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Borghi da guardare: tornare a Castelluccio di Norcia per il miracolo della fioritura

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Primavera d’intorno

Fra qualche settimana la primavera onorerà il suo arrivo nella Piana Grande di Castelluccio di Norcia, duramente colpita dalle scosse sismiche di questi ultimi mesi e che tanta distruzione e lutti ha arrecato. Ci si sente fragili al cospetto di queste montagne irrequiete, ma gli abitanti non si scoraggiano e affrontano la paura con tenacia senza mai rinunciare a sognare e a ricominciare, come fanno da secoli. E agriturismi, agricoltori, strutture alberghiere aspettano l’arrivo dei turisti per tirare un sospiro di sollievo.

Usciamo al casello di San Benedetto del Tronto dopo aver percorso la A14 adriatica provenendo da nord, per immetterci subito sulla superstrada N°4 che in breve tempo ci porta a Ascoli Piceno. E’ da qui che il fiume Tronto comincia a serpeggiare nella valle sempre più stretta, ma all’altezza di Arquata, le colline tirate a lucido dalla primavera cominciano a perdere le loro rotondità per diventare mano a mano sempre più irte fino al bivio, dove un segnale indica Forca Canapine-Castelluccio di Norcia. L’auto è messa a dura prova per il forte dislivello di quasi mille metri che, con numerosi tornanti, comincia a inerpicarsi sui fianchi della montagna tra una vegetazione che stenta a crescere sui pendii rocciosi, fino ai 1550 metri di Forca Canapine.

E qui comincia la meraviglia: arrivati alla sommità del passo lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi lascia stupefatti. Branchi di cavalli semibradi galoppano su praterie infinite, in fondo, la sagoma inconfondibile del monte Vettore e a sinistra, la manciata di case di Castelluccio di Norcia, appollaiata come un nido di aquila a 1450 metri. Arriviamo nella piazzetta centrale dove la fontanella sorgiva non ha mai smesso di dissetare uomini e greggi. I segni del terremoto sono ancora li, ben visibili, ma la voglia di ricostruire è forte, d’altronde non è la prima volta che succede e gli abitanti si sono sempre e prontamente rialzati. La semina delle famose lenticchie si è svolta normalmente e, quando i tiepidi venti accarezzano Pian Grande, il miracolo avviene: milioni di fiori che trasformano l’altipiano in una gigantesca tavolozza colorata e sembra di essere parte di un quadro impressionista di Claude Monet.

Quassù a queste quote il nemico numero uno delle lenticchie, il tonchio, non arriva, e i contadini da secoli non hanno mai utilizzato veleni e pesticidi, e in primavera le piantine sono cosi piccole che non subiscono alcun danno dal prosperare di milioni di papaveri, fiordalisi, brassici gialli: ecco perché la piana si colora in questo modo: mai nessuno ha utilizzato diserbanti. Attorno al poggio dove sorge Castelluccio di Norcia, i terreni diventano un giardino, e la mappa cromatica dei fiori esalta la bellezza, la forza magnetica e la poesia di questo paesaggio magico. La straordinarietà è dovuta anche al fatto che tutti i colori si fondono in armonia. I grigi e i verdi delle graminacee si affiancano al rosso dei papaveri e all’azzurro dei fiordalisi e non occorre essere esperti botanici per godere di questa cromoterapia naturale, che a detta della scienza, ha un’efficace effetto tranquillizzante. Numerosi sentieri poi portano in vetta al monte Vettore, dove, appena sotto il rifugio Zilioli, è possibile ammirare il piccolo lago glaciale di Pilato che ha una particolarità: nelle sue gelide acque vive un piccolo gamberetto rosso, il Chirocefalo del Marchesoni, che non ha parenti in nessun’altra parte del mondo. Durante la discesa per ritornare verso Castelluccio la piana sottostante si copre di leggeri veli nebbiosi e, se vi sembrerà di avvertire strane presenze, sappiate che è solo suggestione, l’inevitabile effetto collaterale della bellezza dei luoghi. Anche di notte, nel silenzio delle alte quote, si possono sentire i richiami dei lupi, come nelle favole che si raccontano ai bambini, come nelle leggende che si perdono nel tempo.

Info utili

Per arrivare: In auto da nord autostrada A14 uscita casello di S.Benedetto del Tronto poi N°A4 superstrada per Ascoli Piceno –Roma. Autostrada Firenze-Roma si esce al casello di Valdichiana poi si imbocca la E45 per Perugia Spoleto e Norcia.

Per dormire a Norcia: Hotel Grotta Azzurra – Tel. 0743 816513

Per mangiare a Norcia: ristorante Granaro del Monte in via Alfieri, 12 – Tel.0743 817551

Per acquistare le piccole e gustose lenticchie c’è la cooperativa – Tel. 339 4921461.

Ricotta, formaggi stagionati produzione propria di Stefano Pasqua – Tel.0743 821153