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Fuga in Portogallo al volante della Infiniti Q50 Hybrid

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Porto …. da vivere, visitare scoprire, una meta per un weekend fuori dalle rotte europee più battute. Porto è posizionato sulla costa nel nord-ovest del Portogallo, nota per i suoi grandi ponti e la produzione del vino. Porto si presenta accogliente con una doppia anima cittadina.
Tutta la città, esclusi i quartieri più periferici, merita una visita.

Noi abbiamo girato on the road per voi al volante della berlina ibrida ad alte prestazioni Infiniti Q50 Hybrid Awd.
Il nostro banco di prova è proprio la città, dove si può beneficiare dei vantaggi riservati alle auto ibride e viaggiare in perfetta tranquillità e con il solo motore elettrico per buona parte del tempo.

La nostra compagna di viaggio è una 4 porte con un design elegante e sportivo. All’interno le finiture sono di alto livello, il livello di tecnologia è al top e troviamo due schermi del sistema multimediale, configurabili in diversi modi.
Abbiamo provato a personalizzare la nostra seduta, la nostra musica e il nostro clima … insomma la Q50 l’abbiamo fatta un po’ su nostra misura. Anche per noi donne mettersi al volante di una berlina così lussuosa ha il suo perchè e ci sentiamo davvero in armonia in ogni situazione anche con il parcheggio più “difficile”.
Oltre alle varie regolazioni elettriche per il volante e per i sedili anteriori, la Q50 Hybrid AWD stupisce per lo uno sterzo elettronico by wire Direct Aptive Steering (ovvero non collegato meccanicamente al volante, pur se il collegamento esiste e si attiva in casi di emergenza), ed è quindi possibile regolarne il carico attraverso lo schermo touch.

Con ben in mano il volante a tre razze sportivo stiamo andando a scoprire le meraviglie di Porto. Ecco la prima:il quartiere medioevale di Ribeira che significa “riva del fiume”, strette stradine acciottolate passano in mezzo ai caffè e alle case dei vecchi mercanti.

Il quartiere si stende lungo il corso del fiume Douro. Nella parte bassa della Ribeira parte il ponte in ferro Dom Luis I che porta alla cittadina gemella di Vila Nova de Gaia, famosa nel mondo per la produzione del miglior vino Porto.

Intorno al ponte e lungo tutta la riva del Douro sonnecchiano i barcos rabelos, le caratteristiche imbarcazioni con a bordo le botti che da secoli sono usate per trasportare il vino Porto dalle cantine di produzione ai magazzini. Oggi servono soprattutto per portare i turisti a fare un giro lungo il fiume e godersi la città da una prospettiva diversa.
Riprendiamo il nostro on the road; per farvi capire meglio il powertrain ibrido diciamo che è formato da un 3.500 V6 a benzina e un motore elettrico che erogano una potenza complessiva di 364 CV e una coppia massima di 546 Nm.

Fra le diverse modalità di guida, noi ci siamo concentrate su quella Eco riservando ai percorsi ricchi di curve la “Sport” quando i 364 cavalli e la trazione integrale trasformano la Q50 in una autentica sportiva capace di prestazioni notevolissime in tutta sicurezza, tornando al ruolo di berlina di classe quando si rientra negli ambiti urbani. In entrambe i casi si gode di ottimo comfort, la Q50 filtra ogni tipo di asperità e lo sterzo non risente di alcun sobbalzo proprio grazie all’assenza di un collegamento diretto tra il volante e le ruote. In città la vettura è godibilissima e maneggevole nonostante le dimensioni, cosi possiamo continuare a curiosare in giro.


Suggeriamo di visitare la Chiesa di San Francesco, una delle chiese più riccamente decorate d’Europa dove si ammira la tecnica della talha dourada, l’intarsio in legno tutto dorato che è tipico di molte chiese barocche costruite in Portogallo nel corso del 1700. Poi la Cattedrale di Porto, un severo edificio con un grande rosone centrale e due torri gemelle con cupole ai lati.

Non capita molto spesso di entrare in una stazione non per prendere un treno ma solo per ammirarne l’architettura. La facciata anonima della stazione di San Benedetto non rivela la bellezza dell’atrio che porta ai binari.

Più di 20.000 Azulejos (piastrelle) dipinte in bianco e blu a inizio ‘900 da Jorge Colaco, il più importante decoratore portoghese. Appena entrati si viene invasi dal colore azzurro/blu delle piastrelle che riproducono la storia dei mezzi di trasporto in ordine cronologico, dai primordi fino alla comparsa del treno. Tante cose e non ci sono sfuggiti i i gioielli in filigrana fatti artigianalmente al fabbrica J. Monteiro de Sousa & Filhos, Lda …impossibile resistere!

Infine vale sempre la pena fare un giro al Mercado perché non è mai diventato un luogo turistico come la Boqueria di Barcellona. Fiori, verdure, frutta, pesce, carne, salumi, formaggi…e un buon libro no? Alla Libreria Lello e Irmao a Porto considerata da molti la libreria più bella del mondo; la “Lello e Irmao”

è una vera “Cattedrale del libro”, costruita alla fine del 1800 su progetto dell’ingegnere e politico portoghese Francisco Xavier Esteves. L’atmosfera magica, risultato della fusione di stile gotico e Liberty del luogo e da un uso sapiente del legno, non è sfuggiata agli scenografi di Harry Potter che hanno scelto la libreria come set per alcune riprese.

Il Palacio da Bolsa di Porto passa inosservato ma all’interno è stato abbellito da scultori, pittori, decoratori e artigiani che hanno lavorato alle diverse sale creando un complesso di stili diversi ma ben integrati. La sala più importante è quella araba, in stile neo-moresco, costruita ispirandosi all’Alhambra di Granada.

Per finire il…. porto di Porto, Porto Cruise Terminal è un piccolo complesso portuale dove il design è tutto da ammirare.

Dove dormire a Porto
Gli hotel più costosi si trovano nella Ribeira, in pieno centro storico, a pochi passi dai monumenti più importanti e nel cuore della vita notturna di Porto.
Noi vi consigliamo un luogo unico mondo si chiama Casa do Conto Si tratta di un’ex officina per la lavorazione del ferro diventata hotel di design.  Opera raffinata dello studio Pedra Líquida
Lo spazio si sviluppa intorno alla nuova scala di ferro che ha preso il posto di quella originale di pietra, sulla quale veniva trasportata la materia prima da lavorare.


Negli interni e nelle camere, spiegano i progettisti, «i materiali sono stati scelti con l’obiettivo di enfatizzare il confronto fra l’ex magazzino e l’hotel.
Ferro grezzo e cemento armato producono un contrasto interessante con il legno chiaro, i tessuti pregiati, il velluto e i tappeti». E gli antichi mobili restaurati sembrano raccontare la storia degli uomini che vissero e lavorarono in quel posto.

Dove mangiare
Al ristorante Boa Nova Casa da Cha abbarbicato sulle rocce di Leça da Palmeira, dove potrete trovare lo che stellato Rui Paula pesce e frutti di mare del mondo, tra sapori e poesia