Weekend Green

Caderzone Terme, il “borgo della salute” è tutto green

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Lo abbiamo scelto come borgo “green” per la sua aria pulita, per l’energia rinnovabile e le coltivazioni biologiche, ma anche perché proprio il verde, in tutte le sue sfumature e declinazione, è il colore dominante del territorio di Caderzone Terme (TN).

Caderzone, cinquanta sfumature di…verde!

Prati, pascoli, malghe e boschi circondano il piccolo borgo della Val Rendena, mentre il bianco dei ghiacciai del comprensorio dell’Adamello – Presanella, mentre le affilate guglie delle Dolomiti del Brenta spiccano per le stupefacenti sfumature del tramonto, che spaziano dal rosa, al rosso, all’arancione. Come arancione è il colore della “bandiera”, il prestigioso riconoscimento del Touring Club Italiano conferito a Caderzone per le sue peculiarità turistiche e ambientali.

Buona parte del territorio di Caderzone Terme, poi è compreso nel Parco Naturale Adamello-Brenta, il più esteso parco naturale del Trentino. L’istituzione dell’area a parco naturale, infatti, è sinonimo di tutela ambientale, conservazione di attività tradizionali, come l’alpeggio, che in quest’area ha segnato la storia del paese.

Nel territorio si trovano poi gli splendidi laghi di San Giuliano e Garzoné, e le malghe di San Giuliano e di Campo. Senza dimenticare la vocazione di Caderzone a “cittadina termale”, che le è valso l’appellativo di “borgo del benessere”, grazie alla fonte di Sant’Antonio, che sgorga appena sopra il paese.

Un paese e le sue acque curative

Le origini di Caderzone risalirebbero all’Età del Bronzo, quando un primo insediamento si stabilì della piana alluvionale del fiume Sarca. Nel XIV secolo la potente famiglia Lodron diede forte impulso alla storia e all’economia del paese. A raccogliere il “testimone” è poi la famiglia Bertelli, la cui ultima discendente, Elisabetta, lascia alla cittadinanza il palazzo Lodron-Bertelli.

Il complesso, attorno al quale si è poi sviluppato il centro storico, comprende una cappella gentilizia dedicata a Sant’Antonio, realizzata nel 1677 da Don Giacomo Bertelli che custodisce all’interno uno splendido altare di legno dorato.

Le scuderie, distrutte parzialmente da un incendio nel 1976, sono state oggetto di un importante intervento di restauri che le hanno trasformate oggi in una sala polifunzionale, una parte della quale ospita il Museo della Malga.  Qui si possono ammirare gli strumenti che, nel tempo, hanno portato avanti e perfezionato la lavorazione del latte e derivati, ma testimonia anche l’identità di tante generazioni che si sono susseguite in queste valli.

Palazzo Lodron Bertelli fa parte del complesso delle Terme Val Rendena, che include un albergo, l’edificio dove si svolgono i trattamenti curativi e un altro edificio dove ha sede il nuovo centro benessere. Le terme sono state ufficialmente aperte nel 2004, ma le proprietà curative delle acque termali erano note da secoli, come testimoniano i documenti conservati negli archivi comunali e parrocchiali, i più antichi dei quali risalgono al 1635.

Un Golf Club tutto green

Un’altra “sfumatura di verde” che caratterizza Caderzone, poi, è il Golf Club Val Rendena, che si estende su una superficie di 250 mila mq e comprende 9 buche par 35, un campo pratica, putting green, pitchin Green e una club house con ristorante, solarium e e pro shop.

La peculiarità del Golf Club, che si sviluppa in parte sul comune di Caderzone Terme e in parte su quelli di Strembo e Bocenago, è quella di sfruttare al massimo le caratteristiche del terreno, presentando dislivelli naturali, lambiti o attraversati da corsi d’acqua e laghetti, ampi green e fairways ondulati. Verde, di nome e di fatto, insomma…

 La razza Rendena e i suoi “monumenti”

Buona parte dell’economia del borgo si basa su una particolare razza di bovini, la razza Rendena, frutto della sapiente lungimiranza e perizia dei contadini del luogo. Nel 1700, infatti, un’epidemia decimò le mandrie della valle. I contadini, allora, acquistarono in Svizzera nuovi capi, che incrociarono con quelli sopravvissuti nella valle.

Nacque così la Razza Rendena, alla quale è stato dedicato anche un monumento in ferro battuto, realizzato da Luciano Zanoni nel 1996 e che raffigura una vacca intenta ad allattare il suo vitellino.

