Per una volta WEEKEND & TRAVEL

Madrid dai mille volti (1°parte)

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Di Benedetta Rutigliano

Por una vez en la vida direbbero gli spagnoli, per una volta nella vita almeno aggiungo io, perché quella volta vi farà innamorare e tornare, bisogna prenotare un viaggio nella capitale della Spagna, la regale Madrid.

È una città senza età, che raccomanderei a tutti i tipi di viaggiatori e di personalità. È nota per la sua instancabile movida notturna, ma non è solo una destinazione per giovani, nonostante sia anche sede di sei università pubbliche per cui è meta di studenti provenienti da tutto il mondo (moltissimi dei quali italiani).

Madrid accoglie famiglie con bambini con le sue ampie aree pedonali, parchi attrezzati e spazi verdi. Abbraccia coppie al loro primo viaggio, ammaliandole con gli scorci offerti dai 667 metri di altitudine che avvicinano la ciudad (la città) a un cielo spesso così azzurro che par ritoccato con Photoshop. Aspetta e sorprende coppie più “mature” innamorate del flamenco, della cultura, della vita.

Madrid, una città per tutti

Non bisogna stupirsi, passeggiando la sera per i barrios (i quartieri) decisamente indicati per la vita notturna come per esempio La Latina, di vedere attorno ai tavolini dei bar donne che avrebbero potuto essere le mie nonne chiacchierare fittamente in spagnolo di fronte a una caña, ovvero una birra piccola alla spina, mangiando tapas, gli sfiziosi assaggini monoporzione di pietanze tipiche spagnole con cui spesso cenano o pranzano i madrileñi.

Mai senza un velo discreto di trucco, con i capelli perfettamente in piega e vestite con gusto (già, se gli italiani, specialmente i milanesi che vivono nella capitale della moda, spesso sono soliti notare il look non troppo trendy che incontrano fuori casa, a Madrid non troveranno motivo di critiche!). Alla vista di queste splendide signore ho sempre pensato: “quanto vorrei che con le mie amiche si potesse invecchiare così, in un luogo dove a qualsiasi età ci si sente sicuri e si può godere della vita assieme a generazioni diverse, senza sentirsi mai fuori luogo, mai troppo anziani per”.

Madrid è gay friendly: non ha pregiudizi, accoglie tutti i tipi di amore con la gioia dei colori del pride, come si può notare attraversando a piedi il barrio di Chueca, dove gli arcobaleni fanno brillare ancor di più i balconi fioriti, le opere di street art, le viuzze con i locali, i ristorantini alla moda e i negozi di scarpe e abbigliamento di calle de Fuencarral, dove è impossibile non fermarsi a fare acquisti.

Madrid un città da vivere a piedi…

“Attraversando a piedi” ho scritto, perché nonostante Madrid sia cinque volte più grande di Milano, è facile scoprirla con lunghe camminate che permettono di viverla al meglio e rimanere incantati dai suoi palazzi e dalla sua storia.

Proprio da Fuencarral si raggiunge la Gran Vía, la maestosa strada che collega Calle de Alcalá a Plaza de España, ricca di attività commerciali, cinema riconvertiti in teatri, palazzi storici di inizio Novecento che val la pena ammirare anche da fuori: per esempio l’edificio Metropolis, l’hotel Cibeles, l’edificio Telefónica, ora sede di interessanti mostre, risalente agli anni ‘20 e a lungo il più alto della città, il Museo Chicote, storico bar frequentato, tra gli altri, da Ava Gardner e Grace Kelly, Bette Davis e Frank Sinatra, dove ancora è possibile gustare cocktail sempre nuovi.

Ma non c’è da temere: chi arrivando la prima volta a Madrid non ha il tempo di assaporare la città con calma, può farsi rapire dal suo ritmo frenetico in pochi giorni utilizzando la metropolitana, che serve la città con ben 12 linee (consigliatissima la carta che permette di fare 10 viajes – viaggi. Da condividere, volendo, anche con il proprio compagno di avventura perché non nominale, e ricaricabile).

Madrid è anche capitale culinaria, dove mangiare velocemente per strada tapas gustosissime, tradizionali o più ricercate, soffermarsi in ristoranti moderni dalla cucina creativa, anche stellati, oppure perdersi nei sapori della cucina tradizionale in locali storici e tabernas dalla fama intramontabile. Non manca davvero nulla in questa città poliedrica e vivace, all’avanguardia…i motivi per andarci “per una volta” sono già tanti, ma non sono ancora finiti!

