Weekend con gusto

Il Cioccolato di Modica è IGP. Provatelo nella ricetta dei nostri muffin

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È unico, è italiano, ed è il primo cioccolato ad essere tutelato da una certificazione dell’Unione Europea. Il cioccolato di Modica ha finalmente ottenuto il bollino IGP – Indicazione Geografica Protetta che lega un’eccellenza agroalimentare al suo territorio di produzione. E questo avviene da tempi molto antichi, come riportano le fonti.

Una storia unica 

Tracce della produzione di cioccolato con lavorazione “a freddo” e con i cristalli di zucchero sono state rinvenute nelle comunità indigene del Messico e del Guatemala, a cui sarebbe giunta addirittura da una tradizione che risale agli Aztechi. Da oltre oceano l’avrebbero importata in Europa gli Spagnoli. Durante il XVI secolo sempre loro l’hanno poi introdotta nella Contea di Modica, il più importante stato feudale del Sud Italia, durante la dominazione in Sicilia.

La preparazione casalinga divenne poi una prerogativa delle famiglie nobili, che se lo facevano produrre durante le feste. Grazie a questa tradizione, il cioccolato di Modica è arrivato fino ai nostri giorni ed è divenuto un prodotto di fama internazionale.

Una preparazione laboriosa

La massa di cacao che compone il cioccolato di Modica si ottiene da semi tostati e macinati di cacao proveniente da São Tomé e Príncipe, in Africa centrale. Viene mantenuto il burro di cacao e viene riscaldata per renderla fluida. La temperatura non è mai superiore ai 40°C. Viene poi aggiunto zucchero semolato o di canna e, in alcune versioni aromatizzate, anche cannella, vaniglia, zenzero, peperoncino, scorze di arancia o limone.

La massa di cacao non deve mai essere inferiore al 65%. Nelle versioni più pure, tuttavia, può arrivare anche al 90%. Viene poi deposta sulla valata ra ciucculatta, una spianatoia a mezzaluna in pietra lavica, precedentemente riscaldata.

Viene poi rimescolata con un mattarello cilindrico chiamato pistuni, che ha un peso e uno spessore diverso a seconda della fase di lavorazione, dalla prima passata alla raffinazione (stricata). Si presta comunque sempre attenzione a non superare mai la temperatura di 35°-40°C per non fare sciogliere i cristalli di zucchero.

A questo punto, l’impasto, ancora morbido, viene versati in formelle di latta di forma rettangolare che vengono battute per fare assumere al cioccolato la tipica forma e per eliminare eventuali bolle d’aria. Il risultato finale è una barretta lucida con scanalature, ma può essere anche opaca, di colore nero con riflessi bruni e una consistenza granulosa.

Un’economia dolce

La produzione di cioccolato ha da sempre rappresentato un’importante occasione di lavoro per la popolazione locale e ancora oggi costituisce una significativa attività economica e una delle più importanti fonti di occupazione del Comune siciliano. Nel 2003, poi, è nato il Consorzio di Tutela del cioccolato di Modica che raggruppa circa venti produttori. È stato proprio grazie al loro lavoro e al loro impegno che dalla UE è arrivata la tanto agognata IGP.

Il cioccolato di Modica è ottimo da solo, ma si presta anche a diventare l’ingrediente di gustose ricette. Di seguito, vi suggeriamo quella dei nostri muffin

Muffin al cioccolato di Modica

Ingredienti

  • 200 gr di farina
  • 100 gr di cioccolato di Modica
  • 3 uova
  • 120 gr di burro
  • 20 gr di cacao amaro in polvere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vanillina
  • 100 di zucchero di canna
  • Zucchero a velo q.b

Fate fondere a bagnomaria metà del cioccolato di Modica con il burro, poi aggiungete il cacao amaro in polvere, mescolate e lasciate raffreddare. Riducete il resto del cioccolato di Modica in scaglie. Lavorate poi lo zucchero di canna con le uova fino a ottenere un composto liscio e spumoso. Unite poi i due composti e aggiungete anche la farina, la vanillina e il lievito per dolci. Disponete il composto in circa dieci stampini per muffin rivestiti da pirottini di carta. Infornate a 180°C per circa 20 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare e cospargete i muffin con lo zucchero a velo.