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Weekend medievale nel cuore toscano: il borgo di Bagnaia

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Se il 2017 è stato dichiarato dall’ONU Anno Internazionale del Turismo Sostenibile, anche noi in Italia abbiamo voluto dire la nostra. Con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio naturalistico, umano, culturale e artistico del Bel Paese, il 2017 è stato inaugurato come l’Anno dei Borghi. E come potete immaginare proprio in uno di questi borghi, custode della nostra storia, abbiamo avuto il piacere di soggiornare un weekend. Immerso nei bellissimi paesaggi della Toscana, il borgo rurale di Bagnaia ha origini antiche, radici che si perdono nell’Alto Medioevo quando i contadini della fertile campagna del fiume Merse trovarono sicuro e confortevole rifugio attorno alla rocca del feudatario locale. La prima testimonianza scritta in merito di cui siamo a conoscenza si colloca nel 1081, seguita negli anni a venire da ulteriori testimonianze che vedono coinvolte figure come l’Imperatore Federico I (il celebre Barbarossa) e ben due pontefici, Alessandro III e Innocenzo III.

Bagnaia ha visto un lungo periodo di floridità essere seguito da un progressivo spopolamento dovuto anche alle epidemie che devastarono il territorio. Soltanto verso la fine del ‘400 il borgo iniziò la propria rinascita grazie al notabile Jacopo Bichi, il quale acquistò l’intera tenuta con case, campi coltivati, sorgenti e boschi. La famiglia Bichi, come del resto era abitudine di molte famiglie nobili senesi, investì poi nel territorio permettendo a Bagnaia di risorgere dalle ceneri dell’abbandono e riacquistare una propria autonomia. La storia moderna di Bagnaia, al pari dei più suggestivi borghi delle Terre di Siena, è rimasta legata alle tradizioni delle origini e alla civiltà contadina, che ne hanno caratterizzato la struttura insediativa con abitazioni rurali spontanee arroccate attorno all’antica chiesa parrocchiale dedicata ai santi Anastasio e Vincenzo. Al giorno d’oggi, la cura degli attuali proprietari ha destinato il villaggio a struttura di ricezione confortevole.

Splendore moderno in un contesto medievale

Nel cuore della campagna toscana, La Bagnaia Golf & Spa Resort si presenta come un luogo di pace e di silenzio. Con i suoi 1100 ettari di terreno, di cui 600 di boschi e giardini, questo antico borgo medioevale è l’incontro tra cultura, storia e tradizione; la natura regna sovrana in questo paradiso dove caprioli, fagiani, lepri e cavalli vivono liberi. Il resort si aggiunge alle proprietà di alto livello che compongono la Curio Collection by Hilton, una unione che – secondo le parole della proprietaria Marisa Monti Riffeser – potrà offrire esperienza di scoperta autentica affinate dal servizio e dalla coerenza del brand Hilton. Questo angolo di relax, dove rifugiarsi se si vuole sfuggire per un paio di giorni alla caotica ruotine quotidiana, si compone come abbiamo già detto del borgo di Bagnaia ma anche della stazione di dogana di Filetta, anch’essa risalente attorno al 1100. Tutte le 99 camere godono della vista sulle colline toscane e sono arredate nei colori caldi del rosso e del giallo, un arredamento che si sposa con elementi appartenenti alla collezione familiare, rari pezzi d’antiquariato cinesi ed europei raccolti in giro per il mondo.

Durante il nostro soggiorno abbiamo approfittato di alcuni momenti di benessere, come la passeggiata nei boschi di querce, cerri e olmi: due chilometri e mezzo di sentierini ben indicati dalla segnaletica dove si possono incontrare daini, caprioli e cinghiali. Una visita a The Buddha Spa è stata d’obbligo, per immergerci nelle acque termali naturali proveniente dall’antica fonte di Santa Caterina – la cui temperatura varia dai 36 ai 38 gradi – e scoprire che il nome Bagnaia deriva proprio da questa antica usanza di “bagnarsi” nelle acque. Se poi voleste concedervi un ulteriore svago prima della cena, il campo da golf con l’annessa club house fa al caso vostro: copre 120 ettari tra distese collinari laghi. Un percorso da non mancare per gli appassionati di sport. Infine, per soddisfare il palato ci siamo affidati alla creatività contemporanea dello chef Alessandro Chiesa, assaporando piatti locali reinterpretati. Una vera e propria evasione sensoriale dove anche un piatto tipicamente senese come il cinghiale arrostito viene esaltato dall’innovazione.

Immerso nel verde e nelle bellezze della natura incontaminata, rivisitato conservando la sua essenza antica, La Bagnaia Golf & Spa Resort permette di respirare gli odori antichi e gustare i sapori della tradizione. A soli 12 chilometri dalla città di Siena (Patrimonio dell’Umanità nonché una delle destinazioni turistiche più apprezzate d’Italia), dove Piazza del Campo, la Torre del Mangia, il Duomo di Siena e la cattedrale di Santa Maria Assunta aspettano solo di essere visitate. Il resort permette dunque agli ospiti di raggiungere con facilità le numerose attrazioni della città e le aree circostanti ricche di attrazioni e di un’eccellente tradizione eno-gastronomica.

 

Alessandra Borgonovo