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La Citroen C3 diventa anche automatica e fa visita allo chef Davide Oldani

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Citroen C3 EAT6 – Arrivati alla sede Citroen, ci spiegano i vantaggi di un buon cambio automatico, in combinazione con il giusto motore. La C3 ha già raggiunto traguardi considerevoli (che noi ci aspettavamo), grazie alla sua originalità e irriverenza. E’ comoda, ben studiata e assemblata. In città ha le dimensioni giuste, è brillante ma con il giusto comfort.

È riuscita infatti a sedurre molti nuovi Clienti novizi al marchio Citroën con una percentuale pari al 55%.

Parlando di design, si fa notare, anche grazie alle moltissime possibilità di personalizzazione, con colori originali e caratteristiche del DNA corrente del marchio. La versione bicolore è la più scelta, con tetto in contrasto con la carrozzeria, bianco o nero. In realtà ci ha stupito il gusto e gli abbinamenti dei colori disponibili, anche in combinazione con gli interni.
Ma tornando al protagonista della prova, il cambio, viene presentato come rapido e fluido nei passaggi di marce, con la tecnologia Quick Shift. L’EAT6 gestisce l’inserimento delle marce grazie a un convertitore perfezionato e ottimizzato grazie alla riduzione degli attriti interni.
Fondamentale e novità nel settore l’utilizzo di convertitori bloccabili, che evitano alla Citroen C3 gli slittamenti (tramite il selettore “neve”). Come scritto in precedenza decisiva è la scelta del giusto motore, in questo caso 
il più potente della gamma, il PureTech 110 S&S, per due anni consecutivi eletto “Engine of the year” nella categoria con cilindrata da 1.0 a 1.4 litri.

Dopo la presentazione siamo pronti per provare la macchina, sulle strade che ci portano a Cornaredo, verso il famossimo ristorante D’O, dello chef Davide Oldani.

Saliamo sulle Citroen C3 e partiamo. In città il cambio è morbido come annunciato, veloce, alle basse velocità le cambiate sono quasi impercettibili. Imbocchiamo un tratto di autostrada, apprezzando la silenziosità nell’abitacolo e un sorprendente borbottio del tre cilindri, che scherzando paragoniamo a un V8. Ma tralasciando gli scherzi, il suono del motore è comunque piacevole a radio spenta, non intrusivo e con vibrazioni veramente ridotte. Lo sterzo è morbido, ma sempre pronto e sufficentemente preciso.
Fuori dall’autostrada imbocchiamo le stradine che ci portano verso il ristorante. Decidiamo così di premere il tasto sport, subito sopra il cambio, e spostare la leva verso sinistra, il che ci permette di passare alla modalità manuale. Scopriamo così un nuovo volto della c3 e la rapidità del cambio. I passaggi di marcia sono infatti veloci, e ci sorprende quanto sia possibile “tirare” il motore fino ad oltre 6 mila giri. La Citroen C3 sa infatti anche divertire, è godibile e agile tra le curve, nonostante non sia una sportiva. 

Arrivati a Cornaredo siamo affamati, ma sopratutto curiosi e non vediamo l’ora di provare i piatti di un locale particolare come “D’O”. Entrati ci spiegano come più che un ristorante sia un laboratorio, con 30 chef in cucina per 50 coperti. E non si parla solo di cucina, ma anche di Design, ogni oggetto è studiato, se non disegnato da Oldani in persona. All’interno si respira un’atmosfera sicuramente ricercata, ma che se vissuta in maniera informale è più che piacevole. Le vetrate a filo strada ci permettono di vivere a pieno la piazza principale di Cornaredo, appena ristrutturata.

I piatti sono originali e gustosi, sicuramente ben sopra la media. E’ un’esperienza gradevole, con personale molto disponibile anche a spiegazioni e curiosità.

Usciti soddisfatti nel ritorno verso Milano si confermano i pregi della Citroen C3, che ci accompagna a casa rilassati. Più che apprezzabili i sedili larghi e con imbottitura morbida “alla francese”. Al clima tranquillo si aggiunge il navigatore 3D Citroën Connect Nav, con una grafica chiara e ben disegnata. Non manca anche la telecamera posteriore, che risulta cristallina.

Insomma, la piccola francese di segmento B è un progetto ben riuscito e visibilmente ben studiato, piacevole da guidare, comoda e con linee originali. La consigliamo.