Renault Koleos
WEEKEND-CAR PREMIUM

Weekend gastronomico in Valsassina con la Renault Koleos

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Le temperature scendono, arriva la neve, è la stagione del turismo invernale. Dove portiamo un SUV a trazione integrale come la nuova serie della Renault Koleos? Oltre al classico weekend sciistico, le montagne del nord Italia offrono anche molte occasioni per assaporare, in senso letterale, una tradizione gastronomica di altissimo livello, lontana dalle mode televisive ma proprio per questo autentica, dove si mangia (benissimo) sul serio e non si fanno giochetti con le parole straniere davanti ad enormi piatti semivuoti. La Lombardia è piena di luoghi con queste caratteristiche, c’è solo l’imbarazzo della scelta; ad esempio, appena terminata la Brianza e oltrepassata Lecco, salendo troviamo subito la Valsassina. La meta per la nostra prova della Renault Koleos.

 

DESIGN E INTERNI, IL LUSSO DELLA RENAULT KOLEOS

Renault Koleos

Abbiamo provato la Renault Koleos nel suo allestimento top di gamma, il prestigioso Initiale Paris. Il design della nuova generazione di questo SUV dalle dimensioni medio-grandi (segmento D), firmato da Alexis Martot, segue l’impronta stilistica della berlina Talisman. La parte anteriore è dominata dalla grossa losanga Renault al centro di un’ampia calandra cromata che ingloba i gruppi ottici; la firma luminosa a C delle luci full LED caratterizza la famiglia delle più recenti vetture di questa marca; il paracolpi sul sottoscocca ci ricorda che questo SUV non disdegna le escursioni fuori dall’asfalto. Le nervature sul cofano regalano una certa decisione al look generale.

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La fiancata è allo stesso tempo dinamica ed elegante, merito anche degli sbalzi molto corti e soprattutto di un sapiente gioco di linee. Ad esempio quella alla base del cofano che parte dallo spigolo dei fari e finisce nel logo Initiale Paris su fondo nero lucido e dal bordo cromato. Oppure la modanatura nello stesso stile sul fondo della vettura, così come il doppio bordo dei parafanghi. Molto elegante il disegno dei cerchi in lega. Le barre del tetto cromate e il piccolo spoiler posteriore completano questo gradevole aspetto della Koleos. Nella coda si notano soprattutto i gruppi ottici che si estendono fino al centro, ad incontrare la losanga, creando la firma grafica (tridimensionale in questo caso) delle Renault più recenti. Vistosa anche la cromatura che avvolge e unisce i due terminali di scarico.

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Gli interni della nuova Renault Koleos Initiale Paris sono molto spaziosi ed eleganti. Le dimensioni abbondanti permettono un’abitabilità da primato: lunghezza 4.673 mm, passo 2.705 mm, larghezza 1.843 (2.063 con i retrovisori), altezza 1.678 mm. I sedili anteriori hanno regolazioni elettriche ad otto vie; seduta e schienale sono riscaldati (e raffreddati d’estate). Rivestimenti in elegante pelle nappa in pieno fiore, materiale morbido anche per i pannelli, volante rivestito in pelle con inserti in cromo satinato. Anche i portabicchieri anteriori possono essere riscaldati o refrigerati. Lo spazio per i passeggeri è molto ampio, anche dietro non ci sono problemi per chi ha una corporatura più abbondante. Il bagagliaio non è certo avaro, il volume di carico varia da 498 a 1.706 litri.

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La plancia è dominata dal grande display centrale verticale da 8,7 pollici touch, uguale a quello della Talisman. E’ il cuore del sistema multimediale R-Link 2 che comprende la compatibilità con gli smartphone Apple CarPlay e Android Auto. La maggior parte dei comandi è integrata in questo schermo con parecchi menu: troppi, con troppe conferme da dare; un’automobile non deve essere un telefonino. In compenso i pochi pulsanti rimasti sono troppo piccoli.

