Weekend Milano

A Milano esperienze creative

image_pdfimage_print

Franca Dell’Arciprete Scotti

 

Sempre all’avanguardia, Milano ospita, nell’ambito di un ricco panorama culturale, due mostre di grande originalità dedicate a Elliott Erwitt e a Marina Abramović.

Fino al 15 marzo 2020 il Mudec, Museo delle Culture  di Milano ospita  il lavoro di Elliott Erwitt, un artista che ha fatto la storia fotografica del nostro secolo.

 

USA. New Hampshire. 1958.

 

La mostra “Elliott Erwitt. Family” presenta 60 scatti, con i quali il novantunenne fotografo americano  ha descritto tutte le sfaccettature di un concetto così inesprimibile e totalizzante come quello della famiglia.

La collezione, selezionata per Mudec Photo dallo stesso Erwitt e da Biba Giacchetti, curatrice della mostra, alterna immagini ironiche a spaccati sociali, matrimoni nudisti, famiglie allargate o molto singolari, metafore e finali “aperti”, come la famosissima fotografia del matrimonio di Bratsk.

L’esposizione, promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, è in collaborazione con SUDEST57 e vede il contributo di Lavazza – main sponsor dello spazio Mudec Photo – di cui sposa in pieno la mission, impegnata nel mondo della fotografia fin dal 1993 attraverso il “Calendario Lavazza”, un progetto attraverso cui racconta le storie e descrive la società globale attraverso gli occhi dei più grandi maestri contemporanei dell’arte della fotografia. In particolare, per questo nuovo progetto di Mudec Photo, Lavazza diventa parte attiva, portando in mostra una selezione di scatti di Elliott Erwitt tratti dal Calendario Lavazza 2000 “Families – Ritratti intorno al caffè”, un’edizione speciale che aprì le porte al nuovo millennio, a firma proprio del grande fotografo.

 

 

16bit drum scan made by Amanasalto in Dec 2013

Attraverso i 60 scatti selezionati da Erwitt stesso, che raccontano trasversalmente settant’anni di storia della famiglia e delle sue infinite sfaccettature intime e sociali nel mondo intero, l’artista offre all’osservatore sia istanti di vita dei potenti della terra (come Jackie al funerale di JFK) sia scene privatissime (come la celebre foto della bambina neonata sul letto, che poi è Ellen, la sua primogenita).

Come sempre Elliott Erwitt conduce il suo racconto per immagini senza tesi, in totale sospensione di giudizio. – spiega Biba Giacchetti – Ci racconta i grandi eventi che hanno fatto la Storia e i piccoli accidenti della quotidianità, ci ricorda che possiamo essere la famiglia che scegliamo

www.mudec.it

Alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, fino al  31 dicembre, la mostra “Marina Abramović / Estasi”  presenta il ciclo di video “The Kitchen. Homage to Saint Therese” con cui l’artista serba si relaziona con Santa Teresa d’Avila, una delle più importanti figure del cattolicesimo.

 

 

L’esposizione, curata da Casa Testori, prosegue il connubio, proposto da VanitasClub (parte del Gruppo MilanoCard), tra questa antichissima area di Milano e la video arte con i grandi artisti contemporanei, iniziato nel 2017 con Bill Viola e proseguito poi con Michelangelo Antonioni e Andy Warhol.

 

 

L’opera si compone di tre video, che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna, in cui Marina Abramović, giocandosi in prima persona e usando un linguaggio contemporaneo, rinnova e vivifica un grande tema della tradizione.

L’allestimento, curato dall’architetto Martina Valcamonica, particolarmente suggestivo, conduce  il visitatore a compiere un “cammino” progressivo attraverso la visione delle tre opere.

www.vanitasclub.org/abramovic