Weekend green in Trentino con la nuova Audi Q4 e-tron, inarrestabile fino a 520 km

di NICOLA D. BONETTI

 

Un fine settimana particolare, di stile, tra montagne, laghi e Parchi per provare un concetto nuovo di auto elettrica e turismo sostenibile. Con la neonata sport utility Q4 e-tron, l’obiettivo è  un “green weekend”, tra parchi e natura, però senza ricaricare in due giorni. Perché le nuove Q4 e-tron, secondo le versioni, hanno autonomia che può arrivare fino a 520 km.

La nuova Q4 e-tron

Presentiamola per comprenderla: è la sola sport utility compatta premium nativa elettrica sul mercato. Ripetiamo parola per parola: sport utility si dimostra rapidamente per forma e funzione, le ruote sono alte e anche lo spazio libero dal suolo di 18 centimetri è adatto al ruolo; in più sulla versione “55” al vertice della gamma c’è la trazione integrale quattro. La compattezza è altrettanto semplice da valutare, essendo lunga poco meno di 4,6 metri. Premium, trattandosi di Audi è una certezza: da notare che finora nessun altro costruttore aveva mai spinto il genere verso dimensioni così ridotte, e la ragione non è evidente ma deriva dalla successiva categorizzazione; prima però aggiungiamo che il concetto premium è sostenuto dai contenuti innovativi e dalla qualità sempre elevata. Nativa elettrica: il progetto realizzato sul pianale modulare MEB del Gruppo VW dedicato alle vetture a batteria le colloca nella zona centrale, ottimale sia per il baricentro sia per la relativa distribuzione tra anteriore e posteriore.

Forme inedite

La linea è nuova e di rottura: giovane per enfatizzarne l’accessibilità economica, dai prezzi alle innovative formule di noleggio, persino per un mese o un solo giorno. L’immagine è sportiva, il frontale ha la calandra single frame ottagonale estesa, con maggior imponenza verticale. Attorno c’è l’inedita mascherina nera che lega i fari (full-led o Matrix con quattro diverse firme luminose selezionabili) alla calandra, avvolgendola per scendere alle prese d’aria.

La fiancata è diversa da qualsiasi altra Audi pur avendo richiami da Q2 a Q8: filante con parafanghi bombati che però smussano le forme squadrate del marchio, raccordandosi con la coda dove le luci sono unite e l’estrattore alla base rafforza l’immagine da sport utility.

Si parte da Verona

Il percorso prevede in tutto circa 300 km: dovremmo farcela considerando l’autonomia dichiarata da 442 a 487 km, ma la teoria è spesso diversa dalla realtà. Perché le auto elettriche hanno un paio di nemici in agguato: l’autostrada e le salite. Sulla prima basta non correre troppo, per le altre – non potendo evitare le montagne – inutile illudersi che in discesa si recuperi: la differenza di consumo è 4 (o 5) a 1, cioè si consumano da 40 a 50 kWh/100 km contro 10 in discesa, pur usando bene la rigenerazione.

Torniamo al viaggio: regoliamo su Efficiency che in autostrada limita la velocità a 130 km/h (ma premendo a fondo il pedale si sblocca per qualsiasi eventualità), e con la gestione predittiva tutto potrebbe funzionare al meglio. AutoBrennero, prima tappa a Rovereto per visitare una mostra al Mart, poi nuovamente autostrada fino a Trento Sud per dirigerci verso le montagne, imboccando la Valle dei Laghi, il cui paesaggio merita.

Vita a bordo

L’abitacolo offre spazio e abitabilità da segmenti ben superiori: restando in ambito Audi, certe misure interne sono da Q7. Come è stato possibile? Semplicemente per il progetto “nativo elettrico” che ha permesso di ragionare senza i vincoli della meccanica. Così Q4 e-tron ha abitabilità elevatissima per cinque passeggeri e il volume di carico spazia da 520 a 1.490 litri.