Simbolo di Madrid, nonché uno dei monumenti più fotografati in assoluto, è la statua dell’Orsa e del Corbezzolo, realizzata dallo scultore Antonio Navarro Santafé, alta 4 metri e inaugurata nel 1967: situata all’inizio di Calle del Carmen, è adiacente alla centralissima Puerta del Sol, piazza enorme che per tradizione, durante la notte di San Silvestro, è gremita da madrileni e turisti che a ogni rintocco dell’orologio che abbellisce la Casa de Correos (nata nel 1768 come posta centrale, ora ospitante il governo regionale della Comunidad de Madrid), mangiano un acino d’uva in segno augurale: un’impresa più facile a dirsi che a farsi!

L’orsa della statua è parte dello stemma della capitale spagnola sin dal XII secolo, quando le truppe di Alfonso VII attaccarono le milizie del Regno di Murcia. Una folta comunità di orsi, oggi estinta, abitava in quel tempo l’altopiano dove è situata Madrid. L’origine del corbezzolo a cui l’animale si appoggia, invece, è da ricondurre agli scontri tra lo Stato e il Clero per il controllo dei campi, e rappresenta infine il dominio dello Stato sul legno (l’albero) e sulla caccia.

A sud est di Puerta del Sol, cuore pulsante della città (dove far assolutamente tappa, ma a mio parere non l’angolo più suggestivo), di cui Edmondo de Amicis diceva “è una piazza degna della sua fama; non tanto per la sua vastità e la sua bellezza, quanto per la gente, per la vita, per la varietà dello spettacolo che presenta a tutte le ore del giorno”, sorge il quartiere (molto notturno!) di Huertas, un tempo frequentato da intellettuali e letterati tanto da estendersi nel Barrios de las letras (delle lettere).

Un tempo in queste vie dove ora si passeggia su alcuni estratti di opere letterarie impressi sulla strada, vivevano il drammaturgo Lope de Vega (di cui si può ammirare la casa museo) e Miguel de Cervantes Saavedra, autore del Don Chisciotte (in calle de Cervantes).

Al centro di Huertas brilla la caratteristica Plaza de Santa Aña, una piazzetta davvero magica arricchita da eleganti e bianche architetture, dove incontrare altri protagonisti della letteratura spagnola, come le statue di Federíco García Lorca e Calderón de La Barca.

Non solo: qui si trovano il Teatro Español, il più antico teatro della capitale costruito nel 1745, e il lussuoso hotel Reina Victoria, dove sono soliti alloggiare i toreri prima della Corrida.

Sulla piazza si affacciano bar e locali affollati, tra cui Villa Rosa, ristorante comparso anche nel film di Pedro Almodóvar Tacchi a spillo, che dal 1914 propone spettacoli di flamenco.

Al ritmo del flamenco

Uno spettacolo di flamenco non è assolutamente da perdere per comprendere l’animo musicale spagnolo: altro tablao consigliatissimo per goderselo, a pochi passi da qui ma più spostato verso La Latina, è Casa Patas.

Percorrendo le viuzze è inoltre possibile fermarsi per onorare un rito molto madrileño: se in Inghilterra c’è l’ora del tè, a Madrid c’è l’ora del vermù (quello che noi chiamiamo vermuth), servito alla spina in tabernas antiche e frequentate come Casa Alberto, aperta dal 1827.

I musei da non perdere a Madrid

Rimane ancora moltissimo da vedere a Madrid! Per gli amanti dell’arte, questa città appagherà ogni desiderio con i suoi musei più noti e altri piccoli gioielli, molti dei quali sono concentrati nel cosiddetto Paseo del Arte, uno dei punti di maggiore concentrazione di bellezza al mondo.

Proseguendo a est di Huertas infatti si raggiunge, incontrando il Museo Thyssen – Bornemisza, preziosissima collezione privata incentrata specialmente sulla pittura europea e assolutamente consigliata, il Paseo del Prado, un viale maestoso che prende il nome proprio da uno dei musei più importanti del mondo, per l’appunto il Museo del Prado, di cui proprio in questo 2019 si celebra il bicentenario della nascita (1819).

Tra gli oltre 7000 dipinti della sua collezione, si possono ammirare le più note opere del visionario e immenso Goya, comprese le Pinturas negras e El 2 de mayo de 1808, opere eterne come Las meniňas di Velasquez, una sezione di dipinti di El Greco, molte opere dei fiamminghi e del misterioso Hieronymus Bosch, di cui è possibile ammirare, tra gli altri, uno dei maggiori capolavori al mondo, Il giardino delle delizie.