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I comandi vocali sono attivabili da un pulsante sulla razza destra del volante. Tuttavia la signorina che risponde è un po’ dura d’orecchi e anche abbastanza ottusa, perché i comandi vanno urlati e anche così spesso non li capisce. Decisamente infelice, come in altri modelli della marca, il blocchetto per selezionare stazioni radio o brani musicali, dietro il volante, invisibile mentre si guida. Anche i pulsanti per la trazione integrale, a sinistra del cruscotto e molto in basso, non sono nella posizione migliore.

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E’ invece eccellente il sistema di parcheggio semiautomatico, attivabile col pulsantino sotto il display. Funziona in modo impeccabile per diverse tipologie di parcheggio; molto utile quando lo spazio disponibile è risicato e la visibilità è limitata. A proposito di visibilità: il poggiatesta posteriore centrale dà molto fastidio, perché occupa una zona critica del campo visivo nello specchietto retrovisore interno, letteralmente nasconde i veicoli che seguono da vicino.

 

VALSASSINA, TANTE PICCOLE LOCALITA’ PIENE DI SORPRESE

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Valsassina, dicevamo. Arrivarci è semplice. Da Milano si deve entrare nella strada statale 36, direzione Lecco. Arrivati a Civate si deve scegliere se percorrere la recente e veloce galleria che evita l’attraversamento di Lecco oppure passare dal tracciato antico che costeggia il lago. Se non si ha fretta e si vuole sopportare il traffico del capoluogo, la “litoranea” è certamente più suggestiva. Ma nelle gallerie si fa molto prima. In ogni caso si devono mantenere come punti di riferimento Abbiadia Lariana, Mandello del Lario e Varenna. Invece la diramazione della statale 36 (verso est) conduce verso la Valtellina ma questa è una meta per un’altra occasione.

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Bellano, sul Lago di Lecco, si estende con le sue frazioni fino all’inizio della Valsassina

Uscendo dalle gallerie ci ritroviamo sul lungolago, superiamo Varenna e arriviamo a Bellano, altra località turistica importante tipicamente lacustre. Qui cominciamo la salita, imboccando la provinciale 66, seguendo le indicazioni per Taceno. La Valsassina comprende un territorio di 18 comuni: Ballabio, Barzio, Casargo, Cassina Valsassina, Cortenova, Crandola, Cremeno, Introbio, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Premana, Primaluna, Taceno e Vendrogno.

Uno dei panorami che si possono ammirare salendo sopra Vendrogno. Credit: Paolo Mutti, CC 2.0

C’è molto da vedere e scoprire, in ogni stagione. Escursioni, sentieri, panorami, gastronomia, c’è solo da scegliere. Una miriade di piccole aziende agricole attrezzate ad agriturismo, bed & breakfast, rifugi vari. Potete trovare dettagli specifici andando su www.lavalsassina.com.

Soffermandoci sulla cucina, qui la parola “locale” ha un valore importante. La maggior parte delle aziende agricole della zona aderisce al consorzio Terre alte Lecco. Si parla spesso sui media (a vanvera) di economia a chilometri zero. Qui invece il significato è veritiero e preciso: queste aziende hanno quasi tutte un agriturismo e producono (cioè allevano e coltivano) sul posto effettivamente ciò che poi servono in tavola ai clienti. Il surplus viene venduto alle altre aziende del consorzio e ai mercati agricoli della zona. Una forma molto efficiente di approvvigionamento, che fa risparmiare notevoli risorse e garantisce la provenienza tipica, e quindi la qualità e l’originalità, dei prodotti cucinati. Maggiori informazioni su terrealtelecco.it.

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Vendrogno è nel cuore dell’Alta Valsassina

Come destinazione del nostro viaggio abbiamo scelto Vendrogno. Si deve salire parecchio, tanti tornanti su una strada molto stretta, però i mezzi spargisale sono puntuali ed efficienti. Insomma, un percorso proprio adatto al nostro SUV 4×4 Renault Koleos. Vendrogno è un comune di circa trecento abitanti e il municipio si trova a quota 750 metri, a 7 Km di strada da Bellano. Ma il territorio comunale si estende parecchio, comprende 7 frazioni e arriva proprio alle pendici del monte Muggio. Oltre alle attrattive naturali e gastronomiche c’è anche il Museo del latte e della storia della Muggiasca (www.muu-vendrogno.it).