Non solo: anche l’ambiente è diverso, compie un balzo rispetto a ogni altra Audi, superandone l’immagine tradizionale. Design giovane e sportivo, mostra subito il volante con corona tagliata alla base e alla sommità e dotato di superfici tattili sulle razze. La strumentazione è digitale e il cruscotto cambia forma rispetto alla tradizione; al centro della plancia, dall’alto, il display centrale touch è da 10,1 a 11,6 pollici, ed è solo il primo dei tre livelli, con la parte centrale sospesa per aggiungere spazio utile. Sul parabrezza, l’head-up display esordisce con la realtà aumentata, lanciando il modello nel mondo premium.

In montagna

Tra la Valle dei Laghi e la Val Rendena, non passiamo da Tione ma teniamo la destra, salendo lungo la Provinciale 34: poco trafficata e scorrevole, invita a mettere alla prova le qualità dinamiche di Q4 55 e-tron quattro, l’unica con trazione integrale della gamma. Questa si coniuga alle peculiarità del progetto elettrico: baricentro basso, pesi ben ripartiti per le batterie centrali tra gli assi, sospensioni di tre tipi fino agli ammortizzatori regolabili, sterzo progressivo (di serie su Q4 quattro) e i cinque programmi di marcia.

L’andatura aumenta, arrivando anche ai limiti (molto elevati) della vettura, e non si ha mai l’impressione di essere alla guida di un veicolo che pesa 2,2 tonnellate. Tutto opera al meglio, fino alla frenata, ma è il bilanciamento a prevalere tra i pregi.

Dopo questo mini test dinamico, rientriamo nei ranghi pensando all’autonomia ma senza per questo procedere lentamente, anzi ci permettiamo qualche sorpasso di veicoli lenti: facilissimo, con lo scatto dei “300 cavalli” di Q4.

La trazione integrale

Disponibile al momento su Q4 50 e-tron quattro (Q4 45 e-tron quattro seguirà), aggiunge al motore posteriore un secondo propulsore anteriore, altrettanto raffreddato ad acqua e olio. Questo, asincrono da soli 60 kg di peso, ha migliori capacità di esprimere la massima potenza per brevi periodi (“boost”), integrando la trazione posteriore nelle piene accelerazioni (talvolta bastano pochi decimi di secondo) o quando necessario. In questo modo può avere tempi di inattività senza problemi, ma è sempre pronto a dare tutta la potenza in qualsiasi istante.

La trazione integrale quattro ha anche un altro pregio: gestisce il sottosterzo o il sovrasterzo in modo predittivo, limitandone cioè l’insorgenza, fenomeno frequente con aderenza scarsa o nella guida sportiva. Il controllo selettivo delle singole ruote è un pregio raffinato, che permette la guida più efficiente, o dinamica, secondo le situazioni. E fornisce a una sport utility come Q4 la motricità da fuoristrada.

Arrivo al resort

 

Lefay Dolomiti Resort è il secondo, dopo l’esordio a Gargnano sul Lago di Garda, dell’ambizioso programma della famiglia Leali (già fondatori della compagnia Air Dolomiti, oggi parte di Lufthansa), di creare strutture ricettive di alta gamma in località particolari e con basso impatto ambientale.

Aperto nell’agosto 2019, il nuovo Resort si trova tra i boschi sopra Pinzolo in Val Rendena. I concetti ispiratori sono nuovo lusso, benessere globale, sostenibilità, persone (con riferimento ai collaboratori) e italianità.

L’architettura è integrata con il territorio, i materiali sono di qualità fino ai dettagli curatissimi, le 88 camere (di cinque tipologie da 57 a 430 mq) hanno vista e stile.

Un vanto del Resort è la Spa: 5 mila mq con piscina interna-esterna riscaldata tutto l’anno, saune e percorsi per rigenerarsi completamente, anche in modo riservato o esclusivo.

Programma Vital Gourmet nei ristoranti Dolomia e Grual (questo aperto solo la sera, anche per ospiti esterni) con lo chef Matteo Maenza che valorizza gli ingredienti del Trentino-Alto Adige, e l’eccellenza della etichette in cantina.

