Viaggi In Europa

ALLA SCOPERTA DELL’AMERICA CENTRALE

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OLTRE A FAR PARLARE DI SE’ PER GLI AVVENIMENTI DI PANAMA CITY, IL CENTRO AMERICA E’ UNA TERRA TUTTA DA SCOPRIRE CON ETNIE COME QUELLE DEI KUNA, CHE VIVONO STANZIATI A SAN BLAS E IN ALTRE DIVERSE AREE DEL TERRITORIO PANAMENSE.

La Avenida Central, ampia strada pedonale che collega Casco Antiguo ai quartieri di Calidonia e La Exposition, arriva a Plaza Cinco de Mayo dominata dall’edificio neoclassico che era l’antica stazione ferroviaria. Qui vale la visita il Museo de Cencias Naturales (tel. 0501.4125; orario: lun-dom 9-16; ingresso: €0,75, ridotto: €0,19), il museo di scienze naturali. E a proposito, in città da non mancare una visita al Parque Natural Metropolitano (Avenida Juan Pablo II, tel. 0232.5552, www.parquemetropolitano.org; orario: lun-ven 8-17, sab 8-13; ingresso: €3, ridotto €1,50), uno spazio di 232 ettari ricoperto di foresta tropicale, l’unica di tutta l’America Centrale e Meridionale a essere inserita in un contesto urbano. Qui sono ospite 284 specie di uccelli. Il parco offre due sentieri principali percorribili a piedi, il Sentiero della Natura e il Sentiero del Callicebo che si congiungono fino a formare un unico grande circuito.

Un’altra tappa si può fare a Plaza de la Indipendencia, un grande spazio su cui prospettano le residenze aristocratiche spagnole ed edifici francesi del XIX secolo. All’angolo tra Calle 7 Este e Avenida Central si erge maestosa la Catedral Metropolitana dalla ricca facciata con la sezione centrale in parte moresca e in parte in stile barocco fiorito. I due campanili che la fiancheggiano sono rifiniti in madreperla. Di fronte si trova la Casa de la Municipalidad; al secondo piano dell’edificio di trova il Museo de Historia de Panamà (Calle 6 Oeste, Palacio Municipal, tel. 0501.4128; orario : lun-ven 9-16; ingresso: €0,75, ridotto: €0,19) che racconta la storia della città, dall’arrivo del fondatore Balboa al 1977.
Vale la visita anche al Museo Interoceanico (Plaza de la Indipendencia, tel.0211.1649, www.museodelcanal.com; orario mar-dom 9-17; ingresso:€1,51, ridotto: €0,56) che racconta la storia del canale e della Panamà Railroad, e ospita modellini di navi tra cui quelli della Ancòn, la prima nave a percorrere il canale. Su Plaza Bolivar, Tranquilla e appartata, Si affacciano bar, caffè e il Palacio Bolivar (tel.0511.4100; orario: mar-dom 9.20-16; ingressi; €0,75, ridotto: €0,19): al suo interno c’è la copia della spada cerimoniale di Bolivar, tempestata di 1.374 diamanti. Dal centro storico partono le escursioni che portano alla scoperta della Canal Zone, l’area che costeggia il canale di collegamento dell’Oceani Atlantico con l’Oceano Pacifico. Panamà Tours (tel. 0226.8917, www.pmatoutrs.net) offre un tuor di cinque ore con navigazione sul canale a partire da €105 inclusi guida, pranzo con acqua e bevande soft e trasfer in autobus. Gli amanti della natura e del birdwatching non debbono mancare una visita al Summit Botanical Gardens & Zoo ( www.summitpanama.org; orario: lun-ven 9-16:30 san e dom 9-17; ingresso €1, 0-12 anni gratuito) che offrono sentieri segnalati dove si posso vedere giaguari, tapiri, pappagalli, lontre e l’acquila arpia.

L’ETNIA KUNA

Si compone di 60 mila unità principalmente stanziate sull’arcipelago di San Blas e in parte nella foresta tropicale umida. Il governo panamense riconosce le autorità dei Kuna e ne 1938 fu istituita la Comarca di San Blas o Comarca Kuna Yala. Nel 1953, fu approvata la Carta Organica Kuna che stabilisce le autorità della Comarca. I Kuna sono dediti a caccia, pesca e lavorazione del legno e vivono in capanne di paglia e canne, costituite dalla Nega Tumat (casa grande, ossia la camera da letto) e dalla Soenga, una stanza che funge da cucina. Le feste e le cerimonie dei Kuna si tengono alla InaNega, la costruzione comunale. Le antiche tradizioni si tramandano nei rituali sottolineati da strumenti musicali autoctoni come il flauto e il nasisi (una sorta di maracas). (www.panamaviaggi.com)

Per chi volesse tornare a scoprire la storia che gira intorno a Panamà, vi consigliamo di leggere questo articolo:

UN PONTE D’ACQUA TRA ATLANTICO E PACIFICO