Viaggi In Europa

UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEGLI ANIMALI DEL BRASILE

image_pdfimage_print

Di Laura Orlandi – www.ourlifeinbh.com

Ciao a tutte,

quando si pensa alla fauna brasiliana, i primi animali che ci vengono in mente sono i pappagalli, sopratutto dopo i cartoni animati di Rio e Rio2 che tanto hanno reso famosi e simpatici questi bellissimi uccelli multicolori.

Ma tra gli animali del Brasile ce ne sono ben altri da scoprire e noi oggi partiamo per un piccolo tour in uno zoo immaginario nel mezzo proprio della terra brasiliana.

E’ immaginario perchè questo zoo raduna solo gli animali tipici di questo paese. Animali che in Europa sono poco conosciuti….noi faremo una camminata e li vedremo uno per uno.

Capibara

Il primo che incontriamo è il Capibara: io ho già avuto la fortuna di vederlo “dal vivo” nella Lagoa di Pampulha, il lago vicino a Belo Horizonte. E’ stato strano avvistarlo la prima volta, perché non sapevamo che animale fosse e non siamo più abituati a trovarci davanti ad un animale sconosciuto e mai visto. Stiamo parlando del più grosso roditore esistente. Vive prevalentemente nelle zone caldo umide del Sud America lungo fiumi o zone acquitrinose. Può arrivare a superare il metro e mezzo di lunghezza ed un peso di oltre 40-45 kg, ha testa squadrata orecchie ed occhi molto piccoli, il pelo ispido e un colore che può variare dal marrone chiaro ad un color caffè più scuro.

Coati

Un altro simpatico animaletto che è molto facile da incontrare per esempio nel parco di Belo Horizonte, è il Coati. Appartiene alla famiglia dei Procioni, misura 74-134 cm di lunghezza (dei quali 36-78 sono costituiti dalla coda) e pesa 3-6 kg. Ha un naso mobile, tipo una piccola proboscide, e una lunga coda che di solito tiene sollevata. Ha inoltre il capo allungato e le orecchie piccole e arrotondate.

Armadillo

Il prossimo animale che incontriamo è il più conosciuto, Armadillo, famoso per la sua resistente corazza sul dorso. Il suo nome in spagnolo significa proprio “di piccole dimensioni e munito di armatura” e gli venne dato dai primi conquistadores arrivati in Sud America. L’Armadillo è stato scelto come mascotte dei Mondiali di Calcio 2014. Di preciso il Fuleco (nome che è stato dato alla mascotte e formato dalle parole portoghesi futebol (calcio) e ecologia) è un armadillo di una specie endemica del Nordeste brasiliano e in Brasile è conosciuto con il nome di tatu-bola-da-caatinga (il termine bola, “palla”, indica la capacità di avvolgersi a palla).

Pecari

Ancora camminando avvistiamo alcuni Pècari. E’ facile confonderli con i cinghiali di cui però sono solo lontani parenti visto che fanno parte di un’altra famiglia, e cioè dei mammiferi artiodattili. Il pècari è un animale molto aggressivo, specialmente se preso in gruppo: non può essere addomesticato, al contrario dei Sùidi, e attacca anche l’uomo, spesso con esiti fatali. Se nervosi o agitati, sfregano fra loro i canini producendo un rumore caratteristico, che serve ad intimorire eventuali predatori. Il loro nutrimento è costituito da una grande varietà di vegetali (principalmente radici ed erbe, ma possono mangiare senza danni perfino cactus) ma mangiano principalmente carogne e piccoli animali.

Mico-leão-dourado

Proseguendo nella nostra passeggiata, attraversiamo un viale di alberi in cui vediamo delle piccole scimmiette rosse saltellare da un ramo all’altro. Si tratta del Mico-leão-dourado, una specie di scimmia nativa del Brasile, che è possibile incontrare solo nella Mata Atlantica dello stato di Rio de Janeiro. Sono animaletti diurni, molto attivi durante le prime ore del mattino. Come tanti altri primati, vivono in gruppi fino a 8 individui. Purtroppo però è una specie che corre grave rischio di estinzione. Esistono oramai solo circa 1000 individui in libertà e vivono esclusivamente nelle Riserve biologiche di Poço das Antas e in quella di União, entrambe nello stato di Rio de Janeiro.

Alouatta

Sempre della famiglia dei primati, incontriamo anche un Alouatta, in italiano anche conosciute come scimmie urlatrici. E’ diffuso in tutto il continente americano, nelle foreste pluviali dell’America Centrale e Meridionale, ma la metà della specie si trova proprio in Brasile. Sono scimmie medio grandi, con misure tra i 56 ai 92 cm (più altrettanti di coda), per un peso massimo di 11 kg.

Per ultimo è il momento di conoscere due uccelli molto belli.

Jabiru

Il Jabiru appartiene alla famiglia delle cicogne. Il suo nome è di origine tupi-guaranì (lingua indigena) e significa “collo rigonfio”. E’il più alto uccello volatore del Sud e Centro America . Un esemplare adulto è alto di solito 122–140 cm, ha un’apertura alare di 230–280 cm e può pesare fino a 8 kg. Il becco, lungo fino a 30 cm, è nero e largo, leggermente rivolto all’insù. Ha piume quasi tutte bianche ma la testa e la zona superiore del collo sono glabri e neri, con una sacca gonfiabile rossa priva di piume alla base. In Brasile è molto comune nella regione del Pantanal.

Ibis scarlatto

E infine l’Ibis Scarlatto. Gli adulti sono lunghi dai 56 ai 61 cm e pesano circa 650 g. L’apertura alare è di 85–95 cm. Hanno lunghi becchi ricurvi, zampe rosa e capo e collo glabri. Il piumaggio, ad eccezione delle punte delle ali di colore nero, è completamente scarlatto dato dai molluschi di cui si ciba. L’ibis scarlatto è chiamato, in Brasile, “guará”, che, nell’idioma indiano, significa “rosso”. Vivono in piccoli gruppi, appollaiati sugli alberi delle mangrovie durante l’alta marea, aspettando di scendere per cacciare i piccoli granchi che gli servono come cibo e che gli danno il colore caratteristico.

Ovviamente di animali da scoprire in Brasile ce ne sono molti molti altri, ma oggi intanto, abbiamo conosciuto questi!

Buon we

Laura