City Break

Per il mio weekend ‘made in Italy’ ho scelto TORINO: tesoro di storia, arte, cultura, innovazione e… paradiso gourmet. Pronti? Si parte…

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Testo e Foto di Cesare Zucca –

Storia
Molti i luoghi da visitare, io ne ho scelti due e mi sono avventurato in un affascinante viaggio attraverso il Palazzo Reale e la dinastia dei Savoia. Ho scoperto appartamenti mozzafiato, la Biblioteca, l’Armeria, la Galleria Sabauda, ​​il Museo Archeologico e la vicina Cappella Guarini della Sacra Sindone recentemente riaperta al pubblico.


Il giorno seguente sono andato alla Reggia di Venaria, dove monumentali residenze e giardini reali sabaudi ospitano uno dei centri più importanti per l’arte e la cultura in Italia.

Sono rimasto incantato dalla magica Sala di Diana, dall’enorme complesso delle Scuderie, dalla maestosa nave d’oro Bucintoro.

La sede ospita diverse grandi mostre, tra cui ‘Ercole e il suo mito’ che mette a fuoco la figura dell’Eroe con una selezione di straordinari dipinti e oggetti d’arte creati nell’antichità classica e tra il XVI e il XVIII secolo e che sorprende il visitatore con una divertente selezione dei poster di film con protagonista Ercole & Company, popolarissimi negli anni ’60 e ’70.


Cinema
Tappa dovuta al Museo Nazionale del Cinema, situato nell’iconica Mole Antonelliana, simbolo di Torino. Si snoda verticalmente su per le rampe che fiancheggiano l’interno dell’edificio, esponendo archivi storici, costumi, parrucche e arredamenti usati in alcune delle pellicole più famose del cinema italiano e straniero.

Fino al 20 maggio la mostra Gulp! Goal! Ciak! Collezione di scene di film collegate a sequenze di fumetti. Un’avventura attraverso disegni originali, scenografie, fotografie ed oggetti di scena, mentre la mostra Calcio e Fumetti allo Juventus Museum offre un panorama del rapporto tra calcio e disegno, un tuffo nelle pagine dei fumetti e nelle gesta dei loro eroi.


Musei per tutti i gusti, anche di caffè…
GAM. Oltre alla sua ricca collezione il museo ospita la mostra Giorgio De Chirico, ritorno al futuro, dialogo tra la pittura neometafisica del Maestro e le generazioni di artisti che si sono ispirati alla sua opera, dalla Pop art di Andy Warhol a Mario Schifano, all’opera digrande prosecutore della Fabrizio Clerici, Renato Guttuso e grandi artisti internazionali come Henry Moore, Philip Guston, Bernd e Hilla Becher.


MEF La mostra “Ettore Fico, opere di grande formato” celebra il Mestro da cui il bellissimo museo prende il nome e che offre uno spazio con opere esposte a rotazione per poter mostrare al pubblico un complete panorama delle sue opere.


Da non perdere il Nuvola Lavazza museo dedicato alla  storia della gloriosa marca di caffè, nata nel 1885.

Dal primo negozio di alimentari in cui Luigi Lavazza ha inventato il concetto di miscelazione, ai personaggi delle campagne pubblicitarie, come gli iconici Caballero e Carmencita

fino ai calendari firmati  da  grandi fotografi come Helmut Newton e Annie Leibovitz. Il viaggio termina al bar per degustare cibi insoliti, come le fantastiche patatine alla polvere di caffè.


Pranzo con pirati e vista
Caffè Elena,
fondato nel 1800, nel cuore del magnifica Piazza Vittorio Veneto, i mobili e l’atmosfera sono rimasti invariati. Ideale per la prima colazione, la pausa pranzo o un secondo aperitivo accompagnato da tapas di alta qualità fatti sul momento. Mi sono seduto al tavolino vicino alla finestra, quello preferito da Emilio Salgari il celebre scrittore di storie di pirati.


Imperdibile la ‘storica’ panna cotta, all’ amaretto e Vermouth Carpano, inventato proprio a Torino.

