Tunisia
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Tunisia, magia d’Africa

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La Tunisia è un paese africano affacciato sul Mediterraneo che regala al viaggiatore scenari diversi: deserti, laghi salati, mare, natura ma anche tradizioni, siti archeologici e l’ospitalità calorosa dei tunisini. Dunque tanti i motivi per visitare la Tunisia. L’itinerario che vi proponiamo in questo articolo si sviluppa per conoscere la parte sud del Paese, da Tunisi ad Hammamet toccando Sidi Bou Said, Monastir, Matmata, Tozeur con un tragitto di circa 1.200 km quasi tutti percorribili in autostrada e altri su strade che permettono di ammirare paesaggi indimenticabili. Si parte da Tunisi, la capitale, città frizzante dove l’antico si sposa perfettamente con il moderno.

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Tunisi Minareto

La Medina è il cuore pulsante di Tunisi, il luogo dove conoscere meglio la città. Entrando dall’antica porta Bab el Bahar e passeggiando tra i vicoli sarete investiti da colori e odori intensi e potrete entrare nelle tante botteghe artigiane che punteggiano il quartiere ed espongono la loro merce. I commercianti vi inviteranno ad entrare. Se lo fate preparatevi a lunghe contrattazioni. Molte di queste botteghe hanno splendide terrazze: chiedete di poterci salire per ammirare la parte sottostante della città con i minareti che fanno da cornice. All’interno della Medina visitate la moschea al-Zaytūna edificata intorno al 730 d.C. e conosciuta anche con il nome di Moschea dell’Olivo. È la moschea simbolo di Tunisi, la più grande con addirittura 9 entrate e si sviluppa su una superficie di 5.000 metri quadrati. In via Sidi Ben Arous troverete un’altra moschea riconoscibile per il suo alto minareto ottagonale in stile turco. È la Moschea di Hammouda Pacha. Interessante visitare anche la Madrasa Slimania, particolarmente bella per il suo ingresso tutto decorato, un bellissimo arco in pietra con le tegole verdi che fanno da cornice. Per gli appassionati di musei non possiamo non citare il Bardo che ospita una collezione di reperti archeologici di grande valore.

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Medina

Percorrendo Avenue Haabib Bour Guiba e la R23/RR23 arriverete a Sidi Bou Said (circa 20 minuti di auto verso sud). Adagiata su un piccolo promontorio, la cittadina vi conquisterà immediatamente con i suoi colori bianchi e blu. Non a caso è conosciuta anche come “Paradiso bianco e blu” e “villaggio degli artisti”. I motivi? Il primo è che le case sono dipinte di bianco, le finestre, porte e balconi di un bell’azzurro acceso. Il bianco sembra mantenere le case più fresche e il blu allontana gli insetti. Ma il blu è anche un colore che nel mondo arabo è beneaugurante. Il nome Villaggio degli artisti se lo è guadagnato perché è sempre stata amata dagli artisti che molto spesso si incontrano per le strade. Celebri artisti e pittori come Paul Klee hanno soggiornato a lungo qui per trarre ispirazione. Il villaggio è punteggiato di alte palme, gelsomini e bougainvillea che gli regalano un aspetto pulito, ordinato e molto rilassante. Perdetevi per i vicoletti e andate a sorseggiare un tè alla menta in uno dei locali più caratteristici del porto: Cafè des Nattes in Rue Habib Thameur (Tel. + 216 71 749 661 https://facebook.com/CafeDesNattes.).

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Sidi Bou Said

Riprendete l’autostrada A1. In circa 180 km e due ore ½ dovreste arrivare a Monastir, diventata famosa come località di mare. Una volta arrivati perdetevi nella medina e visitate i souk inebriandovi con i suoi odori intensi di spezie. Nella medina provate i prodotti tipici come il couscous o il marqet khodra, agnello con fave verdi. Deliziosi. Visitate il Ribat di Hartherma, un monastero islamico fortificato. È qui che Zeffirelli, nel 1976, girò alcune scene del film “Gesù di Nazareth”. Accanto al monastero la Grande Moschea risalente al IX secolo e poi ricostruita nell’XI.