Lefay Dolomiti Resort

Via Alpe di Grual 16, I-38086 Pinzolo (TN)

+39.0465.76.88.00

lefayresorts.com

IL MEGLIO DEL WEEKEND E’ NELLA 2° PAGINA

Secondo giorno

Silenziosamente nel Parco: al risveglio montano seguono le escursioni nella natura, con una 4×4 elettrica rispettosa dell’ambiente

di NICOLA D. BONETTI

Vogliamoci bene

Ci sono luoghi che ci fanno stare bene. Avevamo già visitato un paio di volte Pra’ de la Casa, struttura essenziale e di stile – pietre, legno e poco vetro – nel mezzo di un’ampia radura (13 mila metri di prato) tra i boschi. La costruzione, recupero di un insediamento risalente al 1400, è di proprietà della Comunità delle Regole Spinale Manez, ed è gestita dalla famiglia di Doriana e Matteo Ciaghi.

Solo natura, attorno e in cucina: il luogo è splendido ma la gastronomia raggiunge vette assolute, per semplicità (l’acqua proviene da una sorgente esclusiva a quota 1300) e intensità dei sapori, dalle merende ai pasti principali. Materie prime d’eccellenza e preparazioni con amore e passione: latte fresco, burro e formaggi delle vicine malghe, speck e salame all’aglio, strangolapreti alle erbe di montagna e risotto al “radic de l’ors”, tagliatelle ai porcini e orzotto della casa, salmerino alpino al timo, filetto di trota al forno. Da non perdere la focaccia con lardo e stracchino all’interno: vale il viaggio. Su tutto è però l’accoglienza a svettare: sempre con il culto del sorriso, fanno sentire gli avventori ospiti e amici.

Pra’ de la Casa

Comunità delle Regole Spinale Manez

Località Brenta Bassa – S. Antonio di Mavignola (TN)

Tel. 329.07.97.371 – 0465.50.71.06

www.pradelacasa.it

Siamo nel Parco  Adamello Brenta

Istituito nel 1967, il Parco Naturale Adamello Brenta (pnab.it) ha superficie di 620,51 kmq: è la più vasta area protetta del Trentino, estendendosi nella zona occidentale della regione, tra i gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta. Attraversato dalla Val Rendena dove ci troviamo, è circondato dalle valli di Non, di Sole e Giudicarie, con quote comprese da poco meno di 500 metri fino oltre i 3500.

Ci accolgono con iniziative di formazione: seminiamo in aree predisposte per far crescere fiori che facilitino la diffusione delle api, favorendo impollinazione. Ci spiegano la struttura, l’impegno e le problematiche, fino alla presenza dell’orso, piuttosto elevata in Trentino. Infine, grazie alla propulsione elettrica di Q4 e ai rapporti consolidati da tempo di Audi Italia, il Parco ci consente il transito per la Val Brenta e sopra Madonna di Campiglio.

Trazione integrale per Madonna di Campiglio

Fuori asfalto, da Pra’ de la Casa si risale rapidamente il bosco: il percorso ha fondo sconnesso, a tratti anche molto, come è normale in montagna. Q4 e-tron quattro si affida alla trazione 4×4 e, con la coppia istantanea già allo spunto della motricità elettrica, la mobilità è facile e inarrestabile. Ci spaventa solo un po’ leggere che massa e pendenza (impraticabile per auto normali) arrivino a richiedere oltre 60 kWh/100 km: significherebbe che l’intera batteria, continuando così, ne avrebbe per poco più di 70 km in tutto, ma è una situazione estrema. Ma la visione delle cascate ci distoglie dai pensieri ansiosi. E la salita finisce: raggiungiamo una strada militare – ricordiamo che fino alla Prima guerra mondiale saremmo stati in Austria e in zone pericolosamente vicine al confine italiano – ben costruita e quasi pianeggiante che ci porta a Madonna di Campiglio. Da dove, superato l’abitato, ci inerpichiamo nuovamente per raggiungere, dopo gli spuntini, la meta del pranzo.

Malga con vista

Saliamo da Madonna di Campiglio fino a intercettare le piste da sci, arrivando a un balcone naturale di fronte alla sezione centrale delle Dolomiti di Brenta, con vista sopra la Val Rendena.

