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IL MONDO IN UN BICCHIERE. CHAMPAGNE LE BOLLICINE CHE DA SEMPRE SI BEVONO PER FESTEGGIARE

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Quando si celebra un matrimonio, si festeggia una laurea, la nascita di un figlio o promozione di carriera, quando si celebra un evento speciale o si brinda al nuovo anno, la bottiglia più prestigiosa da stappare è immancabilmente lo champagne

Di Micol Bonazzoli

CLIMA E TERRITORIO

Lo champagne – che appartiene alla famiglia dei vini effervescenti ed è indiscutibilmente il più famoso al mondo – si produce esclusivamente nell’omonima regione francese, 150 km a est di Parigi. Delimitata da una legge del 1927, l’area di produzione si estende per poco più di 34.300 ettari.

Il territorio, ricco di fascino, vallate a vigneti e suggestivi paesaggi della tipica campagna francese, comprende 319 comuni suddivisi in 5 dipartimenti. È l’ultimo confine nel quale – per ragioni climatiche – può avvenire la crescita dell’uva, prima dei grandi freddi del nord.

Nella regione della Champagne si organizzano viaggi turistici ed escursioni con visita e degustazione nelle cantine più famose, lungo chilometri di gallerie sotterranee, milioni di bottiglie preziosamente conservate al riparo dalla luce e dal calore. A Reims o a Épernay, le visite alle cantine delle più celebri maison de champagne sono un must.

NATO DAL GENIO DI UN FRATE

Lo champagne è uno dei pochi vini ai quali è stato attribuito un inventore, l’abate benedettino Dom Pierre Pérignon. Intorno al 1670 il giovane monaco benedettino giunse all’abbazia d’Hautvillers, vicino a Épernay, con l’incarico di tesoriere: trovò il convento e le vigne in uno stato di totale abbandono e si adoperò per rimetterle in sesto. Negli anni il processo di produzione ha subito numerosi perfezionamenti che lo hanno reso un prodotto di eccellenza mondiale.

Lo champagne viene prodotto dalla mescolanza di tre uvaggi: pinot noir, pinot meunier e chardonnay.  Il metodo champenoise consiste principalmente nell’operare una doppia fermentazione: la prima del mosto, nel tino, la seconda del vino (ottenuto dalla prima fermentazione), nella bottiglia.

La raccolta è manuale (il disciplinare vieta l’uso delle macchine vendemmiatrici), la spremitura viene effettuata con torchi tradizionali o pneumatici (presse), l’indicazione del millesimo, (possibile ma non obbligatorio) avviene solo quando sono riuniti vini dello stesso anno.

È generalmente segno di una grande qualità. Il tappo di sughero delle bottiglie di champagne è caratteristico per la forma a fungo che assume dopo la stappatura.

CURIOSITÀ SULLO CHAMPAGNE

Lo Champagne è il solo vino che rende una donna bella dopo averlo bevuto, diceva la Marchesa di Pompadour; grande appassionato era anche Napoleone Bonaparte il quale, oltre a contribuire alla sua diffusione nel mondo, sosteneva: “Non posso vivere senza lo champagne, in caso di vittoria lo merito; in caso di sconfitta, ne ho bisogno”.

Divertente la definizione di Winston Churchill, accanito sostenitore il quale raccontava che il miglior champagne “è quello freddo, secco e gratis”.

Con forti picchi di consumo soprattutto durante le feste di fine anno, lo champagne rappresenta un business di proporzioni colossali. Nel mondo se ne stappano ogni anno oltre 330 milioni di bottiglie.

COME BERE LO CHAMPAGNE

Ostriche e champagne, caviale e champagne, aragosta e champagne. Un vino raffinato e indubbiamente costoso – che si abbina a qualunque cibo – ma soprattutto si presta per celebrare eventi festosi e di rilievo.

Lo champagne va servito freddo, ma non ghiacciato, prevalentemente fra o 6 e 10 gradi. Contrariamente alla tradizione che suggerisce di ordinarne una coppa, lo champagne si degusta in un calice a forma di tulipano, per permettere alle bollicine di mostrarsi al meglio e agli aromi di sprigionarsi