Viaggi In Europa

Il Brasile e lo straordinario fascino del Carnevale

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Secondo appuntamento con i fantastici viaggi del Nostro giornalista-fotografo Vittorio Giannella, che in questa occasione ci accompagnerà nel suo viaggio alla scoperta del più grande Paese dell’America Latina, il Brasile.

Da Rio de Janeiro a Buzios fino a Itacarè per perdersi nei suoni e nei balli del più grande Paese dell’ America Latina. Dal 24 al 4 marzo il fascino del carnevale carioca attirerà qui un milione di visitatori che con i suoi colori e carri fantasmagorici rappresenta il “vivere brasiliano” e il più grande spettacolo del mondo.

Siamo arrivati a Rio de Janeiro da poche ore e ci sentiamo subito a nostro agio. Passeggiamo sul lungomare di Leblon, il sole tramonta dietro le guglie granitiche del Morro Dois Irmaos creando una silhouette tra le più celebri al mondo. Da un lato la spiaggia larga e pulita con gli ultimi tira tardi che giocano ancora a pallone, dall’altro le facciate dei palazzi che si susseguono a perdita d’occhio, slavati in fondo, da una leggera nebbiolina di salsedine che si solleva quando l’oceano non è tranquillo.

Tutto è pronto per l’inizio del carnevale carioca più famoso al mondo: domani il sindaco della “cidade maravilhosa”, come da consuetudine incoronerà il Re Momo, antico personaggio greco che rappresenta il martedì grasso. Nei quattro giorni di festa ritmi e colori esplodono, quattro giorni in cui si mandano “a quel paese” tutti problemi e le preoccupazioni. Il rumore di fondo sarà la musica samba ballata da statuarie ragazze vestite di costumi sfarzosi e colorati, dapprima nei vari quartieri della capitale poi, nel clou della festa, il 4 marzo, 80.000 mila persone assisteranno all’esibizione nel Sambodromo, di sei scuole di samba, che si daranno battaglia in una gara infinita, sotto gli occhi attenti di quaranta giudici che assegneranno i punti e designeranno il vincitore, in base ai balli e ai carri allegorici preparati con cura durante tutto l’anno. Un’ottima occasione per i turisti di imparare a ballare, conoscere e approfondire la cultura carioca, caricarsi di energia pura, di emozioni e musica.

L’oceano che bagna gli oltre 7.400 chilometri di costa con spiagge meravigliose, esplorate per la prima volta dal nostro Amerigo Vespucci nel 1499, poco più in là, foreste di smeraldo e una natura prorompente. Queste le credenziali del Brasile, immensa nazione, la quinta al mondo, con soli 190 milioni di abitanti, crogiolo di razze e culture, che ne fa una delle mete più desiderate dai turisti italiani, attratti dalle sue multi sfaccettature: musica, arte, storia e tradizioni e nel contempo dalla natura e dal mare. Difficile non innamorarsi di un posto così, a contatto con gente solare e amichevole. Inutile nasconderselo, la violenza, la povertà e le favelas esistono ancora, ma la sicurezza è aumentata col crescere del benessere sociale: trovarsi in situazioni pericolose può capitare qui come a Palermo o a Milano in certe ore e in certi quartieri.

Decine di persone in short e costume da bagno, anche volti noti dello spettacolo e del jet set mondiale, fanno footing sull’Avenida Atlantica di Copacabana,  i quattro chilometri di lungomare per antonomasia di Rio de Janeiro, e visto che non abbiamo molto tempo a disposizione una tappa non deve assolutamente mancare: la visita al MAC, acronimo di Museo di Arte contemporanea, progettato dall’architetto entrato nella storia dell’architettura mondiale, Oscar Niemeyer, scomparso a 103 anni. Una costruzione avveniristica tutta cemento e vetro che assomiglia a un disco volante atterrato nella baia di Niteroi (www.macniteroi.com.br). Per gli amanti di botanica tappa d’obbligo è il Jardim Botanico, nel cuore della città, ci accoglie con il monumentale viale di palme imperiali e le numerose specie di orchidee. Un caffè nella liberty Confeitaria Colombo affollata di gente seduta ai tavolini sui due piani di questa splendida struttura, e partiamo per raggiungere Angra dos Reis, regina della Costa Verde, a 160 chilometri d’auto a sud di Rio.

