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Fès, il meraviglioso scrigno delle tradizioni

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Aprile e maggio sono sicuramente i mesi più indicati per visitare la città imperiale di Fès quando il clima è mite e la primavera ha dato avvio alla fioritura delle rose. In piena estate le alte temperature non consentono di godere appieno delle  bellezze di questa particolare città. Saranno sufficienti 3 o 4 giorni per conoscerla e amarla da subito.

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Fès è divisa praticamente in due: Fès el Jedid la città nuova e Fès el Bali, la città vecchia, la medina dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Quest’ultima secondo noi è la parte più bella forse perché conserva tutte le caratteristiche del passato con migliaia di vicoli tortuosi e stretti, percorribili solo a piedi e dove perdersi è un attimo.

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Fès -Veduta dall’alto della città vecchia

All’interno della medina i suoi coloratissimi souk che espongono di tutto: spezie, tappeti, stoffe, saponi, profumi, pantofole in pelle, bellissime ceramiche. Dunque partite preparati perché darete avvio a quello che noi definiamo shopping sfrenato.

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Un’esposizione di calzature tipiche

Ma oltre al mercato la parte vecchia di Fès è tutta una scoperta perché è qui che si concentra il patrimonio artistico. Da non perdersi la moschea di El-Qaraouiyyin è il monumento fulcro ed è la  più grande e famosa di tutto il Marocco. E’ considerata scuola coranica perché è una delle prime e più antiche università al mondo fondata da una donna e ancora oggi attiva. Molti i ragazzi che cercano di venire a studiare qui. Essere studenti in questa università è un grande privilegio anche se accedere è difficile visto i   rigidi esami di ammissione, regole severissime e non meno importante i ragazzi devono sapere il Corano a memoria. Come descriverla? Una magnificenza, dove l’architettura islamica sfodera il meglio con i suoi mosaici intarsiati e le maioliche dai mille colori sgargianti.

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Fès -Medersa scuola coranica

Un’altra scuola che merita una lunga visita, aperta anche ai non mussulmani, è la Madrasa Bou Inania. All’interno di questa Madrasa (così è chiamata in arabo la scuola) si studia l’astronomia. Recentemente restaurata, è considerata la più bella e la più decorata scuola. Fu costruita dai Merinidi (dinastia berbera che ha regnato per due secoli su gran parte del  Marocco) e ha al proprio interno decorazioni scolpite nel legno di cedro e uno spettacolare cortile lavorato tutto in marmo. E’ l’unica scuola, in tutto il Marocco che ha,  all’interno, un pulpito e un minareto. Tutto è spettacolare per le forme, per i colori delle maioliche, insomma vi stupirà senza ombra di dubbio. Finita la visita alla scuola coranica non perdetevi l’edificio storico Dar al Magara (letteralmente Casa dell’orologio) si trova esattamente di fronte. Cos’ha di particolare questa struttura? E’ nato per ospitare una clessidra ad acqua che determina e indica le ore delle preghiere islamiche. Insomma una piccolo capolavoro della scienza e della tecnica ancora oggi funzionante.

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Fès un venditore di uova

Camminate tranquillamente per la Medina alla ricerca delle moschee e delle scuole che sono le architetture più belle ed interessanti. Ricordate che potrete ammirarle dall’esterno in quanto l’accesso ai Cristiani è vietato. Scattate qualche foto dall’esterno se lo farete con una forma di grande rispetto nessuno dirà nulla.  Una cosa che colpirà piacevolmente il vostro udito sono i richiami alla preghiera dei muezzin (le persone che  5 volte al giorno richiamano i mussulmani alla preghiera) sono ritmi scanditi che bucano l’aria. Osservate i tipici negozi, macellerie, sartorie, laboratori di ceramica e soprattutto le concerie di pelle un modo semplice per capire la vita giornaliera di questa città. I ritmi di vita qui sono rilassati, nessuno correrà, nessuno guarderà uno smartphone preoccupato per qualche ritardo. Sarete richiamati molto spesso dai negozianti che vi inviteranno ad ammirare la loro merce. Fate attenzione che potreste ritrovarvi a passare gran parte del pomeriggio a contrattare l’acquisto di un tappeto sorseggiando te alla menta. Cercate di sfuggire a queste situazione anche se è quasi d’obbligo in Marocco interagire per ore con la gente del posto. D’altronde è un altro aspetto molto interessante del viaggio.

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Nella medina oltre alle moschee, alle scuole coraniche, come dicevamo qui sopra, ci sono gli hammam che è un’esperienza assolutamente da fare una volta giunti sul posto. Cosa sono in realtà questi hammam? Sono dei luoghi particolari dove è possibile rilassarsi facendo dei piacevoli bagni. Nella medina sono quasi tutti “tradizionali” e per cui il bagno lo si fa con l’acqua termale, ottimo rimedio contro i reumatismi, dermatiti ed escoriazioni della pelle. Vi potete lavare da soli o se volete coccolarvi potete richiedere l’aiuto ad un inserviente.  I costi sono veramente irrisori.

Oltre agli hammam ammirate i forni pubblici e assaporate il tipico pane, cotto a legna sarà un’esperienza gastronomica da ricordare a lungo. Ecco tutto ruota intorno al centro della medina e le attrattive alla fine sono le botteghe tipiche: i sarti che prendono le misure direttamente in strada, i muli che trasportano merci, galline che svolazzano da un lato all’altro del vicolo, le macellerie. Sembra di tornare a vivere nel passato.

