City Break

UN WEEKEND A DANZICA: STORIA, ARTE, ELEGANZA, BUON CIBO E… AMBRA, LA PIETRA DELLA SALUTE

image_pdfimage_print

Testo e Foto di Cesare Zucca
Napoleone l’ha definita “La chiave di tutto”. Dal florido commercio medioevale allo scoppio della seconda guerra mondiale alla nascita di Solidarność, oggi Danzica è meta di visitatori che amano l’arte, la storia, l’eleganza, il buon cibo e… l’ambra.
Ecco il mio weekend in 7 mosse strategiche.

Monsieur Bonaparte aveva ragione: questa città, affacciata sul Mar Baltico, era un punto strategico per chiunque avesse ambizioni di dominio sull’Europa centro-orientale. Nel corso dei secoli Danzica è diventata uno dei luoghi più cruciali della storia del mondo. Dallo scoppio della seconda guerra mondiale alla nascita di Solidarnosc che ha dato inizio, con effetto domino, al crollo dei regimi comunisti.

Non solo storia, però. Danzica è per tradizione dedita al commercio e al turismo. Molti i visitatori polacchi e stranieri, amanti della natura che si manifesta nelle dolci colline della Casciubia, coperte di laghetti e boschi di betulle.


1) Le porte e i murales
Partite dalla Porta Verde e percorrete la Via Reale (Ulica Dluga) fino a Dlugi Targ, centro pieno di ristoranti, bar, saltimbanchi, attori in costume e palazzi importanti: il Municipio con la torre più alta di Danzica che ora ospita il Museo storico della città, la Casa d’Oro e l’iconica Fontana di Nettuno, dove un selfie è d’obbligo.

Superata la Porta Superiore, vedrete apparire la Casa delle Torture, la Torre di Prigionia, la Chiesa di S.Maria, ritenuta la più grande chiesa in mattoni al mondo e la pittoresca strada Ulica Mariacka. Se amate i murales d’autore, dirigetevi verso il quartiere Zaspa, case pastello e spettacolari murales. Gli abitanti della zona organizzano tour gratuiti.

2) Glowne Miasto e Solidarność
Il centro città ricostruito com’era circa 400 anni fa, con edifici gotici in mattoni rossi e casette strette che tradiscono l’influenza olandese. Qui potete fare shopping (e magari qualche buon affare) nelle botteghe artigiane, negozi d’antiquariato, wine-bar e boutiques di moda.


Le strutture che onorano Solidarność, il movimento che nel 1980 sconfisse il regime comunista. si possono visitare a bordo di un pulmino d’epoca attraverso l’area portuale di Gdynia, con tappa nell’officina dove lavorò Lech Walesa, fondatore del movimento.

Oggi gli ex-spazi industriali ospitano mostre d’ arte contemporanea. European Solidarity Center, nuovo museo dedicato alla solidarietà, al movimento anticomunista e al dialogo con il mondo attuale. Molte dei cupi spazi industriali sono diventati strutture design e un winter garden in piazza Bartoszewsk. Fuori dal museo spicca il grande Monumento ai Portuali Caduti che commemora gli operai uccisi durante la rivolta del 1970.

3) Fame?
Come alternativa al ristorante classico, ecco (purtroppo in via di estinzione) i bar mleczny, modesti e economici self-service, retaggio dell’era comunista. Cucina casalinga e… limitata. I piatti sono scritti, rigorosamente in polacco, su una lavagna mentre la burbera signora tuttofare (cuoca, manager, cameriera) li cancella mano a mano che vengono esauriti. Meglio andarci presto… e diffidare dalle ‘nuove versioni’ con banconi ricchi di cibo, musica, servizio organizzato e wi-fi e (ahimè) il sito web…

Qualche nome? Neptun, Syrena, Turystyczny, il Mleczny, purtroppo tutti un po’ ‘modernizzati’. Il più autentico l’ ho trovato per caso, di fronte al maestoso Castello Malbork (che vale la pena di visitare) appena fuori Danzica. Anonimo, nessuna insegna e una strepitosa zuppa zurek (la mia preferita) Voglia di street food? Nel mercato Hala Targowa troverete la più genuina gastronomia locale: carne e insaccati affumicati, pesce essiccato, dolci ai semi di papavero, tanta frutta e verdura (le prugne sono squisite) e il meraviglioso pane nero


4) Due musei
Hewelanium Center, immerso nel verde con spettacolare vista sul porto. E’ un museo interattivo dedicato alla scoperta dalla scienza e dei fenomeni naturali. Si va dalla fisica dell’energia alla sperimentazione dei fenomeni luminosi. Museo della II guerra mondiale, uno dei musei più innovativi d’Europa, e nuova icona cittadina.

La sghemba costruzione su 5 piani commemora gli eventi bellici e racconta com’era la vita della gente comune durante quei terribili anni. A causa dell’argomento e delle immagini dure, il museo ha creato anche un itinerario più ‘leggero’ dedicato ai bambini.
5) Ambra! La portentosa pietra portafortuna e protettrice.
Tipica della zona, questa pietra millenaria dalle proprietà benefiche, al contatto con la pelle, è in grado di rilasciare acido succinico che funziona come agente antinfiammatorio, analgesico e antitossico.

Combatte artosi e reumatismi, dolori alla schiena, sciatica, tendiniti, e i disturbi di stomaco. Favorisce la guarigione di ematomi e piccole ferite, combatte lo stress, procura calma e buon sonno. E’ considerata un infallibile portafortuna.

Prima di comprarla. vi consiglio una visita al Museo dell’Ambra per conoscere l’affascinante storia di questa millenaria pietra portafortuna dalle proprietà benefiche. Scoprirete gioielli d’epoca, oggetti artigianali, scatole preziose, quadranti di orologio e pettini.

E poi… tuffatevi da Bursztynowe o setacciate la Mariacka, strada popolata da negozi, bancarelle e venditori della pietra dai mille toni di giallo. L’ambra più preziosa? Quella con le sfumature blu.


6) Una tappa chic a Sopot
Vicina stazione balneare dove da oltre un secolo benessere e cura del corpo si coniugano a una vivace vita mondana. Troneggia il Grand Hotel, che ha ospitato politici illustri e stars, tra cui Marlene Dietrich, Greta Garbo, Annie Lennox. Nella relax room viene servito champagne e caviale mentre vengono proiettati vecchi film francesi in bianco e nero. Che chic!

7) Per una notte da sogno
Radisson Blu Hotel, nella storica via del Mercato Lungo. Deluxe rooms, 9 suites, tra cui la presidenziale con vista spettacolare. Hotel allergic-friendly, attento a chi soffre di allergie. Lenzuola anti-acaro, toiletterie per pelli sensibili e aspirapolveri dai filtri antiallergici. Nel ricco buffet-colazione troverete muesli senza noci, latte senza lattosio e prodotti senza glutine. Comfort, servizio e accoglienza 5 stelle.

Hotel Gdansk nel 1700 era un granaio, oggi ospita una clientela internazionale. Elegante e sobrio, camere stile yacht, attrezzatissima Spa e un ottimo ristorante di cucina polacca. Lasciatevi tentare dal trittico di sardine e dagli immancabili pierogi, tradizionali ravioli polacchi, serviti con finferli e cavolo. Nel suo pub Brovarnia troverete il meglio delle birre artigianali, compresa la superlativa Schwarzbier nera.

INFO
Visit Gdansk
www.polonia.travel/it