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Un’altra veduta della Valsassina dal basso

Salendo ancora rispetto al centro, senza mai lasciare la provinciale 66, oltrepassiamo la frazione Mosnico e quasi subito arriviamo a Sanico, all’inizio dell’Alpe Camaggiore. Qui comincia la lunga serie di aziende agricole. Ad esempio l’agriturismo Bon Pra’. Classica atmosfera familiare e vera ambientazione montana, tavoli con vista sulla valle, personale (cioè i proprietari e i loro familiari) estremamente gentili, alla mano e autenticamente competenti e appassionati della loro attività. Un menù che più caratteristico non si può: antipasti con giardiniera di peperoni e formaggette, risotto ai mirtilli, zuppa di ceci e funghi porcini, stracotto di manzo con polenta taragna, coniglio disossato all’aceto balsamico. E molto altro ancora.

Info: Bon Pra’ – Via per Noceno – 23838 Vendrogno (LC) – Tel. 339.4552488 – agribonpra@tiscali.it.

 

LA RENAULT KOLEOS FA VIAGGIARE NEL MASSIMO RELAX

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La Renault Koleos è un SUV fatto per godersi viaggi lunghi in completo relax, perché il comfort è veramente notevole. L’esemplare da noi provato ha il motore diesel dCi 2.0 da 175 cavalli, coppia massima di 380 Newton metri tra 2.000 e 3.000 giri. E’ abbinato alla trasmissione automatica CVT X-Tronic (in modalità manuale sequenziale rende disponibili sette rapporti) e alla trazione integrale inseribile. Il modo più logico per guidarlo è lasciarlo fare, con calma e senza stress; in queste condizioni ottiene i migliori consumi (dati della casa: 5,9 litri per 100 Km). Ciò non toglie che quando è necessario sia in grado anche di sfruttare la sua potenza. D’obbligo in questo caso spostare la leva del cambio sulla posizione manuale; purtroppo non ci sono i paddles, le levette al volante, un’assenza importante al giorno d’oggi in questa classe di prezzo. Koleos sa andare di fretta, quando si vuole. Resta comunque un SUV, alto e pesante (1.754 Kg), non è fatto per correre. Ma si viaggia sempre in elevata sicurezza. Massa e forma si sentono sulle prestazioni: accelerazione 0-100 in 9,5 secondi e velocità massima i 192 Km/h.

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Due parole sulla trazione integrale. E’ gestita elettronicamente. Una volta attivata tramite il pulsantino sotto il cruscotto, la centralina invia sempre la coppia all’anteriore nelle situazioni normali, trasferendola dietro nella percentuale necessaria. Su strada, ciò aiuta ad avere un comportamento neutro in curva. Sul cruscotto appare un indicatore che dice in tempo reale quanta coppia è smistata sui due assi. Nelle situazioni più difficili, quindi neve, fango, ghiaccio o fuoristrada, si può attivare il blocco del differenziale. In questo caso la coppia è ripartita al 50% tra i due assi. Per quanto riguarda l’uso in offroad, l’ampia altezza da terra di 215 mm consente di arrivare più o meno dappertutto; anche gli angoli specifici (attacco 19°, uscita 26°) permettono di superare la maggior parte degli ostacoli fuori dall’asfalto. Per avere di più, ci vuole un vero fuoristrada, un veicolo nettamente diverso.

La Renault Koleos Initiale Paris 4×4 ha un prezzo di listino chiavi in mano di 43.250 euro. Gli equipaggiamenti di serie esclusivi di questo allestimento comprendono cerchi in lega da 19 pollici con disegno specifico, vetri laminati laterali, sedili rivestiti in pelle nappa, sedili anteriori riscaldati e ventilati, impianto audio premium Bose da 13 altoparlanti. Tutto questo in aggiunta agli accessori già inclusi negli altri due allestimenti, Zen e Intens, molto completi.