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Mazda 6 SW: corpo da ammiraglia, anima da sport week-end

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Mazda 6 SW – Partiamo da Milano, dietro la redazione abbiamo ala fortuna di avere un pezzo di storia milanese, ma per prima dell’auto. E’ il palazzo delle Scintille, dove nel 1923 si è svolto il salone dell’auto, con le più belle di quell’anno. Mazda 6 SW sarebbe sicuramente una di queste, per quello le scattiamo la prima foto proprio lì.

Mazda punta sulla sicurezza. Bandiera di questo nuovo modello è infatti il traguardo di 5 stelle Euro NCAP. La struttura è stata rinforzata, ma è la tecnologia che conta. La casa giapponese ha infatti dotato Mazda 6 del sistema i-ACTIVSENSE, sistema di frenata assistita tra i migliori in circolazione. Questo in aggiunta agli ormai canonici  LED adattivi, assistenza intelligente per la velocità e un sistema di visione 360° (precisamente il “360° View Monitor”, di cui parleremo più avanti). Questa è la premessa che piacerebbe a “mamma Mazda” o al Direttore, ma noi seguiamo una linea diversa. Quello che ci ha colpito di questa macchina non è tanto la tecnologia votata all sicurezza, ma una purezza alla guida che è una sorpresa.

Non solo, questo modello di Mazda 6, nel meraviglioso colore della nostra prova (Soul Red Crystal), ha un effetto su strada sorprendente. Il Kodo design (nome delle forme Mazda degli ultimissimi anni) è palesemente una direzione vincente. La macchina è bella da ogni angolazione, con un muso molto basso, sportivo ma sinuoso, curve raccordate e grandi giochi di profondità per le fiancate e i passa-ruota. Tutto con finiture veramente di alta qualità. Le cromature sono al posto giusto, i cerchioni da ’19 riempiono molto bene, donando una personalità sicuramente sportiva, ma con la giusta serietà. E’ una macchina che per il “passante comune” è premium, al di là dello stemma sulla calandra.

Passando agli interni, di questa Mazda 6 SW non possiamo che rimanere soddisfatti. Il nostro esemplare è molto ben accessoriato, con finiture in pelle chiara (optional di 150 euro…pochissimo rispetto alla qualità del materiale) e alluminio spazzolato. Appena entrati si sente inoltre il classico profumo degli interni Mazda, particolare molto raffinato che caratterizza tutti i modelli della marca e che non è in nessun modo da sottovalutare.

Il cruscotto è in parte digitale e in parte fisico, con una grafica di grande effetto all’accensione dell’infotainment, ma da qui partono i dolori. Se Mazda da una parte è sempre all’altezza, qui si trovano le sue maggiori debolezze. Lo schermo è piccolo e di bassa risoluzione per gli standard odierni, ma il peggio è proprio il suo funzionamento. Il navigatore è impreciso, per niente intuitivo e non funziona sempre al massimo. Questo come tutto l’intero design grafico interno al sistema. Seppur le funzionalità siano limitate (per una macchina premium), sembrano quasi ostili a chi le usa. Lo schermo è touch, ma troppo lontano da raggiungere dal posto del guidatore senza che stacchi la schiena dal sedile. Tutto si comanda da un rotore subito prima della leva del cambio. La risposta fisica è eccellente, tutti i tasti sono solidi e precisi e il tutto è facile da raggiungere e disposto razionalmente. Ciò che risente di un calo è proprio tutto ciò che riguarda l’ambiente digitale (molto importante: da distinguere con la tecnologia di guida) lento e poco preciso. Unica eccezione è l’impianto Bose, che regala un’esperienza di altissima qualità, a tutti i regimi di volume e con qualunque tipo di genere musicale.

Ma dato che ciò che si fa in una macchina è prettamente guidare la parte che reputiamo più importante inizia adesso. Mazda 6 SW ci ha sorpresi. Da chiarire che il nostro esemplare in prova è dotato del 2.2 Diesel Bi-turbo da 184 Cv, con cambio automatico. Ci ha sorpreso l’equilibrio e l’evidente cura in fase di sviluppo. Lo sterzo, la risposta dei pedali di accelerazione e freno, l’assetto sono incredibilmente equilibrati e in armonia tra di loro. Il cambio è veloce e impercettibile alle velocità cittadine (se usato con la testa). Le palette dietro al volante sono in plastica, ma con un’ottima risposta. E finalmente passiamo ad assetto e motore.

Questo è il primo bi-turbo diesel che proviamo. Da qui traiamo la conclusione: per un amante della guida  è il motore da scegliere. Non è l’accelerazione né l’abbondante coppia a stupirci (445 Nm), ma l’erogazione. Il motore ha spunti ad ogni regime, l’allungo è speciale rispetto ai diesel che siamo abituati a guidare. E’ sempre pronto, è raffinato, progressivo. Inoltre la silenziosità e l’assenza quasi totale di rumore e vibrazioni è ciò che completa un’esperienza di guida sorprendente. La posizione di guida è incredibilmente confortevole e la corona dello sterzo, nonché la sua forma, almeno per noi, sono perfetti. Certo il peso di più di 2.000 Kg si sente, la macchina non è certo un peso piuma, ma non deve neanche esserlo. In ogni caso è un piacere, anche tra le curve.

Se avete 40.000 euro circa, avete una famiglia e vi piace la raffinatezza, il design, la guida e sopratutto avete tanti km da macinare, Mazda 6 SW fa decisamente al casa vostro. Vi sentirete coccolati dai materiali, dai profumi e dalle finiture. Non solo, una volta tornati al vostro garage, oltre che ad un bel musetto da guardare per un’ultima volta, non vedrete l’ora di guidarla di nuovo.