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Attraversare l’Italia senza emissioni e consumi l’obiettivo di Nissan IDS

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Nissan IDS – La nostra penisola è stretta e lunga, questo lo sappiamo tutti, ma quello che ancora oggi risulta difficile è percorrere le nostre strade da nord a sud in maniera agevole: code interminabili, blocchi del traffico, zone a traffico limitato nei centri più importanti. Una soluzione a questi tre problemi c’è?

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La risposta è sì e si chiama IDS, ma dovrete avere un po’ di pazienza. Nissan infatti sta sviluppando un’automobile capace di molte cose davvero interessanti, prima fra tutte la guida autonoma, di cui Nissan pare essere pioniera con già alcuni modelli attivamente sulle strade giapponesi ed ha intenzione di aprire le vendite alla clientela mondiale già dal 2020, con auto in grado di gestirsi in mezzo al traffico urbano, cambiare corsia in autostrada e sapere come agire in caso di pericolo.

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Il secondo punto di forza della IDS è che sarà mossa da un motore solo ed esclusivamente elettrico. I tecnici stanno lavorando per far si che le batterie da 60 kW abbiano un’autonomia piuttosto lunga, molto lunga a dirla tutta: 550 chilometri l’obbiettivo. Per rendere un’idea, si può partire da Milano ed arrivare (quasi) a Roma, e da Roma a Cosenza (e qui avreste ancora un poco di autonomia), ricaricando la vettura una sola volta ad una comoda presa di corrente. Non sappiamo dire con precisione quanto tempo ci possa volere, ma tenendo conto delle auto che già oggi circolano con un motore elettrico plug-in, potremmo azzardare dicendo che in circa 3 ore si potrebbe passare dallo 0 al 100%.

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In quanto a spazio il prototipo portato al Salone di Ginevra si è dimostrato un vero e proprio salotto per quattro occupanti, chissà che non ne conservi l’impostazione per il modello definitivo (che non deve per forza essere una berlina, ma magari una crossover), quello che è sicuro è l’impegno profuso dalla casa giapponese in questo nuovo campo è davvero notevole e non ha intenzione di produrre in serie finché i prezzi non saranno più accessibili e tali da non incidere troppo sull’ambiente quando la catena di produzione comincerà.