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WHEN: Lodi e Montecarlo

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LODI

Di Giuseppe Ortolano.

Secondo appuntamento con la rubrica “When” di Giuseppe Ortolano: è il turno della Cattedrale Vegetale di Lodi e del Festival di Montecarlo.

Ingiustamente trascurata dal turismo Lodi riserva ai visitatori curiosi piacevoli sorprese. Partendo dalla Cattedrale Vegetale pensata e progettata dallo scomparso Giuliano Mauri, l’esponente italiano della land art e dell’arte ambientale nato proprio in questa cittadina lombarda. Un luogo di culto e aggregazione laico dedicato alla forza della natura e ai suoi silenzi. La Cattedrale, che inaugura con l’arrivo della Primavera, si trova sulla riva sinistra del fiume Adda ed è costituita da 108 colonne di legno, per un’altezza di 18 metri e una lunghezza di 72 metri. La struttura ospita altrettanti alberi, guidandone la crescita. Un’opera affascinante, che da sola vale la visita anche se vi consiglio di non dimenticare il centro storico di Lodi, città fondata da Federico Barbarossa. Da vedere la Grande Cattedrale, il rinascimentale Santuario dell’Incoronata, Piazza Broletto e l’ottocentesco ponte sull’Adda dagli archi ribassati, un piccolo capolavoro dell’architettura moderna. http://turismolodi.it

Dove mangiare
La cucina tradizionale riletta in chiave innovativa. È quella che si degusta nelle sale del cascinale settecentesco che ospitano il ristorante La Coldana. Vasta scelta di vini, nella cui lista è piacevole perdersi.
www.lacoldana.com
Dove dormire
Per dormire nelle ampie ed accoglienti camere di un edifcio rurale risalente al Quattrocento, che la leggenda vuole abitato da sei monaci, alloggiate alla Cascina Sesmones, immersa nel verde della campagna lodigiana, a pochi chilometri dal centro storico. Elegantamente ristruttarato, mantiene suggestivi particolari storici pur non rinunciando alle comodità dei giorni d’oggi. Per scoprire che anche la campagna lombrda ha il suo fascino.
www.cascinasesmones.it

MONTECARLO – festival printemps des arts

Una piccola incursione oltre confine per godersi uno dei più interessanti festival primaverili. Nel lusso del piccolo principato affacciato sul mare si spazia dalla musica rinascimentale alla contemporanea ed elettroacustica. Tra i tanti interpreti di fama internazionale Hélène Grimaud, pianista francese dal talento straordinario e precoce, ribelle e bellissima; la Frankfurt Radio Symphony; le Filarmoniche di Monte-Carlo e di Nizza; l’ensemble Les Siècles e l’Orchestra congolese Kinshasa. Il Monaco Music Forum occupa differenti sale dell’Auditorium Rainier III per una giornata di spettacoli di teatro, musica, danza e installazioni. Tra un concerto e l’altro non dimenticatevi di visitare il Museo oceanografico, costruito a fianco della mitica Rocca di Monaco. Nato oltre un secolo fa (è stato il primo acquario che ho visitato) ospita oltre 6.000 esemplari, dagli squali alle tartarughe marine. Al ritorno fermatevi ai Balzi Rossi, proprio al confine italiano, con l’area archeologica delle grotte e il Museo Preistorico.
www.printempsdesarts.mc

Dove dormire
I prezzi dei locali di Montecarlo non sono particolarmente convenienti quindi vi propongo di ritornare in Italia per provare la cucina de Il Giardino del Gusto, piccolo ristorante nel centro di Ventimiglia. Un giovane chef mette in tavola piatti creativi con una particolare attenzione al pescato del mar Ligure e ai prodotti biodinamici. http://ilgiardinodelgusto.com
Dove dormire
Meglio dormire in Italia, si spende decisamente meno. Niente di particolarmente elegante ma l’Hotel Posta di Ventimiglia, con oltre ottanta anni di storia, accoglie i suoi ospiti in modo impeccabile. Camere ampie e attrezzate (con wifi gratuito), un’ottima prima colazione e il garage privato.
www.postahotel.net