Green Resort Weekend In Salus

Alimentazione, quante fake news!

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Le “fake news” sul cibo hanno una cosa in comune: sono tutte “bufale”! E non stiamo parlando delle gustose mozzarelle campane, ma di credenze, spesso diffuse dal web, su alcuni alimenti. E in un “mare magnum” come internet, si legge davvero tutto e il contrario di tutto, con il rischio di santificare un alimento e di demonizzarne un altro, almeno finché non arriva il contrordine.

Proprio di fake news sui cibi si parlerà nell’ambito di “Roma ExpoSalus and Nutrition”, in programma alla Fiera di Roma dall’8 all’11 novembre. Vediamo, allora, di sfatare qualche mito.

Frittura più leggera con poco olio? Niente affatto…

Sembrerebbe logico, ma non lo è. Infatti, per avere un prodotto finale più leggero che, in sostanza, assorba poco olio, è necessario immergere il cibo in abbondante olio, che non deve superare la temperatura di 180°. In questo modo, si forma in superficie una crosticina che, oltre a rendere la frittura croccante, ha anche un effetto impermeabile, impedendo all’olio di penetrare nel cibo e, quindi, di essere mangiato. Un’altra soluzione per una frittura davvero leggera? Utilizzare una moderna friggitrice ad aria.

Il cioccolato e i salumi fanno venire i brufoli

Quante volte ce lo siamo sentiti dire, o lo abbiamo detto ai nostri figli adolescenti, sorpresi a fare merenda con pane e Nutella o pranzare con un bel panino al salame. Ebbene, non c’è nessuna evidenza scientifica che proverebbe il legame tra questi alimenti e la comparsa di acne e brufoli. La cioccolata, in particolare, non contiene nessuna sostanza in grado di influenzare gli equilibri ormonali. Al contrario, il cioccolato fondente è ricco di sostanze che favoriscono il buonumore, contrastano la stanchezza mentale e lo stress. Anche i salumi non sono “responsabili” di acne e brufoli, ma se ne consiglia comunque un consumo moderato perché ricchi di sale e conservanti.

Vuoi una memoria da elefante? Mangia il pesce che ha il fosforo!

Prima ancora di essere una fake news, è uno dei “consigli della nonna”. Tuttavia, anche questo è  un mito da sfatare: prima di tutto perché il pesce non è particolarmente ricco di fosforo, dal momento che legumi, formaggi, carne, crostacei e frutta secca ne contengono di più, secondo perché non esiste nessun legame scientificamente provato tra l’assunzione di fosforo e il miglioramento della capacità mnemoniche. Al contrario, il pesce andrebbe sì inserito nella dieta, almeno 2/3 volte a settimana, ma perché poco calorico e, in alcune specie più “grasse”, per il contenuto di Omega 3.

La banana è il frutto più ricco di potassio

La consigliano agli sportivi, soprattutto dopo uno sforzo per prevenire i crampi causati dalla perdita di Sali minerali con la sudorazione. Non si tratta, infatti, di una vera e propria “bufala”, perché la banana, con i suoi 350 mg di potassio ogni 100 gr di frutto, ne è particolarmente ricca. Tuttavia, ne sono più ricchi e kiwi (400 mg ogni 100 gr), gli spinaci (560 mg ogni 100 gr), le arachidi (680 mg per 100 gr), e frutta come albicocche, pompelmi, pesche, che hanno una percentuale di potassio simile a quella della banana, tra i 250 e i 330 mg ogni 100 gr. Quindi, dopo un allenamento, si può tranquillamente variare.

Non sono sovrappeso, ho le ossa grosse!

Diciamo che è una di quelle “belle bugie” a cui fa piacere credere, soprattutto se ci siamo abbandonati ai piaceri della tavola e l’ago della bilancia è salito. Le dimensioni dello scheletro, infatti, non hanno molto a che fare con il peso totale di una persona. Su un peso di 70 chili, ne “valgono” sono 14, con valori medi vanno da 10,5 a 12,5, a seconda della statura. La variabilità tra una persona e l’altra, e anche tra uomo e donna, insomma, non supera i 2 kg. Niente scuse, allora, ci si deve proprio mettere a dieta!

La pappa reale? Un concentrato di sostanze nutrienti (che fanno bene all’Ape regina)

A questo prodotto delle api sono spesso attribuite proprietà quasi miracolose e viene consigliata come ricostituente dopo un’influenza o per rinforzare le difese immunitarie. In realtà, essendo per natura il nutrimento dell’Ape regina, si può confermare che faccia benissimo…a lei! Il metabolismo umano, ovviamente, non è quello dell’ape e le sostanze contenute nella pappa reale si trovano in realtà in molti altri alimenti che assumiamo regolarmente. Il rischio, tuttavia è un altro: attenzione alla provenienza della pappa reale che acquistiamo, deve essere italiane e prodotto in Italia. Nella pappa reale di provenienza cinese, infatti, più “appetibile” per il prezzo basso, è stato infatti trovato un antibiotico vietato in Europa.

L’ananas è un “bruciagrassi”

Una brutta notizia per chi, desiderando perdere peso, si è “strafogato” di ananas, da diversi lustri indicato come “bruciagrassi”. Non esiste nessuna evidenza scientifica, infatti, che ne attesti questa proprietà. Già in tempo di bufale, poi, la proprietà “miracolosa” è stata imputata alla bromelina, sostanza contenuta nel gambo, la parte del frutto che, normalmente, si tende a scartare. La buona notizia è che chi ha mangiato ananas lo ha sostituito probabilmente ad alimenti più calorici, evitando di accumulare calorie e chili in più. Ecco, in questo senso, possiamo consideralo un “bruciagrassi”!

Lo zucchero di canna ha meno calorie di quello bianco

Gli studi dimostrano invece che lo zucchero di canna e quello bianco raffinato hanno le stesse calorie e valori nutrizionali. Chi è a dieta, per diminuire l’introito calorico può usare un dolcificante naturale a base di stevia.

Il Kamut è un grano antico

In realtà si è sovrapposto il nome commerciale, kamut, un marchio registrato negli USA, a una varietà di grano, il Khorasan (triticum turgidum turanicum), che era sì conosciuto anche dagli antichi egizi e dagli abitanti della Mesopotamia, ma viene oggi coltivato anche in Italia, mentre quello a marchio kamut proviene dal Nord America.

La carne va eliminata dalla dieta

Se non la si elimina per ragioni etiche, una quantità moderata di carne, anche rossa, fino a 300 gr a settimana, non è affatto dannosa per la salute. Anzi, è una vera e propria “sferzata di energia”, con proteine facilmente assimilabili dall’organismo, e sostanze nutritive fondamentali per la crescita, lo sviluppo, al mantenimento delle difese immunitarie e alla riparazione delle ferite. Tanto è vero che chi scegli di essere vegetariano o vegano deve compensare la mancanza della carne nella dieta con legumi, uova, latticini o integratori alimentari.

I grassi fanno male alla salute

Dipende. Dalla quantità. Infatti, i grassi sono indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo ed eliminarli completamente dalla dieta mette a rischio la salute. La percentuale corretta è non più del 30% del totale delle calorie giornaliere, con l’accortezza di scegliere grassi di buona qualità, come quelli contenuti nei pesci “grassi”, i famosi Omega 3, nell’olio extravergine di oliva, nelle mandorle, nelle noci e nell’avocado.