La rodovia (autostrada) Rio-Santos attraversa una fitta vegetazione chiamata Mata Atlantica, che, nelle rare radure , lascia intravedere la gran parte delle 360 isole che formano l’arcipelago di questa parte di costa. Davanti a un bicchiere di capirinha e agua de coco fredda ci rilassiamo con yoga e massaggi su una palafitta del Pestana Angra; davanti, il mare color smeraldo, specchia un cielo immobile e qua e là blocchi di granito arrotondati da secoli di lavorìo delle onde, oggi attrezzati con ombrellone e sdraio.

Isole di granito più grandi, al largo, ospitano belle ville di vip e gente che conta di Rio, con il green direttamente sull’oceano. L’aria più fresca serale spazza via il velo di nubi, purifica l’anima e i sensi si rilassano. Rifocillati da un abbondante colazione a base di frullati di frutta fresca iniziamo il trasferimento sulla Costa do Sol più precisamente a Buzios, la Saint-Tropez brasiliana, fino agli anni 60 tranquillo villaggio di pescatori, fino a quando Brigitte Bardot cominciò a frequentarla, innescando così la vocazione turistica di questa piccola penisola, ricca di spiagge incantevoli e smisurate, bianche e rosa. Si trova a due ore d’auto a nord di Rio: dall’alto della collina lo sguardo abbraccia tutto il golfo di Buzios puntellato dai raffinati hotel di charme.

Oggi il piccolo villaggio di pescatori ospita più di un milione di turisti all’anno, attirati dalle numerose spiagge, tutte differenti, tra cui spicca quella di Ferradurinha, eletta tra le dieci più belle al mondo, e altre, più esposte ai venti, adatte per chi pratica kite surf e windsurf con onde grandi e tecniche. L’arteria principale del paese si chiama Rua das Pedras, dove si affacciano numerosi negozi e gallerie d’arte oltre agli immancabili “churrascarias”, dove si mangia dell’ottima carne alla griglia che si paga a peso. Da non perdere uno dei piatti forti brasiliano: il linguado, specie di sogliola gigante privo di lische. Il lungomare Orla Bardot è il posto più animato di Buzios, i pescatori di ritorno da una battuta di pesca riparano le reti direttamente sulla spiaggia, il mare cambia sfumature di continuo, l’ultima luce lo inonda: quanto può far sognare un tramonto.

Di sera i locali si animano e anche noi ci uniamo per tirar madrigale (tirare mattina). Ancora assonnati risaliamo la costa fino a Porto Seguro e alla splendida località di Trancoso, con la sua celebre spiaggia, poi arriviamo a Itacarè, cittadina circondato da bellissima macchia atlantica e infinite spiagge, ideali, specie a maggio e giugno, per chi ama il surf. Noi più semplicemente facciamo un bagno sulla spiaggia di Taipus de Fora, nota in zona perché all’ora della bassa marea, lascia scoperte piscine naturali cristalline dove è inevitabile fare snorkeling, e, per i più coraggiosi, a due passi da qui ci si può lavare dalla salsedine facendo due tuffi nelle acque scroscianti della cascata Tijuipe, come dei veri Tarzan. Siamo nel nord est brasiliano, nei luoghi descritti da tanti racconti dello scrittore Jorge Amado, qui si davano appuntamento Leonardo Di Caprio e Giselle Bundchen per non tralasciare un po’ di gossip.

L’atmosfera è informale e rilassante, ideale per chi desidera una vacanza del dolce far niente e della buona cucina. Ci godiamo questi altri due giorni prima della partenza, nel bellissimo Txai resort, una quarantina di bungalow a pochi passi dalla spiaggia di Itacarezinho. Poi i sintomi della “saudade”inconfondibili, e voglia già di ritornare in questo meraviglioso paese, per continuare a stupirci e a meravigliarci.

Testo di Vittorio Giannella