Il Rifugio Malga Ritorto, che già conoscevamo nelle varie stagioni, ha un fascino coinvolgente: raggiungerlo guidando silenziosamente con i due motori elettrici è un’altra sensazione aggiuntiva.

Vista la splendida giornata, nel prato accanto al rifugio allestiamo un picnic dove degustare le specialità trentine, respirando aria pulita e senza vedere altro che verde e montagne attorno. Con un servizio attento e gradevole.

Rifugio Malga Ritorto

Località Ritorto 1, I-38086 Pinzolo (TN)

Tel. 0465.44.20.08 – 349.63.98.070

rifugioritorto.com

La via del ritorno

Non vorremmo ma l’orario ci impone di rientrare: dobbiamo completare il weekend, ma soprattutto la prova di Q4 e-tron senza ricariche. Ce la faremo? Scendiamo per la Val Rendena fino a Tione da dove, per vie poco battute e alcuni Passi secondari (SP 222 e SS 421, con altre salite!), passando anche accanto al poco noto Lago di Tenno, finalmente scendiamo a Riva del Garda dove il caldo e la folla ci fanno sentire in riviera, rispetto ai monti da dove veniamo. Altra salita lungo la Statale 240 per entrare in autostrada a Rovereto Sud, arrivando a Verona con ancora un margine di autonomia. Missione compiuta: sembra che i tempi per la mobilità elettrica non solo urbana stiano maturando. Soprattutto senza rinunce al piacere di guida.

Facciamo i conti

La versione provata “Q4 55 e-tron quattro” al vertice dell’offerta, al netto di opzioni e pacchetti aggiuntivi, nell’allestimento Business Advanced costa 62.100 euro, che possono diventare 63.700 passando a S line edition. La gamma di Q4 però parte da 45.700 euro con la Q4 35 (può salire fino a 53 mila con cinque allestimenti a scelta), mentre l’intermedia Q4 40 caratterizzata dalla batteria più potente e quindi con la massima autonomia (fino a 520 km) con la medesima scelta di configurazioni è offerta da 51.100 a 58.400 euro. Da notare che il 90% della gamma è compatibile con gli incentivi. Volendo distinguersi ulteriormente, Q4 e-tron è disponibile anche con carrozzeria Sportback: cambia il posteriore, ancor più da coupé, e costa circa 2 mila euro in più, secondo le versioni.

Complessivamente le quotazioni sono interessanti, dimostrando che le innovazioni di Q4, grazie alle sinergie del progetto condiviso dal Gruppo VW e alla fabbricazione nelle medesima fabbrica “carbon free” di Zwickau” possono comportare un’accessibilità finora non presente tra le vetture innovative premium. Comprendendo qualità, innovazioni, tecnologia e sicurezza, come ci si attende dal marchio dei Quattro anelli.

La compagna di viaggio

Q4 55 e-tron quattro

L’esemplare provato, al top della gamma Q4, ha due motori a magneti permanenti, il posteriore sincrono da 16.000 giri e l’anteriore asincrono da 14.000, che insieme trasformano l’energia fornita dalle batterie agli ioni di litio da 82 kWh (77 effettivi) nella potenza di picco di 220 kW e in 460 Nm di coppia. La trasmissione è a rapporto unico, con trazione integrale quattro.

Le dimensioni sono di 4.588 x 2.108 x 1.632 mm e passo di 2.764, offrono abitabilità per 5 persone e spazio di carico da 520 a 1.490 litri, con un peso totale della vettura di 2.210 kg, dei quali circa 500 di batterie.

Il consumo omologato è compreso tra 18 e 19,9 kWh/100 km, consentendo autonomia da 442 a 487 km. Le ricariche possono avvenire fino a 11 kW con corrente alternata e 125 continua, con tempi calcolati (0-80%) dal minimo di 30’ alle 23 ore circa con corrente domestica a 2,7 kW. Importanti le prestazioni: accelerazione 0-100 in 6,2 secondi e velocità massima di 180 km/h.

www.audi.it