L’altra visita, la più pittoresca quella dove potrete e vorrete scattare centinaia di fotografie sono senza dubbio le concerie, da visitare alle prime ore del mattino. Bellissime, coloratissime, interessantissime ma con un’unica pecca: l’odore pungente che non vi abbandonerà per diverse ore. All’ingresso vi sarà dato un ramoscello di menta che servirà tantissimo durante la visita.

FèsUn turista giapponese annusa le foglie di menta durante la visita alla conceria

All’interno di queste concerie ci sono molte vasche scavate nel tufo. Le pelli generalmente di mucca, dromedario e pecora vengono conciate e colorate a mano. Uomini robusti ma scattanti saltano da una vasca all’altra con agilità. Entrano in queste vasche ed iniziano a pestare le pelli. Il procedimento è abbastanza semplice: le pelli vengono immerse nelle vasche che contengono i colori chiari e poi vengono passate nelle vasche con i colori più accesi.

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Ritornano poi nelle vasche dei colori chiari e poi ancora altri trattamenti prima di essere lavorate definitivamente. Tutto il processo è manuale e molto faticoso ma pensate che è un lavoro molto ambito. Il lavoro del conciatore è una professione che permette di guadagnare bene. Le vasche sono di proprietà privata e se noi in Italia lasciamo in eredità un negozio di calzature a Fez si lascia una vasca in conceria.

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Un uomo intento alla lavorazione del pellame all’interno della conceria

Regalate qualche minuto anche ad una bellissima fontana, la Nejjarine, anche se per tutti è conosciuta come la fontana a mosaico della medina. Non molto lontano  il Nejjarine Souk, il regno dei falegnami dove lavorano e intagliano il legno.

FèsUna bellissima e decorata fontana – foto di Paolo Muzio

Fes el-Jdid , la parte nuova, la più recente anche se ha ben 7 secoli di vita è il quartiere che offre grandi alberghi, ristoranti e locali alla moda. E’ quella parte di città che si potrebbe definire occidentalizzata. L’Avenue Hassan II è un grande viale con delle palme altissime e molte fontane bellissime ed è un po’ il cuore della città nuova. Ammirate le tante fontane che troverete ma dedicate un pò di tempo a quella situata  in Piazza della Resistenza perché è particolarmente bella. In questa parte di città troviamo anche un monumento  di grande impatto emotivo, il Palazzo Reale (Dar el Makhzen). Una parte del Palazzo ospita, ancora oggi, il re del Marocco quando è in visita a Fès. Non è visitabile internamente ma solo ammirare le porte d’oro zecchino ne vale la pena. Al di la delle porte  ci sono moschee, scuole, giardini e una scuola coranica. All’interno del Palazzo sono conservati preziosi arazzi, ceramiche, tappeti e manoscritti di enorme valore.

Godetevi ora un  po’ di relax in un piccolo Eden, Jnan Sbil, si tratta di giardini pubblici con bellissimi alberi secolari.

Non molto lontano dal Palazzo Reale, c’è il quartiere ebraico, il Mellah, per secoli residenza della comunità ebraica. Ora abitato gran parte dai marocchini. In questo quartiere si entra a contatto con la realtà locale più povera. Non vi è molto da visitare se non qualche palazzo, la sinagoga e il cimitero ebraico. Noterete però delle differenze architettoniche con le zone della comunità marocchina.  Ad esempio gli edifici nel quartiere ebraico hanno i balconi con delle ringhiere. Le finestre delle abitazioni dei marocchini affacciano unicamente nel cortile interno, il riad, che è il punto focale della casa.

COME ARRIVARE

Con Ryanair da Milano, Orio al Serio, potete giungere a Fès con un volo diretto della durata di 2,5 ore.

DOVE DORMIRE

Una delle cose da fare assolutamente quando si decide di andare in Marocco è quella di soggiornare in un riad la tipica casa marocchina. I riad sono antiche case padronali e sono splendide strutture con bellissimi giardini, fontane, molto spesso dotate di hammam trasformate come hotel di lusso. La redazione di Weekendpremium vi consiglia:

Riad Andalibhttp://www.riadandalib.ma/ Boulevard Ben Mohammed El Alaoui, Fes, Marocco Telefono+212 5357-64563. Un ambiente incantevole, grandi spazi e delle lussuose suite elegantemente decorate come vuole la tradizione marocchina. E’ all’interno della Medina ed è in prossimità di tutti i servizi e trasporti pubblici. A 10 minuti a piedi dai monumenti più importanti e a soli 12 chilometri dall’aeroporto.

DOVE MANGIARE

Fès vanda  ricette marocchine con una storia di oltre 2mila anni. Gli ingredienti che vengono utilizzati sono tipici della zona.  Il piatto comune è il cous cous  servito in tutti i modi e in tutti i ristoranti della città. Non limitatevi ad assaggiare questo tipico piatto ma provate anche le Tagine, le Bsetilla, il Maamaar (il pollo ripieno), letajines, gli stufati di carne e pesce.

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I locali non usano posate ma mangiano con le mani o meglio la mano destra e per la precisione con le tre dita della mano destra (la mano sinistra è considerata impura).  Un antico proverbio cita: “solo il diavolo mangia con uno, i profeti con due, il credente con tre, l’ingordo con cinque”.

Noi suggeriamo di provare un ottimo ristorante: MB Maison Blanche http://mbrestaurantlounge.com Indirizzo: 12 Rue Ahmed Chaouki, Fès 30000, Marocco Telefono+212 5356-22727

Alla guida di questo ristorante c’è lo chef Thierry Vaissière il quale dichiara di avere un solo obiettivo: costruire un luogo mitico ed essenziale, con una cucina creativa che invita a viaggiare.

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L’interno del ristorante MB Maison Blanche – foto di Paolo Muzio

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