A sud del Prado si trova, oltrepassando il Caixa Forum con il suo stupefacente giardino pensile, spazio per mostre su cinema, arte e fotografia e il vicino e rigenerante Real Jardin Botanico, il Centro de Arte Reina Sofia, il principale museo di arte contemporanea di Madrid, dove commuoversi di fronte alla drammaticità della Guernica di Picasso e ammirare le opere di Dalí, Miró, per arrivare agli artisti degli anni ‘80.

Fuori dal museo, presso lo storico locale El Brillante, è un must rifocillarsi con un bocadillo de calamares, il panino con i calamari fritti, una delle specialità gastronomiche più golose di Madrid.

Ai più curiosi come me, prima di risalire il Paseo, consiglio di visitare la vicinissima Antica Stazione di Atocha: l’intatta struttura ottocentesca in ferro e vetro fa da serra a un luminoso giardino tropicale con più di 500 specie di piante.

A est dei musei si estende il riposante Parque del Buen Retiro, uno dei polmoni verdi della città più amati dai madrileñi, dove passeggiare, fare jogging, godere dell’ombra, concedersi gite in barca. Qualche edificio storico, prati all’inglese, e statue tra cui quella dall’iconografia rara chiamata El Ángel Caído (al posto di un angelo rappresenta Lucifero, e si trova precisamente a 666 metri di altezza) costellano questo meraviglioso parco che all’estremità nord raggiunge la Puerta de Alcalà, trionfale accesso alla città sin dal 1599 (quella che vediamo oggi è però la versione neoclassica, progettata dall’architetto Francesco Sabatini e voluta da Carlo III dopo il 1764).

Da questo ingresso si giunge alla maestosa Plaza de la Cibeles, che al centro ospita la Fontana della dea Cibele – amatissima dai suoi cittadini- e su cui si affaccia il Palacio de Comunicaciones, ora sede del governo cittadino, dove è possibile salire sulla terrazza sorseggiando un aperitivo con una strepitosa vista panoramica.

Da questa piazza si sale, percorrendo il Paseo de los Recoletos, fino al Museo Archeologico, che vale assolutamente una visita assieme alla Biblioteca Nacional e al Museo del Libro.

I locali più alla moda

Arrivati qui è d’obbligo farsi travolgere dall’esperienza culinaria del Platea, un cinema riconvertito in spazio gastronomico dove poter assaggiare le specialità tipicamente spagnole dei diversi locali, ristoranti e cocktail bar che si succedono uno dietro l’altro al piano terra, mentre sul vecchio palco del cinema si alternano spettacoli di cabaret e musica dal vivo.

Per le occasioni speciali da celebrare, non si può sbagliare scegliendo il Canalla Bistrot, con i piatti esclusivi dello chef Ricard Camarena, premiato 3 volte con la stella Michelin.

A nord di quest’area si estende Salamanca, un barrio molto elegante dove le vetrine dei marchi più elitari e quelle di boutique molto chic deliziano gli occhi di chi ama lo shopping più costoso.

Il nostro viaggio continua…

DOVE MANGIARE

*Canalla Bistrot, Calle de Goya 5, Madrid, tel915 77025, www.plateamadrid.com . Una stella Michelin per questo locale che propone piatti raffinati e creativi. Prezzo medio € 35/45 a persona.

*Cebo, Carrera de San Jeronimo 34, Madrid, tel 178 77770, www.cebomadrid.com Spazio curato e moderno con un bancone dove i piatti sono cucinato sotto gli occhi della clientela. Cucina creativa che è una vera esperienza sensoriale e che fonde in maniera originale le cucine regionali spagnole. Una stella Michelin meritata. Prezzo alla carta € 80-110 a persona.

DOVE DORMIRE

*Madrid Reina Victoria****, Plaza de Sta. Ana, 14, Madrid, tel 0034 912 764747, www.melia.com/es Ricavato in un edificio del 19° secolo, nella storica Plaza Santa Ana, dista appena 300 metri da Puerta del Solo, dalla Stazione Metro Sevilla e dai Musei del Prado, Reina Sofia e Thyssen-Bornemisza. Doppia da € 198.

*Petit Palace Savoy Alfonso XII****, Calle de Alfonso XII, Madrid, tel 0034 915 221920, www.petitpalacesavoyalfonsoxii.com Nelle vicinanze del Parco del Retiro, a 250 m dalla Puerta Alcalà, e dai principali musei, questo splendido boutique hotel offre camere eleganti dotate di Pc portatile con connessione wi fi gratuita. Possibilità di noleggio biciclette. Doppia da € 220.

INFO

www.esmadrid.com