“Da noi solo cibi sani e non chiamateci vegani…”
Così afferma Antonio Chiodi Latini,  bizzarro proprietario-chef del muniscolo Chiodi latini, dedicato a vegetariani, vegani e non solo. “Niente carne, niente pesce, niente derivati, niente tristi piatti vegani non aromatizzati. Proponiamo un nuovo approccio al cibo sano, ai cibi integrali, prestando attenzione agli ingredienti a base vegetale e servendoli tutta la loro semplicità”

Ho seguito i suoi consigli: come bevanda un sano kombucha (tè fermentato con aghi di pino) e un delicato frullato con estratto di finocchio, sedano. zucca, mela verde, limone, zenzero e zucchine, poi crema di porcini su pane raffermo, una vellutata di crescione e bietola con semi di zucca tostati, e il consigliatissimo PA-PO-BA (PAsta, Pomodoro, BAsilico) Per finire, un sorbetto Freddoloso (finocchio 90%, cardamomo, crema di prezzemolo)


Voltiamo pagina. Pizza gourmet?
TastiT, concetto insolito per la pizza. La puoi combinare come vuoi, scegliendo tra ‘terra’ o ‘mare’. Nella prima sezione c’è una grande presenza di parmigiano perché il gestore Domenico ha fatto una lunga esperienza culinaria in Emilia-Romagna, quindi prosciutto di Parma Ghirardi, culatello di Zibello, porcini, pesto di rucola con parmigiano e semi di papavero. Qualche proposta di mare?Ecco la scampiamola! che prende il nome dagli scampi crudi abbinati a un delicato guacamole appena aromatizzato con scalogno, pepe e solo una goccia di tabasco (grazie a Dio! Odio il guacamole pieno di aglio, coriandolo e cipolla!)


Per cena vi consiglio…
Il Tre Galli, situato nel cuore del quartiere romano, una delle zone più antiche di Torino. Lì sono diventato 100% piemontese! Lingua bollita con salsa verde tradizionale (acciughe, prezzemolo, pane imbevuto di aceto rosso, aglio e tuorlo d’uovo).

Poi risotto alla panissa con fagioli e pancetta, un piatto contadino tradizionale. A seguire, un delicato flan con porri e fonduta di formaggio Toma Montecauri. Fran finale: pesca farcita con una cremosa fusione di cioccolato e noci
Se non sai resistere al cioccolato…
La tua meta è il negozio di Guido Gobino dove troverai il cremino al sale, una pralina di cioccolato arricchita con sale integrale e olio extravergine di oliva, premiata nel 2008 come miglior pralina del mondo dalla prestigiosa London Academy of Chocolate

Il primo hamburger “slow food” della storia.
Dai un’occhiata a M ** Bun, il primo hamburger “slow food” della storia.
Usano solo carne lavorata nell’azienda agricola Scaglia di Rivoli, rigorosamente Km.0 ottenuta da animali allevati e nutriti con cereali e foraggi cresciuti nei loro campi, per garantire un gusto e una consistenza unici ad ogni boccone, inoltre è possibile trovare diverse tartare crude (semplici, con capperi o olive

Il menu è un mix tra il dialetto italiano e quello piemontese, gli hamburger qui sono al forno, pollo, fassona, maiale. e una zuppa invernale quotidiana. Le patate devono morire: assolutamente freschissime e grigliate alla perfezione. (dimentica quelle fastidiose fritture di fast food.)


Il mio ristorante preferito?
Cercavo la tradizione e l’ho trovata al Porto di Savona, inaugurato nel 1863 e tuttora uno dei locali più rappresentativi di Torino. Ho iniziato con una cremosa zuppa di zucca alla robiola e amaretti,  Si parte con un fritto misto piemontese. Dolce e salato con ben 9 ingredienti diversi, più torinese di così…


Poi ho avuto l’opportunità di assaggiare la finanziera, una vera delizia piemontese. Pare sia nata nel diciottesimo secolo, come omaggio dei contadini agli ufficiali di finanza. Era una ricetta povera che utilizzava gli scarti, come cervello, polmoni, testicoli, creste di gallo, ma oggi è considerata una specialità super sofisticata.


Dove alloggiare?
Ho fatto il check-in al Genova Hotel, una struttura a quattro stelle della catena Best Western Plus, a pochi passi dalla Stazione Centrale di Porta Nuova e da tutti i mezzi di trasporto. Super centrale, servizio eccellente, letto comodo, perfino una vasca idromassaggio!
La colazione è abbondante e deliziosa. Salumi freschi, un sacco di formaggi, compresi i miei tomini preferiti. Tante torte fatte in casa con frutta. Mi è piaciuto quello con pere caramellate e (ovviamente) il tradizionale cioccolato gianduja di Torino.

 

Un consiglio:  la Torino & Piemonte Card
Ingresso gratuito nei più importanti musei e mostre di Torino, nei castelli, nelle fortezze e nelle Residenze Reali in Piemonte e biglietti scontati per numerose attrazioni, eventi, giostre, incluso l’autobus City SightSeeing Torino

 

INFO
https://www.turismotorino.org/it