Strettamente legato all’attività di pascolo e allevamento è la Via Vecchia, un sentiero di acciottolato delimitato su entrambi i lati da muretti a secco, recentemente dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Questa caratteristica mulattiera era realizzata per raggiungere i pascoli e i boschi in quota, anche con l’uso di animali da soma, per portare a valle legname e frutti del raccolto.

La Piana e il Maso Curio

Vale una bella escursione la Piana di Curio, una grande area agricola che anche oggi è destinata al pascolo. Qui si trova il Maso Curio, le cui origini risalgono al XIV secolo e rappresenta un pregevole esempio di architettura rurale.

Si presenta con uno zoccolo in muratura sormontato da una struttura in legno, con un porticato sostenuta da grandi colonne di larice che appoggiano su pietre di granito, sotto alle quali si trovano le porte delle stalle.  Di fianco si trova la casina per la conservazione del latte, la casera e due piccole fontane. Sulla facciata orientale del maso si può scorgere un affresco che rappresenta Sant’Antonio, protettore degli animali, e Santa Barbara, protettrice dagli incendi.

Una festa per vivere il borgo

Se vi trovate a Caderzone nel periodo estivo, non perdetevi la Festa dell’Agricoltura, che si tiene ogni anno la prima settimana di Agosto. Dedicata alla razza Rendena, trasforma le vie del paese in un palcoscenico dove ammirare pittoresche rappresentazioni e testimonianze della transumanza, con carri allestiti con fieno, paglia e attrezzi per la lavorazione del latte e dei suoi derivati.

Al tramonto, cittadini e visitatori si radunano poi nella piana di Curio per assistere all’accensione di un grande falò, accompagnato dalla musica della banda che accompagnano i bovini attraverso le strade cittadine. La festa è anche un’occasione perfetta per gustare i prodotti tipici e i piatti locali. Qui sotto, vi lasciamo una ricetta golosa.

TORTA DI FREGOLOTI

Ingredienti

·        250 gr di farina bianca

·        250 gr di burro

·        250 gr di zucchero

·        250 gr di mandorle

·        1 tuorlo

·        1 bicchiere di mandorle e pinoli a fettine

·        Latte q.b

·        1 pizzico di sale

Su una spianatoia mescolate la farina, il burro, lo zucchero e le mandorle macinate. Riducete l’impasto in “fregoloti”, cioè piccoli cilindri, palline e briciole. Metteteli poi in un recipiente e aggiungete il tuorlo, un po’ di latte, zucchero e sale. Mescolate il tutto con una forchetta, facendo attenzione a non disfare i fregoloti. Ponete il tutto in una tortiera foderata di carta da forno; lo spessore dell’impasto deve essere di circa 2 cm. Cospargete la superficie con le mandorle e i pinoli tagliuzzati. Infornate a 180°C per circa 40 minuti.

COME ARRIVARE

In auto: A22, prendere l’uscita Trento Sud, poi seguire le indicazioni per Trento cento e imboccare lo svincolo SS45 bis in direzione di Riva del Garda/Val Rendena. Arrivati a Sarche, prendere lo svincolo per Madonna di Campiglio e continuare sulla SS 237. Superato Spiazzo Rendena, proseguire per circa 3 km fino a Caderzone Terme.

DOVE MANGIARE

*Rustik Ristorante Caderzone, via Regina Elena 67, Caderzone (TN), tel 0465/806021, www.rustikristorante.com. Ogni piatto una storia in questo ristorante a conduzione familiare, dove gli ingredienti sono accuratamente selezionati da produttori del territorio e a seconda della stagionalità.

*Ristorante La Voglia, via Nuova 1, Bocenago (TN), tel 0465/805005, www.ristorantelavogliapinzolo.it. Nella splendida cornice della Val Rendena, questo locale offre cucina tipica trentina e nazionale, con prodotti e ingredienti fatti in casa. Specialità carne alla griglia. Buona scelta di vini dalla cantina.

DOVE DORMIRE

*Hotel Regina Elena***, via Regina Elena 35, Caderzone (TN); tel 0465/804722, www.reginaelena.com . Bella struttura in stile chalet con splendida vista sulle Dolomiti. Le camere sono arredate in modo accogliente e con opere d’arte, dispongono di wi fi e balconcino. Colazione a buffet e parcheggio incluso. Doppia da € 54 a persona in pensione completa nel periodo estivo.

*Albergo Palazzo Lodron Bertelli****, Piazza Sant’Antonio 8, Caderzone (TN), tel 0465/804959, www.palazzolodronbertelli.it Ricavato in una dimora storica, offre undici sistemazioni tra camere, suite e junior suite, all’interno dello splendido Borgo della Salute. Doppia da € 128.

INFO

www.caderzone.net