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Pian Grande a Castelluccio di Norcia

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Per i luoghi sotto i mille metri d’altitudine la primavera è già quasi un ricordo, ma non sulla piana di Castelluccio di Norcia a 1450 metri. Tra radio e tv, i mass media ci martellano soprattutto di brutte notizie, e riuscire, attraverso la foto- grafia, a consegnare agli occhi delle persone le bellezze che ci circondano, dietro casa e in ogni parte del mondo, oltre a rasserenare l’animo, fa aumentare il numero delle persone che si avvicinano al bello degli ambienti naturali, degli ani- mali e le motiva per proteggerli. Questa prima proposta di weekend fotografico ci porta in un angolo multicolore d’Italia, tra Marche e Umbria, dove qualche migliaia di anni fa un antico lago, sprofondò nelle viscere della terra lasciando il posto a Pian Grande, lungo 7 chilometri e largo 3, racchiuso dalle vette dei monti Sibillini che tra fine giugno e primi di luglio diventa una tavolozza titanica, un’ esplosione di fiori che colora le praterie. Su tutto domina austero il borgo di Castelluccio di Norcia, che qui a 1452 metri viene completa- mente sommerso dalla neve in inverno, rendendo il paesaggio in bianco e nero, ma che si anima ai primi tepori primaverili.

567 cromatismi e linee a pian grande ph vgiannella

Per preparare un buon reportage fotografico da far ammirare agli amici, bisogna innanzitutto leggere tutto quello che c’è sul luogo per conoscere in profondità e al meglio quello che si vuole fotografare e che il posto offre. Il cromatismo naturale è il piatto forte di questa piana posta nel parco nazionale dei monti Sibillini. Il verde delle graminacee si affianca al giallo delle brassice e al rosso dei papaveri o al blu dei fiordalisi, e questa armonia cromatica produce un effetto di calma e pace, che aumenta fotografando linee e sfondi di monti dalle forme arrotondati. Con l’uso di uno zoom 80-20 si possono ottenere buone composizioni partendo dal presupposto che qui è il colore la parte integrante del luogo, e le foto devono poter comunicare emozioni e stati d’animo. Le luci brillanti e forti che vanno da due ore dopo l’alba e due ore prima del tramon- to sono molto contrastate, formano ombre nette e soprattutto, visto che siamo esseri diurni, le persone che guarderanno poi le foto illuminate con queste luci, troveranno i soggetti poco interessanti.

95 veli di nebbia mattutina e brassice in fiore ph vgiannella

Per questo bisogna uscire all’alba o utilizzare le ultime luci, che rendono i paesaggi più accattivanti e con più atmosfera, specialmente quando di mattina presto i veli di nebbia sospesi creano scenari onirici. Un buon treppiedi aiuterà poi a comporre meglio l’immagine, escludendo sog- getti poco estetici. Gli obiettivi da portarsi sono; dicevamo un buon zoom 80-200 che grazie alla sua ampia escursione per- mette di comporre a piacimento le inquadrature, ma anche un grandangolo, un 24, meglio ancora un 20mm, che fanno sentire chi guarda poi la foto, dentro la scena. In alcuni casi può essere utile un filtro polarizzatore per accentuare il blu del cielo con nuvole e, i colori. Per i dettagli da vicino, tipo api su corolle o petali con gocce d’acqua, un 60 mm micro può essere utile per fare la differenza con un servizio fotografico solamente “a tutta scena”.

Info utili Per un weekend fotografico a Castelluccio di Norcia

Dove mangiare:

Ristorante il fienile
ottimo per degustare prodotti dell’agriturismo e del territorio.
tel. 0743821194
www. anticacascinacastelluccio.it

Ristorante dei senari all’insegna del tutto fatto in casa.
tel. 0743 821205
www. agriturismosenari.it

Ristorante granaio del monte a Norcia
tra i ristoranti più noti di questi luoghi nel centro storico di Norcia
tel. 0743 817551

Testo e foto di Vittorio Giannella