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Ibrido e Slow, ovvero Val di Trebbia e Peugeot 508 RXH

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Val Trebbia on the road – L’itinerario da noi proposto ha inizio dall’uscita della tangenziale di Piacenza, presa, uscendo da chi proviene dall’autostrada A1 a Piacenza Sud, seguendo poi l’indicazione Bobbio-Genova Statale 45. Il percorso lo abbiamo realizzato con un’auto potente ma silenziosa, rispettosa dell’ambiente perché ibrida e con bassissime emissioni di CO2: la Peugeot 508 RXH. Questo gioiello del Leone è realizzato con una tecnologia di ultima generazione, con prestazioni di alto rango: grazie a due motori, uno diesel ed uno elettrico, è possibile viaggiare a zero emissioni in città o a bassi consumi in autostrada. I 200 cavalli di potenza complessivi rispondono prontamente ai comandi, nonostante la massa sia importante, e sono docili a mordere l’asfalto delle strade tortuose della Val Trebbia, spesso a tratti misti per i numerosi piccoli smottamenti che, per alcuni tratti, costringono a qualche metro di sterrato e pietrisco ma grazie alla trazione integrale le difficoltà vengono meno.

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Costeggiamo da subito l’ampio letto alluvionale del Trebbia che irriga i vasti campi di agricoltura intensiva tipica della bassa pianura piacentina, inoltrandosi dopo qualche chilometro in un’ampia valle e, con piccole deviazioni, su ampi balconi panoramici naturali. Compriamo qualche oggetto nelle varie botteghe artigiane e mangiamo in un’osteria tipica i salumi nobili di queste terre: coppa, Strolghino, culatello, accompagnati con un ottimo vino Gutturnio del posto. Ripresa la nostra auto ibrida si imbocca di nuovo la SS 45 per Bobbio e dopo 13 chilometri si svolta a destra seguendo le indicazioni per il borgo di Travo.

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Proseguendo per Bobbiano la strada comincia a inerpicarsi con curve panoramiche che tagliano ampi campi di grano e macchie di boschi. Sulla sinistra sbuca il monolito di Pietra Perduca con alla sommità una minuscola chiesetta dedicata a S. Anna risalente al X sec. Si raggiunge con una passeggiata facile, lasciando l’auto in uno spiazzo della strada. Dalla sommità del monolito, bucato in più parti dai monaci per la raccolta dell’acqua piovana, la vista è incomparabile; tutta la cerchia delle Alpi ancora innevate di fronte: a destra la valle del Trebbia fino a Piacenza, alle spalle l’Appennino con le cime arrotondate e boscoso. Il motore elettrico della Peugeot 508 RXH da 37 CV che muove le ruote posteriori (il sistema si chiama HYbrid4), insieme o alternato al motore diesel, ma assolutamente impercettibile al guidatore, consente di contenere i consumi permettendo prestazioni da “ammiraglia”.

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L’allestimento è studiato in modo che tutte le funzioni siano sempre sott’occhio, eccezionale anche la funzione “automatica” che delega al computer di bordo la gestione delle funzioni principali. Ultime curve per salire ai 700 metri dell’altipiano di Termine Grosso, da dove appare in tutta la sua imponenza e forma particolare la Pietra Parcellara. Quassù il vento non incontra ostacoli, davvero un posto inconsueto, che non ti aspetti a un’ora dalla metropoli, dove è bello perdersi per poi ritrovarsi seduti in una vecchia locanda a gustarsi prelibatezze della cucina locale. La Peugeot 508 RXH è inoltre dotata di sensori e telecamere per evitare i piccoli urti.

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Da qui iniziamo la discesa verso Bobbio, attraversando piccole frazioni dove il tempo è ancora scandito dalle campane delle piccole chiese, e nell’aria l’odore predominante di fumo degli stocchi di legno che bruciano nelle stufe. Si riprende la SS45 a Mezzano Scotti e Bobbio è li a tre chilometri. Tra i paesi più belli d’Italia, Bobbio fu fondato dal monaco irlandese Colombano nel 614 quando giunse qui accompagnato dai suoi discepoli. Un vasto territorio gli fu donato dal re longobardo Agilulfo, e da qui passava l’importante via del sale che congiungeva le due coste, adriatica e ligure. Un anno dopo, nel 615, stanco, vecchio e ammalato Colombano, diventato poi santo, morì e qui è rimasta la sua tomba nella splendida abbazia a lui dedicata.

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Ma il simbolo del paese è il ponte Gobbo o del diavolo, completamente in pietra che con 11 arcate attraversa il Trebbia. Un itinerario questo proposto, da fare e gustarsi pian piano senza guardare l’orologio, utilizzando l’auto, magari con attenzione ecologica. A questo riguardo la Peugeot 508 RXH ha una manopola che, semplicemente ruotandola, fa cambiare le modalità di guida: Auto, Sport, 4×4, e ZEV. In tutti i casi il motore termico diesel 2.0 HDi saprà adattarsi a qualsiasi percorso ma soprattutto ad emissioni dichiarate di 108g/Km di CO2.

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Siamo al culmine del nostro itinerario. Una pausa per assaporare gli ottimi salumi e formaggi del rifugio, con i taglierini al sugo di cinghiale o funghi porcini, rigorosamente a Km O. Più green di così! Per tornare a Milano proseguire per Cabella Ligure e immettersi dopo qualche chilometro sulla A7 che ci riporterà in città.

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