potranno continuare a esercitare, mentre coloro che non hanno i titoli necessari saranno costretti a interrompere l’esercizio abusivo di una professione sanitaria. In sostanza, sarà più facile di prima contrastare chi esercita con un titolo di studio falso o non adatto.

“Il secondo grande vantaggio è relativo alla interprofessionalità, cioè il collegamento e la collaborazione stretta tra professioni che si trovano a operare nello stesso luogo fisico. Grazie agli Ordini delle professioni sanitarie le differenze che caratterizzano i singoli operatori non saranno più motivo di separazione tra le professioni, ma elemento di ricchezza di un’unica grande famiglia di professionisti sanitari”.

Il terzo vantaggio è la condivisione delle risorse, che andrà a vantaggio dell’efficienza e, soprattutto, della qualità e della sicurezza delle prestazioni sanitarie. Un altro importante vantaggio è relativo alla formazione continua, importante per il mantenimento e l’aggiornamento delle competenze dei professionisti.

“Al di là dell’aspetto burocratico e contabile, noi puntiamo a far sì che ogni iscritto segua un percorso formativo coerente e di qualità, in grado di implementare le competenze davvero utili al professionista all’interno del suo specifico contesto lavorativo”, ha sottolineato Beux. “

D’ora in poi, quindi, chiunque potrà andare sul sito http://www.tsrm.org/ e, attraverso l’albo unico nazionale, verificare se il professionista sanitario a cui si sta rivolgendo è iscritto ad uno dei 61 Ordini territoriali.




HAI LA CATARATTA? NESSUN PROBLEMA CON LE NUOVE LENTI “EVOLUTE”

Tutto è pronto. Le valige sono state fatte e l’itinerario definito. Avete deciso per una vacanza all’aria aperta, in bici, un pochino diversa dalle solite ferie a cui eravate abituati. Da alcuni mesi però avete notato che non avete più la solita vista. Gli oggetti sembrano offuscati, la visione sembra quasi avvolta nella nebbia. Niente paura. Può essere la cataratta, l’opacizzazione del cristallino naturale che abbiamo nell’occhio. Oggi con le tecnologie avanzate e le nuove lenti che sostituiscono il cristallino la vista potrà tornare nitida.

Di Dafne Cervi

La cataratta è stata considerata tradizionalmente una malattia della vecchiaia, e l’operazione per porvi rimedio una dolorosa necessità, spesso anche dagli esiti incerti. Niente di più sbagliato: oggi l’intervento può essere considerato come un’occasione per recuperare la vista che si aveva da giovani, correggendo in pratica tutti i difetti di vista, sia da vicino sia da lontano. Il merito va sicuramente ai progressi della medicina e delle tecniche chirurgiche, che hanno avuto un successo formidabile in termini di efficacia, di sicurezza e di tollerabilità.

Ma che cos’è effettivamente la cataratta?

“La cataratta è l’opacizzazione del cristallino, la piccola lente che abbiamo nell’occhio che svolge la funzione di focalizzare sulla retina le immagini: questa opacizzazione riduce la capacità visiva dell’occhio stesso”, dice Marco Fantozzi, medico oculista di Pescia, in provincia di Pistoia che opera presso Casa di Cura San Rossore a Pisa e tutor di Ultralaser (www.ultralaser.it) che da molti anni si occupa di cataratta. “Si tratta di una condizione parafisiologica nel senso che è un disturbo che si presenta nella quasi totalità delle persone superata una certa età, e non si può considerare una vera e propria patologia”.

Se si riceve una diagnosi di cataratta, dunque, non c’è motivo di allarmarsi, perché l’intervento è ormai di routine: è uno dei più praticati in tutto il mondo, e solo in Italia se ne fanno 650mila circa ogni anno. E gli avanzamenti sono continui.

“L’intervento di cataratta standard consiste sostanzialmente nella facoemulsificazione: il cristallino viene rotto con gli ultrasuoni; poi viene aspirato e sostituito con un cristallino artificiale”, ha aggiunto il dottor Fantozzi. “Un notevole progresso si è avuto in anni recenti con uno speciale laser, chiamato laser a femtosecondi, che emette impulsi di luce estremamente brevi: questo dispositivo sostituisce di fatto gli ultrasuoni nella frantumazione del cristallino opacizzato con una procedura robotizzata, riducendo al minimo il rischio di errori, che anche il più esperto dei chirurghi oculisti può commettere”.

La sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale – una sorta di minuscola lente a contatto che sta dentro l’occhio invece che sulla sua superficie – è un’operazione che consente di recuperare la trasparenza della visione, tanto che i pazienti sottoposti all’intervento si meravigliano di come i colori della realtà ritornino molto più vividi. Ma il valore aggiunto è che l’intervento consente anche di correggere i difetti di vista.

Quali lenti scegliere

“Le lentine che vengono inserite possono essere monofocali, che hanno un solo fuoco immagine e per le altre distanze si necessita correzione ottica, oppure le multifocali che hanno più fuochi immagine per tutte le distanze e correggono anche la presbiopia– continua il dottor Fantozzi. “Oggi sono a disposizione anche le lenti trifiocali, che hanno tre fuochi d’immagine, per la visione lontana, intermedia e vicina, e le lenti denominate EDOF, che in pratica hanno un fuoco unico, ma anche una profondità di campo molto estesa”.

Per una perfetta visione da vicino, le più indicate sono le lenti trifocali, mentre chi ha esigenze di vedere bene nell’intermedio dovrà indirizzarsi verso le lenti EDOF: uno degli aspetti più importanti della moderna chirurgia della cataratta con correzione dei difetti visivi è l’estrema personalizzazione dell’intervento.

“Il paziente viene attentamente selezionato anche in base delle caratteristiche anatomiche dell’occhio, durante un’approfondita visita: ogni paziente ha la sua lente”, puntualizza Fantozzi. “Non dimentichiamo poi che per i pazienti con astigmatismo, sono disponibili lenti definite toriche, che correggono anche questo difetto di vista”.

La novità, le lenti monofocali evolute

Alcuni pazienti possono fare più fatica di altri ad adattarsi alla visione con le lenti multifocali, che in alcuni casi producono fastidiosi aloni. Altri soggetti possono non avere un occhio adatto all’impianto delle multifocali. A tutte queste persone viene incontro ora l’ultima novità tecnologica: le lenti monofocali “evolute”.

“Si tratta di lenti disponibili da pochi mesi, che per le loro caratteristiche consentono di vedere bene da lontano, come le monofocali standard, ma in compenso garantiscono una soddisfacente visione anche nell’intermedio: per queste loro caratteristiche, possono essere indicate per esempio per le persone che passano molte ore al computer e non hanno particolari esigenze di vedere perfettamente da vicino”, conclude il dottor Fantozzi. “Quindi in sostanza hanno tutti i vantaggi delle monofocali in termini di tollerabilità, ma offrono molto di più in termini di visione”.

Questo tipo di intervento è estremamente sicuro e si può effettuare ambulatorialmente nell’arco di una mezza giornata, utilizzando solo un’anestesia locale in collirio. Il recupero post-operatorio, è estremamente breve.

INFO

www.ultralaser.it