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Monastir – foto di Paolo Muzio

Altro luogo interessante da visitare è il mausoleo di Bourguiba, intitolato al primo presidente della Tunisia, sepolto con la sua famiglia proprio qui. La struttura ha due cupole verdi e una dorata, due minareti che ne identificano l’ingresso. Vale la pena visitare anche il Museo Islamico che custodisce una ricca collezione di monete, tessuti, ceramiche tunisine e gioielli.

Proseguite sulla AA1 per 340 km circa per raggiungere Matmata, un villaggio che ha dell’incredibile e che vi lascerà a bocca aperta. È una località di origine berbera ed è alle porte del Sahara. La sua caratteristica? Ha un’architettura troglodita nata per mantenere fresche le abitazioni visto che qui le temperature possono toccare punte notevoli. Le abitazioni sono scavate nelle colline e hanno un cortile a cielo aperto che serve anche a raccogliere l’acqua. Sconosciuta per anni ha avuto il boom di interesse dopo che è stata scelta come set di “Guerre Stellari”. Quale altro luogo poteva essere scelto per un film di fantascienza? Ora è possibile addirittura dormire all’interno di queste buffe abitazioni riviste proprio per alloggiare qualche turista.

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Matmata foto di Paolo Muzio

Da Matmata si raggiunge Tozeur, la porta del deserto. Ci vorranno circa 3 ore e ½ per percorrere 200 km ma ne vale la pena. Si trova in un’oasi e il suo palmeto è considerato il più grande al mondo. Sono 400.000 le palme da datteri presenti e le sorgenti con canali d’irrigazione permettono di far sopravvivere tutta l’oasi.

Non c’è cosa migliore che perdersi per le vie e ammirare ciò che la natura e l’uomo sanno fare. Le case di mattoni color ocra con le bellissime decorazioni sembrano uscite da un quadro.

Tutto intorno un paesaggio variegato: deserto, montagne, laghi salati, palmeti. È un luogo magico in particolar modo quando cala la sera.

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Tozeur foto di Paolo Muzio

Da Matmata tramite la P3 in 5 ore e 30 minuti (400 km) arriverete ad Hammamet un’altra località della Tunisia molto conosciuta per le sue bellissime spiagge. Il suo nome deriva da hammam ovvero bagno termale. Le acque delle sue sorgenti hanno proprietà terapeutiche. Non dovrete perdervi la città vecchia ovvero la medina perché sembra essere la più bella del Paese. Dalla Medina ecco il forte o Kasbah, imponente e maestoso. Il souk offre prodotti tipici che vanno dai tappeti agli abiti tradizionali, chincaglieria, soprammobili. Non perdete una visita con consumazione al famoso Caffè Sidi Bou Hadid con una terrazza fronte mare spettacolare. Fate in modo di fare sosta al caffè al tramonto: resterete esterrefatti dal panorama. Tutto intorno alla medina negozi, turisti, attività rendono il senso di ciò che l’antica cittadina un tempo piccolo villaggio di pescatori è diventata: un centro balneare frizzante con tanto da offrire al turista. La parte nuova di Hammamet, Yasmine Hammamet, a sud della città, se pur molto bella, è la meno interessante. Il Porto turistico (la marina) è circondata da grandi alberghi, locali, beach club.

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Hammamet vecchia Medina

Ed eccoci alla fine del viaggio: da Hammamet con la A1 in un’ora rientrerete a Tunisi. Dal canto nostro possiamo garantirvi che la Tunisia, magica e misteriosa, dopo questo viaggio vi avrà rubato un pezzetto di cuore ricordandovi a lungo i colori e gli inebrianti odori solo chiudendo gli occhi e inspirando. Questa è la magia della Tunisia.

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I classici copricapi tunisini chiamati chechia