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“Un mare anche per me”. In Emilia Romagna un progetto regionale per aprire le spiagge ai cani

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Ormai in tutta la penisola abbondano le cosiddette “dog beach”, aree balneari, spesso promosse e gestite dagli stabilimenti, dove è possibile portare con sé il proprio cane. Si tratta di zone limitate, che tuttavia sono dotate di ogni comfort, dalle ciotole alle piscinette, dalle docce dedicate ai quattro zampe ai box.


Ora, però, l’Emilia Romagna potrebbe essere la prima regione italiana a consentire ai cani l’accesso a tutte le spiagge della riviera. È stato infatti presentato il progetto regionale “Un mare anche per me”, che ha lo scopo di modificare l’Ordinanza balneare 1 del 2018 della Regione, cioè quella che indica le “prescrizioni sull’uso delle spiagge” e, in particolare, detta le linee guida relative alla conduzione degli animali domestici, non permettendo che questi circolino liberamente.


Il progetto è nato da una petizione lanciata on line sulla piattaforma Change.org che in breve tempo ha raccolto più di 5000 firme e ha avuto anche il supporto di associazioni animaliste e turistiche, ma anche di imprenditori di area balneare, albergatori, avvocati, medici veterinari e professori universitari, molti dei quali hanno fornito il loro contributo affinché l’accesso dei cani alle spiagge della riviera romagnola abbia una giusta regolamentazione, sia dal punto di vista sanitario che legislativo.

Come già avviene in altri luoghi pubblici, dai ristoranti ai bar, fino ai supermercati, alcuni dei quali sono provvisti di appositi carrelli per portare con sé il proprio amico peloso mentre si fa la spesa.
Secondo i promotori, sarebbero molti i vantaggi del progetto, tra cui la lotta al randagismo e l’incremento dei turisti sulle spiagge romagnole.

Chi vive con uno, o più, amici a quattro zampe, infatti, li considera veri e propri membri della famiglia e, di conseguenza, programma le vacanze tenendo conto anche e soprattutto delle loro esigenze.

Dal punto di vista legislativo, poi, il testo di legge proposto favorisce il rispetto e il riconoscimento dei diritti degli animali e ne incentiva l’accoglienza, oltre, naturalmente, a regolare la normativa fornendo un assetto comune a tutti gli enti locali che si affacciano sul mar Adriatico. Sarebbero quindi univoche le regole sul tempo di permanenza in spiaggia, eventuali orari di accesso al mare, ma incrementerebbe anche la nascita di servizi dedicati agli animali domestici.