Ricette di viaggio

Ricette di Viaggio: Milano

image_pdfimage_print

SECONDO GIORNO

Ci si immette dalla tangenziale Est o Ovest sulla SS 36 e si esce a Monza Centro per partire alla scoperta della Brianza. Emblema della città è il Duomo con la facciata in marmo bianco e verde e il campanile. Presso il tabernacolo, è conservata la celebre Corona Ferrea, simbolo del potere dei re Longobardi, che di Monza fecero la loro capitale. Usciti dalla cattedrale, si accede al Museo del Tesoro del Duomo (www.museoduomomonza.it) che conserva cimeli di arte gotica longobarda, tra cui la Corona Votiva della regina Teodolinda. A pochi passi si trova Piazza Roma, sulla quale si affaccia l’imponente l’Arengario, il Palazzo Comunale costruito nel XIII secolo. In fondo a Viale Cesare Battisti si trova invece la grandiosa Villa Reale (www.villarealedimonza.it) fatta costruire da Maria Teresa d’Austria nel XVIII secolo, circondata dall’immenso Parco di Monza. Nel circuito dell’Autodromo si tiene ogni anno il Gran Premio di Formula 1. La giornata, e l’itinerario, si chiudono in dolcezza con una fetta di Torta al latte, il dolce tipico preparato con pane, cacao, amaretti, uvetta e pinoli.

RICETTA: Risotto alla milanese

Il primo compare l’8 settembre 1574 in occasione di un banchetto di nozze quando, per fare uno scherzo allo sposo, gli amici fecero preparare un risotto colorato con lo zafferano. Bisogna aspettare il 1809 quando un autore anonimo pubblica in un ricettario il “Riso in padella” con zafferano. Nel 1929 il celebre cuoco milanese Felice Lurasch completa il nome del piatto in “Risotto alla milanese giallo”.  Il 14 dicembre 2007 il Comune di Milano ha concesso la Denominazione Comunale (De.Co) al Risotto alla Milanese.

Ingredienti

  • 400 gr di riso carnaroli
  • ½ cipolla bianca
  • 240 gr di burro
  • 150 di midollo di manzo
  • 2 bustine di zafferano
  • 1 bicchiere di vino bianco fermo
  • Parmigiano Reggiano grattugiato q.b.
  • 1 litro di brodo di carne
  • Sale q.b

Tritate la cipolla e soffriggetela con il butto e le midolla di manzo. Diluite con un poco di brodo. Aggiungete il riso, amalgamate bene e sfumate con il vino bianco. Sciogliete le bustine di zafferano nel brodo e aggiungetelo a poco a poco al riso, fino a completare la cottura. A fuoco spento, mantecate con burro freddo e Parmigiano Reggiano grattugiato.

Il vino: San Colombano Bianco Doc, un vino dal profumo fruttato con piacevoli note di vanigia. Si accompagna a risotti, formaggi freschi e stagionati.

Dove comprare: Azienda Agricola Bossi Stefano, via IV Novembre 14/4, San Colombano al Lambro (MI), tel 0371/897061, www.vinibossi.it

RICETTA: Costolette alla Milanese

E’ uno dei piatti simbolo della cucina lombarda, ma la “cotoletta” in realtà è una costoletta, tagliata con l’osso tra la prima e la sesta vertebra di una lombata di vitello e dallo spessore di 3 o 4 cm, come è stato certificato nel 2008 dal Comune di Milano in occasione del riconoscimento della De.Co.

Ingredienti

  • 4 costolette di vitello alte circa 3 cm
  • 1 cucchiaio di farina bianca
  • 2 uova
  • 200 gr di pane grattugiato
  • 300 gr di burro chiarificato
  • Sale q.b.

Eliminate eventuali ossicini laterali senza battere la carne. Sbattete le uova e grattugiate il pane secco. Passate ogni lato di ciascuna fettina nella farina, poi nell’uovo e nel pangrattato, avendo cura di fare aderire bene la panatura. Mettete il burro a soffriggere in una padella, poi aggiungete le costolette e lasciate ben dorare su entrambi i lati. Scolatele sulla carta assorbente e salate.

Il vino: Colline del Milanese IGT Rosso Bonarda, un rosso dal profumo fruttato, corpo medio e gusto fine.

Dove acquistare: Azienda Agricola Gruppo Vignaioli, via della Capra 15, San Colombano in Lambro (MI), tel 0371/898733, www.gruppovignaioli.it

RICETTA: Ossibuchi alla milanese

L’origine di questo piatto risalirebbe al Settecento, quando si cucinava senza il pomodoro, che viene aggiunto solo alla fine del XVIII secolo.

Ingredienti

  • 4 tranci di stinco di vitello alti circa 4 cm e 300 gr l’uno, tagliati nella parte bassa
  • 50 gr di burro
  • Farina bianca q.b.
  • ¼ di cipolla tritata
  • 1 mestolo di brodo
  • 1 cucchiaino di salsa di pomodoro

Per la gremolada

  • Buccia di limone grattugiata
  • ½ spicchio di aglio
  • 1 acciuga
  • Prezzemolo tritato

Imbiondite la cipolla con il burro, infarinate gli ossibuchi e rosolateli da entrambi i lati. Aggiungete il mestolo di brodo, la punta di salsa di pomodoro, il sale e coprite il tegame. Portate a cottura a fuoco lento per circa un’ora e mezzo, finché gli ossi buchi non avranno un aspetto glassato. Preparate la gremolada con un trito di prezzemolo, aglio, acciuga e buccia di limone e aggiungetelo prima di servire gli ossi buchi. Si accompagnano bene con il risotto allo zafferano o con la polenta.

Il vino: Roverone “Nettare dei Santi”, un rocco Collina del Milanese IGP, composto da uve Barbera (40%), Croatina (40%), Merlot e Cabernet Sauvignon.

Dove acquistare: Azienda Agricola Nettare dei Santi, via Capra 17, San Colombano al Lambro (MI), tel 0371/200523, www.viniricciardi.com

COME ARRIVARE

In auto: Milano si raggiunge percorrendo l’A8 da Como e Varese, l’A4 da Torino, l’A7 da Genova e l’A1 da Bologna, poi tangenziale Ovest. A1 e A4 da Bergamo, poi tangenziale Est. In treno: sono presenti tre stazioni: Centrale, Cadorna e Garibaldi.

DOVE MANGIARE

Trattoria Nuovo Macello, via Lombroso 20, Milano. Tel 02/59902122, www.trattoriadelnuovomacello.it. Locale storico, aperto nel 1928 e con una solida tradizione familiare dal 1959. Cucina tradizionale milanese. Menù degustazione € 33 a persona.