Weekend col SUV Porsche Macan GTS
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Weekend con la Porsche Macan GTS, secondo giorno: passo di corsa

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Il secondo giorno del nostro weekend con la Porsche Macan GTS per le valli lombarde tra Bergamo e Sondrio ci attende mentre intorno a noi la natura ci regala lo splendido spettacolo del Parco delle Orobie, dove abbiamo terminato il primo giorno di viaggio. Ci prendiamo un po’ di tempo per osservare la varietà dei paesaggi. Sullo sfondo le vette delle Alpi Orobiche, nei punti panoramici gettiamo lo sguardo verso i boschi, le vallate, i fiumi, i laghi e restiamo come incantati. Ma è tempo di risalire in macchina, è giunto il momento di affrontare il Passo San Marco.

LA MACAN SI ARRAMPICA COME UNO STAMBECCO

Weekend col SUV Porsche Macan GTS

La nostra meta costituisce il confine tra le province di Bergamo e Sondrio: di qua la Valle Brembana, di là la Valtellina. Da Olmo al Brembo, punto di partenza, mancavano 16 Km. L’ultimo tratto è il più bello. Siamo sempre sulla strada provinciale 8, la quota sale e con essa la pendenza che, nel tratto orobico, arriva fino al 16%. Il percorso sembra studiato apposta per mettere a dura prova le qualità dinamiche della Porsche Macan GTS: curve secche e qualche curva veloce ma soprattutto tornanti al termine di brevi rettilinei.

Una varietà di situazioni che sono il pane per i denti di questo SUV. La sua compattezza lo rende agile in queste strade abbastanza strette. L’assetto ribassato di 15 mm rispetto alla Macan S gli regala una stabilità ancora più accentuata, nonostante si tratti per definizione di un veicolo rialzato. Gli ammortizzatori a regolazione adattiva, possiamo definirle sospensioni attive come si diceva una volta, permettono d’infilarsi nelle curve accentuate di questa zona con decisione e senza la minima sbavatura, assistiti alla perfezione da uno sterzo dalla precisione assoluta. Siamo su una Porsche, in fin dei conti. E nei brevi rettilinei possiamo spingere con l’acceleratore e gustarci la potenza del motore V6 3.0 biturbo con i suoi 360 galoppanti cavalli. Il cambio PDK a sette rapporti è il suo perfetto compagno di lavoro. Se poi ci lasciamo prendere dall’entusiasmo con l’acceleratore, ci sono sempre gli eccellenti freni pronti a rimediare. Nel frattempo siamo già arrivati.

PASSO SAN MARCO, LA PORTA DELLA VALTELLINA

Weekend col SUV Porsche Macan GTS

Eccoci a Passo San Marco. Ci troviamo alla quota di 1.992 metri. Questo è l’antico confine settentrionale tra la Repubblica di Venezia e il cantone svizzero dei Grigioni, di cui la Valtellina fece parte dal XVI alla fine del XVIII secolo. Al lato della strada un cippo in pietra ricorda proprio tale suddivisione. Da questo punto comincia la discesa verso Morbegno, quindi la provincia di Sondrio. Un tratto di 26 Km in cui la strada si restringe, ma la pendenza è più dolce, “solo” del 12% nel suo punto più ripido. Noi però ci fermiamo qui. Andiamo al rifugio CAI Ca’ San Marco, dove si conservano le antiche insegne della Serenissima, sotto la cui giurisdizione tale rifugio venne costruito nel 1593.

RIFUGIO PASSO SAN MARCO 2000, DOPPIA TRADIZIONE IN CUCINA

E’ ora di pranzo. Entriamo nel rifugio Passo San Marco 2000, aperto tutto l’anno. Gestione familiare, dispone anche di camere per i turisti. La cucina è a cura dello chef Silvia Balicco. Poiché ci troviamo al crocevia di due province, anche i piatti offrono il meglio sia della tradizione bergamasca che di quella valtellinese. Dai casoncelli ai pizzoccheri, dalla polenta alla carne di cacciagione, per non parlare di funghi e formaggi. E per dessert i dolci fatti in casa.

LA MACAN GTS HA L’ANIMA SPORTIVA DI UNA VERA PORSCHE

Weekend col SUV Porsche Macan GTS

In origine c’era solo la Cayenne. Ma il mercato dei SUV andava espandendosi, si è creata una domanda per modelli più compatti. Così nacque la Porsche Macan. Però non si tratta solo di una Cayenne più piccola, negli anni ha acquisito una personalità tutta sua. Può fare il fuoristrada, sa attraversare le città con classe senza imbottigliarsi, ha la meccanica e le doti stradali da vera Porsche.

In particolare, la Porsche Macan GTS aggiunge quel tocco di cattiveria in più per esaltare l’anima sportiva, un segno di riconoscimento marchiato a fuoco su ogni Porsche, un vero e proprio carattere ereditario. Viene però conservato un certo equilibrio, non siamo al top di gamma (per quello c’è la Turbo). Il motore V6 biturbo di tre litri è molto potente, 360 cavalli, quanto basta. Ci pensa la coppia di 500 Newton metri a spingere furiosamente fin da 1.650 giri. Ma Porsche non vuol dire solo potenza. La sportività si vede soprattutto nel comportamento stradale. Sono buoni tutti ad imbottire di cavalli un cofano in modo esagerato per andare forte solo in rettilineo, come gli assurdi oggetti delle drag races americane; il difficile comincia invece alla prima curva. A Zuffenhausen hanno un’esperienza infinita in materia, lo testimoniano i successi nelle corse di tutto il mondo e di tutte le categorie. La Macan GTS racchiude questa vasta conoscenza, al punto che quasi ci si dimentica di trovarsi su un veicolo alto 1.609 mm e pesante 1.895 Kg. Certo è su SUV, ma si comporta quasi come una coupé. D’altra parte, ha come parente una certa 911.

Lo riflette anche il design, dove si accentuano i dettagli che lasciano immaginare cordoli e chicane (oppure neve e dune), come minigonne, spoiler, inserti in nero lucido e scarico sportivo con relativo sound imperioso. Stesso discorso per gli interni, dove spiccano i sedili sportivi anteriori con fascia centrale in Alcantara oppure, a richiesta, il pacchetto GTS con inserti in pelle nera e cuciture decorative, oltre a scritte sui poggiatesta in rosso carminio e argento rodiato, come la strumentazione.

Insomma, questa macchina esprime un patrimonio tecnico il cui valore giustifica certamente il prezzo di listino di 76.845 euro. Il nostro weekend termina qui, dovremo poi riconsegnare la Porsche Macan GTS. Ci mancherà.